♡ Sicilia Terra Mia ♡
790 subscribers
3.93K photos
981 videos
2.58K links
La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

Canale👉 @sicil_iaterramia

Aggiungi👉 @MKforwardbot al tuo gruppo

👉discuti https://t.me/c/1099356382/1651287
Download Telegram
- Vugghia o agugghia:
Da non confodersi con la spingula, a vugghia, ovvero l’ago, potrebbe essere un adattamento del settentrionale aguggia, che a sua volta origina dal latino acucula. Ma non chiedete mai una acucula ca senno rischiate di fare malafiure. Giusto pur parlè, Ie vugghie sono pure dei pesci azzurri, che infarinati e fritti sono troppo belli, e che proprio per la loro forma allungata ed a punta vengono chiamate come lo strumento da cucito.

- Ruppu:
Quando qualcosa sembra irrisolvibile, il siciliano esclama, <<minchia va sciogghi stu ruppo!>>. Il ruppo o gruppu è un nodo, ma non un nodo qualsiasi da pisciteddu i cannuzza, u ruppo è quando le corde si ammatassano tra di loro rendendo il tutto impossibile da districare.
Ecco spiegata la similitudine con una situazione ingarbugliata. Una volta in cui mi invitarono a pescare, a bordo di una barca, cominciai a tirare la lenza perché un pesce aveva abboccato, incurante però di come la lenza si stesse aggrovigliando ai miei piedi. Alla fine, mostrando tutto fiero la mia microsardina di circa 2 cm, il padrone della barca, pescatore vero, tistiò verso la lenza aggrovigliata dicendomi <<nca bravo… ora va sciogghi stu ruppo>>.
Si presume che l’origine lombarda sia groppo, che potrebbe derivare dal gallo-italico grop, ovverosia nodo. Il termine potrebbe essere stato portato dalle dominazioni germaniche in Italia, durante le quali i neocrucchi utilizzavano il lemma kruppa proprio per indicare un nodo complesso.

- Pumu:
Se andate a Ballarò è possibile che sentiate abbanniare, <<signoraaaa talia che beddi puma chi aiu!>> Tralasciando i doppi sensi, per noi u pumu è un qualsiasi frutto dalla forma sferica, ma nel profondo nord il pomo o pum, è legato al latino pomum, che sta ad indicare nello specifico la mela. Per le cose giuste, c’è da dire che il termine potrebbe derivare anche dal francese pomme.

- Uorbu :
La parola più usata dagli automobilisti, assieme ad altri epiteti più incisivi, quando, troppo spesso, qualche figlio di libera professionista taglia la strada o fa altre manovre automobilistiche alla pene di segugio. L’uorbu indica una persona cieca o comunque qualcuno gravemente ipovedente. Proveniente dal latino orbus (privo, sprovvisto), in settentrione divenne orb, e con la nostra parlata un po’ strascicata divenne infine uorbo.

- Ruvulu o ruviettu:
Ho un brutto ricordo dei ruvietti dato che da piccolino, pur di raccogliere qualche mora, precipitai dentro una di queste trappole del demonio uscendone tutto fridduliato. Ruvulu è più usato nella parte orientale della Sicilia, mentre ruviettu in quella occidentale. Dovrebbe originare dal latino robur, (che starebbe indicare la quercia e per antonomasia la forza) divenuto poi rovol al nord.

- Soggiru e soggira:
Amati o odiati, il loro appellativo potrebbe derivare dal latino socerum, virare al volgare socrum, che infine divenne in alta lombardia souser, per assonanza a beaperè (suocero in francese).

- Troja :
Cognome molto diffuso in Sicilia e non vado oltre, pezzi i vastasacieddi! In realtà l’offesa potrebbe derivare proprio da questo termine. Infatti in alcune zone della Sicilia la troja sta ad indicare la scrofa e in particolar modo il suo caratteristico verso, il che porterebbe ad assimilarlo ad una donna di facili costumi ed il suo parlare civettuolo. L’origine potrebbe derivare dal porcus troianus, ovvero il maiale farcito che ricorda un po’ il cavallo di troia con i soldati, ma recenti ipotesi darebbero le origini dalla parola troca, usata in settentrione, che deriva dal gaelico torc che sta ad indicare il verro, ovvero il maschio del maiale adibito alla riproduzione.


💻 @balarm.it

👉🏻@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
💡@voglia_di_sapere
🌅@cartolinesiciliaterramia
💯2
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
La Sicilia possiede un territorio ricco di paesaggi mozzafiato e natura incontaminata, ma è anche terra di cultura e tradizioni popolari tra queste: la Sciaccariata.

Spesso natura e folclore si intrecciano, si fondono, e danno vita a veri e propri spettacoli.

👉🏻©@sicil_iaterramia

👉🏻@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
💡@voglia_di_sapere
🌅@cartolinesiciliaterramia
💯3
È il caso di una pianta in particolare: "L’Ampelodesmos mauritanicus".🌾

Questa pianta perenne è conosciuta nel dialetto siciliano con il nome di Disa, Liama o “Strazzamanu” (tagliamani).

L’ultimo epiteto è dovuto alle sue foglie, dure e taglienti, che se tirate con la mano possono tagliarla. I nostri nonni andavano a raccoglierla, nelle numerose valli iblee, e la portavano alle donne della famiglia. Queste, scorticandosi le dita, la intrecciavano fittamente per ottenere dei cordini utili per svariati usi.

Il nome generico invece, deriva dal greco ‘ampelos’ (vite) e ‘desmos’ (vincolo, legaccio) in quanto i fusti venivano usati per legare le piante di vite ai supporti.

Oltre ad essere usata nell’agricoltura, veniva usata per intrecciare cesti, sedie e reti da pesca. Le tonnare, per esempio, erano costruite interamente con reti di Ampelodesma, e in particolare la camera della morte, dove avveniva la mattanza, testimonianza questa di quanto le sue foglie siano resistenti.

La pianta, importante anche per l’ecosistema in cui vive, poiché è la prima a nascere su terreni incendiati, fiorisce da Aprile a Giugno. L’infiorescenza, simile a delle spighette arriva a un altezza di due – tre metri.

Ed è proprio questa spiga, “sciaccara” in dialetto, la protagonista di uno spettacolo fuori dal comune.

Essa viene raccolta ancora oggi nel periodo di Pasqua dagli abitanti di Ferla, piccolo e caratteristico paesino nella provincia di Siracusa, dove la notte del Sabato Santo ha luogo “A sciaccariata”.

Il Cristo risorto è portato a spalla dai giovani del paese in un’energica corsa, e questa toccante e suggestiva processione viene accompagnata da centinaia di fiaccole accese, le “sciaccare” appunto, creando uno spettacolo mozzafiato.

👉🏻@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
💡@voglia_di_sapere
🌅@cartolinesiciliaterramia

👉🏻Fonte
💯2
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
I #Faraglioni di #Acitrezza come non li avete visti mai

🌦Buon pomeriggio☕️

🗓️ 12 Marzo

📖Proverbiu du jionnu

"A iaddina fa l'ovu e o iaddu ci brucia u culu"😅

🗞Videmu chi succidiu na vota di sti tempi.

☠️ UN DELITTO TRA NEW YORK E PALERMO

Il 12 Marzo 1909 - Nei pressi di Piazza Marina a Palermo, veniva assassinato il poliziotto italoamericano di #NewYork Joe Petrosino, impegnato in una complessa indagine contro la Mano Nera e la mafia.

Il 12 Marzo 1992 - A #Mondello un commando di Cosa nostra uccide Salvo Lima mentre a bordo di una Opel Vectra si recava all'Hotel Palace per organizzare la campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 maggio.

👉🏻Paesi Etnei
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
💡@voglia_di_sapere
🌅@cartolinesiciliaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Francesco Maria Emanuele Gaetani, Marchese di Villabianca

👉🏻Paesi Etnei
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
💡@voglia_di_sapere
🌅@cartolinesiciliaterramia
IL SICILIANO DELLA SICILIA NOBILE

Francesco Maria Emanuele Gaetani, Marchese di Villabianca, nacque a #Palermo il 12 marzo 1720 da famiglia nobile originaria di Spagna trapiantatasi in Sicilia nel 1282 ai tempi del re Pietro d’Aragona.

👨‍👦Figlio di Benedetto Emanuele e di Cassandra Gaetani #Alliata, fu senatore di Palermo nel 1775-76 e commissario generale nel Regno di Sicilia.

👰Sposa a Palermo il 15 febbraio 1744 la nobildonna Zenobia Vanni e Zappino dei Marchesi di #Roccabianca.

Fu uno storico siciliano che sin da giovane si appassionò alla storia di Palermo e della Sicilia divenendo autore di un opera particolarmente apprezzata fra il 1754 e il 1755 che si articolava in 6 volumi dal titolo: Della Sicilia nobile.

📋La sua passione per la Storia della Sicilia lo portò a studiare con dedizione gli archivi pubblici e privati.
La mole di lavoro frutto dei sui studi, lo portarono a realizzare una enorme biblioteca personale.

⚰️Alla sua morte lasciò la sua raccolta di libri e manoscritti alla città di Palermo e oggi si trovano conservati presso la Biblioteca Comunale di Palermo e raccolti nei 25 volumi dei Diari palermitani (1743-1802) in parte pubblicati, a cura di Gioacchino Di Marzo, nella Biblioteca Storica e Letteraria di Sicilia.

📓Nei Diari palermitani si occupò di descrivere minuziosamente la storia degli avvenimenti di Palermo dal 1743 al 1802.
Da stimato uomo di cultura ricoprì numerosi pubblici incarichi: fu Governatore della Compagnia della Carità, più volte Governatore del Monte di Pietà e del Real Albergo dei Poveri, Rettore dell’Ospedale degli Incurabili, Priore del Consolato del Commercio, Senatore di Palermo e Commissario Generale di Sanità a #Partinico.
Nel 1779 Ferdinando III di Borbone gli conferì il titolo di Conte di #Belforte e fu insignito dell’elogio di “benemerito della patria”.

🖨️Negli anni 1754-59 diede alle stampe la sua opera principale, “La Sicilia Nobile”, di 5 volumi più appendice, frutto di un rilevante e rigoroso impegno di ricerca attorno alle città demaniali e alle terre baronali, alle magistrature dell’Isola, alle nobili famiglie, ai feudi e alle investiture.
Il successo che ebbe a livello europeo questa operazione lo indussero a pubblicare altre opere come le “Notizie storiche intorno agli antichi uffizi del regno di Sicilia”, nelle quali trattò della istituzione e della evoluzione delle principali magistrature pubbliche introdotte dai Normanni.
Fra le opere che meritano attenzione vi sono i 48 volumi di “Opuscoli palermitani” oltre ad una serie di operette minori come Palermo d’oggigiorno”.
Morì nel 1802 e il suo corpo si trova nel #Pantheon di S. Domenico a Palermo.

💻 Fonte

👉🏻Paesi Etnei
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
💡@voglia_di_sapere
🌅@cartolinesiciliaterramia
💯1
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM