Vini Doc Sicilia sfidano la crisi, prodotte 90milioni di bottiglie nel 2020 @sicilianewseinfo
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Vini Doc Sicilia sfidano la crisi, prodotte 90milioni di bottiglie nel 2020
I buoni risultati del Nero d'Avola e del Grillo consentono al Consorzio di tutela vini Doc Sicilia di chiudere il 2020 con un risultato soddisfacente: sono 90.594.310 le bottiglie prodotte contro le 95.640.634 dell'anno precedente. Un dato che conferma il…
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Licata è un comune italiano di 37 089 abitanti del libero consorzio comunale di Agrigento in Sicilia.
La Stratigrafia del sottosuolo di Licata è costituita dalla unità litostratigrafica Formazione Licata (OGNIBEN, 1954) che raggiunge lo spessore di circa 400 metri.
Piana di Licata.
Il territorio comunale, che si estende per 24 km lungo la costa meridionale della Sicilia, è prevalentemente pianeggiante, con alcuni modesti rilievi collinari. In generale può dirsi che la morfologia è fortemente caratterizzata dalla presenza del fiume Salso che ha dato origine ad una pianura alluvionale detta la Piana.
Il centro abitato è posizionato al limite occidentale del Golfo di Gela, ed è disposto a ridosso di una collina detta la Montagna, (monte eknomo).
Il Salso sfocia nel mare di Licata con un estuario che divide quasi a metà l'area urbana. Il territorio di Licata confina ad est con il comune di Butera in coincidenza dal torrente Cantigaglione, che sfocia in località Punta Due Rocche.
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@siciliaterramia
La Stratigrafia del sottosuolo di Licata è costituita dalla unità litostratigrafica Formazione Licata (OGNIBEN, 1954) che raggiunge lo spessore di circa 400 metri.
Piana di Licata.
Il territorio comunale, che si estende per 24 km lungo la costa meridionale della Sicilia, è prevalentemente pianeggiante, con alcuni modesti rilievi collinari. In generale può dirsi che la morfologia è fortemente caratterizzata dalla presenza del fiume Salso che ha dato origine ad una pianura alluvionale detta la Piana.
Il centro abitato è posizionato al limite occidentale del Golfo di Gela, ed è disposto a ridosso di una collina detta la Montagna, (monte eknomo).
Il Salso sfocia nel mare di Licata con un estuario che divide quasi a metà l'area urbana. Il territorio di Licata confina ad est con il comune di Butera in coincidenza dal torrente Cantigaglione, che sfocia in località Punta Due Rocche.
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Il territorio di Licata si sviluppa per circa 20 km su una costa a con morfologie diverse: ad est della città si hanno litorali sabbiosi, ad ovest suggestive scogliere si alternano a spiagge di ciottoli in un susseguirsi di promontori, baie piccole e grandi, con lunghi tratti di spiagge sabbiose. Il litorale, sebbene segnato in varie parti dall'edificazione selvaggia degli anni settanta e ottanta, conserva caratteri di naturalità che ne fanno uno dei più belli di tutta la costa meridionale della Sicilia, soprattutto per l'alternarsi di ambienti sabbiosi e rocciosi caratterizzati dalla presenza di ampie praterie di Posidonia oceanica.
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Missina bedda!
Tu chi da Sicilia ancora si la potta
pi nnui si comu na matri
chi li so figghi 'ddatta;
passasti i temp'antichi
a cianciri a malasotta
distrutta chiu' i na vota
ma i coppu poi risorta !
A Madunnuzza ddassupra
a salutari mentri sona
a sirena i tutti li papuri
cu li to figghi a travissari
u mari in cerca d'un mossu
i pani pi campari !
Cu brazzu toi chi ancora scinni
a mari a tutti i figghi
tu ti strinci o cori;
Fotti lu cianciri a lu to
'bbannunari, ma fotti u pinseri
pi lu ritunnari !
Vaju ma tornu Missina,
terra dill'amuri !
bedda sempri chiu' bedda o me vaddari !
(Poesia di Pippo Bonaccorso)
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@siciliaterramia
#poetimessina
Tu chi da Sicilia ancora si la potta
pi nnui si comu na matri
chi li so figghi 'ddatta;
passasti i temp'antichi
a cianciri a malasotta
distrutta chiu' i na vota
ma i coppu poi risorta !
A Madunnuzza ddassupra
a salutari mentri sona
a sirena i tutti li papuri
cu li to figghi a travissari
u mari in cerca d'un mossu
i pani pi campari !
Cu brazzu toi chi ancora scinni
a mari a tutti i figghi
tu ti strinci o cori;
Fotti lu cianciri a lu to
'bbannunari, ma fotti u pinseri
pi lu ritunnari !
Vaju ma tornu Missina,
terra dill'amuri !
bedda sempri chiu' bedda o me vaddari !
(Poesia di Pippo Bonaccorso)
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Torre Vigliena, Punta Braccetto (Ragusa) Regno di Sicilia anno 1595-1607
La costruzione fu voluto dalla corona del Regno per difendere il territorio dagli attacchi dei pirati barbareschi o nord-africani intensificatesi durante la fine del XVI secolo.A differenza di quelle cistruite fine alla metà del 1500,come tutte le successive ,fu costruita su progetto dell'architetto Camillo Camilliani,appositamente incaricato dal regno.Il progetto prevedeva la costruzione della torre su tre livelli: la base,il piano operativoe la terrazza.
@sicilianewseinfo
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#stroria📚
La costruzione fu voluto dalla corona del Regno per difendere il territorio dagli attacchi dei pirati barbareschi o nord-africani intensificatesi durante la fine del XVI secolo.A differenza di quelle cistruite fine alla metà del 1500,come tutte le successive ,fu costruita su progetto dell'architetto Camillo Camilliani,appositamente incaricato dal regno.Il progetto prevedeva la costruzione della torre su tre livelli: la base,il piano operativoe la terrazza.
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Siracusa, Piazza Duomo tra i 20 migliori posti in Italia dove prendere un caffè - Siracusa News @sicilianewseinfo
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Siracusa, Piazza Duomo tra i 20 migliori posti in Italia dove prendere un caffè - Siracusa News
Piazza Duomo, a Siracusa, è tra i 20 migliori posti in Italia dove prendere un caffè. A dirlo è l’inserto Dove del Corriere della Sera che oggi ha pubblicato alcune foto di piazze salotto, un tour di alcuni eleganti luoghi icona del nostro Paese. “Nel cuore…
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Fra le numerosi versioni di questo dolce dai toni pastello e dalle decorazioni barocche c'è quella mignon che viene preparata a Catania in onore della sua santa patrona. ...
Le cassatelle di Sant'Agata sono chiamate in dialetto “minnuzze ri Sant'Àjita” ... e rappresentano (come del resto fanno altri dolci in giro per l’Italia) i seni della santa, amputati durante il martirio.
Vengono preparate anche nel
convento di Santa Margherita per festeggiare il loro santo patrono.
In occasione della festa a lei dedicata più date nel corso dell’anno che seguono rituali ben precisi e vengono preparati questi deliziosi dolcetti a base di pan di spagna, ricotta e cioccolato, ricoperti di glassa fondente. Immancabile la ciliegia candita che rappresenterebbe il capezzolo.
@sicilianewseinfo
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#tradizionisiciliane
Le cassatelle di Sant'Agata sono chiamate in dialetto “minnuzze ri Sant'Àjita” ... e rappresentano (come del resto fanno altri dolci in giro per l’Italia) i seni della santa, amputati durante il martirio.
Vengono preparate anche nel
convento di Santa Margherita per festeggiare il loro santo patrono.
In occasione della festa a lei dedicata più date nel corso dell’anno che seguono rituali ben precisi e vengono preparati questi deliziosi dolcetti a base di pan di spagna, ricotta e cioccolato, ricoperti di glassa fondente. Immancabile la ciliegia candita che rappresenterebbe il capezzolo.
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Ingredienti
Per il Pan di spagna
2 uova medie
60 g di zucchero semolato
42 g di farina
18 g di fecola
1 pizzico di sale
la scorza di mezzo limone
Per le minnuzze
Pan di Spagna
300 g di ricotta di pecora
50 g di gocce di cioccolato fondente
120 g di pasta di mandorle verde
100 g di zucchero semolato
Per la ghiaccia reale
135 g di zucchero a velo
30 g di albume
2 cucchiaini di succo di limone
Per la decorazione finale
4 ciliegie candite
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Per il Pan di spagna
2 uova medie
60 g di zucchero semolato
42 g di farina
18 g di fecola
1 pizzico di sale
la scorza di mezzo limone
Per le minnuzze
Pan di Spagna
300 g di ricotta di pecora
50 g di gocce di cioccolato fondente
120 g di pasta di mandorle verde
100 g di zucchero semolato
Per la ghiaccia reale
135 g di zucchero a velo
30 g di albume
2 cucchiaini di succo di limone
Per la decorazione finale
4 ciliegie candite
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Una delicata e preziosa farfalla siciliana.
L’Aurora dell’Etna è una splendida farfalla endemica, molto preziosa.
Deve il nome ai suoi affascinanti colori.
È molto delicata e rischia di estinguersi: scopriamo insieme cosa la rende speciale.
Il territorio siciliano è ricco di una fauna preziosa, che ha trovato sulla nostra isola il suo habitat ideale. Alcune specie, a causa delle modifiche ambientali, rischiano di estinguersi, ed è per questo che vanno salvaguardate e protette. L’Aurora dell’Etna (Aurora Etnea) rientra tra queste specie: si tratta di una splendida farfalla endemica, il cui nome deriva dalla presenza, sulle ali, di una macchia arancione che ricorda il momento in cui sorge il sole, cioè l’aurora. Così piccola, ma così importante, è simbolo della biodiversità del Parco dell’Etna, un vero e proprio tesoro naturalistico. In alcuni eccezionali casi, la si può osservare nei boschi, in volo tra le ginestre.
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@siciliaterramia
#siciliafan
L’Aurora dell’Etna è una splendida farfalla endemica, molto preziosa.
Deve il nome ai suoi affascinanti colori.
È molto delicata e rischia di estinguersi: scopriamo insieme cosa la rende speciale.
Il territorio siciliano è ricco di una fauna preziosa, che ha trovato sulla nostra isola il suo habitat ideale. Alcune specie, a causa delle modifiche ambientali, rischiano di estinguersi, ed è per questo che vanno salvaguardate e protette. L’Aurora dell’Etna (Aurora Etnea) rientra tra queste specie: si tratta di una splendida farfalla endemica, il cui nome deriva dalla presenza, sulle ali, di una macchia arancione che ricorda il momento in cui sorge il sole, cioè l’aurora. Così piccola, ma così importante, è simbolo della biodiversità del Parco dell’Etna, un vero e proprio tesoro naturalistico. In alcuni eccezionali casi, la si può osservare nei boschi, in volo tra le ginestre.
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