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MESSINA 1908 - il terremoto - VIDEO originale dell'epoca

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Il Terremoto di Messina, 28 Dicembre 1908, La catastrofe naturale più disastrosa della storia d' Europa.

Ore 5:20 del mattino del 28 dicembre 1908
Messina, Reggio Calabria e lo stretto di Scilla e Cariddi, cambiano aspetto per sempre.

Sono le 5:20 del mattino del 28 dicembre 1908, dal traghetto Calabria in navigazione sullo stretto il comandante sta guardando le luci di Messina. Un fragore cupo sale da sotto il mare. Un pezzo di crosta terrestre lungo circa 40 chilometri è scattato verso il basso di due tre metri. Il traghetto viene sbalzato in su poi ricade giù.

A terra trenta secondi di scosse violentissime sorprendono i messinesi nel sonno.

Negli edifici che crollano ha inizio un orrore che nessuno di loro dimenticherà più. A sud della città il terremoto innesca una gigantesca frana sottomarina che a sua volta provoca uno tsunami.

Parecchi minuti più tardi tre ondate alte dai sei ai dodici metri spazzano la costa. All'alba appare Messina quasi completamente distrutta e non solo Messina ma anche Reggio Calabria insieme ad altri diciassette piccoli centri in Sicilia e venticinque in Calabria.

Il terremoto ha devastato un'area di seimila chilometri quadrati ma per molte ore il resto dell'Italia non se ne accorge. Le linee telegrafiche sono interrotte. Migliaia di persone sono
intrappolate sotto le rovine. Hai sopravvissuti sembra sia arrivata la fine del mondo.

Interi isolati prendono fuoco. Scende una pioggia sottile che continuerà per giorni. I primi soccorsi li porta una squadra navale russa all'alba del ventinove. Il trenta arriva una squadra inglese partita da Malta. Per molti giorni saranno gli unici soccorsi organizzati
ed efficienti.

Lo Stato arriva per ultimo e senza la minima organizzazione. La vita civile è sprofondata nel caos. E i comandi militari non riescono a proporre di meglio che finire di distruggere la città a cannonate e darle fuoco, Il Governo li ferma ma nega i viveri e i soccorsi ai sopravvissuti per costringerli a lasciare la città.

Reggio viene quasi dimenticata e in alcuni centri della Calabria i primi soccorsi arriveranno dopo settimane. Il bilancio del terremoto è di ottantamila vittime. Duemila delle quali per lo tsunami.

Messina ha perso il quarantadue percento dei suoi abitanti.
Reggio il ventisette percento.

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IL TERREMOTO DI MESSINA 28 Dicembre 1908

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Monumento agli eroici Marinai Russi

I marinai della flotta imperiale russa infatti dimostrarono grande eroismo fornendo l’assistenza alla popolazione locale dopo il violento terremoto nel 1908. L’autore del monumento è lo scultore russo Vassily Selivanov.

Il 28 dicembre 1908 uno tsunami distrusse la costa nord-orientale della Sicilia e la punta della Calabria. Solo un terzo dei 147 mila abitanti di Messina riuscì a salvarsi. I primi ad essere intervenuti in soccorso dei terremotati furono i marinai russi. Il salvataggio di Messina si trasformò nella maggiore operazione umanitaria all’inizio del XX secolo.
I legami restano forti ancora oggi tra la città messinese ed il popolo russo.

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La mattina del 28 dicembre 1908 i sismologi dell’Osservatorio Ximeniano di Firenze scrissero:
«Stamani alle 5:21 negli strumenti dell’Osservatorio è incominciata una impressionante, straordinaria registrazione:“Le ampiezze dei tracciati sono state così grandi che non sono entrate nei cilindri: misurano oltre 40 centimetri.Da qualche parte sta succedendo qualcosa di grave.»

Fino al primo pomeriggio del 28 nulla si seppe se non voci e vaghe testimonianze ma intorno alle ore 16,00 entrò nel porto di Catania il piroscafo Washington portando la tragica notizia e così le autorità appresero finalmente l’entità della catastrofe. Messina era distrutta.

Al momento del terremoto, il Washington si trovava vicino la costa. Fortissime scosse furono udite e poi una polvere simile a nebbia avvolse la nave e tanto che il comandante Ribaudo diede ordine di fermare le macchine. Solo nella mattinata il Washington entro nel porto di Messina e avvicinatosi alle banchine semidistrutte ricevette l’invito da parte delle autorità provvisorie, di recarsi subito a Catania, perc diffondere l’allarme e imbarcare truppe da portare sul posto dell'ecatombe.

Da Catania la notizia arrivò velocemente a molti Prefetti e Sindaci delle provincie siciliane e ciò per la solerzia del Sindaco che mobilitò il personale e fece immediato ed ampio uso del telegrafo.

Ad Augusta le scosse si erano sentite e si era anche verificato un maremoto, per fortuna di dimensioni ridotte, e dunque erano circolate voci e testimonianze di disastri avvenuti altrove. Nel primo pomeriggio del 28 il Sindaco di Augusta, avv. Antonio Omodei, viene chiamato al telefono dal sindaco di Siracusa Toscano,il quale concitatamentploc informa delle dimensioni del disastro e chiede il di lui aiuto onde convincere la flotta russa che era ormeggiata in porto ad un immediato intervento a sostegno delle popolazioni di Messina.

Aggiunge Toscano che a sua volta avrebbe chiesto l’aiuto delle navi britanniche che si trovavano ormeggiate nel porto grande di Siracusa. In effetti era in porto da qualche giorno la quadra dell’ammiraglio Livitnov composta da due navi di linea corazzate e da due incrociatori a seguito di
esercitazioni in mare da parte della flotta del Baltico.

Erano in bella vista nel porto la corazzata “Slava” di 14.200 tonnellate e con 754 uomini di equipaggio,la corazzata Tsesarevich di 13.100 tonnellate e con un equipaggio 778 uomini, l’incrociatore “Admiral Makarov” di 7784 tonnellate e con un equipaggio di 568 uomini,il “ Bogatyr” di 5910 tonnellate con un equipaggio di 581 uomini. In totale 2681 uomini addestrati e disciplinati che potevano apportare un valido ed immediato aiuto. Appena il giorno prima l’amm. Livitnov era sceso a terra per i convenevoli d’uso ed era stato ricevuto in Municipio dal Sindaco. Tra i due i rapporti furono molto cordiali nonostante le difficoltà della lingua.

L’incontro si concluse con un giro in carrozza per il Paese e fino alla Darsena. Nulla faceva presagire che i due si sarebbero rivisti fra alcune ore. L’ammiraglio non si convince immediatamente della necessità di un rapido intervento e vorrebbe aspettare la conferma da Pietroburgo ma i suoi subordinati, ufficiali, guardiamarina,marinai semplici insistono e vogliono che si parta subito, e così fu.

Lo riferisce Garald Graf guardiamarina a bordo dell’admiral Makarov nel suo libro “La flotta Imperiale del Baltico tra le due guerre 1906 -1914” Velocemente si imbarcano medicinali, viveri, ma anche picconi, vanghe, scale, corde, barelle, messe a disposizione del Comune in tutta fretta e frutto di spontanee donazioni dei cittadini.

La flotta parte di notte  e durante la navigazione si preparano le squadre ed i mezzi  coordinati  dal capitano   Ponomarev  comandante dell’incrociatore Makarov.

Le cannoniere Giljak e Koreec che avevano fatto rotta da Palermo si uniscono alla flotta

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📍 MONTALBANO ELICONA

💫 Il “ 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐏𝐄 𝐕𝐈𝐕𝐄𝐍𝐓𝐄 “ 𝑃𝑟𝑒𝑚𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑀𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑝𝑒 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑛 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎, giunto alle ventiduesima edizione.

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🗓 Il 26 e 30 dicembre 2023, 06 gennaio 2024 dalle 17:30 i vicoli del quartiere serro si animeranno, per farti rivivere lo straordinario evento della natività in un’atmosfera d’altri tempi.

😋 “ 𝐌𝐎𝐍𝐓𝐀𝐋𝐁𝐀𝐍𝐎 𝐅𝐎𝐎𝐃 𝐅𝐄𝐒𝐓 “ 𝕦𝕟𝕒 𝕞𝕠𝕟𝕥𝕒𝕘𝕟𝕒 𝕕𝕚 𝕘𝕦𝕤𝕥𝕠, il meglio dei sapori del borgo a pranzo e cena.
Un gustoso connubio di delizie dolci e salate, si unisce alla gioia del Natale, avvolto dalla magia della musica in un incantevole atmosfera.

📍 Entrambi le manifestazioni si svolgeranno nel Quartiere Serro, nei pressi della piazza centrale.

🤝Siamo lieti di accoglierti nel borgo, uno dei borghi più belli d’Italia, nelle date 26 e 30 dicembre 2023, 06 gennaio 2024.

👉𝐌𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 - Comune Montalbano Elicona, Telefono 0941 679012 - Fax 0941 679597
Ufficio Osservatorio Turistico - telefono 0941 678019.

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