1992 – Strage di Capaci: una bomba fa saltare l’autostrada mentre transitano le auto del giudice Giovanni Falcone e della scorta. 23 maggio 1992 è difficile ancora trovare le parole per descrivere l'orrore che ha attraversato l'Italia. «A questa città vorrei dire: gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali, continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini». Una sorta di testamento spirituale che Giovanni Falcone lascia alla sua Palermo e a chiunque scelga di offrire le proprie gambe a quelle idee, per cui lui ha speso tutta una vita.
La feroce vendetta della mafia non riuscirà a cancellare il suo alto esempio di difensore della legalità e di umile servitore dello Stato.Un magistrato che ha dedicato la vita alla lotta contro la mafia, per molti il più alto esempio italiano di uomo delle istituzioni. Tra i primi a parlare di Cosa nostra come “organizzazione parallela allo Stato”, i suoi metodi di lavoro innovarono l’attività investigativa.
Nato a Palermo, conseguita la laurea in Giurisprudenza con lode all’Università di Palermo, nel 1964 vinse il concorso in magistratura e ricoprì per circa dodici anni il ruolo di sostituto procuratore presso il Tribunale di Trapani. Chiamato dal giudice Rocco Chinnici (vittima di un attentato insieme alla scorta) a investigare sulla criminalità siciliana e sui contatti con quella americana, nel 1982 entrò nel pool antimafia ideato dallo stesso Chinnici e diretto da Antonino Caponnetto.
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La feroce vendetta della mafia non riuscirà a cancellare il suo alto esempio di difensore della legalità e di umile servitore dello Stato.Un magistrato che ha dedicato la vita alla lotta contro la mafia, per molti il più alto esempio italiano di uomo delle istituzioni. Tra i primi a parlare di Cosa nostra come “organizzazione parallela allo Stato”, i suoi metodi di lavoro innovarono l’attività investigativa.
Nato a Palermo, conseguita la laurea in Giurisprudenza con lode all’Università di Palermo, nel 1964 vinse il concorso in magistratura e ricoprì per circa dodici anni il ruolo di sostituto procuratore presso il Tribunale di Trapani. Chiamato dal giudice Rocco Chinnici (vittima di un attentato insieme alla scorta) a investigare sulla criminalità siciliana e sui contatti con quella americana, nel 1982 entrò nel pool antimafia ideato dallo stesso Chinnici e diretto da Antonino Caponnetto.
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Scala dei Turchi
Narra la leggenda che durante le invasioni saracene del ‘500 quelli che allora venivano, erroneamente, definiti Turchi approdavano nel territorio dell’odierna realmonte scalando le stratificazioni di questa falesia che assume naturalmente l’aspetto di una scala. E’ proprio da qui che prende il nome la “Scala dei Turchi”, oggi riconosciuta come uno dei paesaggi più belli d’Italia, nonchè come secondo luogo più visitato dell’agrigentino dopo la Valle dei Templi.
La Scala, a picco sul mare tra Realmonte e Porto Empedocle, è costituita da marna, una roccia con un caratteristico colore bianco puro. Si erge maestosa tra due spiagge di sabbia fine e una volta raggiunta la sommità della scogliera ci si trova davanti ad un panorama mozzafiato.
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La Scala, a picco sul mare tra Realmonte e Porto Empedocle, è costituita da marna, una roccia con un caratteristico colore bianco puro. Si erge maestosa tra due spiagge di sabbia fine e una volta raggiunta la sommità della scogliera ci si trova davanti ad un panorama mozzafiato.
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Tante stanze quanti i giorni dell'anno: dove si trova il castello più "ricercato" di Sicilia
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Tante stanze quanti i giorni dell'anno: dove si trova il castello più "ricercato" di Sicilia
Dalla sua posizione si gode di una vista spettacolare ma del castello oggi restano soltanto dei ruderi e una leggenda, con tre donne protagoniste. Ecco dove si trova Il Castello Barresi a Pietraperzia (Enna) Nel cuore della Sicilia sorge un antico borgo ricco…
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Nuova eruzione dell'Etna, le esplosioni sono spettacolari
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Un siciliano al campionato mondiale dei bartender. «Con i nuovi clienti punto su un gin tonic perfetto» @sicilianewseinfo
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Un siciliano al campionato mondiale dei bartender. «Con i nuovi clienti punto su un gin tonic perfetto»
Il miglior bartender d’Italia è siciliano. Si chiama Simone Molè, è nato a Modica 31 anni fa ed è general manager del Neo di Cefalù. Ha sbaragliato la concorrenza di tutti alla finale nazionale del Diageo Reserve World Class 2021, la prestigiosa competizione…
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Forwarded from 🎶 #Musica Varia (👑🇶 🇺 🇪 🇪 🇳👑)
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L'isola Bella (isula Bedda in siciliano) è un'isola dell'Italia sita nel mar Ionio, in Sicilia, a Taormina, comune italiano della città metropolitana di Messina.
L'esigua distanza dalla costa a volte, a causa della marea, si annulla, rendendola una penisola. Chiamata anche la "perla del Mediterraneo", il nome fu coniato dal barone tedesco, Wilhelm von Gloeden, che diffuse in tutto il mondo il valore artistico dell'isola.
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L'esigua distanza dalla costa a volte, a causa della marea, si annulla, rendendola una penisola. Chiamata anche la "perla del Mediterraneo", il nome fu coniato dal barone tedesco, Wilhelm von Gloeden, che diffuse in tutto il mondo il valore artistico dell'isola.
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Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Isola Bella
L'accorrere precipitoso del buio
accende tutte le luci,
brillano come presepi case sparse
e piccoli paesi dalle cime
dei monti alle rive del mare.
Oh, Isola bella che con lingua
di sabbia perpetuamente parli
con la spiaggia di Taormina
e narri degli infiniti occhi
incantati che su di te sempre
si posarono e degli addii strozzati
dal pianto di innumerevoli innamorati!
A farti più bella, forse, sulle tue rocce
non splende un solo sole,
né di notte una sola luna.
Sfacciato, il vento fruga dovunque,
anche sotto la gonna di una giovane
turista che sorride agli sguardi
indiscreti dei passanti.
Dorme ora un silenzio fra gli aranci
e i limoni della collina
e io che sto lontano non so se ancora
esisti veramente così come ti ho nel cuore.
@siciliaterramia
Isola Bella
L'accorrere precipitoso del buio
accende tutte le luci,
brillano come presepi case sparse
e piccoli paesi dalle cime
dei monti alle rive del mare.
Oh, Isola bella che con lingua
di sabbia perpetuamente parli
con la spiaggia di Taormina
e narri degli infiniti occhi
incantati che su di te sempre
si posarono e degli addii strozzati
dal pianto di innumerevoli innamorati!
A farti più bella, forse, sulle tue rocce
non splende un solo sole,
né di notte una sola luna.
Sfacciato, il vento fruga dovunque,
anche sotto la gonna di una giovane
turista che sorride agli sguardi
indiscreti dei passanti.
Dorme ora un silenzio fra gli aranci
e i limoni della collina
e io che sto lontano non so se ancora
esisti veramente così come ti ho nel cuore.
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