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La costa bassa dei litorali trapanesi ed il clima estremamente favorevole suggerirono ai Fenici (VIII sec. a.c.)l'impianto delle prime saline che la storia ricordi. Nel XVII e nel XVIII secolo le saline rappresentano una risorsa fondamentale dell’economia della città, assieme all’arte del corallo e alla pesca, di portata tale da far diventare il porto di Trapani uno dei più importanti del Mediterraneo e d’Europa. Ancora oggi alcune saline sono pienamente attive, definitivamente salvate dal degrado grazie alla sensibilità di privati, dal WWF e dalla azienda per il turismo di Trapani che ha recuperato alcuni mulini.Uno dei mulini a vento, quello in contrada Nubia (Paceco TP), è sede del Museo del Sale, un luogo dove vengono conservati gli attrezzi da lavoro dei salinai e nel quale si ritrovano i segni di una cultura materiale il cui patrimonio etno-antropologico è di inestimabile valore. Le Saline di Trapani sono oggi una Riserva Naturale. @newseinfo
Tutta la Sicilia con la sua storia, le sue origini, la sua cultura e le sue tradizioni e tante curiosità da scoprire.
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Conosciuto con il nomignolo di “Oro verde” della Sicilia, il pistacchio di Bronte è davvero un prodotto che ha fatto la fortuna del piccolo paese in cui viene coltivato. L’unicità del frutto dipende chiaramente dalle particolari condizioni territoriali e climatiche in cui viene coltivato: gli alberi di pistacchio crescono infatti su terreni rocciosi ricoperti dalle lave vulcaniche provenienti dall’Etna, ad un’altitudine che varia tra i 300 ed i 900 metri, risultando così ben in grado di resistere sia al freddo sia alla siccità.
Riserva Naturale del Plemmirio, è situata a sud dell’isola di Ortigia e offre diverse spiaggette e bellissime scogliere. La riserva si trova lungo la costa orientale della Sicilia ad appena 10 km da Siracusa. Le sue acque, che vanno dal verde smeraldo al turchese dei punti più profondi, ospitano una ricca e suggestiva biodiversità marina tra affascinanti grotte ideali per chi ama praticare immersioni subacquee. Tra le più belle troviamo le grotte Plemmirio e di Capo Meli, oltre a cavità marine e formazioni rocciose, come gli Archi e la Lingua del Gigante.
Tra le insenature vi sono diverse calette e piccole spiagge. La Fanusa è una spiaggetta incontaminata di sabbia dorata, subito dopo la quale si incontra la Costa Bianca, una zona rocciosa dal mare cristallino.
Tra le insenature vi sono diverse calette e piccole spiagge. La Fanusa è una spiaggetta incontaminata di sabbia dorata, subito dopo la quale si incontra la Costa Bianca, una zona rocciosa dal mare cristallino.
CACIO CAVALLO RAGUSANO (in siciliano Cosacavaddu) è un formaggio italiano DOP (Denominazione d'Origine Protetta).
>Il nome pare derivi dall'antica abitudine di appendere le forme a cavallo di un bastone posto in orizzontale. Viene prodotto solamente nella provincia di Ragusa, con latte di mucche della razza modicana.
>Il Ragusano è un formaggio semiduro a pasta filata prodotto esclusivamente con latte di vacca.
>La forma è ovale o tronco-conica con testina o senza. Il peso di ogni forma è compreso tra 1 kg e 2,500 kg. La crosta è sottile, liscia, di marcato colore paglierino.
>Il sapore è aromatico, piacevole, fusibile in bocca, normalmente delicato e tendenzialmente dolce quando il formaggio è giovane, fino a divenire piccante a maturazione avanzata.
>Il nome pare derivi dall'antica abitudine di appendere le forme a cavallo di un bastone posto in orizzontale. Viene prodotto solamente nella provincia di Ragusa, con latte di mucche della razza modicana.
>Il Ragusano è un formaggio semiduro a pasta filata prodotto esclusivamente con latte di vacca.
>La forma è ovale o tronco-conica con testina o senza. Il peso di ogni forma è compreso tra 1 kg e 2,500 kg. La crosta è sottile, liscia, di marcato colore paglierino.
>Il sapore è aromatico, piacevole, fusibile in bocca, normalmente delicato e tendenzialmente dolce quando il formaggio è giovane, fino a divenire piccante a maturazione avanzata.
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Il carrubo caratterizza da sempre i paesaggi siciliani. È un albero antico e molto apprezzato, che regala frutti ricchi di proprietà, dai quali peraltro si ricava un’ottima farina. Secondo alcuni, a introdurre il carrubo in Sicilia sarebbero stati i Greci e a diffonderlo sarebbero stati gli Arabi. Per altri, invece, sarebbero state le popolazioni fenicie a portarlo: queste, infatti, provenivano dal Libano e si ritiene che la pianta abbia avuto origine proprio qui.
Nel corso del XVIII la pianta ha trovato il suo ambiente ideale, soprattutto nei territori di Modica, Ragusa, Scicli, Comiso, Noto e Avola. A lungo è stata una fondamentale risorsa economica per le popolazioni del Ragusano. Il frutto, chiamato carato, veniva usato come unità di misura dagli orafi.
Oggi la coltivazione viene spesso sostituita con quella del bagolato che, sebbene molto simile, non è la stessa cosa.
@newseinfo
Nel corso del XVIII la pianta ha trovato il suo ambiente ideale, soprattutto nei territori di Modica, Ragusa, Scicli, Comiso, Noto e Avola. A lungo è stata una fondamentale risorsa economica per le popolazioni del Ragusano. Il frutto, chiamato carato, veniva usato come unità di misura dagli orafi.
Oggi la coltivazione viene spesso sostituita con quella del bagolato che, sebbene molto simile, non è la stessa cosa.
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La Sicilia è l’isola più grande del Mediterraneo grazie alla sua superficie di 25 832,39 km quadrati. Per altro è anche la regione più estesa d'Italia.
Due dei tre vulcani attivi d’Italia si trovano in Sicilia: Stromboli e l’Etna. L’Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa e circa il 25% della popolazione siciliana vive sulle sue pendici.
La bandiera siciliana fu innalzata per la prima volta nel 1282 ed è, ad oggi, la quarta bandiera più longeva del mondo: al centro è presente la figura mitologica della trinacria, mentre i colori (il rosso e il giallo) rappresentano l'unione tra Palermo e Corleone che insieme ad altri siciliani si unirono nella Rivoluzione del Vespro per scacciare gli angioini.
@newseinfo
Due dei tre vulcani attivi d’Italia si trovano in Sicilia: Stromboli e l’Etna. L’Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa e circa il 25% della popolazione siciliana vive sulle sue pendici.
La bandiera siciliana fu innalzata per la prima volta nel 1282 ed è, ad oggi, la quarta bandiera più longeva del mondo: al centro è presente la figura mitologica della trinacria, mentre i colori (il rosso e il giallo) rappresentano l'unione tra Palermo e Corleone che insieme ad altri siciliani si unirono nella Rivoluzione del Vespro per scacciare gli angioini.
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>L'arcipelago Eoliano è formato da 7 isole (Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli e Vulcano) disposte su un arco di 90km di mare lungo la costa nord orientale della Sicilia.
>Le Eolie sono tutte di origine vulcanica ed anche oggi lo testimoniano le sorgenti di acqua calda sottomarine ed i fanghi termali di grande affetto terapeutico.
>Le più antiche sono Alicudi e Filicudi, che hanno circa un milione di anni, le più giovani sono quelle attive: Vulcano e Stromboli con circa centomila anni.
>Le Isole Eolie, rappresentano l'antica Eolia, la mitica dimora di Eolo il dio dei venti, di Efesto il dio del fuoco e dei mitici Ciclopi. @newseinfo
>Le Eolie sono tutte di origine vulcanica ed anche oggi lo testimoniano le sorgenti di acqua calda sottomarine ed i fanghi termali di grande affetto terapeutico.
>Le più antiche sono Alicudi e Filicudi, che hanno circa un milione di anni, le più giovani sono quelle attive: Vulcano e Stromboli con circa centomila anni.
>Le Isole Eolie, rappresentano l'antica Eolia, la mitica dimora di Eolo il dio dei venti, di Efesto il dio del fuoco e dei mitici Ciclopi. @newseinfo
Le Gole dell'Alcantara (Me), Parco Botanico e Geologico, devono il loro nome al Fiume Alcantara che solca la Sicilia orientale. Le gole raggiungono un'altezza di 25 metri, sono una formazione di basalto vulcanico, eroso dal fiume che ha scolpito un canale di oltre 6 km di lunghezza per 5 di larghezza.
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A Selinunte (Trapani) si trova il parco archeologico più grande d’Europa. Proprio qui, un tempo, aveva sede un’antica città greca, che adesso rientra nel territorio del comune di Castelvetrano. A rendere Selinunte unica nel suo genere, è anzitutto la posizione: siamo a circa 30 metri sul livello del mare, con le acque azzurre che lambiscono il litorale a ridosso del parco archeologico. @newseinfo