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Gesso (Ibbisu in dialetto messinese) è una frazione di Messina, di circa 600 abitanti, facente parte della Circoscrizione VI, situata 16 km a nord-ovest dal centro città.
Situata nella parte tirrenica della città di Messina, disposta lungo un crinale dei Peloritani, Gesso si trova al centro di zona agricola a un'altezza di 265 m s.l.m., in posizione panoramica su Etna, Vulcano e Stromboli oltre a Capo Milazzo.
Si trova a una distanza di 16 km dal centro cittadino messinese e a soli 3 km dalla vicina cittadina di Villafranca Tirrena. Della frazione di Gesso fa parte anche contrada Locanda, che si trova a circa tre chilometri da Portella San Rizzo, le cosiddette Quattro Strade di Messina, e a circa due chilometri e mezzo dal centro di Gesso.
@sicilianewseinfo
@siciliaterramia
Situata nella parte tirrenica della città di Messina, disposta lungo un crinale dei Peloritani, Gesso si trova al centro di zona agricola a un'altezza di 265 m s.l.m., in posizione panoramica su Etna, Vulcano e Stromboli oltre a Capo Milazzo.
Si trova a una distanza di 16 km dal centro cittadino messinese e a soli 3 km dalla vicina cittadina di Villafranca Tirrena. Della frazione di Gesso fa parte anche contrada Locanda, che si trova a circa tre chilometri da Portella San Rizzo, le cosiddette Quattro Strade di Messina, e a circa due chilometri e mezzo dal centro di Gesso.
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Origini del nome
Il nome deriva dal minerale (in latino Gypsum e in greco Gypsos, Γύψος) che veniva estratto da numerose cave esistenti nella zona, attività cessata negli anni sessanta del secolo scorso. Ibbisu è il corrispondente termine dialettale con cui viene identificato tale minerale.
Nonostante le origini di Gesso siano sicuramente anteriori alla venuta dei Normanni, i suoi edifici più antichi sono chiese e conventi successivi al Concilio di Trento: la chiesa parrocchiale di Sant'Antonio abate del XVII secolo, il convento di S. Francesco da Paola, il convento dei Cappuccini con l'annessa chiesa dell'Immacolata. La chiesa di Sant'Antonio è stata inaugurata il 17 gennaio 1612, come peraltro si può evincere da un'iscrizione posta nell'angolo ove ha sede la sacrestia della chiesa. Di epoca precedente ai menzionati conventi erano sicuramente due e forse più monasteri dei Basiliani: San Gregorio, San Biagio, forse San Nicola ed addirittura anche un monastero femminile detto della Badia.
Il paese è balzato agli onori della cronaca a seguito dell'elezione a Presidente degli Stati Uniti d'America di Joe Biden. Il nonno paterno della moglie, Jill Jacobs, nacque a Gesso nel 1898, a contrada Locanda, a due chilometri dal paese. Il suo nome era Domenico Giacoppo, ma venne trasformato in Dominic Jacobs, per evitare storpiature, quando all'età di due anni emigrò negli USA con la sua famiglia.
@sicilianewseinfo
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Il nome deriva dal minerale (in latino Gypsum e in greco Gypsos, Γύψος) che veniva estratto da numerose cave esistenti nella zona, attività cessata negli anni sessanta del secolo scorso. Ibbisu è il corrispondente termine dialettale con cui viene identificato tale minerale.
Nonostante le origini di Gesso siano sicuramente anteriori alla venuta dei Normanni, i suoi edifici più antichi sono chiese e conventi successivi al Concilio di Trento: la chiesa parrocchiale di Sant'Antonio abate del XVII secolo, il convento di S. Francesco da Paola, il convento dei Cappuccini con l'annessa chiesa dell'Immacolata. La chiesa di Sant'Antonio è stata inaugurata il 17 gennaio 1612, come peraltro si può evincere da un'iscrizione posta nell'angolo ove ha sede la sacrestia della chiesa. Di epoca precedente ai menzionati conventi erano sicuramente due e forse più monasteri dei Basiliani: San Gregorio, San Biagio, forse San Nicola ed addirittura anche un monastero femminile detto della Badia.
Il paese è balzato agli onori della cronaca a seguito dell'elezione a Presidente degli Stati Uniti d'America di Joe Biden. Il nonno paterno della moglie, Jill Jacobs, nacque a Gesso nel 1898, a contrada Locanda, a due chilometri dal paese. Il suo nome era Domenico Giacoppo, ma venne trasformato in Dominic Jacobs, per evitare storpiature, quando all'età di due anni emigrò negli USA con la sua famiglia.
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Cannolo, passito e Valle dei Templi: su una moneta le bellezze della Sicilia @sicilianewseinfo
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Cannolo, passito e Valle dei Templi: su una moneta le bellezze della Sicilia
Le immagini del cannolo, del passito siciliano e il Tempio della Concordia della Valle dei Templi sono state impresse nelle monete da cinque euro che fanno parte della nuova collezione numismatica 2021 coniata dalla Zecca. La collezione è composta da 15 soggetti…
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Le immagini mozzafiato sui fondali dello Stretto di Messina
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#gazzettadelsud
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Storia della Sicilia
🍡 🎀 𝑀𝒶𝓇𝒾𝒶𝑔𝓇𝒶𝓏𝒾𝒶 🎀 🍡 La Sicilia, l’isola più grande del Mediterraneo, per la sua posizione centrale ha sempre rappresentato il punto d’incontro delle civiltà. Il possesso o la sua perdita hanno sempre segnato l’affermazione o la fine degli imperi e delle civiltà…
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Il lago di Santa Rosalia è un bacino artificiale
della Sicilia. È ubicato in una cava tra i Monti Iblei in provincia di Ragusa. Creato negli anni 50/60. Il lago è formato dalle acque del fiume Irminio per mezzo di una diga che interrompe il corso del fiume Irminio e lo raccoglie ai piedi dei monti Iblei. Si trova in un contesto naturalistico di grande suggestione con sponde che sono molto frastagliate all’interno di un’area boschiva. E’ abitato da varie specie animali e vegetali, tra cui il Corvo imperiale, il Gheppio e il Nibbio reale.
Le zone di pesca sono facilmente raggiungibili. La pesca più praticata è quella del persico-trota . La specie più diffusa è la carpa.
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#siciliasi
della Sicilia. È ubicato in una cava tra i Monti Iblei in provincia di Ragusa. Creato negli anni 50/60. Il lago è formato dalle acque del fiume Irminio per mezzo di una diga che interrompe il corso del fiume Irminio e lo raccoglie ai piedi dei monti Iblei. Si trova in un contesto naturalistico di grande suggestione con sponde che sono molto frastagliate all’interno di un’area boschiva. E’ abitato da varie specie animali e vegetali, tra cui il Corvo imperiale, il Gheppio e il Nibbio reale.
Le zone di pesca sono facilmente raggiungibili. La pesca più praticata è quella del persico-trota . La specie più diffusa è la carpa.
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Visse la Spagnola e ha sconfitto il Covid: Zia Lucia (108 anni) eroina di due pandemie @sicilianewseinfo
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Visse la Spagnola e ha sconfitto il Covid: Zia Lucia (108 anni) eroina di due pandemie
BRONTE - «La sua longevità è sicuramente un segno della benevolenza divina. Perché mia zia Lucia Castiglione è sempre stata la testimonianza vivente della generosità, dell’altruismo e dell’affetto verso tutti». Così la signora Lucia Bertino, descrive la zia…
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