♡ Sicilia Terra Mia ♡
788 subscribers
3.93K photos
981 videos
2.58K links
La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

Canale👉 @sicil_iaterramia

Aggiungi👉 @MKforwardbot al tuo gruppo

👉discuti https://t.me/c/1099356382/1651287
Download Telegram
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Costruito in PIETRA LAVICA, il Castello di PATERNO' in provincia di CATANIA compie mille anni!

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚Sicilia Segreta
Del Castello a Paternò ad oggi rimane solo la torre principale, chiamata dongione, di un complessa fortificazione costruita nel 1072 su iniziativa del Gran Conte Ruggero De Hauteville, uno dei due artefici dell’invasione normanna, allo scopo di difendere il territorio e la loro dimora. Esso si configura come il maggiore dongione dei tre esistenti nella Valle del Simeto, ed è collocato secondo i punti cardinali, caratteristica questa che donerebbe al castello anche una la valenza di osservatorio astronomico. Ipotesi questa che non stupirebbe affatto se si pensasse che la corte di questo come di altri manieri, specialmente durante l’impero di Federico II di Svevia, pullulava di matematici e scienziati. Grazie alla sua valenza, oggi la torre è diventata il simbolo della Città di Paternò.
La storia

Tramite il monaco benedettino Goffredo Malaterra, sono a noi pervenuti dei documenti storici che affermano l’edificazione del castello a Paternò, intorno alla seconda metà dell’XI secolo d.C., di un castrum secondo la volontà del Gran Conte Ruggero De Hauteville, il medesimo che promosse la nascita dei castelli di Adrano, Motta, Troina e Nicosia, tutti con scopi difensivi. Secondo questi scritti, il castello di Paternò sarebbe stato edificato su alcuni resti di una costruzione araba di proprietà dell’emirato musulmano dell’epoca.

Il castello normanno di Paternò svolse anche funzioni amministrative e residenziali. Fra i personaggi che vi dimorarono, il più noto è Federico II di Svevia, che vi abitò dal 1221 al 1223. Il castello fu poi residenza della regina Eleonora D’Aragona ed, in seguito, della regina Bianca di Navarra, la quale, nel 1405, da qui promulgò le Consuetudini della comunità di Paternò. Il castello a Paternò passò infine nelle mani della famiglia Moncada, che resse la città per quattro secoli e che lo destinò, in alcuni periodi, alle funzioni di pubbliche carceri.

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚Sicilia Segreta
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
L’OMU SENZA LA DONNA

L’omu havi la varva e si senti 'mpurtanti,
l’omu senza la donna nun é nenti,
é comu na cosa inutili e vacanti
cumu nu rasteddu ca nun havi denti.

La donna duna all’omu la 'mpurtanza
ci dà lu fruttu di la sò simenza
ci duna gioia, ci duna pristanza
e l’arricchisci di la sò prisenza.

L’omu senza la donna é na lampadina:
ci manca la currenti e nun adduma,
comu lu ciumi quannu fa la china
sdirrubba voschi e inchi li vadduna.

L’omu senza la donna é 'n carrittieri
ma cci manca lu cavaddu pi 'mpajari,
picchissu l’omu cerca la mugghieri
pi la famigghia e lu carrettu tirari.

L’omu senza la donna é 'n maidduni,
é na maidda ca nun 'mpasta pani,
é nu marruggiu senza lu zappuni,
un campanaru senza li campani.

L’omu senza la donna é 'n canniliri:
ci manca lu micciu e nun si pó addumari;
ora, cari amici, vi lu vogghiu diri:
l’omu senza la donna nun pó campari.

di Pino Vizzini

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚Poesia Siciliana
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Marzamemi (Siracusa)

Il nome Marzamemi deriva dall'espressione araba "Marsà al hamen" che significa "Rada delle tortore".
Il nome deriva dal frequente passaggio di questi uccelli durante la stagione primaverile.

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from ♡ Sicilia Terra Mia ♡ (👑🇶 🇺 🇪 🇪 🇳👑)
Iscrivi @newseinfo24bot rendilo admin nei gruppi, per ricevere max 5 post al giorno sul tuo gruppo.

@siciliaterramia il canale interamente dedicato alla Sicilia e a tutti gli amanti di quest'isola meravigliosa tutta da scoprire.
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Russulidda alla Paolina

Un’altra ricetta tipica della tradizione Messinese è la Russulidda alla Paolina, un piatto da poter gustare sia caldo, sia freddo. Le russulidde altro non sono che dei pesci piccolissimi appartenenti alla varietà delle triglie.

Per la preparazione di questo piatto saranno sufficienti solo:

russulidde;

2 spicchi d’aglio;

mezzo bicchiere di aceto;

olio extravergine d’oliva origano;

prezzemolo sale e pepe nero o peperoncino

Per realizzare questa ricetta, sarà sufficiente lavare accuratamente e con delicatezza le russulidde in modo che sabbia e sassolini vengano completamente eliminati. Mentre le russulidde scolano per qualche minuto a parte in un tegame, riscaldare dell’ olio nel quale far rosolare l’aglio.
Una volta raggiunta la temperatura, aggiungere i pescetti all’olio, far cuocere a fuoco basso, per alcuni minuti, senza mescolare.

I pesci essendo molto delicati potrebbero rompersi.

Aggiustare di sale e peperoncino o pepe nero, aggiungere del prezzemolo tritato e origano. Infine, sfumare con aceto, coprire il tegame ed attendere che evapori.

@siciliaterramia
@saporietradizionidelmondo🌎