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Unico, inimitabile, siciliano: il Cirneco dell'Etna diventa ufficialmente Patrimonio Immateriale
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Unico, inimitabile, siciliano: il Cirneco dell'Etna diventa ufficialmente Patrimonio Immateriale
11 Giu 2021 Fauna La razza autoctona siciliana entra nel Reis. Cirneco dell’Etna nel Registro delle Eredità Immateriali. Presente da millenni in Sicilia, esprime il patrimonio zootecnico dell’isola e il legame con il territorio. Le sue origini si collegano…
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LAMPEDUSA (Ag) Cala Tabaccara.
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La Tabaccara è posta sul versante sud dell'isola di Lampedusa. A fianco di essa si trova la suggestiva Spiaggia dei Conigli, assieme formano una grande baia con acqua cristallina, da una trasparenza unica al mondo. Infatti, grazie alla particolare trasparenza delle sue acquee, la Tabaccara, è definita da molti una piscina naturale, riempita con acqua salata. La sensazione che si prova vedendola dall'alto è unica, così come quella di tuffarsi.
La Tabaccara è conosciuta, sopratutto nei paesi orientali, come la la baia delle "Fly Boats", le barche volanti, infatti vedendo la baia dalla scogliera, dall'alto, sembra quasi che l'acqua non ci fosse e che le barche ancorate sotto stessero volando.
Molto controversa è la storia sul nome. Si pensa che il nome "Tabaccara" derivi dal commercio e scambio di tabacco e sigari che avveniva molti anni addietro all'interno della grotta che si affaccia sull'azzuro mare che circonda la cala.
Come Raggiungerla ?
La Tabaccara la si può raggiungere in barca, oppure percorrendo lo stesso sentiero che porta alla Spiaggia dei Conigli. Da terra non è accessibile per fare il bagno, ma vedere questa splendida baia dall'alto regala emozioni uniche.
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La Tabaccara è conosciuta, sopratutto nei paesi orientali, come la la baia delle "Fly Boats", le barche volanti, infatti vedendo la baia dalla scogliera, dall'alto, sembra quasi che l'acqua non ci fosse e che le barche ancorate sotto stessero volando.
Molto controversa è la storia sul nome. Si pensa che il nome "Tabaccara" derivi dal commercio e scambio di tabacco e sigari che avveniva molti anni addietro all'interno della grotta che si affaccia sull'azzuro mare che circonda la cala.
Come Raggiungerla ?
La Tabaccara la si può raggiungere in barca, oppure percorrendo lo stesso sentiero che porta alla Spiaggia dei Conigli. Da terra non è accessibile per fare il bagno, ma vedere questa splendida baia dall'alto regala emozioni uniche.
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A Sampieri e dintorni le tracce della presenza umana si perdono nella notte dei tempi. Nella località denominata "Costa ri carro", adiacenti alla spiaggia minore, sono ancora visibili nella roccia calcarea le vestigia di scavi, a scopo estrattivo.
In parte oggi sommersi, questi scavi sono indizio plausibile di un insediamento del periodo neolitico ed appaiono improvvisamente e misteriosamente interrotti, forse a causa di una catastrofe naturale.
Testimonianze preistoriche sono evidenti anche nella cosiddetta "Cava rô Ràbbusu", una valle poco profonda situata nell'entroterra della Fornace Penna, originata da una frattura tettonica del Miocene e divenuta, successivamente, letto di un corso d'acqua a carattere torrentizio che prende il nome di Torrente Petraro.
Nella zona dove attualmente è situata Sampieri, secondo taluni, sorgeva una colonia greca chiamata A polline, nome derivante da Apollo, poiché nel VI secolo a.C. nella località denominata "Ô Puzziddu" ovvero "Ô Puzzu râ zâ Vanna", pare esistesse un tempio, ormai perduto, in onore di Apollo Archegete , che i fondatori delle colonie greche erano soliti edificare a scopo propiziatorio, come riferisce lo storico Tucidide.
I geografi arabi menzionano Sampieri col nome di Marsa Siklah , un porto dove le navi che provenivano dal Nord Africa e dal vicino oriente potevano attraccare fino al secolo XIII, prima che venisse insabbiato.
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In parte oggi sommersi, questi scavi sono indizio plausibile di un insediamento del periodo neolitico ed appaiono improvvisamente e misteriosamente interrotti, forse a causa di una catastrofe naturale.
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Nella zona dove attualmente è situata Sampieri, secondo taluni, sorgeva una colonia greca chiamata A polline, nome derivante da Apollo, poiché nel VI secolo a.C. nella località denominata "Ô Puzziddu" ovvero "Ô Puzzu râ zâ Vanna", pare esistesse un tempio, ormai perduto, in onore di Apollo Archegete , che i fondatori delle colonie greche erano soliti edificare a scopo propiziatorio, come riferisce lo storico Tucidide.
I geografi arabi menzionano Sampieri col nome di Marsa Siklah , un porto dove le navi che provenivano dal Nord Africa e dal vicino oriente potevano attraccare fino al secolo XIII, prima che venisse insabbiato.
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CAPO MILAZZO (Me)
Capo Milazzo è il capo col quale si conclude a ovest il golfo di Milazzo e inizia il golfo di Patti. Si trova nel territorio di Milazzo, comune italiano della città metropolitana di Messina.
Nell'estremità del capo è prossima alla costituzione una Riserva marina del Promontorio di Capo Milazzo. Sull'interno del promontorio vi è collocata una cittadella fortificata costruita in epoca federiciana e più volte ampliata nel corso dei secoli.
📸Giancarlo C.
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Capo Milazzo è il capo col quale si conclude a ovest il golfo di Milazzo e inizia il golfo di Patti. Si trova nel territorio di Milazzo, comune italiano della città metropolitana di Messina.
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PIRAINO (Me)
La perla del Tirreno. Piraino (Pirainu in siciliano) è un comune italiano di 3 870 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Il paese, costellato di edifici religiosi, conserva ancora la sua struttura tipicamente medievale.Anticamente, per la sua bellezza e per il suo clima, Piraino veniva definito la "perla del Tirreno". Appartenne ad alcune famiglie feudali: ai Lancia (dal sec. XIII al sec. XV), a Vincenzo Denti e all'Averna, il quale fu duca di Piraino dal 1656.Secondo la tradizione, il nome Piraino deriverebbe dal nome del ciclope che viveva su quella collina, Piracmone,e che, sempre secondo la tradizione,avrebbe costruito il primo nucleo abitato in quella zona,intorno all'827 a.C. Fin qui la leggenda.
Per quanto riguarda invece le fonti storiche, le prime prove sull'esistenza di Piraino sono da collocarsi
temporalmente intorno l'epoca della dominazione greca nell'isola (quindi intorno al VI secolo a.C.).
📸 Fabio Scrima
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La perla del Tirreno. Piraino (Pirainu in siciliano) è un comune italiano di 3 870 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Il paese, costellato di edifici religiosi, conserva ancora la sua struttura tipicamente medievale.Anticamente, per la sua bellezza e per il suo clima, Piraino veniva definito la "perla del Tirreno". Appartenne ad alcune famiglie feudali: ai Lancia (dal sec. XIII al sec. XV), a Vincenzo Denti e all'Averna, il quale fu duca di Piraino dal 1656.Secondo la tradizione, il nome Piraino deriverebbe dal nome del ciclope che viveva su quella collina, Piracmone,e che, sempre secondo la tradizione,avrebbe costruito il primo nucleo abitato in quella zona,intorno all'827 a.C. Fin qui la leggenda.
Per quanto riguarda invece le fonti storiche, le prime prove sull'esistenza di Piraino sono da collocarsi
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Michele Scoto: Un mago alla corte di Federico II | www.palermoviva.it
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Michele Scoto: Un mago alla corte di Federico II | www.palermoviva.it
Alla vivace ed eclettica corte di Federico II, a Palermo, viveva Michele Scoto, una delle figure più conturbanti e misteriose di quegli anni. Sebbene sia spesso ricordato per la sua fama di grande mago o stregone, Scoto era innanzitutto uno dei più illustri…
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Nasce la più grande biblioteca al mondo su Tomasi di Lampedusa - Sicilia
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Nasce la più grande biblioteca al mondo su Tomasi di Lampedusa - Sicilia
(ANSA) - PALERMO, 11 GIU - Nasce a Santa Margherita Belìce la più grande biblioteca al mondo su Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l'autore del Gattopardo in parte ambientato proprio nel centro belicino. La sede sarà nel restaurato Palazzo Sacco.La costituzione…
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A Cunziria di Vizzini
Il borgo fantasma del Verga.
A Cunziria” (La Conceria) è un antico borgo artigiano sette-ottocentesco sviluppatosi al di fuori del tessuto urbano di Vizzini, suggestiva cittadina in provincia di Catania, nei pressi del torrente Masera.
Deve il suo nome alla fiorente attività che vi si svolse fino agli anni ’20 del ‘900 (la concia delle pelli) e la sua fama alla novella Cavalleria Rusticana dello scrittore verista Giovanni Verga. Proprio fra le sue collinette e i suoi fichi d’India, infatti, si consuma il duello d’onore tra Turiddu Macca e compare Alfio.
🎥 @fili.photography
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#cavalleriarusticana
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Il borgo fantasma del Verga.
A Cunziria” (La Conceria) è un antico borgo artigiano sette-ottocentesco sviluppatosi al di fuori del tessuto urbano di Vizzini, suggestiva cittadina in provincia di Catania, nei pressi del torrente Masera.
Deve il suo nome alla fiorente attività che vi si svolse fino agli anni ’20 del ‘900 (la concia delle pelli) e la sua fama alla novella Cavalleria Rusticana dello scrittore verista Giovanni Verga. Proprio fra le sue collinette e i suoi fichi d’India, infatti, si consuma il duello d’onore tra Turiddu Macca e compare Alfio.
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Affascinante e pittoresco esemplare d’archeologia industriale
ottocentesca, la Cunziria ospitava un centinaio di persone che lavoravano e risiedevano nelle caratteristiche abitazioni di Contrada Masera: circa 40 piccole case-bottega, alcune a più piani ed edificate su più livelli tra la valle e la collina per favorire la seccatura delle pelli lavorate, più la chiesetta di Sant’Eligio, della quale rimane oggi solo la struttura.
Sviluppatasi nei pressi de “A Funtana” (la Fontana), la Cunziria era il luogo più idoneo per l’attività di conciatura del cuoio: ampi spazi esposti al sole, abbondanza di tannino estratto dalle numerose piante di sommacco lì presenti e una sorgente d’acqua, il torrente Masera per l’appunto, che raggiungeva l’interno delle botteghe degli artigiani tramite un ingegnoso sistema di canalizzazione e vasche di raccolta ancora oggi ben visibili.
Abbandonato in seguito alla rivoluzione industriale, ai mutamenti economici e ai conflitti mondiali, questo antico borgo ormai disabitato è divenuto presto luogo di deposito abusivo per agricoltori e allevatori. Oggi proprietà della provincia di Catania in comodato d’uso gratuito.
Il Comune di Vizzini, è in restauro ai fini della valorizzazione storico-letteraria del Patrimonio Verghiano per consentirne una più adeguata fruizione turistica, culturale e commerciale.
Pietra bianca, muri a secco neri e grigi, vialetti che si inerpicano attorno alla collina, piante di sommacco, profumo di zagara. Questi i luoghi in cui visse Giovanni Verga e nei quali ambientò le sue novelle.
Questi i luoghi scelti come set per la trasposizione cinematografica di due dei capolavori della letteratura verghiana: Cavalleria Rusticana (diretto da Franco Zeffirelli nel 1982) e La Lupa (scritto e diretto da Gabriele Lavia nel 1996). Oggi, in un vecchio rudere vicino risalente al 1400.
Incastonato nella montagna, nasce un agriturismo che prende il suo nome, "A Cunziria", all’interno del quale sono state ricavate camere e ambienti in stile rustico, sfruttando le grotte naturali e gli strumenti di lavoro abbandonati dagli artigiani.
Un’altra perla della nostra splendida Sicilia, che riesce ancora una volta nell’intento di regalare un mix perfetto tra storia, natura e bellezze da restare a bocca aperta!
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ottocentesca, la Cunziria ospitava un centinaio di persone che lavoravano e risiedevano nelle caratteristiche abitazioni di Contrada Masera: circa 40 piccole case-bottega, alcune a più piani ed edificate su più livelli tra la valle e la collina per favorire la seccatura delle pelli lavorate, più la chiesetta di Sant’Eligio, della quale rimane oggi solo la struttura.
Sviluppatasi nei pressi de “A Funtana” (la Fontana), la Cunziria era il luogo più idoneo per l’attività di conciatura del cuoio: ampi spazi esposti al sole, abbondanza di tannino estratto dalle numerose piante di sommacco lì presenti e una sorgente d’acqua, il torrente Masera per l’appunto, che raggiungeva l’interno delle botteghe degli artigiani tramite un ingegnoso sistema di canalizzazione e vasche di raccolta ancora oggi ben visibili.
Abbandonato in seguito alla rivoluzione industriale, ai mutamenti economici e ai conflitti mondiali, questo antico borgo ormai disabitato è divenuto presto luogo di deposito abusivo per agricoltori e allevatori. Oggi proprietà della provincia di Catania in comodato d’uso gratuito.
Il Comune di Vizzini, è in restauro ai fini della valorizzazione storico-letteraria del Patrimonio Verghiano per consentirne una più adeguata fruizione turistica, culturale e commerciale.
Pietra bianca, muri a secco neri e grigi, vialetti che si inerpicano attorno alla collina, piante di sommacco, profumo di zagara. Questi i luoghi in cui visse Giovanni Verga e nei quali ambientò le sue novelle.
Questi i luoghi scelti come set per la trasposizione cinematografica di due dei capolavori della letteratura verghiana: Cavalleria Rusticana (diretto da Franco Zeffirelli nel 1982) e La Lupa (scritto e diretto da Gabriele Lavia nel 1996). Oggi, in un vecchio rudere vicino risalente al 1400.
Incastonato nella montagna, nasce un agriturismo che prende il suo nome, "A Cunziria", all’interno del quale sono state ricavate camere e ambienti in stile rustico, sfruttando le grotte naturali e gli strumenti di lavoro abbandonati dagli artigiani.
Un’altra perla della nostra splendida Sicilia, che riesce ancora una volta nell’intento di regalare un mix perfetto tra storia, natura e bellezze da restare a bocca aperta!
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