♡ Sicilia Terra Mia ♡
788 subscribers
3.93K photos
981 videos
2.58K links
La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

Canale👉 @sicil_iaterramia

Aggiungi👉 @MKforwardbot al tuo gruppo

👉discuti https://t.me/c/1099356382/1651287
Download Telegram
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
I GRANDI DELLA LETTERATURA SICILIANA

Gli scritti dei grandi letterati siciliani hanno dato un contributo fondamentale alle più importanti correnti di pensiero italiane ed europee. Le opere della letteratura siciliana offrono uno spaccato eloquente e per molti versi ancora attuale su ciò che la Sicilia rappresenta per un siciliano.

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
Giovanni Verga, divenuto in seguito Senatore della Repubblica, indaga molto nelle sue opere circa le problematiche siciliane del post unità d’Italia. La voglia di cambiare, non sempre seguita dalla spregiudicatezza, la fugacità della vita, e l’orgoglio siciliano rimangono i messaggi più limpidi rintracciabili all’interno della sua produzione letteraria.

Luigi Pirandello, premio Nobel per la letteratura, divenne famoso per l’ilarità delle sue opere, mista ad un sentimento di malinconia che le caratterizzava. Scrisse molte opere teatrali oltre a numerosissimi e in seguito celebri romanzi. L’indefinita essenza della personalità umana rimane una delle problematiche più famose analizzate da Pirandello.

Giuseppe Tomasi di Lampedusa, anch’egli insignito del Nobel per la letteratura, descrive in maniera limpida le contraddizioni in Sicilia, tra i poteri borghesi che misti alla politica nazionale, fanno della Sicilia una terra in cui le speranze di cambiamento del popolo vengono sistematicamente soffocate: è il Gattopardo, reso ancor più celebre dall’opera cinematografica omonima di Luigino Visconti.

Leonardo Sciascia, Elio Vittorini e Salvatore Quasimodo raccontano la Sicilia del secondo dopoguerra, ancora dilaniata da problematiche di mancate politiche e dal fenomeno mafioso.

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Palermo

Barcarello di Sferracavallo.
Inserita in un caratteristico borgo di pescatori ricco di ristoranti di pesce, la spiaggia di Barcarello a Sferracavallo si trova all' interno di una delle più belle e vecchie borgate marinare della Sicilia occidentale, meta di molti villeggianti e turisti e facilmente raggiungibile dalla città.

Lungo la spiaggia si concentrano numerosi stabilimenti balneari, alternati a spazi liberi di balneazione.

Nel litorale nord del golfo si trova la Baia del Corallo che presenta scogli e scivoli mentre sul lato sud si trova Barcarello, tipico esempio di reef corallino, costituito dall' accumulo di organismi che hanno dato vita a quest' ammasso roccioso.

Inoltre, è proprio da Barcarello che si articola la strada che conduce dal versante orientale al Monte Gallo sino alla vista del faro.

📸 Laura M.

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
@siciliaterramia🔆

Taormina📍
@terplanet 🎥
Location: @isolabellainfinitysuites (Ig)
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
🚣🏻 Lago di Ganzirri "Messina"

Il lago di Ganzirri è una formazione idrologica che appartiene, assieme al Lago di Faro alla duna costiera di Capo Peloro, nell'area urbana di Messina. È anche detto Pantano Grande.

Il nome Ganzirri secondo alcuni deriverebbe dall'arabo gadir, che significa "palude, pantano", o dall'arabo khanzir, che significa "suino", forse in riferimento a una cinghialaia lì esistente in antichità.

🎥 @mazzonepaolo

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
Si estende, allungandosi in direzione NE-SO, per una superficie di circa 338.000 m², ha una lunghezza di circa 1,7 km ed una larghezza di circa 250 m, la sua massima profondità è di circa 7 m. Ha una temperatura media che varia fra gli 11° a gennaio e i 31° in agosto. È alimentato da falde freatiche e da alcuni torrenti che vi sfociano, per cui il livello di salinità varia molto fra estate e inverno. Due canali, costruiti dagli inglesi attorno al 1830, permettono l'ingresso di acqua dal mare, il canale Carmine a nord, ed il canale Catuso a sud che è coperto, questi vengono tenuti aperti o chiusi in base all'esigenza di ossigenare le acque che tendono ad andare incontro al fenomeno dell'eutrofizzazione. Un terzo canale collega il lago di Ganzirri con il lago di Faro. L'attuale lago di Ganzirri è nato dalla fusione di un bacino più piccolo con lo stesso nome e di un bacino posto a NE e denominato Madonna di Trapani, nel punto di fusione il fondale è bassissimo e praticamente impedisce lo scambio di grandi masse d'acqua fra i due bacini, creando due microambienti diversi. Nel lago negli ultimi anni si sono avuti spesso fenomeni di grandi morìe di pesce a causa dell'anidride solforosa sviluppata dal batterio Desulfovibrio desulfuricans, che emerge quando si smuovono le acque aprendo e chiudendo i canali.

Assieme al lago di Faro è stato dichiarato bene d'interesse etno-antropologico particolarmente importante, in quanto sede storica di attività produttive tradizionali legate alla mitilicultura e tellinicultura.

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Badiazza: Santa Maria della Valle (Messina)

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
La chiesa di Santa Maria della Valle, detta la Badiazza, è situata a circa mezz’ora di cammino da Scala, paese a nord-est di Messina, ed è l’unica parte sopravvissuta di un monastero femminile sulla cui storia e, soprattutto, appartenenza all’Ordine di Cîteaux.

Alcuni testi danno la comunità monastica come “benedettina”, fondata tra la fine dell’XI e la prima metà del XII secolo, forse dai Normanni, altri invece come “cistercense”, nata tra il 1133 e il 1168 o ai primi del ‘200. Probabilmente le monache seguirono inizialmente la Regola di san Benedetto, ma poi decisero di aderire alla riforma cistercense, assumendo il rango di abbazia solo nel XIII secolo, quando il Capitolo Generale di Cîteaux decise di includere ufficialmente nella sua giurisdizione conventi femminili, anche se molti di essi rimasero soggetti all’autorità della diocesi.

Durante la prima metà del XIII secolo la primitiva chiesa fu ampliata insieme al monastero che cambiò nome in Santa Maria della Scala.

Un incendio nel 1282 danneggiò il complesso abbaziale che fu però restaurato e decorato agli inizi del XIV secolo. Gli studiosi riportano date differenti riguardo all’abbandono del complesso monastico da parte delle religiose: la fine del XIII, la metà del XIV o l’inizio del XVI secolo. L’abbazia cadde ben presto in rovina ed oggi rimane solo la chiesa.

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia