♡ Sicilia Terra Mia ♡
788 subscribers
3.93K photos
981 videos
2.58K links
La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

Canale👉 @sicil_iaterramia

Aggiungi👉 @MKforwardbot al tuo gruppo

👉discuti https://t.me/c/1099356382/1651287
Download Telegram
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Palazzo Manganelli (CT)

📸 @siciliama_

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
Palazzo Manganelli e il suo giardino nascosto.

Pochi conoscono questo palazzo, molti si chiedono quando passano da via San Giuliano cosa cela quel misterioso edificio dal giardino sul tetto...

Perciò oggi ho deciso di farvelo conoscere, iniziando dalla sua storia:

L'edificio nasce nel XIV sec.ad opera dei Tornabene, per passare poi nel 1505 ad Alvaro e Isabella baroni di Sigona.

Con il terremoto del 1693 l'edificio si danneggiò e necessitò di interventi di ripristino.

Gli architetti Alonzo di Benedetto e Felice Palazzotto si occuparono dell'intervento di ampliamento e risistemazione nel 1694.

Nel 1870 si procedette alle decorazioni dei saloni, ad opera di Giuseppe Sciuti e Ernesto Bellandi (colui che affrescò il teatro Massimo).

L'edificio possiede molte stanze tra cui: la stanza grottesca, la stanza del mosaico.

La stanza del risorgimento: famoso il quadro dove viene siglata la nascita dell'università di Catania da parte di Alfonso d'Aragona nel 1434.

La stanza degli antenati: in cui è raffigurata Angela Torrisi colei che incitò la modifica del palazzo.

La sala degli specchi o salone da ballo che insieme alla stanza da pranzo si affacciavano sul giardino, al fine di incitare gli ospiti ad ammirarlo.

La stanza delle donne: decorata con colori pastello, cigni e elementi floreali.

Curiosità:

Qui sorge il primo giardino pensile di Catania ed è stato realizzato interamente sulle vecchie mura della città, si trova su due livelli collegato da una scalinata e due fontane.

Luchino Visconti si innamorò del Palazzo Manganelli e lo scelse per girare alcune scene del film " Il Gattopardo".

Attualmente l'edificio appartiene a gli eredi di Angela Paternò principessa di Sperlinga e Don Flavio Principe Borghese principe di Sulmona, che lo utilizzano come dimora.

Si può visitare solo in occasione delle Vie dei tesori o durante dei ricevimenti.

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Il fiume Assinos.

Quando i Greci giunsero in Sicilia veniva chiamato Assinos, poi divenne l'arabo Alcantara.

Ma fu sempre il fiume che attraversando la valle e la pianura dette vita al territorio di Naxos e poi di Tauromenion.

Un fiume per due città. Acqua gelida tra le sue gole.

📸 @this_is_sicily_too

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Macalda di Scaletta

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
💻Pilloledistoria
Macalda di Scaletta fu dama di compagnia e cortigiana nella Sicilia angioina e aragonese. Descritta come una donna bella, affascinante e ambiziosa, educata anche alle armi, pare tentò di sedurre perfino Pietro III di Aragona, per diventare la "favorita" del re, sebbene fosse già sposata.

Secondo alcune fonti nacque intorno al 1240 a Scaletta Zanclea, piccolo comune di Messina, dall'unione di una nobildonna siciliana con un rispettabile studioso di diritto. Grazie al nonno, soldato nel castello di Scaletta, Macalda fece un buon matrimonio con Guglielmo De Amicis che la rese Baronessa di Ficarra. L'unione durò poco ed una volta "libera", Macalda iniziò a viaggiare, fuori dalla Sicilia, travestita da frate francescano. Tornata in Sicilia sposò in seconde nozze Alaimo da Lentini, uno dei protagonisti dei vespri siciliani; ed infatti nel 1282, durante la rivolta Macalda combattè, travestita da cavaliere. Tuttavia la fortuna di Alaimo presso la corte aragonese, anche a causa degli intrighi della moglie, andò diminuendo e, sospettato di congiura, egli venne poi ucciso nel 1287.

Nel frattempo a Messina, nel 1285, Macalda fu imprigionata nella fortezza di Matagrifone, dove impressionò i carcerieri per la sua abilità nel gioco degli scacchi, una dote non comune per le donne siciliane dell'epoca. Non si hanno molte notizie successive alla prigionia, ma si suppone che Macalda morì a Messina intorno al 1308.

La maggioranza dei contemporanei non vedeva di buon occhio una donna così emancipata, qualcuno però ne descrive l'intelligenza, la determinazione, l'abilità nell'uso delle armi come ulteriori pregi da aggiungere alla sua bellezza.

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
💻Pilloledistoria
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM