♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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L'esterno della chiesa madre progettata da Ludovico Quaroni

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Nel 1970 Ludovico Quaroni riceve l'incarico per la progettazione della chiesa parrocchiale di Gibellina sulla sommità di una leggera collina, nel punto più alto del paese. Il progetto è completato nel 1972 insieme a Luisa Anversa. La geometria della chiesa di Gibellina rappresenta una novità, non solo nello schema tipologico dell'edificio e nel suo rapporto con il luogo, ma anche nel linguaggio per le forme architettoniche. Le varie funzioni sono raccolte e distribuite all'interno di un parallelepipedo a base quadrata di circa 50 metri di lato, ulteriormente diviso in moduli e sottomoduli, mentre il centro simbolico e geometrico del monumento è una grande sfera liscia, di cemento che costituisce un riferimento puntuale del sacro. I lavori iniziarono nel 1985.

Il 15 agosto 1994 crolla la copertura del tetto, senza provocare vittime. L'inchiesta ha portato all'invio di avvisi di garanzia per il direttore dei lavori. I lavori di restauro, iniziati nel 2002, sono stati ultimati all'inizio del 2010.

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La piazza del comune e la torre civica

Piazza del comune

La piazza del comune è circondata da un portico realizzato da Vittorio Gregotti e Giuseppe Samonà, alle cui pareti si trovano delle ceramiche decorate da Carla Accardi. Al bordo della piazza si trovano delle sculture di metallo bianco - originariamente scenografia per l'opera teatrale "Edipo Re" - intitolate La città di Tebe di Pietro Consagra, la scultura in travertino Città del sole di Mimmo Rotella e La torre di Alessandro Mendini.

Realizzata nel 1988 da Alessandro Mendini, la torre civica è posizionata nella piazza XV gennaio 1968. Quando funziona, dalla torre, quattro volte al giorno (che corrispondevano ai quattro momenti più importanti per il popolo gibellinese), fuoriusciva un mix di suoni (urla, venditori ambulanti...) caratteristici della vita quotidiana della "vecchia" Gibellina.

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Il sistema delle piazze

Il sistema delle piazze

Il cosiddetto sistema delle piazze a Gibellina è un allineamento di piazze cinte da strutture architettoniche laterali progettate da Franco Purini e Laura Thermes. Del sistema delle piazze fanno parte:

la Piazza Rivolta del 26 giugno 1937;

la Piazza Fasci dei Lavoratori;

la Piazza Monti di Gibellina;

la Piazza Autonomia Siciliana;

la Piazza Passo Portella delle Ginestre

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Cu' a voli cotta e cu' a voli cruda...

Quannu di megghiu ‘non c’è
si fa di tuttu pi fari dinari
e dopu u ghionnu di duru calvariu
Ni ntocca fari puru u straurdinariu...
Metti ‘a pignata, l’acqua bugghi, ci poi calari a pasta, mentri conza pi tutti pripara..
Arrimina, mentri a fami si fa sentiri... ná buci Dici "cotta é, scinnila" nautra dici "cruda é, lassala cociri"
Si movi a m'piattari.. tutti pronti pi manciari.. ammucciuni cu dici:
"a pasta é cruda, na sappi cociri ”
"è troppu cotta, cu’ la cucinaù?
" ma macari cu picca conzi é"
Furiusa/u lu cucineri stancu di critichi
‘Nta ll’aria u piattu cu manciari ittó..a cena chiù nun preparau è la famigghia arristó..

Rifletti...

La critica è un’esibizione infantile, per avere le sue attenzioni.
Il problema di cui ti lamenti, ha una soluzione.
Agisci, sporcarti le mani, suda,mettiti alla prova e al giudizio degli altri
Apprendi, sii curiosa/o scruta in silenzio e fanne tesoro..
Cambiare un’abitudine così radicata come la tendenza a lamentarsi richiede tempo e pazienza...

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Domenico Modugno siciliano: la storia.
Ormai le origini non siciliane del cantautore sono ben note, ma c’è stato un tempo in cui non lo erano affatto.
Modugno finse a lungo di essere siciliano, pur non essendolo.
Ecco il racconto di una vicenda entrata nella storia della musica italiana.

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#Siciliafan
Domenico Modugno ha scritto canzoni diventate celebri in tutto il mondo. I suoi brani sono cantati a ogni latitudine e, ancora oggi, continuano a riscuotere un enorme successo. Nonostante fosse nato a Polignano a Mare, in provincia di Bari, si finse siciliano. C’è da dire che, di fatto, la Sicilia ebbe un ruolo molto importante nella sua vita: morì nella sua villa di Lampedusa il 6 agosto del 1994. Per anni, Modugno finse di essere siciliano, con grande disappunto degli abitanti di Polignano a Mare. Affermò di averlo fatto perché costretto dai dirigenti Rai e dai discografici e, in generale, si pensa lo abbia fatto per avere un maggiore appeal agli occhi del pubblico. Dall’età di 7 anni visse a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi. Il dialetto vernacolo sanpietrano è molto somigliante a quello messinese. Così, per lui, non fu difficile fingere di essere siciliano. La Sicilia fu ricorrente nel corso della sua vita privata. Sposò, infatti, l’attrice Franca Gandolfi, nata a Messina e figlia di un colonnello di Montalbano Elicona.

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Domenico Modugno Siciliano: la “leggenda”

La “leggenda” del Domenico Modugno siciliano nacque negli anni Cinquanta. Molti, infatti, scambiarono il dialetto salentino delle canzoni scritte da Modugno per lingua siciliana. In quel periodo il cantautore non smentì, ma questo mandò su tutte le furie i suoi veri compaesani. Bisognerà aspettare un bel po’ per la rimettere le cose a posto. Nel 1993, a Polignano a Mare, Modugno tenne l’ultimo grande concerto della sua carriera, alla presenza di 70mila persone, in occasione della “riappacificazione con i polignanesi” per essersi sempre dichiarato siciliano. Al termine del concerto disse davanti a tutti: «Chiedo scusa, ma per la fame avrei anche detto di essere giapponese!». Morì un anno dopo a Lampedusa, nella sua villa di fronte la celebre Spiaggia dei Conigli.
Nel corso della sua carriera attinse più volte alla tradizione musicale siciliana. A tal proposito, vi raccontiamo una piccola curiosità: la grande cantante siciliana Rosa Balistreri, nel corso di un concerto avvenuto a Cianciana in provincia di Agrigento, il 2 agosto 1980, accusò pubblicamente Modugno di aver copiato, come tanti altri, dalla tradizione popolare siciliana.

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