♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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𝐌𝐚𝐭𝐚 𝐞 𝐆𝐫𝐢𝐟𝐨𝐧𝐞 𝐮 𝐠𝐢𝐠𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐚 𝐠𝐢𝐠𝐚𝐧𝐭𝐢𝐬𝐬𝐚!!

Ecco cosa narra la leggenda… Il moro saraceno di nome Hassas Ibn-Hammar, arrivò sulle coste messinesi e godendo di uno spettacolo unico quale è lo stretto, conobbe Marta, da tutti chiamata Mata in forma dialettale.

👸 Mata era bellissima ma non era una contadina qualunque, lei era la figlia del Re Cosimo II.
🤴🏿 Il condottiero saraceno s'innamorò di Mata ma, per poterla sposare, il Re Cosimo II obbligò lo straniero a convertirsi al cristianesimo.

Dopo un lungo periodo, il saraceno venne battezzato con il nome di Grifo ma tutti, lo chiamavano Grifone, a causa del suo fisico statuario e imponente.
Grazie al battesimo poté sposare Mata ed insieme ebbero tanti figli che, secondo la leggenda, furono i primi abitanti della città di Messina 💛❤️

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📍Ragusa Ibla

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Ragusa Ibla è l'antico centro storico della città di Ragusa. È famosa in tutto il mondo per le oltre cinquanta chiese e i numerosi palazzi, testimonianza della più alta espressione del barocco in Sicilia.

Collocato su una collina, il piccolo borgo di Ibla domina la vallata circostante, con le sue casupole e stradine sulle quali regna il maestoso Duomo di San Giorgio, massima espressione del barocco ibleo.

Ragusa ibla è diventata negli ultimi anni una delle più importanti attrazioni turistiche della Sicilia.

Nel 2002 la città è stata inserita fra i siti barocchi Patrimonio UNESCO del Val di Noto. La città è diventata famosa negli anni grazie anche alla serie televisiva “Il Commissario Montalbano”.

Se vi trovate a passare da Ibla non potete non assaggiare i prodotti di questo territorio, unici per qualità: il tipico Formaggio Ragusano DOP,  le focacce o scacci, le ‘mpanate con carne... E tanto altro ancora.

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24 Agosto 1921 moriva a Lucca, Antonino Borzi'. Nato a Castroreale (Messina) nel 1852.

Nel 1879 fu professore di botanica all'Università di Messina. Persona eclettica, scrisse di algologia e di micologia, di morfologia, di anatomia, biologia..

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Si iscrisse all'Istituto forestale di Vallombrosa, dove venne influenzato dal modello biologico basato su criteri vitalistici e finalistici e sull'impronta biosistematica del suo maestro Federico Delpino.

È stato professore ordinario di botanica all'Università di Messina (dal 1879) e all'Università di Palermo (dal 1892). A Messina rifondò l'Orto Botanico e creò l'Istituto di Botanica dell'ateneo. A Palermo istituì un "Giardino Coloniale" e contribuì alla realizzazione dell'Istituto di botanica. Dal 1892 al 1921 è stato direttore dell'Orto botanico di Palermo.

Assieme ad altri botanici, come Luigi Buscalioni e Pietro Romualdo Pirotta, fondò a Messina il periodico «Malpighia», mentre a Palermo diede vita al «Bollettino del R. Orto Botanico».

Ottenne numerosi riconoscimenti, quali la nomina di socio dell'Accademia dei XL e dell'Accademia dei Lincei, la presidenza della Società botanica italiana, il conferimento di titoli e onorificenze presso le accademie di Francia, Svezia e Germania. Nel 1907 ricevette la laurea honoris causa dall'Università di Uppsala.

Nei suoi studi e nelle sue ricerche approfondì le conoscenze sulle alghe marine, sulla disseminazione, sugli apparati di senso-motore.

Opere principali

Flora forestale italiana, ossia descrizione delle piante legnose indigene all'Italia o rese spontanee per lunga cultura, 2 voll., Tip. Arte della Stampa, Firenze 1879-1880.

Studi algologici: saggio di ricerche sulla biologia delle alghe, 2 voll., ed. Capra - Reber, Messina - Palermo, 1883-1895.

Compendio della flora florestale italiana. Prontuario per la sollecita determinazione delle piante forestali indigene all'Italia ad uso degli agenti dell'amministrazione dei boschi, Tip. Capra, Messina 1885.

Contribuzioni alla biologia vegetale, 3 voll.,

Clausen-Reber-Priulla, Torino-Palermo 1894-1905.

Ricerche sulla morfologia e sull'accrescimento dello stipite delle palme, (scritto con G. Catalano), in «Memorie della reale Accademia dei Lincei», s. V, CCCIX (1912), vol. IX, fasc. VI, pp. 168–201.

Studi sulle mixoficee, 2 voll., Stab. Pellas, Firenze 1914-1916.

Vita, forme, evoluzione del regno vegetale, Tip. Giannitrapani, Palermo 1915.

Studi sulla flora e sulla vita delle piante in Libia, Tip. Priulla, Palermo 1917.

Problemi di filosofia botanica, con prefazione di G. Sergi, Bardi, Roma 1920.

Borzì è l'abbreviazione standard utilizzata per le piante descritte da Antonino Borzì.
Consulta l'elenco delle piante assegnate a questo autore dall'IPNI.

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1624 ~ 24 agosto ~ 2023
399°anniversario della "Inventione" della Sacra Grotta e dell' Epigrafe di Santa Rosalia alla Quisquina.

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"Nel 1624 si costruiva a Santo Stefano il nuovo convento dei domenicani; fra gli operai vi erano Simone Tropiano e Francesco Bongiorno, due muratori palermitani, che sapevano della scoperta delle reliquie di Santa Rosalia sul monte Pellegrino, e in quel febbrile clima di ricerche delle orme della Santa Romita decisero di venire in questi luoghi per cercare la grotta della Quisquina: arrivarono qui un giorno d'agosto e presso la grotta trovarono il vecchio altare di pietra abbandonato, in rovina.

Tornarono qui un altro giorno, il 24 agosto, attrezzati di ferri, con una ventina di stefanesi, e trovarono fra gli sterpi una piccola apertura, ma faceva sera ed erano stanchi: dovettero tornare a Santo Stefano.
Qui vennero ancora il giorno dopo, domenica, e riuscirono ad arrivare alla celletta in cui videro scolpite sulla pietra delle lettere, che nessuno riuscì a leggere, ma qualcuno cercò di trascriverle col carbone di un legno bruciato.

La voce della scoperta si diffuse subito fra gli stefanesi, e in folla accorsero qui il giorno dopo, il 26 agosto (lunedì) del 1624. Alla luce delle torce si poté leggere:

EGO ROSALIA SINIBALDI QUISQUINE ET ROSARUM DOMINI FILIA AMORE D.NI MEI IESU CRISTI INI HOC ANTRO HABITARI DECREVI"

Dove tutto parla di Santa Rosalia
Spicilegio quisquinese

Prof. Calogero Messina

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LA SICILIA CHE NON HAI MAI VISTO

🎉 Per il terzo anno di fila torna Borghi dei Tesori Fest, la manifestazione de @leviedeitesori , volta a far scoprire i tesori dei Borghi siciliani.

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