♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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Le mura di AKRAGAS

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Antica città di Akragas (Ἀκράγας) immersa in un paesaggio agricolo di straordinaria bellezza dove primeggiano ulivi centenari e mandorli fu una delle più importanti colonie greche di Sicilia, fondata nel 581 a.C. da coloni provenienti da Gela, originari delle isole di Creta e Rodi.

L’altopiano che ben si prestava alla costruzione della cittadina era naturalmente protetto a Nord dalla Rupe Atenea e dal Colle di Girgenti e a Sud dalla lunga Collina dei Templi, delimitata ai lati dal fiume Akgras e Hypsas.

Nel V secolo a.C. Akragas visse una fase di espansione militare, particolarmente rilevante al tempo del tiranno Terone (488-473 a.C.) e della vittoria sui Cartaginesi. In questo periodo sono eretti i grandi templi che testimoniano l’importanza e la prosperità della città. Nel 406 a.C. l’assedio di Agrigento da parte dei Cartaginesi, durato più di otto mesi, pone fine al periodo di splendore della città avviando una lunga fase di decadenza. Dal 262 a.C. Akragas viene assoggettata al dominio romano che per secoli ne farà un importante centro nell’area siciliana.

A partire dal VII secolo d.C. la città si trovò ad affrontare una nuova fase di declino, un periodo di progressivo impoverimento e il conseguente calo demografico ridussero il centro urbano alla sola area della collina dell’acropoli, la popolazione dopo più di un millennio abbandonò l’area urbana e la zona dei templi.

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Lezione capovolta storia di Akragas Agrigento con la prima mappa 3d

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La pasta all’Eoliana è un piatto stupefacente: uno dei tanti esempi di come siano spesso le preparazioni più semplici, arricchite da ingredienti di grande qualità, a dare le maggiori soddisfazioni. 

Pomodorini cresciuti al sole e resi sapidi dal sapore dell’aria di mare,le acciughe pescate dai nostri marinai di un tempo, olive mature raccolte a mano, origano essiccato sui muretti che si trovano in tutte le isole dell’arcipelago siciliano, piccoli capperi di Pantelleria custoditi gelosamente sottosale come le più preziose delle gemme: quanti tesori possono essere racchiusi in una sola forchettata.

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SPAGHETTI ALLA EOLIANA

Ingredienti per 4 persone:

320 g di spaghetti
40 g di olive verdi denocciolate
40 g di olive nere denocciolate
40 g di capperi di Salina
2 acciughe sotto sale
200 g di pomodorini ciliegino
1 spicchio di aglio
1 peperoncino
1 cucchiaino di origano secco
olio extravergine di oliva
sale

Preparazione:

Tagliuzzate le olive e i capperi e tritate le acciughe.
Tagliate i pomodorini giliegino, pulite l’aglio e tagliatelo a fettine facendolo poi soffriggere in una pentola con 3 cucchiai di olio insieme al peperoncino; lasciate leggermente imbiondire, quindi unite la polpa dei pomodori, i capperi, le olive e dopo le acciughe, facendo attenzione a non farle bruciare. Poi tenendo il fuoco a fiamma molto bassa aggiungete anche l’origano.

Cuocete gli spaghetti, conditela con la salsa di olive e capperi e servitela calda. A vostro gusto, potete guarnire con del prezzemolo o basilico.

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Esistono molti luoghi in Sicilia che i curiosi hanno visitato parlando di fenomeni paranormali.

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Si comincia con il Castello di Carini, sfondo dell'omicidio di Donna Laura Lanza dove si narra si aggiri il suo spettro e l'orma della sua mano insanguinata. Il secondo luogo che vi proponiamo si trova invece a Palermo, precisamente al Ponte Vecchio di Castronuovo, dove pare sia comune imbattersi in una figura, spesso una donna, che una volta osservata diventa trasparente e infine sparisce, come se venisse risucchiata dall'alto.

Nel castello di Caccamo, il padrone, Matteo Bonello, fu imprigionato e lasciato morire dopo la recisione di tendini ed occhi: in molti giurano di aver visto il suo fantasma, cieco e rabbioso, aggirarsi trascinandosi rabbiosamente nel maniero.

E' particolare la storia della galleria di Tremonzelli, che per ovvie ragioni non può essere visitata: al suo attivo ha oltre venti incidenti dall'apertura, tra cui fenomeni di combustione spontanea di pullman e auto.

A Cefalù l'Abbazia di Thélema è stata la prima e unica residenza del misterioso Alesteir Crowley, e si dice che proprio lì sperimentò esperienze esoteriche e riti satanici.

Ancora un castello, quello di Mussomeli, è protagonista di un'inquietante leggenda che sostiene che al suo interno siano state murate vive tre donne, che ancora oggi vagano in forma di spirito tra le sue rovine, lamentandosi e piangendo.

Da visitare e scoprire, è, infine, il Teatro Massimo si narra che per costruirlo furono abbattute diverse chiese, e si dice che per errore la tomba di una suora fu profanata: da allora compare all'interno del teatro, dietro le quinte e nei sotterranei.

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La Palazzina Cinese

I lavori vengono affidati all'architetto Venanzio Marvuglia, che vi realizza una delle costruzioni più originali e raffinate che si possono ammirare oggi in Sicilia.

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Fu edificata in stile prettamente orientale, si presentava in muratura con ballatoi lignei in due ordini, delle ringhiere dipinte e coperta da tetti a padiglione. Le opere di abbellimento e gli interventi strutturali operati dal noto architetto fino al 1802 e successivamente dal figlio Alessandro Emanuele, conferirono all’intera costruzione originalità e grande pregio architettonico. Furono modificate le coperture sostituendo i tetti laterali con due terrazze simmetriche che presentano delle colonne che sorreggono architravi lignee traforate, mentre nella parte centrale viene eretta una costruzione con grande copertura a padiglione su tamburo ottagonale sormontata da pinnacolo a doppio calice rovesciato, detta “Specola o Stanza dei Venti”.

Nei prospetti nord e sud viene aggiunto un portico sorretto da sei colonne in marmo disposte a semicerchio, coronato da tetto a pagoda; ai fianchi della casina, su progetto di Giuseppe Patricolo, vengono agganciate due torrette con scale elicoidali collegate attraverso passaggi aerei ai ballatoi del piano rialzato e del piano nobile.

L’edificio oggi appare come un originale ibrido stilistico con prevalenza di riferimenti al gusto orientale, ma con diversi elementi in stile neoclassico, espressione della sensibilità eclettica e del gusto dei tempi: inoltre decorazioni policrome con ocre gialle, rosse e grigie conferiscono ai prospetti della palazzina un’originalità estetica di ineguagliata bellezza.

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Come con arte va preparato, così con arte va bevuto.

(Abd el Kader, XVI secolo)

Buongiorno ☕️☀️🌻💋👑
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