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Castelmola è un delizioso borgo che si trova a pochi chilometri dalla bellissima Taormina.
Il paese molto piccolo e ben conservato,si trova sulla cima di un cocuzzolo sul mar Ionio a circa 36 km a sud da Messina,a circa 49 km a nord da Catania e a pochi chilometri da Taormina.
Il punto più elevato si raggiunge salendo per un sentiero,dalla piazza principale del paese, la Piazza Sant’Antonino,fino ai ruderi di un castello.Sulla piazza esiste un belvedere panoramico che offre una splendida vista sulla costa ionica e sulla città di Taormina,sul mare e sulla costa Calabra.
Le origini di Castelmola risalgono al periodo pre-ellenico.La denominazione trae ispirazione dalla conformazione del grande masso su cui sorge che ricorda appunto una “Mola”.
Forse per la sua posizione sopraelevata fu un tempo la vera acropoli di Taormina,e le loro vicende sono talmente connesse da non poter distinguere quelle dell’una da quelle dell’altra.
@sicilianewseinfo
@siciliaterramia
Il paese molto piccolo e ben conservato,si trova sulla cima di un cocuzzolo sul mar Ionio a circa 36 km a sud da Messina,a circa 49 km a nord da Catania e a pochi chilometri da Taormina.
Il punto più elevato si raggiunge salendo per un sentiero,dalla piazza principale del paese, la Piazza Sant’Antonino,fino ai ruderi di un castello.Sulla piazza esiste un belvedere panoramico che offre una splendida vista sulla costa ionica e sulla città di Taormina,sul mare e sulla costa Calabra.
Le origini di Castelmola risalgono al periodo pre-ellenico.La denominazione trae ispirazione dalla conformazione del grande masso su cui sorge che ricorda appunto una “Mola”.
Forse per la sua posizione sopraelevata fu un tempo la vera acropoli di Taormina,e le loro vicende sono talmente connesse da non poter distinguere quelle dell’una da quelle dell’altra.
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Etna 🌋
Il vulcano attivo più alto d'Europa: scopri i paesaggi unici del vulcano con un trekking nella natura, il modo perfetto per combinare avventura e apprendimento, ammira la Valle del Bove ed esplora una grotta lavica.
@sicilianewseinfo
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Il vulcano attivo più alto d'Europa: scopri i paesaggi unici del vulcano con un trekking nella natura, il modo perfetto per combinare avventura e apprendimento, ammira la Valle del Bove ed esplora una grotta lavica.
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Archeologia, gli scavi di Entella svelano nuovi segreti sull'antico popolo siciliano degli Elimi
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Telegraph
Archeologia, gli scavi di Entella svelano nuovi segreti sull'antico popolo siciliano degli Elimi
PISA - Rinvenute testimonianza di alcune forme di religiosità e culti praticati nei secoli IV-III a.C. e tracce importanti di una strada di età romana tardo-repubblicana o proto-imperiale nel sito archeologico di Entella, una delle antiche città della Sicilia…
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Catania Acitrezza Acicastello Caltagirone
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La Palazzina Cinese fu realizzata da Giuseppe Venanzio Marvuglia a partire dal 1799 su commissione di Ferdinando III di Sicilia che aveva acquistato una casa in stile cinese dal barone Benedetto Lombardo, insieme a terreni confinanti ad alcuni locali. Il Marvuglia, che era l'autore dell'edificio precedente, realizzò l'opera mantenendo lo stile orientale: il corpo centrale termina in alto con un tetto a pagoda, sorretto da un tamburo ottagonale. Al piano terreno si trovano porticati ad arco ogivali e nei due fianchi ci sono torrette con scale elicoidali a giorno, opera costruita dal Capomaestro Giuseppe Patricolo, ma progettata verosimilmente dal figlio di Marvuglia, Alessandro Emmanuele. La costruzione presenta curiosi elementi: i campanelli della grata di ingresso, le travi in legno intagliato delle terrazze e gli smerli.
Gli appartamenti sono distribuiti su tre piani. Nel seminterrato si trovano la sala da ballo e la saletta delle udienze decorate tutte da Giuseppe Velasquez. Si sale al primo piano con una scala esterna, là si trovano il salone dei ricevimenti in stile cinese con pannelli in stoffa dipinti anche dal Riolo, la sala da pranzo con l'ingegnosa “tavola matematica” del Marvuglia e la camera da letto del Re con la volta dipinta in stile cinese dal Codardi e dal Velasquez.
Al secondo piano si trovava l'appartamento della Regina Maria Carolina con due salette di ricevimento e la camera da letto con lo spogliatoio. All'ultimo livello si trova una grande terrazza di forma ottagonale coperta a pagoda con soffitto decorato dal Silvestri. Nel 1800 si sistemò il giardino sul retro e Giuseppe Patricolo curò il “tempietto cinese”. G. Durante eseguì la “flora all'italiana”, vasche di marmo bianco con grotte naturali alla cinese.
Nel periodo 1800-1806 vennero realizzati i due padiglioni dei cacciatori reali. Con l'Unità d’Italia (1861-1946) la Palazzina e il Parco passarono alla Corona Sabauda e poi allo Stato; divenuti proprietà del Comune il Parco e la Palazzina furono destinati alle visite dei turisti mentre nelle dipendenze trovava posto il Museo Pitré. Più tardi le scuderie alloggiarono il Museo Agricolo. Non è accessibile ai disabili a nessun livello.
@siciliaterramia
Gli appartamenti sono distribuiti su tre piani. Nel seminterrato si trovano la sala da ballo e la saletta delle udienze decorate tutte da Giuseppe Velasquez. Si sale al primo piano con una scala esterna, là si trovano il salone dei ricevimenti in stile cinese con pannelli in stoffa dipinti anche dal Riolo, la sala da pranzo con l'ingegnosa “tavola matematica” del Marvuglia e la camera da letto del Re con la volta dipinta in stile cinese dal Codardi e dal Velasquez.
Al secondo piano si trovava l'appartamento della Regina Maria Carolina con due salette di ricevimento e la camera da letto con lo spogliatoio. All'ultimo livello si trova una grande terrazza di forma ottagonale coperta a pagoda con soffitto decorato dal Silvestri. Nel 1800 si sistemò il giardino sul retro e Giuseppe Patricolo curò il “tempietto cinese”. G. Durante eseguì la “flora all'italiana”, vasche di marmo bianco con grotte naturali alla cinese.
Nel periodo 1800-1806 vennero realizzati i due padiglioni dei cacciatori reali. Con l'Unità d’Italia (1861-1946) la Palazzina e il Parco passarono alla Corona Sabauda e poi allo Stato; divenuti proprietà del Comune il Parco e la Palazzina furono destinati alle visite dei turisti mentre nelle dipendenze trovava posto il Museo Pitré. Più tardi le scuderie alloggiarono il Museo Agricolo. Non è accessibile ai disabili a nessun livello.
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