Esistono molti luoghi in Sicilia che i curiosi hanno visitato parlando di fenomeni paranormali.
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Si comincia con il Castello di Carini, sfondo dell'omicidio di Donna Laura Lanza dove si narra si aggiri il suo spettro e l'orma della sua mano insanguinata. Il secondo luogo che vi proponiamo si trova invece a Palermo, precisamente al Ponte Vecchio di Castronuovo, dove pare sia comune imbattersi in una figura, spesso una donna, che una volta osservata diventa trasparente e infine sparisce, come se venisse risucchiata dall'alto.
Nel castello di Caccamo, il padrone, Matteo Bonello, fu imprigionato e lasciato morire dopo la recisione di tendini ed occhi: in molti giurano di aver visto il suo fantasma, cieco e rabbioso, aggirarsi trascinandosi rabbiosamente nel maniero.
E' particolare la storia della galleria di Tremonzelli, che per ovvie ragioni non può essere visitata: al suo attivo ha oltre venti incidenti dall'apertura, tra cui fenomeni di combustione spontanea di pullman e auto.
A Cefalù l'Abbazia di Thélema è stata la prima e unica residenza del misterioso Alesteir Crowley, e si dice che proprio lì sperimentò esperienze esoteriche e riti satanici.
Ancora un castello, quello di Mussomeli, è protagonista di un'inquietante leggenda che sostiene che al suo interno siano state murate vive tre donne, che ancora oggi vagano in forma di spirito tra le sue rovine, lamentandosi e piangendo.
Da visitare e scoprire, è, infine, il Teatro Massimo si narra che per costruirlo furono abbattute diverse chiese, e si dice che per errore la tomba di una suora fu profanata: da allora compare all'interno del teatro, dietro le quinte e nei sotterranei.
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Nel castello di Caccamo, il padrone, Matteo Bonello, fu imprigionato e lasciato morire dopo la recisione di tendini ed occhi: in molti giurano di aver visto il suo fantasma, cieco e rabbioso, aggirarsi trascinandosi rabbiosamente nel maniero.
E' particolare la storia della galleria di Tremonzelli, che per ovvie ragioni non può essere visitata: al suo attivo ha oltre venti incidenti dall'apertura, tra cui fenomeni di combustione spontanea di pullman e auto.
A Cefalù l'Abbazia di Thélema è stata la prima e unica residenza del misterioso Alesteir Crowley, e si dice che proprio lì sperimentò esperienze esoteriche e riti satanici.
Ancora un castello, quello di Mussomeli, è protagonista di un'inquietante leggenda che sostiene che al suo interno siano state murate vive tre donne, che ancora oggi vagano in forma di spirito tra le sue rovine, lamentandosi e piangendo.
Da visitare e scoprire, è, infine, il Teatro Massimo si narra che per costruirlo furono abbattute diverse chiese, e si dice che per errore la tomba di una suora fu profanata: da allora compare all'interno del teatro, dietro le quinte e nei sotterranei.
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La Palazzina Cinese
I lavori vengono affidati all'architetto Venanzio Marvuglia, che vi realizza una delle costruzioni più originali e raffinate che si possono ammirare oggi in Sicilia.
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Fu edificata in stile prettamente orientale, si presentava in muratura con ballatoi lignei in due ordini, delle ringhiere dipinte e coperta da tetti a padiglione. Le opere di abbellimento e gli interventi strutturali operati dal noto architetto fino al 1802 e successivamente dal figlio Alessandro Emanuele, conferirono all’intera costruzione originalità e grande pregio architettonico. Furono modificate le coperture sostituendo i tetti laterali con due terrazze simmetriche che presentano delle colonne che sorreggono architravi lignee traforate, mentre nella parte centrale viene eretta una costruzione con grande copertura a padiglione su tamburo ottagonale sormontata da pinnacolo a doppio calice rovesciato, detta “Specola o Stanza dei Venti”.
Nei prospetti nord e sud viene aggiunto un portico sorretto da sei colonne in marmo disposte a semicerchio, coronato da tetto a pagoda; ai fianchi della casina, su progetto di Giuseppe Patricolo, vengono agganciate due torrette con scale elicoidali collegate attraverso passaggi aerei ai ballatoi del piano rialzato e del piano nobile.
L’edificio oggi appare come un originale ibrido stilistico con prevalenza di riferimenti al gusto orientale, ma con diversi elementi in stile neoclassico, espressione della sensibilità eclettica e del gusto dei tempi: inoltre decorazioni policrome con ocre gialle, rosse e grigie conferiscono ai prospetti della palazzina un’originalità estetica di ineguagliata bellezza.
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Nei prospetti nord e sud viene aggiunto un portico sorretto da sei colonne in marmo disposte a semicerchio, coronato da tetto a pagoda; ai fianchi della casina, su progetto di Giuseppe Patricolo, vengono agganciate due torrette con scale elicoidali collegate attraverso passaggi aerei ai ballatoi del piano rialzato e del piano nobile.
L’edificio oggi appare come un originale ibrido stilistico con prevalenza di riferimenti al gusto orientale, ma con diversi elementi in stile neoclassico, espressione della sensibilità eclettica e del gusto dei tempi: inoltre decorazioni policrome con ocre gialle, rosse e grigie conferiscono ai prospetti della palazzina un’originalità estetica di ineguagliata bellezza.
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Le meravigliose calette dello Zingaro: un paradiso naturale che tutto il mondo ci invidia.
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Le meravigliose calette dello Zingaro: un paradiso naturale che tutto il mondo ci invidia.
La spettacolare Riserva dello Zingaro, in provincia di Trapani, è un piccolo mondo, un’oasi incontaminata di sette chilometri, caratterizzata da una ricca natura e preziose calette, bagnate da un mare che è un vero miracolo per gli occhi. Esse, oltre che…
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Forwarded from Io dico, Tu dici, Egli dice ..
Come con arte va preparato, così con arte va bevuto.
(Abd el Kader, XVI secolo)
Buongiorno ☕️☀️🌻💋👑
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Messina, anche conosciuta col nome di "Città dello Stretto", collega la Sicilia all'Italia col suo bellissimo porto a forma di falce nel mare dello Stretto. Il soggetto di questo video è appunto il famoso porto, con la statua della Madonnina della lettera, simbolo della città; La Fontana del Nettuno, il Dio del mare; la fiera e la passeggiata al mare; immerse nel paesaggio che si estende dal mare ai Peloritani: il Duomo, il sacrario del Cristo Re, San Francesco sul viale boccetta è il Palazzo della Cultura.
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Galati Mamertino è un elegante borgo medievale , situato nell'entroterra della zona nord della meravigliosa Sicilia, che vista dall’alto ha la particolare forma di un’aquila con le ali aperte, su di un altopiano dei monti Nebrodi con più di 2300 abitanti, oltre 850 m sul livello del mare.
Le origini della fondazione di Galati Mamertino la fanno risalire alla calata di Ducezio, un condottiero dell'antica epoca siculo-greca proveniente da Siracusa.
Il nome di Galati,deriva dall'arabo Qal'at che vuol dire rocca, mentre Mamertino si ricollega ad un antico popolo siculo che si professava discendente del Dio Marte.
Il tessuto urbano del borgo medievale è con strade e viuzze strette e ripide con salite e discese. Fu una città murata, avente due porte: la Porta Marina che sorge nei pressi della Chiesa di S.Caterina, e la Porta Montana, vicino alla chiesa di S.Martino, oggi del Rosario.
La strada d'accesso a Galati Mamertino, sin dall'antichità, saliva dalla contrada Paratore e penetrava nel centro abitato dal quartiere del Fondaco, dove vi era l'unica fontana di acqua potabile con un grande pioppo che doveva essere inglobata all'interno della cinta muraria, oggi invece la fontana si trova nella zona più alta del centro abitato denominata Rafa
Nell'assetto del borgo medievale sorsero molte chiese che furono fondate dall' XII° al XVII° secolo; le piu' importanti furono: Chiesa Madre, Chiesa del Rosario, Chiesa di San Luca, Chiesa di Santa Caterina, le quali custodiscono opere di pittura, scultura, arti figurative ed arti decorative di pregevole fattura quali affreschi, crocifissi lignei, statue lignee, statue marmoree, monumenti funebri in marmo, custodie, arredi sacri, tavole, pale, vare, tabernacoli, fonti battesimali che sono stati realizzati dai piu' rinomati artisti Siciliani e non.
I luoghi più importanti e caratteristici da visitare sono:
- Il palazzo De Spuches o del Principe. è un'ispirazione di stampo tardo cinquecentesca e fu costruito nella seconda metà del XVI secolo durante la Dinastia del Lanza,
I portali interni del palazzo sono ricchi di ornati e di figure in bassorilievo; inoltre è formato da numerose stanze nel suo interno. Due delle caratteristiche di questo palazzo sono anche l'atrio con una bifora a sesto acuto e la corte aperta sul giardino.
- Il castello, di cui restano ormai solo i ruderi, era in posizione ragguardevole sia per sicurezza che per possibilità di controllo del territorio, era dotato di un importante apparato di fortilizi posti nei dintorni.
per quattro secoli si svolse la vita feudale di Galati Mamertino.
- Il Museo Etno Antropologico ed il Museo Della Musica custodiscono numerosi oggetti di lavoro, arnesi e strumenti musicali, appartenuti ai musicisti e alla classe contadina ed artigiana dal 1800 alla prima metà del 1900, un vero scrigno della memoria.
All'interno del Museo Naturalistico e Paleontologico vi è custodito il calco di un elefante nano alto circa 2 metri, vissuto in Sicilia circa 200.000 anni fa, trovato a Carini, l'originale è custodito nel museo Gemmellaro di Palermo.
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Il nome di Galati,deriva dall'arabo Qal'at che vuol dire rocca, mentre Mamertino si ricollega ad un antico popolo siculo che si professava discendente del Dio Marte.
Il tessuto urbano del borgo medievale è con strade e viuzze strette e ripide con salite e discese. Fu una città murata, avente due porte: la Porta Marina che sorge nei pressi della Chiesa di S.Caterina, e la Porta Montana, vicino alla chiesa di S.Martino, oggi del Rosario.
La strada d'accesso a Galati Mamertino, sin dall'antichità, saliva dalla contrada Paratore e penetrava nel centro abitato dal quartiere del Fondaco, dove vi era l'unica fontana di acqua potabile con un grande pioppo che doveva essere inglobata all'interno della cinta muraria, oggi invece la fontana si trova nella zona più alta del centro abitato denominata Rafa
Nell'assetto del borgo medievale sorsero molte chiese che furono fondate dall' XII° al XVII° secolo; le piu' importanti furono: Chiesa Madre, Chiesa del Rosario, Chiesa di San Luca, Chiesa di Santa Caterina, le quali custodiscono opere di pittura, scultura, arti figurative ed arti decorative di pregevole fattura quali affreschi, crocifissi lignei, statue lignee, statue marmoree, monumenti funebri in marmo, custodie, arredi sacri, tavole, pale, vare, tabernacoli, fonti battesimali che sono stati realizzati dai piu' rinomati artisti Siciliani e non.
I luoghi più importanti e caratteristici da visitare sono:
- Il palazzo De Spuches o del Principe. è un'ispirazione di stampo tardo cinquecentesca e fu costruito nella seconda metà del XVI secolo durante la Dinastia del Lanza,
I portali interni del palazzo sono ricchi di ornati e di figure in bassorilievo; inoltre è formato da numerose stanze nel suo interno. Due delle caratteristiche di questo palazzo sono anche l'atrio con una bifora a sesto acuto e la corte aperta sul giardino.
- Il castello, di cui restano ormai solo i ruderi, era in posizione ragguardevole sia per sicurezza che per possibilità di controllo del territorio, era dotato di un importante apparato di fortilizi posti nei dintorni.
per quattro secoli si svolse la vita feudale di Galati Mamertino.
- Il Museo Etno Antropologico ed il Museo Della Musica custodiscono numerosi oggetti di lavoro, arnesi e strumenti musicali, appartenuti ai musicisti e alla classe contadina ed artigiana dal 1800 alla prima metà del 1900, un vero scrigno della memoria.
All'interno del Museo Naturalistico e Paleontologico vi è custodito il calco di un elefante nano alto circa 2 metri, vissuto in Sicilia circa 200.000 anni fa, trovato a Carini, l'originale è custodito nel museo Gemmellaro di Palermo.
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I prodotti tipici sono legati alla zootecnia autoctona della zona; olio extravergine d'oliva, nocciole, castagne, funghi, uva, la produzione di prosciutti, salami, pancetta, lardo di maiale e insaccati di vario genere sono tra i prodotti principali a kilometro zero.
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Casa di Montalbano, la villetta più famosa d'Italia: tutti la conoscono, ma quanti sanno la sua storia?
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Casa di Montalbano, la villetta più famosa d'Italia: tutti la conoscono, ma quanti sanno la sua storia?
13 Apr 2021 Ragusa La vera storia della casa più famosa d’Italia. La casa di Montalbano a Punta Secca. Si tratta di uno dei luoghi più celebri della Sicilia. Ecco qual è la storia, chi sono i proprietari e come è stata scelta per Il Commissario Montalbano.…
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