♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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Stromboli, la colata lavica - le immagini dal drone (20 maggio 2021)

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Stromboli, 'dentro' la Sciara del fuoco" sull'isola di Stromboli. Nei giorni scorsi il vulcano ha dato vita ad una forte eruzione con riversamento di materiale piroclastico, lava e lapilli, sullo specchio di mare antistante.

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Uno dei fenomeni dello stretto di Messina.. 𝓛𝓪 𝓵𝓾𝓹𝓪!
Possiamo vantarci di molti miti;
Colapesce,Scilla e Cariddi,Ulisse,Le Sirene.. ma questo credo sia lo spettacolo visivo più bello della nostra terra!💛❤️

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GIACOMO SERPOTTA: il più GRANDE STUCCATORE del MONDO!

Giacomo Serpotta (all’anagrafe Giacomo Isidoro Nicolò Serpotta) nacque a Palermo nel quartiere della Kalsa il 10 marzo del 1656. Secondogenito, dopo Giuseppe, di Gaspare Serpotta e Antonina Travaglia.

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La sua famiglia da generazioni è inserita nella cerchia degli artisti (per lo più scultori e plasticatori) della Palermo barocca: il padre Gaspare e il nonno Giacomo senior sono stati attivi marmorari e scultori e così la cerchia di amici e parenti, come Gaspare Guercio, Carlo D’Aprile, Vincenzo Serpotta, Procopio Geraci, Giuseppe Teresi, Gioacchino Vitagliano, si ritrovano scritti nei documenti, nelle lapidi commemorative e nei musei come autori delle più belle opere scultoree e pittoriche della città.

Il giovane Serpotta stuccatore
Come era d’uso a quei tempi, Giuseppe e Giacomo compiono il loro apprendistato artistico nella bottega del padre, “marmoraro” e stuccatore. Ma quando avevano 17 anni uno e 14 l’altro, rimasero orfani: il padre muore mentre si trova ai lavori forzati su una galea, per una condanna di cui non si sa molto. Sono tempi difficili e particolarmente violenti ed il quartiere nei pressi del vecchio porto è pieno di insidie e personaggi di dubbia reputazione.
Questo evento inaspettato cambierà le loro sorti indirizzandoli nelle botteghe di altri maestri per completare l’apprendistato. Benché abbiano vissuto nel quartiere della Kalsa, da sempre luogo privilegiato per le botteghe dei marmorari (per via della vicinanza col porto dove arrivavano i marmi), i due fratelli frequentarono prevalentemente botteghe di stuccatori, e questo diventerà il loro lavoro.

Essersi specializzati nell’arte degli stuccatori farà la loro fortuna. A differenza dei maestri marmorari che scolpivano il marmo, materiale particolarmente costoso, lo stucco era più economico e le committenze si moltiplicarono enormemente in quegli anni in cui questa tecnica andò particolarmente di moda.

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"Di unni mi chiovi mi sciddica".

Una traduzione meno letterale sarebbe che la "pioggia mi scivola addosso senza bagnarmi".

Ovvero che i problemi scivolano addosso senza che ci si stia molto a pensare.

Che siano parole di troppo, dicerie, cuttigghi, pettegolezzi, calunnie, diffamazioni, menzogne e deliri da esauriti invidiosi 🤣🤣🤣

....dovremmo pensarlo tutti ma soprattutto metterlo in atto e usarla come filosofia di vita chi.. "Di unni mi chiovi mi sciddica".

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Scaletta Zanclea
(Scaliètta in siciliano) è un un piccolo borgo di 1 923 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.

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Il comune ha assunto l'estensione attuale nel 1986, con l'aggregazione della contrada Divieto del comune di Messina. In precedenza aveva incorporato nel 1928 i comuni di Guidomandri e Itala, ma quest'ultimo venne ricostituito nel 1947. L'abitato di Scaletta consiste nelle contigue località di Scaletta Marina e Guidomandri Marina, che si estendono lungo la costa ionica senza soluzione di continuità tra Capo Scaletta a nord e l'abitato di Itala Marina a sud; nell'entroterra sorgono le località di Guidomandri (superiore) e Scaletta Superiore.

Scaletta era feudo dei Principi Ruffo ed alleati fedeli degli spagnoli. Durante la rivolta antispagnola di Messina, fu assediata ed espugnata dai francesi poco dopo la caduta di Taormina.
Nel castello nacque e visse la prima giovinezza la spregiudicata Macalda di Scaletta (1240 ca.-1308 ca.), baronessa di Ficarra e moglie di Alaimo di Lentini, uno dei protagonisti dei Vespri siciliani.

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