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Villa Palagonia, la strana storia della villa dei mostri di Bagheria.
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Si chiama Villa Palagonia ma la chiamano “villa dei mostri”: è una strana storia quella del grandioso edificio fatto costruire a Bagheria, in Sicilia, a partire dal 1715 da Ferdinando Francesco I Gravina Cruyllas, principe di Palagonia.
Il viale di ingresso, sormontato da un arco trionfale, infatti è popolato da una schiera di statue di mostri deformi e animali dall’aspetto inquietante, che da duecento che erano originariamente oggi sono diventate sessantadue e che attualmente costituiscono una delle principali attrazioni della villa.
A commissionare l’omonimo nipote del principe, Ferdinando Francesco II, soprannominato non a caso “il negromante”. Quando Goethe visitò la villa ne rimase talmente colpito da coniare un neologismo: “pallagonico”, ovvero di un’opera deforme, folle e caotica. “I piedi delle sedie sono segati inegualmente, in modo che nessuno può prendere posto e, davanti all’entrata, il custode del palazzo invita i visitatori a non fidarsi delle sedie solide perché sotto i cuscini di velluto nascondono delle spine”, scrisse il letterato tedesco. “I cornicioni delle costruzioni minori sono sghembi, pendono a destra o a sinistra, così che il senso dell’orizzontale o della verticale, che insomma ci fa uomini ed è fondamento di ogni euritmia, riesce tormentato e torturato in noi. E anche questi tetti sono popolati e decorati di idre di piccoli busti e di orchestre di scimmie ed altre dabbenaggini”.
Sulle mostruose statue aleggiarono per secoli leggende sulla loro influenza malefica sugli uomini. Questo non fece venir meno la notorietà e il fascino esercitato dalla villa su scrittori (come il citato Goethe) e su registi e artisti. Come Salvador Dalì, che dichiarò di volere acquistare Villa Palagonia per i periodi di villeggiatura in Sicilia. O Renato Guttuso, nato a Bagheria, che lo definì “il luogo dei miei giochi da bambino” e realizzò ben tre opere dedicate alla villa: Il ratto – Villa Palagonia, Il portone murato e Spes contra Spem.
Villa Palagonia servì da location per alcune scene del film Il Mafioso di Alberto Lattuada con Alberto Sordi (1962), Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio con Sergio Castellitto (2006) e Baarìa di Giuseppe Tornatore (2009).
Oggi, dopo più di un secolo dall’estinzione della famiglia dei principi Palagonia, la villa è di proprietà di privati ed è parzialmente aperta al pubblico.
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Il viale di ingresso, sormontato da un arco trionfale, infatti è popolato da una schiera di statue di mostri deformi e animali dall’aspetto inquietante, che da duecento che erano originariamente oggi sono diventate sessantadue e che attualmente costituiscono una delle principali attrazioni della villa.
A commissionare l’omonimo nipote del principe, Ferdinando Francesco II, soprannominato non a caso “il negromante”. Quando Goethe visitò la villa ne rimase talmente colpito da coniare un neologismo: “pallagonico”, ovvero di un’opera deforme, folle e caotica. “I piedi delle sedie sono segati inegualmente, in modo che nessuno può prendere posto e, davanti all’entrata, il custode del palazzo invita i visitatori a non fidarsi delle sedie solide perché sotto i cuscini di velluto nascondono delle spine”, scrisse il letterato tedesco. “I cornicioni delle costruzioni minori sono sghembi, pendono a destra o a sinistra, così che il senso dell’orizzontale o della verticale, che insomma ci fa uomini ed è fondamento di ogni euritmia, riesce tormentato e torturato in noi. E anche questi tetti sono popolati e decorati di idre di piccoli busti e di orchestre di scimmie ed altre dabbenaggini”.
Sulle mostruose statue aleggiarono per secoli leggende sulla loro influenza malefica sugli uomini. Questo non fece venir meno la notorietà e il fascino esercitato dalla villa su scrittori (come il citato Goethe) e su registi e artisti. Come Salvador Dalì, che dichiarò di volere acquistare Villa Palagonia per i periodi di villeggiatura in Sicilia. O Renato Guttuso, nato a Bagheria, che lo definì “il luogo dei miei giochi da bambino” e realizzò ben tre opere dedicate alla villa: Il ratto – Villa Palagonia, Il portone murato e Spes contra Spem.
Villa Palagonia servì da location per alcune scene del film Il Mafioso di Alberto Lattuada con Alberto Sordi (1962), Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio con Sergio Castellitto (2006) e Baarìa di Giuseppe Tornatore (2009).
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🗞 Al via in Sicilia seconda edizione di Borghi dei tesori Fest
👉 Tre weekend tra fine agosto e settembre alla scoperta 37 comuni
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Al via in Sicilia seconda edizione di Borghi dei tesori Fest
Tre weekend (20/21 agosto, 27/28 agosto, 3/4 settembre) sulla formula delle Vie dei tesori, trentasette borghi, di cui 16 nel palermitano, 400 tra siti, passeggiate ed esperienze all'aria aperta, 500 giovani coinvolti nell'accoglienza e nella narrazione d...…
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La processione della Vara a Messina - LA DIRETTA TV
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La processione della Vara a Messina - LA DIRETTA TV
In diretta dal centro storico di Messina la Processione della Vara, con il commento di Salvo La Rosa, Rosario Pasciuto e Salvatore De Maria. In onda in contemporanea anche in Tv su TGS (c.12 del d.t.) e sulle pagine Facebook Giornale di Sicilia, Tgs e Salvo…
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🗞 Successo spettacoli all'alba in Sicilia, c'è anche Selinunte
👉 Buona la prima nel Parco archeologico, Elena su Monte Adranone
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Successo spettacoli all'alba in Sicilia, c'è anche Selinunte
Proseguono gli spettacoli all'alba nelle aree archeologiche più belle della Sicilia. Un format lanciato alcuni anni fa a Segesta e che adesso viene replicato in diversi siti con grande successo di pubblico. © ANSA
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Sicilia (Orientale) da scoprire: 10 tappe nei luoghi di origine di siciliani illustri
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Sicilia (Orientale) da scoprire: 10 tappe nei luoghi di origine di siciliani illustri
La Sicilia ha dato i natali a diverse donne e uomini illustri che sono passati alla storia grazie al loro vissuto: ecco 10 tappe nei luoghi nella parte orientale dell'Isola in cui sono nati celebri siciliani. La Sicilia è da sempre una delle mete turistiche…
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Dove si trova il bar più famoso al mondo?
Si trova a Castelmola,in provincia di Messina.
Il fascino del borgo medioevale (arroccato sopra Taormina) e l’amenità del paesaggio non sono però le uniche attrattive di Castelmola.
Molti turisti salgono fin sù al paese per vedere un locale un po’ sui generis, il Bar Turrisi, gestito oggi dalla terza generazione della famiglia Turrisi.
🎥 @salvo_guarneri
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Si trova a Castelmola,in provincia di Messina.
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Top 10 Things to do in Catania, Sicily! 🇮🇹
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