RISERVA NATURALE ORIENTATA "ISOLE DELLO STAGNONE DI MARSALA"
L’arcipelago delle Isole dello Stagnone abbraccia un'area di 2.000 ha e si estende tra Punta San Teodoro e Capo Lilibeo. La Riserva comprende tutta la laguna delimitata dal mare aperto dall’isola Grande o Longa, con tre isolette nel suo interno, Mozia, Santa Maria e Schola. E’ la piu' grande laguna della Sicilia e presenta un ambiente di enorme interesse naturalistico e di grande suggestione paesaggistica. La gestione è affidata al Libero Consorzio Comunale di Trapani (ex Provincia Regionale di Trapani). Le saline, ancora in attività, sono condotte con metodi tradizionali. L'ambiente fortemente salmastro è il regno delle Chenopodiacee: lungo gli argini delle saline e nei pantani salmastri temporanei questa famiglia di piante fanerogame sfoggia la sua ricchezza di specie alofite appartenenti a numerosi generi (Salicornia, Arthrocnemum, Halopeplis, Halocnemum, Suaeda, Salsola, Atriplex, Halimione). Notevole la presenza entro i confini della Riserva di diverse specie vegetali rare, incluse tra quelle più vulnerabili al rischio di estinzione nel "Libro Rosso delle Piante d'Italia": Halocnemum strobilaceum, Halopeplis amplexicaulis, Aeluropus lagopoides, Limoniastrum monopetalum, Limonium ferulaceum, Calendula maritima .
Varia è anche l'ornitofauna e in particolare quella migratoria che annovera tra gli altri: mignattai, garzette, aironi, pittime reali, bigiarelle, anatre selvatiche; tra gli uccelli nidificanti si segnalano invece il verzellino, la calandra, il cardellino, la cappellaccia. Splendide infine le praterie di posidonia che avvolgono buona parte dei fondali della laguna, le cui acque calde e poco profonde costituiscono l'habitat ideale per una ricchissima fauna ittica.
A circa 3 km a Nord dell’imbarcadero storico, in contrada Birgi Nivaloro ha inizio l’antico collegamento viario con l’isola di Mozia, la cosiddetta “strada punica”, sotto il livello dell’acqua.
Nell’area costiera si trovano diverse scuole di windsurf, kitesurf, canoa e vela, che costituiscono un forte richiamo per un turismo sportivo giovanile. Nelle acque dello Stagnone si praticano anche attività di pescaturismo.
L’arcipelago delle Isole dello Stagnone abbraccia un'area di 2.000 ha e si estende tra Punta San Teodoro e Capo Lilibeo. La Riserva comprende tutta la laguna delimitata dal mare aperto dall’isola Grande o Longa, con tre isolette nel suo interno, Mozia, Santa Maria e Schola. E’ la piu' grande laguna della Sicilia e presenta un ambiente di enorme interesse naturalistico e di grande suggestione paesaggistica. La gestione è affidata al Libero Consorzio Comunale di Trapani (ex Provincia Regionale di Trapani). Le saline, ancora in attività, sono condotte con metodi tradizionali. L'ambiente fortemente salmastro è il regno delle Chenopodiacee: lungo gli argini delle saline e nei pantani salmastri temporanei questa famiglia di piante fanerogame sfoggia la sua ricchezza di specie alofite appartenenti a numerosi generi (Salicornia, Arthrocnemum, Halopeplis, Halocnemum, Suaeda, Salsola, Atriplex, Halimione). Notevole la presenza entro i confini della Riserva di diverse specie vegetali rare, incluse tra quelle più vulnerabili al rischio di estinzione nel "Libro Rosso delle Piante d'Italia": Halocnemum strobilaceum, Halopeplis amplexicaulis, Aeluropus lagopoides, Limoniastrum monopetalum, Limonium ferulaceum, Calendula maritima .
Varia è anche l'ornitofauna e in particolare quella migratoria che annovera tra gli altri: mignattai, garzette, aironi, pittime reali, bigiarelle, anatre selvatiche; tra gli uccelli nidificanti si segnalano invece il verzellino, la calandra, il cardellino, la cappellaccia. Splendide infine le praterie di posidonia che avvolgono buona parte dei fondali della laguna, le cui acque calde e poco profonde costituiscono l'habitat ideale per una ricchissima fauna ittica.
A circa 3 km a Nord dell’imbarcadero storico, in contrada Birgi Nivaloro ha inizio l’antico collegamento viario con l’isola di Mozia, la cosiddetta “strada punica”, sotto il livello dell’acqua.
Nell’area costiera si trovano diverse scuole di windsurf, kitesurf, canoa e vela, che costituiscono un forte richiamo per un turismo sportivo giovanile. Nelle acque dello Stagnone si praticano anche attività di pescaturismo.
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
La "mora di gelso", un frutto morbido e succoso: delizia della Sicilia - ORIGINI e PROPRIETÀ @sicilianewseinfo
#goodnews〽️
#goodnews〽️
Telegraph
La "mora di gelso", un frutto morbido e succoso: delizia della Sicilia - ORIGINI e PROPRIETÀ
Estate: voglia di freschezza e di sollievo dalla calura di questi giorni “roventi”. La frutta è un ottimo rimedio per refrigerare il nostro organismo e reintegrare i liquidi persi. La nostra bellissima e assai generosa Terra, la Sicilia, ne è una fertile…
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Da qualche parte oltre l'arcobaleno il cielo è azzurro e i sogni impossibili diventano realtà.
(JUDY GARLAND)
Ph- @Femminacomelaguerra
(JUDY GARLAND)
Ph- @Femminacomelaguerra
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Isole Eolie "Salina Panorami di Pollara"
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
"Sulle orme del Postino" -Pollara -Isola di Salina-
La spiaggia di Pollara si trova nell’omonimo paese sotto il comune di Malfa. La spiaggia di Pollara è composta da gradi sassi tra gli scogli, non c’è moltissimo spazio, ma è proprio questo che la rende unica e intima, incastonata all’interno di una scogliera a forma di anfiteatro. Per arrivarci dovrete percorre un sentiero ripido, ma bellissimo, vi costerà un po’ di fatica, soprattutto al ritorno, ma ne sarà valsa la pena.
La spiaggia non è l’unico posto da visitare: poco vicino ci sono le “Balate”, raggiungibili da una scalinata in pietra.
Selvaggia e intima questa località offre altri spettacoli della natura da non perdere: A nord troverete la baia balate chiusa dal Perciato, un promontorio dove potrete ancora vedere i magazzini scavati nel tufo. Poco più avanti troviamo “il Filo di Branda”, lo strapiombo più alto e imponente dell’isola
Pollara cambia volto in vari momenti della giornata: all’imbrunire, è possibile ammirare quello che viene definito “uno dei tramonti più belli del mondo”.
Oltre che per le sue bellezze naturalistiche e paesaggistiche, Pollara è una delle località più famose dell’Eolie per il film “il Postino”… Qui infatti sono state girate tutte le riprese del capolavoro di Massimo Troisi, un patrimonio del cinema italiano e mondiale che si guadagnò cinque candidature agli Oscar nel 1996, vincendo una statuetta per la miglior colonna sonora.
Scendendo dalle scalinate di tufo per raggiungere le Balate, sulla destra, possiamo ammirare quella che era l’abitazione di Massimo Troisi.
La spiaggia non è l’unico posto da visitare: poco vicino ci sono le “Balate”, raggiungibili da una scalinata in pietra.
Selvaggia e intima questa località offre altri spettacoli della natura da non perdere: A nord troverete la baia balate chiusa dal Perciato, un promontorio dove potrete ancora vedere i magazzini scavati nel tufo. Poco più avanti troviamo “il Filo di Branda”, lo strapiombo più alto e imponente dell’isola
Pollara cambia volto in vari momenti della giornata: all’imbrunire, è possibile ammirare quello che viene definito “uno dei tramonti più belli del mondo”.
Oltre che per le sue bellezze naturalistiche e paesaggistiche, Pollara è una delle località più famose dell’Eolie per il film “il Postino”… Qui infatti sono state girate tutte le riprese del capolavoro di Massimo Troisi, un patrimonio del cinema italiano e mondiale che si guadagnò cinque candidature agli Oscar nel 1996, vincendo una statuetta per la miglior colonna sonora.
Scendendo dalle scalinate di tufo per raggiungere le Balate, sulla destra, possiamo ammirare quella che era l’abitazione di Massimo Troisi.