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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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Cassata al Forno "Originale siciliana"

La cassata al forno siciliana è la variante più antica e povera della classica cassata siciliana fatta con Pan di Spagna.

Realizzarla è facilissimo,è composta da un guscio di pasta frolla morbida ripieno di crema di ricotta e gocce di cioccolato,proprio come la classica cassata,una torta buonissima da pura libidine che si è soliti fare per Natale e Pasqua.

Per fare la cassata al forno potete usare il classico stampo svasato da pastiera oppure potete utilizzare come ho fatto io lo stampo con cerniera apribile.

La vera cassata siciliana al forno è senza canditi e senza Pan di Spagna, questo dolce infatti risale alla dominazione araba in Sicilia, quando ancora non esisteva il pan di Spagna, il ripieno è composto solo da una buona ricotta di pecora,zucchero, gocce di cioccolato,un pizzico di cannella e buccia grattugiata d’arancia.

Rendendo onore all’antica ricetta nata durante la dominazione araba

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Sarde a Beccafico alla Messinese:

INGREDIENTI PER 6 PERSONE

1 kg di sarde, squamate, spinate e aperte a libro.
Per la farcia:
150 g di mollica, 2 cucchiai di grana grattugiato, 2 cucchiai di pecorino grattugiato, 1 cucchiaio di capperi, 1 spicchio d’aglio,1 mazzetto di prezzemolo, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
Per friggere:
olio di semi di arachidi.

PREPARAZIONE

Aprire le sarde a libro, lavarle con cura e salarle internamente.
Amalgamare la mollica con i formaggi, un trito d’aglio, capperi e prezzemolo e condite il tutto con poco sale e pepe.
Unire un po’ di olio ed amalgamare il tutto.
Distribuire il composto sulla parte interna di metà delle sarde.
Coprire con l’altra metà e fare una forte pressione in modo che il pesce aderisca al ripieno.
Friggere le sarde nell’olio di arachidi ben caldo, rigirandole con delicatezza.
Asciugare l’olio eccedente su carta assorbente e servire calde.

VARIANTE:

"Sostituire le sarde con le acciughe".

CURIOSITÀ

Piatto tipico della cucina messinese.
Il beccafico è un uccellino della specie Sylvia borin.
È particolarmente ghiotto di fichi, che becca.
In estate ne fa grosse scorpacciate, tanto da diventare paffutello.
Nei tempi antichi sulle tavole dei nobili erano spesso presenti i beccafichi ripieni di mollica condita, spesso, all’uso palermitano, insaporita da uvetta e pinoli.
Il popolo, che viveva di pesca, non avendo a disposizione la cacciagione, mantenne la farcia, ma sostituì gli uccellini con le sarde presenti sulla propria mensa.

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"Cchiù longa è a pinsata
Cchiù rossa è a minchiata"

Questo colorito detto siciliano spiega molto bene l'importanza dell'agire nei tempi giusti e nei momenti adatti, senza perdere tempo né precipitarsi.

Se pensi troppo al da farsi (cchiu longa a pinsata) va a finire che combini un disastro o che non combini niente di buono (cchiu rossa a minchiata).

Torna il termine che ormai è in uso in tutta Italia, ma che nasce proprio sulla nostra isola ... "minchiata" (in italiano sarebbe letteralmente "cazzata") ... derivato dalla parola "minchia" che però nella lingua locale non indica solo una parte anatomica particolare del corpo maschile, ma anche una lunga serie di espressioni linguistiche che trasmettono stupore, rabbia, paura o perfino rispetto!

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Trent'anni fa "Nuovo cinema Paradiso" conquistava l’Oscar. Bagheria, città natale del regista Peppuccio Tornatore, celebra con un evento live l’autore del film capolavoro.

Era il 26 marzo 1990 e Nuovo Cinema Paradiso conquistava la più prestigiosa statuetta, l’Oscar, come miglior film straniero. Un successo mondiale, sempre vivo dopo tre decenni, per la straordinaria pellicola di Tornatore che è uno dei film italiani più apprezzati all’estero e viene considerato un classico senza tempo.

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Bagheria festeggia il 30° anniversario di Nuovo Cinema Paradiso

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In occasione di questo trentesimo anniversario dall'Oscar, il Comune di Bagheria, con il patrocinio oneroso dell'assessorato regionale ai Beni culturali e dell'Identità siciliana ed il coordinamento dell'assessorato comunale ai Beni Culturali e Spettacolo, si è fatto promotore di un evento on line, che verrà trasmesso lunedì, alle 21.30, sui canali social del Comune di Bagheria grazie alla produzione e collaborazione di Quintosol Production s.r.l. e Loredana Caltagirone e Giuseppe Sorce.

L'evento celebrativo on line si svolgerà tra Villa Cattolica, sede del museo Guttuso, e villa Butera. Parteciperanno il sindaco Filippo Tripoli con le altre autorità cittadine, i sodalizi culturali e il pianista Giovanni Moncada che eseguirà brani di Ennio Morricone, splendido autore della colonna sonora del film nonché cittadino onorario di Bagheria. Chiuderà la manifestazione on line il saluto del regista Giuseppe Tornatore alla sua città che continua a dimostrargli grandissimo affetto.

“Nuovo Cinema Paradiso” vinse anche a Cannes, dove nel 1989 conquistò l’ambito Gran Premio Speciale della Giuria, presieduta quell’anno da Wim Wenders, per poi arrivare il 26 marzo del 1990, sul palco del Kodak Theatre (oggi Dolby Theatre) di Los Angeles dove Jack Lemmon e l’attrice russa Natalya Negoda annunciarono che il film vincitore dell’ambita statuetta per la categoria film straniero era proprio “Nuovo Cinema Paradiso”.
Sul palco a ritirare l’Oscar salirà l’emozionatissimo regista Tornatore, accompagnato dal produttore Franco Cristaldi. Un successo, forse anche inatteso, per un’opera che, a distanza di più di trent’anni, suscita ancora tanto interesse ed emozione ed è più attuale che mai vista l’ondata di piattaforme streaming che sta progressivamente allontanando il pubblico dalle sale cinematografiche.

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