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Forwarded from Io dico, Tu dici, Egli dice ..
Il povero non può imitare il ricco senza diventare patetico e ridicolo.
{Mauro Corona}
Aforismi, proverbi, modi di dire e dintorni, raccolti in una ricca collezione costantemente aggiornata e "likeabile" .
@iodicotudicieglidice🖋
@siciliaterramia📌
@vogliadisapere💡
{Mauro Corona}
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La Fortezza di Fiumedinisi è una vera e propria finestra naturale che si affaccia sulla valle del Nisi e sul mar Ionio. Situata tra i Peloritani sud-orientali, a circa 750 metri sul livello del mare il castello Belvedere Fiumedinisi è uno dei castelli medievali più affascinanti della Sicilia Orientale, un luogo che emana un fascino raro per la solitudine delle Rovine e la grandiosità del paesaggio. Dall'antico Castello, che possiede un impianto planimetrico pentagonale irregolare rimangono solo I Ruderi dei muri esterni, qualche muro divisorio interno è l'imponente mastio. Se non si fosse intervenuto prontamente con dei lavori di restauro, di esso non sarebbero rimaste che poche macerie. Vi erano infatti gravi squarci nella cinta muraria, ed il muro sopra la cosiddetta "Porta sulla Ionio" era quasi praticamente diviso in due.
All'interno del Castello, Dove è presente anche una profonda cisterna, si possono ammirare le mura di cinta con i resti di alcuni camminamenti di ronda ed alcune feritoie, che gli aceri sfruttavano per scagliare le frecce a difesa della fortezza.
La parte più panoramica e suggestiva del castello e il lato orientale Dove si trova una grande porta, una vera e propria finestra sulla Riviera Jonica di fronte sia la Calabria mentre da nord a sud lo sguardo Spazia da capo alì
Sant'alessio, da Monte Scuderi al Maestoso con dell'Etna. L'aria che si respira su questo monte è davvero d'altri tempi. La serenità che esso Romana ed il panorama impareggiabile rendono l'esperienza di una visita al Belvedere unica e indimenticabile.
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🎥Albatros
All'interno del Castello, Dove è presente anche una profonda cisterna, si possono ammirare le mura di cinta con i resti di alcuni camminamenti di ronda ed alcune feritoie, che gli aceri sfruttavano per scagliare le frecce a difesa della fortezza.
La parte più panoramica e suggestiva del castello e il lato orientale Dove si trova una grande porta, una vera e propria finestra sulla Riviera Jonica di fronte sia la Calabria mentre da nord a sud lo sguardo Spazia da capo alì
Sant'alessio, da Monte Scuderi al Maestoso con dell'Etna. L'aria che si respira su questo monte è davvero d'altri tempi. La serenità che esso Romana ed il panorama impareggiabile rendono l'esperienza di una visita al Belvedere unica e indimenticabile.
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Le misteriose piramidi dell'Etna alte fino a quaranta metri: un rompicapo antico 3500 anni
@sicilianewseinfo📌
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Le misteriose piramidi dell'Etna alte fino a quaranta metri: un rompicapo antico 3500 anni
Sono oltre quaranta le piramidi sulle pendici del Vulcano e tante le ipotesi sulla loro provenienza e datazione, dal mito alla storia, si tratta di un enorme patrimonio Una delle piramidi dell'Etna Ai piedi del vulcano più alto d’Europa, in un arco di territorio…
È siciliano il miglior amaro al mondo. Un liquore etneo trionfa al World Liqueur Awards 2021 | All Food Sicily
Telegraph
È siciliano il miglior amaro al mondo. Un liquore etneo trionfa al World Liqueur Awards 2021 | All Food Sicily
Creato nel 1998, è la punta di diamante dell’azienda Romeo. Si ottiene dalla lavorazione delle arance amare con erbe officinali e radici raccolte sulle pendici del vulcano. Applauso e grandissimo riconoscimento per Amaranca, l’Amaro Nobile dell’Etna a base…
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Forwarded from ♡ Sicilia Terra Mia ♡ (♕🇶 🇺 🇪 🇪 🇳♕)
Il pozzo di Gammazita "Catania"
Una leggenda popolare che riguarda gli Angiò, è quella del pozzo di Gammazita, nel centro storico di Catania, adiacente all’omonima cinta muraria. Gammazita era una bellissima e virtuosa fanciulla catanese. Di lei si invaghì un soldato francese, non ricambiato, perché Gammazita era già fidanzata. Proprio nel giorno del suo matrimonio, mentre Gammazita si recava a prendere l’acqua, il soldato la aggredì violentemente e la ragazza, non potendo scappare, preferì gettarsi nel pozzo piuttosto che tra le sue grinfie e disonorarsi.
Versioni successive della storia la arricchiscono, in trama e personaggi. A Gammazita si aggiunge infatti la figura di donna Macalda Scaletta, bellissima vedova del signore di Ficara, innamorata del suo giovane paggio Giordano. Giordano vide però un giorno, la giovane Gammazita ricamare dinanzi la soglia di casa, e se ne innamorò perdutamente. Il sentimento dei due ragazzi scatenò le ire della donna, che si accordò con il francese De Saint Victor per tendere un tranello a Gammazita: se lei si fosse innamorata di lui, Giordano sarebbe stato suo.
Qui, la seconda versione della leggenda si unisce alla prima: De Saint Victor tende un agguato a Gammazita che, piuttosto che concederglisi, si getta nel pozzo. I depositi di ferro sulle pareti del pozzo, vengono considerati tracce del sangue della giovane, che è stata per lungo tempo esempio patriottico dell’onestà delle donne catanesi.
Altre storie, prendono linfa dal panegirico di don Giacomo Gravina, scritto in onore del duca di Carpignano, don Francesco Lanario: in “Gemma Zita” (‘gemma’ cioè fidanzata e ‘zita’ cioè sposa) si racconta la storia delle nozze fra il pastore Amaseno (o Amenano) e la ninfa Gemma, di cui era innamorato anche il dio Plutone (secondo il Gravina, Polifemo). Questi, scatenò l’ira di Proserpina, che per gelosia la trasformò in una fonte. Gli Dei, toccati dalla disperazione di Amaseno, trasformarono anch’egli in una fonte: il pozzo di Gammazita sarebbe il luogo in cui si uniscono le acque dei due amanti.
Un altro racconto parla di un uomo dalla gamba rigida (iamma zita), che abitava in una grotta presso fonte; il pozzo prenderebbe dunque il nome dal suo difetto fisico. Alcuni invece, legano il toponimo alle lettere dell’alfabeto greco gamma e zeta, che occupano l’antico muro circostante la fonte.
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚Mitologia & Leggenda
Una leggenda popolare che riguarda gli Angiò, è quella del pozzo di Gammazita, nel centro storico di Catania, adiacente all’omonima cinta muraria. Gammazita era una bellissima e virtuosa fanciulla catanese. Di lei si invaghì un soldato francese, non ricambiato, perché Gammazita era già fidanzata. Proprio nel giorno del suo matrimonio, mentre Gammazita si recava a prendere l’acqua, il soldato la aggredì violentemente e la ragazza, non potendo scappare, preferì gettarsi nel pozzo piuttosto che tra le sue grinfie e disonorarsi.
Versioni successive della storia la arricchiscono, in trama e personaggi. A Gammazita si aggiunge infatti la figura di donna Macalda Scaletta, bellissima vedova del signore di Ficara, innamorata del suo giovane paggio Giordano. Giordano vide però un giorno, la giovane Gammazita ricamare dinanzi la soglia di casa, e se ne innamorò perdutamente. Il sentimento dei due ragazzi scatenò le ire della donna, che si accordò con il francese De Saint Victor per tendere un tranello a Gammazita: se lei si fosse innamorata di lui, Giordano sarebbe stato suo.
Qui, la seconda versione della leggenda si unisce alla prima: De Saint Victor tende un agguato a Gammazita che, piuttosto che concederglisi, si getta nel pozzo. I depositi di ferro sulle pareti del pozzo, vengono considerati tracce del sangue della giovane, che è stata per lungo tempo esempio patriottico dell’onestà delle donne catanesi.
Altre storie, prendono linfa dal panegirico di don Giacomo Gravina, scritto in onore del duca di Carpignano, don Francesco Lanario: in “Gemma Zita” (‘gemma’ cioè fidanzata e ‘zita’ cioè sposa) si racconta la storia delle nozze fra il pastore Amaseno (o Amenano) e la ninfa Gemma, di cui era innamorato anche il dio Plutone (secondo il Gravina, Polifemo). Questi, scatenò l’ira di Proserpina, che per gelosia la trasformò in una fonte. Gli Dei, toccati dalla disperazione di Amaseno, trasformarono anch’egli in una fonte: il pozzo di Gammazita sarebbe il luogo in cui si uniscono le acque dei due amanti.
Un altro racconto parla di un uomo dalla gamba rigida (iamma zita), che abitava in una grotta presso fonte; il pozzo prenderebbe dunque il nome dal suo difetto fisico. Alcuni invece, legano il toponimo alle lettere dell’alfabeto greco gamma e zeta, che occupano l’antico muro circostante la fonte.
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📚Mitologia & Leggenda
Oscar Green 2021, al via nuovo concorso per i giovani agricoltori siciliani @sicilianewseinfo
#goodnews〽️
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Oscar Green 2021, al via nuovo concorso per i giovani agricoltori siciliani
Hanno comprato appezzamenti di terreno abbandonati facendoli rinascere con coltivazioni storiche. Sono laureati, conoscono le lingue straniere e riscoprono produzioni antiche che piazzano anche fuori dall’Isola. È l’identikit dei giovani agricoltori tracciato…
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Forwarded from ♡ Sicilia Terra Mia ♡ (👑🇶 🇺 🇪 🇪 🇳👑)
Spicalori
Spicuzza d’oru no, nun t’ammucciari
vinuta sugnu di luntana via;
stancau lu peri pi lu caminari,
nun t’ammucciari no, spicuzza mia!
Caristi n terra sula e abbandunata,
lu cugghituri nun t’arricugghiu;
si scuntenta ristasti abbandunata
nun t’ammucciari no, ti cogghiu iu!
(Anonimo)
[Foto: opera di Jean Francois Millet]
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
#dialettiepoesie
Spicuzza d’oru no, nun t’ammucciari
vinuta sugnu di luntana via;
stancau lu peri pi lu caminari,
nun t’ammucciari no, spicuzza mia!
Caristi n terra sula e abbandunata,
lu cugghituri nun t’arricugghiu;
si scuntenta ristasti abbandunata
nun t’ammucciari no, ti cogghiu iu!
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Forwarded from ♡ Sicilia Terra Mia ♡ (👑🇶 🇺 🇪 🇪 🇳👑)
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@siciliaterramia il canale interamente dedicato alla Sicilia e a tutti gli amanti di quest'isola meravigliosa tutta da scoprire.
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Un castello (da sogno) e il mistero siciliano di un tunnel sotterraneo: è il Castello di Falconara
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Un castello (da sogno) e il mistero siciliano di un tunnel sotterraneo: è il Castello di Falconara
ll suo nome deriva dalla torre centrale che all’inizio veniva utilizzata per addestrare i falconi da caccia. Oggi il suo parco è sede di un resort, ma il castello nasconde anche una leggenda Castello di Falconara A pochi chilometri da Caltanissetta, lungo…
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