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Oggi Domenica 27 Settembre Giornata mondiale del Turismo 2020
«In Sicilia i colori non si limitano a finire negli occhi, ti entrano dentro le vene e le ossa». Così Fabrizio Caramagna ha descritto la nostra terra e non potrebbero esistere parole migliori.
Buona giornata mondiale del turismo
@postidavedere🌎
#turismosicilia
«In Sicilia i colori non si limitano a finire negli occhi, ti entrano dentro le vene e le ossa». Così Fabrizio Caramagna ha descritto la nostra terra e non potrebbero esistere parole migliori.
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Un'altra meraviglia che ci invidia tutto il mondo.
La Valle dei Templi di Agrigento!
@sicilianewseinfo
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Encelado, il mito del Gigante imprigionato sotto la Sicilia
E’ risaputo che la Sicilia sia una terra ricca di miti e di leggende antiche e che, attraverso i secoli, questi abbiano affascinato e ispirato le generazioni che l’hanno abitata. Una tra le più famose è la leggenda sulle origini e la nascita della Sicilia descritta attraverso il mito di Encelado il Gigante che, secondo i racconti, si dice sia seppellito sotto l’isola e che il suo stesso corpo ne costituisce il caratteristico paesaggio.
Il mito di Encelado affonda le sue radici nella lotta che avvenne tra i Giganti e gli dei dell’Olimpo, a seguito del confinamento dei Titani nel Tartaro da parte di Zeus. I Giganti, che erano i figli di Urano (il cielo) e di Gea (la terra) e fratelli dei Titani, entrarono in conflitto con Zeus su richiesta della madre Gea e da questa ribellione ne nacque una violenta guerra contro tutti gli Dei dell’Olimpo. La battaglia prese il nome di “Gigantomachia”.
Dalle vette dei monti della Terra, i Giganti, scagliarono massi e tizzoni ardenti contro gli dei che, a loro volta, risposero con dardi e fulmini. La guerra si concluse con la sconfitta dei Giganti, ed Encelado tentando la fuga, fu colpito da Atena che gli scagliò contro un enorme masso: la Sicilia. Il potente urto fece crollare il Gigante che rimase per sempre intrappolato sotto l’enorme peso dell’isola. Si narra che Encelado viva ancora sotto di essa e che il territorio abbia assunto le caratteristiche peculiari proprio a causa della sua presenza.
Il Gigante, ripone le sue braccia una nella direzione di Messina e l’altra in direzione di Siracusa; il suo busto si trova esattamente al centro dell’ Isola, sotto la città di Enna e le sue gambe sono rivolte verso Mazara e Palermo, disegnandone le rispettive valli. Si dice, inoltre, che l’alluce del piede destro costituisca il monte Erice e che la testa e la bocca, poste nella zona di Catania, corrispondano esattamente con il suo respiro infuocato che genera l’attività vulcanica dell’Etna. Secondo la leggenda, Encelado è furioso e tenta di scrollarsi di dosso il masso, generando frequenti terremoti, ma che la dea Atena veglia sull’isola e non permetterà mai che il Gigante possa liberarsi.
@sicilianewseinfo
#mitieleggende
E’ risaputo che la Sicilia sia una terra ricca di miti e di leggende antiche e che, attraverso i secoli, questi abbiano affascinato e ispirato le generazioni che l’hanno abitata. Una tra le più famose è la leggenda sulle origini e la nascita della Sicilia descritta attraverso il mito di Encelado il Gigante che, secondo i racconti, si dice sia seppellito sotto l’isola e che il suo stesso corpo ne costituisce il caratteristico paesaggio.
Il mito di Encelado affonda le sue radici nella lotta che avvenne tra i Giganti e gli dei dell’Olimpo, a seguito del confinamento dei Titani nel Tartaro da parte di Zeus. I Giganti, che erano i figli di Urano (il cielo) e di Gea (la terra) e fratelli dei Titani, entrarono in conflitto con Zeus su richiesta della madre Gea e da questa ribellione ne nacque una violenta guerra contro tutti gli Dei dell’Olimpo. La battaglia prese il nome di “Gigantomachia”.
Dalle vette dei monti della Terra, i Giganti, scagliarono massi e tizzoni ardenti contro gli dei che, a loro volta, risposero con dardi e fulmini. La guerra si concluse con la sconfitta dei Giganti, ed Encelado tentando la fuga, fu colpito da Atena che gli scagliò contro un enorme masso: la Sicilia. Il potente urto fece crollare il Gigante che rimase per sempre intrappolato sotto l’enorme peso dell’isola. Si narra che Encelado viva ancora sotto di essa e che il territorio abbia assunto le caratteristiche peculiari proprio a causa della sua presenza.
Il Gigante, ripone le sue braccia una nella direzione di Messina e l’altra in direzione di Siracusa; il suo busto si trova esattamente al centro dell’ Isola, sotto la città di Enna e le sue gambe sono rivolte verso Mazara e Palermo, disegnandone le rispettive valli. Si dice, inoltre, che l’alluce del piede destro costituisca il monte Erice e che la testa e la bocca, poste nella zona di Catania, corrispondano esattamente con il suo respiro infuocato che genera l’attività vulcanica dell’Etna. Secondo la leggenda, Encelado è furioso e tenta di scrollarsi di dosso il masso, generando frequenti terremoti, ma che la dea Atena veglia sull’isola e non permetterà mai che il Gigante possa liberarsi.
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Quannu l’amuri voli trova locu“: i siciliani sono davvero passionali ma anche molto schietti, per cui secondo la saggezza popolare.
“Quando c’è amore e si vuole fare qualcosa per la persona amata, si trova il modo di raggiungere il risultato per quanto lontano e complicato sia”.
“Quando c’è amore e si vuole fare qualcosa per la persona amata, si trova il modo di raggiungere il risultato per quanto lontano e complicato sia”.
Università di Catania, la prof. Caterina Ledda prima Covid Manager certificata in Italia
@sicilianewseinfo
#goodnews 〽️
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Telegraph
Università di Catania, la prof. Caterina Ledda prima Covid Manager certificata in Italia
CATANIA - La prof.ssa Caterina Ledda, docente di Medicina del Lavoro al Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Catania, è la prima “Esperta in Gestione Covid” in Italia. Nei giorni scorsi la docente etnea, dopo una specifica formazione…
La Testa di Moro è un oggetto caratteristico della tradizione siciliana. Si tratta di un vaso in ceramica dipinta a mano utilizzato come ornamento che raffigura il volto di un Moro e talvolta di una giovane donna di bell’aspetto. Dietro questo famoso oggetto si nasconde una interessante leggenda.
@sicilianewseinfo
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