Piazza Università: La sua esistenza risale almeno al 1696 quando, sul lato ovest, venne edificato il palazzo dell'Università dopo le distruzioni causate dall'evento sismico del 1693. Il palazzo venne edificato su progetto di diversi architetti fra i quali Francesco e Antonino Battaglia e Giovanni Battista Vaccarini. Sul lato est, di fronte al palazzo dell'Università, si trova il palazzo San Giuliano costruito nel 1738, per i Paternò Castello marchesi di San Giuliano, su progetto dell'architetto Giovan Battista Vaccarini.
A sud della piazza sono situati il lato posteriore di palazzo degli Elefanti, sede del municipio, e palazzo Cilestri risalente alla seconda metà del Settecento. Il lato nord, che conclude la piazza, ospita il palazzo Gioeni d'Angiò, coevo dei precedenti a nord-est e il palazzo La Piana a nord-ovest.
Nella piazza sono presenti quattro candelabri artistici in bronzo, realizzati nel 1957 dagli scultori catanesi Mimì Maria Lazzaro e Domenico Tudisco, su progetto dell'architetto Vincenzo Corsaro, rappresentanti quattro antiche leggende catanesi: Gammazita, il Paladino Uzeda, i fratelli Pii e Colapesce.
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A sud della piazza sono situati il lato posteriore di palazzo degli Elefanti, sede del municipio, e palazzo Cilestri risalente alla seconda metà del Settecento. Il lato nord, che conclude la piazza, ospita il palazzo Gioeni d'Angiò, coevo dei precedenti a nord-est e il palazzo La Piana a nord-ovest.
Nella piazza sono presenti quattro candelabri artistici in bronzo, realizzati nel 1957 dagli scultori catanesi Mimì Maria Lazzaro e Domenico Tudisco, su progetto dell'architetto Vincenzo Corsaro, rappresentanti quattro antiche leggende catanesi: Gammazita, il Paladino Uzeda, i fratelli Pii e Colapesce.
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Accanto a lui riposa il primo Santo nero: storia e curiosità dell'albero più antico di Palermo
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Accanto a lui riposa il primo Santo nero: storia e curiosità dell'albero più antico di Palermo
Dalla sua nascita al suo aspetto strano, sono tante le curiosità che girano intorno a questo esemplare storico di cipresso, visibile anche a distanza, da via Oreto Nuova Il cipresso di San Benedetto il Moro a Palermo Sono le sentinelle, ferme e silenti, che…
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42° Infiorata di Noto (2021)
"E quindi uscimmo a riveder le stelle✨(Dante)
Infiorata di Noto 2021 a partire da giovedì 14 al 16 Maggio.
L’Infiorata di Noto 2021 sta per cominciare. Mancano ancora poche ore e in via Nicolaci, nel cuore del centro storico della “capitale del barocco“, prenderà forma il motivo floreale. Quella di quest’anno è la 42esima edizione dell’Infiorata e, come da tradizione, si svolgerà tra il 14 e il 16 maggio.
Come anticipato, il tema dell’edizione 2021 è Dante e la Divina Commedia: un omaggio al Sommo Poeta nell’anniversario dei 700 anni dalla morte.
L'Infiorata è diventata una delle feste più significative e famose di tutta la Sicilia, ambientata nella bella città barocca di Noto, dichiarata patrimonio UNESCO.
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Infiorata di Noto 2021 a partire da giovedì 14 al 16 Maggio.
L’Infiorata di Noto 2021 sta per cominciare. Mancano ancora poche ore e in via Nicolaci, nel cuore del centro storico della “capitale del barocco“, prenderà forma il motivo floreale. Quella di quest’anno è la 42esima edizione dell’Infiorata e, come da tradizione, si svolgerà tra il 14 e il 16 maggio.
Come anticipato, il tema dell’edizione 2021 è Dante e la Divina Commedia: un omaggio al Sommo Poeta nell’anniversario dei 700 anni dalla morte.
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42° Infiorata di Noto (2021)
Il tema di quest'anno è un omaggio a Dante Alighieri.
"E quindi uscimmo a riveder le stelle" ✨
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Le Vie dei Tesori, lo stilista Domenico Dolce testimonial dei borghi siciliani @sicilianewseinfo
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Le Vie dei Tesori, lo stilista Domenico Dolce testimonial dei borghi siciliani
«Quand’ero giovane sono scappato via dalla Sicilia, oggi invece, guai a chi mi tocca le radici da cui sono fuggito». Domenico Dolce la sua Polizzi Generosa se la porta nel cuore, come un tesoro importante, un affetto sincero. E si arrabbia quando pensa ai…
Le tradizioni popolari e religiose sono state strettamente connesse alla realtà sociale ed economica dei nostri luoghi. L'Ascensione in Sicilia assieme alle novene, le processioni, i pellegrinaggi è una delle tradizioni e delle manifestazioni del sentimento di religiosità popolare ancora vivo nella cultura sicliana.
In alcune regioni le tradizioni sono state tramandate da un secolo all’altro, sono rimaste intatte.
Il passato non è morto ma vive e accompagna le generazioni nelle feste, nei giochi, nelle ricorrenze sociali e religiose, nei riti e nelle tradizioni, ovunque vive e parla. Ogni festa diventa un evento. Il passato rivive nei simboli : il grano, l’alloro, i dolci, le palme, il pane, i ceri, i fiori.
In altre regioni invece molte tradizioni sono già sbiadite e pian piano tendono a scomparire .
E’ bello andare a recuperare le antiche tradizioni del passato con tutte le loro ricchezze.
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In alcune regioni le tradizioni sono state tramandate da un secolo all’altro, sono rimaste intatte.
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In altre regioni invece molte tradizioni sono già sbiadite e pian piano tendono a scomparire .
E’ bello andare a recuperare le antiche tradizioni del passato con tutte le loro ricchezze.
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Oggi vi proponiamo un'antica tradizione Siciliana
"L'Ascensione"
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L'Ascensione"
Domenica 16 Maggio si festeggia l'Ascensione di Gesù, la sua salita al cielo dopo la risurrezione.
L’evangelista Luca ci racconta: “Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo.
Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio.”
Se vi capita di passare per le vie siciliane al crepuscolo, potrete ammirare nei balconi, alle finestre e nei giardini delle bacinelle e contenitori vari con tante rose immerse nell’acqua.
Si tratta di una bella e delicata tradizione siciliana, ma forse anche di altre regioni.
La notte che precede la festa dell’Ascensione si colgono le rose più belle e più varie. Chi ne ha tante nel proprio giardino ne regala a chi non ne ha.
Si preparano delle bacinelle piene d’acqua e vi si immergono i petali delle rose.
In qualche zona si aggiunge anche della menta profumata e del biancospino.
Le bacinelle poi si espongono sui balconi, nei davanzali delle finestre e nei giardini e si tengono fuori tutta la notte, in omaggio a Gesù che sale al cielo.
La tradizione vuole che Gesù, salendo al cielo, benedica questi fiori e le persone che con amore li hanno messi in suo onore.
La mattina tutti corrono a bagnarsi il viso con l’acqua profumata e benedetta, con gran soddisfazione e piacere.
Le origini della festa risalgono al XIX secolo quando, per l'Ascensione, i contadini conducevano il bestiame al Santuario di Tagliavia, a Corleone, per ottenere la benedizione degli animali.
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Domenica 16 Maggio si festeggia l'Ascensione di Gesù, la sua salita al cielo dopo la risurrezione.
L’evangelista Luca ci racconta: “Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo.
Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio.”
Se vi capita di passare per le vie siciliane al crepuscolo, potrete ammirare nei balconi, alle finestre e nei giardini delle bacinelle e contenitori vari con tante rose immerse nell’acqua.
Si tratta di una bella e delicata tradizione siciliana, ma forse anche di altre regioni.
La notte che precede la festa dell’Ascensione si colgono le rose più belle e più varie. Chi ne ha tante nel proprio giardino ne regala a chi non ne ha.
Si preparano delle bacinelle piene d’acqua e vi si immergono i petali delle rose.
In qualche zona si aggiunge anche della menta profumata e del biancospino.
Le bacinelle poi si espongono sui balconi, nei davanzali delle finestre e nei giardini e si tengono fuori tutta la notte, in omaggio a Gesù che sale al cielo.
La tradizione vuole che Gesù, salendo al cielo, benedica questi fiori e le persone che con amore li hanno messi in suo onore.
La mattina tutti corrono a bagnarsi il viso con l’acqua profumata e benedetta, con gran soddisfazione e piacere.
Le origini della festa risalgono al XIX secolo quando, per l'Ascensione, i contadini conducevano il bestiame al Santuario di Tagliavia, a Corleone, per ottenere la benedizione degli animali.
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Forwarded from 🎶 #Musica Varia (👑🇶 🇺 🇪 🇪 🇳👑)
√ Colapesce e Dimartino:la prima volta che cantarono insieme,dieci anni fa.
Fu nell'agosto del 2011 a Mazara del Vallo in Sicilia la prima volta che Colapesce e Dimartino cantarono insieme,in occasione del festival Rock the Casbah.Lo hanno raccontato loro nelle varie interviste uscite a ridosso della partecipazione al Festival di Sanremo 2021 e dopo il successo di "Musica leggerissima",fenomeno nelle classifiche.E lo testimonia questo video ancora su YouTube,la cui esistenza era nota ai vecchi fan dei due cantautori siciliani,a differenza di quelli che hanno scoperto Lorenzo Urciullo e Antonio Di Martino - questi i veri nomi dei cantautori - solo grazie a "Musica leggerissima".
Nella clip,girata la sera di una delle giornate del Rock the Casbah (Colapesce,che all'epoca si era appena sganciato dagli Albanopower,il gruppo con cui aveva esordito,apriva i concerti dei Dimartino),i due fanno un mash up tra "Grazie dei fiori bis" e "Ma la notte" di Renzo Arbore e Nino Frassica.
📚Rockol
🇮🇹Radio Italy 3 Sun's Music
Fu nell'agosto del 2011 a Mazara del Vallo in Sicilia la prima volta che Colapesce e Dimartino cantarono insieme,in occasione del festival Rock the Casbah.Lo hanno raccontato loro nelle varie interviste uscite a ridosso della partecipazione al Festival di Sanremo 2021 e dopo il successo di "Musica leggerissima",fenomeno nelle classifiche.E lo testimonia questo video ancora su YouTube,la cui esistenza era nota ai vecchi fan dei due cantautori siciliani,a differenza di quelli che hanno scoperto Lorenzo Urciullo e Antonio Di Martino - questi i veri nomi dei cantautori - solo grazie a "Musica leggerissima".
Nella clip,girata la sera di una delle giornate del Rock the Casbah (Colapesce,che all'epoca si era appena sganciato dagli Albanopower,il gruppo con cui aveva esordito,apriva i concerti dei Dimartino),i due fanno un mash up tra "Grazie dei fiori bis" e "Ma la notte" di Renzo Arbore e Nino Frassica.
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ANTONIO DI MARTINO (Dimartino) & LORENZO URCIULLO (Colapesce, Albanopower) | "Ma La Notte No"
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Musica leggerissima (Official Video - Sanremo 2021)
Colapesce, Dimartino
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