♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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Quando ti trovi in SICILIA, in qualsiasi città, è impossibile non notare in qualsiasi angolo, una SCULTURA tipica dell’ISOLA: le TESTE DI MORO.

Ma quanti di voi sono a conoscenza della LEGGENDA legate a queste bellissime SCULTURE?
Si narra che intorno all’anno 1000, durante la dominazione dei MORI in Sicilia, nel quartiere arabo KALSA (nel cuore di Palermo) viveva una bellissima FANCIULLA che passava le sue giornate dedicandosi alla cura delle sue piante. Un giorno, dall’alto della sua rigogliosa balconata, venne notata da un MORO che stava passando da quelle parti, ilquale se ne invaghì immediatamente e non esitò un attimo a dichiarargli il suo AMORE.
La ragazza, colpita da tale dichiarazione, ricambiò con passione il sentimento del Moro, ma la loro storia iniziata con tanto ardore era destinata ad una vita breve. Ben presto la giovane scoprì che il suo amato doveva fare ritorno in Oriente dove ad attenderlo c’erano moglie e figli.
Nel cuore della notte, sentitasi tradita ed umiliata, la ragazza si abbandonò ad un momento di gelosia e ira funesta UCCIDENDO il suo Moro mentre stava dormendo. Successivamente ne tagliò la TESTA e vi creò una sorta di VASO in cui piantò all’interno un germoglio di basilico di cui si prese cura giorno per giorno. Grazie al suo inebriante profumo, la pianta di basilico, considerata l’erba dei re (dal greco Basilikos), raccolse l’invidia dei vicini della fanciulla che non persero tempo a realizzare vasi in terracotta con le stesse fattezze della TESTA DI MORO.

Oggi le Teste di Moro sono riprodotte quasi sempre in coppia. Entrambi i vasi, che sul capo tengono una corona e un turbante che richiama all’Oriente, sono riccamente ornati con gioielli, fiori e agrumi.

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RAGUSA - Nasce in Sicilia lo yogurt al ficodindia. Lo yogurt con confettura di fichidindia rossi, arricchito da mandorle tostate, è uno dei prodotti della nuova linea Le Delizie nata dalla collaborazione di due realtà made in Sicily : Latterie Riunite, azienda ragusana fondata nel 1959 e Fico Essere Buoni, giovane realtà di San Cono specializzata in confetture di qualità prodotte con frutti siciliani. "È un progetto a cui lavoriamo da diversi mesi, in un periodo di crisi a cui abbiamo deciso di rispondere non con le mani in mano ma l’operatività e la lungimiranza - dice Marco La Rosa, socio-responsabile amministrativo Latterie Riunite - Volevano proporre al consumatore un prodotto nuovo mirato a target ben precisi accomunati dall’esigenza di nutrirsi bene scegliendo prodotti siciliani. Abbiamo pertanto scelto di collaborare con Fico Essere Buoni, un’azienda che lavora con originalità ed è attenta alla qualità e si è pensato subito al ficodindia».

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"Un piacere per noi collaborare con Latterie Riunite - affermano Daniela Farchica e Luca Santanocito, responsabili di Fico Essere Buoni-. Abbiamo molto in comune, in primis l’impegno nel valorizzare il territorio siciliano. E nella retroetichetta abbiamo voluto sottolineare ed apertamente dichiarare il patto tra queste due realtà volto a creare qualcosa di importante per la Sicilia». Accanto allo yogurt con confettura di fichidindia rossi e mandorle tostate, altri cinque gusti realizzati sempre con le confetture prodotte da Fico Essere Buoni: con marmellata d’arancia di Sicilia, con confettura di albicocca, con confettura di fragole, con crema di pistacchio e l’immancabile bianco. Gli yogurt Le Delizie saranno in distribuzione a partire dal 17 maggio e saranno presenti nel banco frigo sia della GDO sia dei negozi specializzati nonché negli Hotel per la colazione degli ospiti.


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Il CASTELLO dei tuoi SOGNI: siamo a ROCCAVALDINA (ME)

In un paese di circa 1000 abitanti situato a metà strada tra Messina e Milazzo prende vita il Castello di Roccavaldina, la testimonianza storico-architettonica più importante e significativa di Roccavaldina. Si tratta di una maestosa costruzione sorta inizialmente come struttura difensiva e successivamente ampliata ed adibita a residenza principesca della nobile famiglia dei Prinicipi Valdina.

Il Castello presenta una facciata tipica normanno-sveva con configurazione medioevale di due torri fortificate e merlature guelfe ed un grandioso portale a sesto acuto. Da qui si apre un prezioso loggiato rinascimentale a cinque arcate attributo a Camillo Camilliani o a Jacopo Del Duca, entrambi discepoli di Michelangelo e un monumentale scalone di accesso di marmo della rinomata, ma ormai estinta cava di Billiemi.

Il Castello è unico nel suo genere in quanto l’unico castello di stile fiorentino della Sicilia. Sugli architravi in marmo delle porte e delle finestre si alternano una pigna ed una conchiglia in uno stile simil-barocco esuberante che anticipa il mondo siciliano del seicento. Sul lato nord del castello una merlatura ghibellina a sorpresa, in contrasto con la merlatura anteriore guelfa.

Oggi il Castello di Roccavaldina è la dimora privata degli ultimi discendenti di questa antica famiglia nobiliare che si prodigano per far conoscere questo capolavoro storico-architettonico, rendendolo fruibile alla comunità e occasionalmente aprendo le sue porte ad eventi e cerimonie per poter conseguire una ottimale valorizzazione del bene stesso.

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Ecco come potrebbe essere il Ponte sullo Stretto di Messina:
Un'infrastruttura essenziale per il futuro dell'Italia.

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L'eterno sogno italiano, il miraggio siciliano: il Ponte sullo Stretto, da decenni agognato, promesso, da decenni rinviato. Ora la Webuild la società, che ha realizzato il nuovo Ponte Polcevera a Genova, nata nel 2014 dalla fusione di Salini e Impregilo, ci riprova (è la stessa che durante il terzo governo Berlusconi vinse insieme ad altre la gara d'appalto per la costruzione ).

Sulla sua pagina Facebook rilancia come potrebbe essere, mentre la commissione del Mit sta per completare la sua analisi sulle soluzioni più adatte per collegare Sicilia e Calabria. Ma non è detto che si faccia un Ponte. Tutti ora pensate a un tunnel, specialmente dopo aver visto il tunnel Eysturoy delle Isole Faroeche collegherà la capitale Tórshavn ai due villaggi di Strendur e Saltnes. Fino ad ora per passare dalla capitale ai piccoli centri bisognava percorrere 55 km e impiegare oltre un'ora di tempo. 

Con la nuova viabilità ai danesi basterà un quarto d'ora per coprire i soli 17 km di cui oltre 11 all'interno del tunnel, che separano i due lembi di terra. Ma sopratutto ci hanno impiegato pochi anni per costruirlo.

Il gruppo di lavoro del Ministero ribadisce quindi che “sussistono profonde motivazioni per realizzare un sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina e che questo consentirebbe anche di aumentare notevolmente la integrazione delle due città metropolitane di Reggio Calabria e Messina, che già oggi esprimono circa il 30% della domanda di attraversamenti dello Stretto”.

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Quel panorama che si affaccia sul mare: un drone svela la grotta Mazzamuto di Altavilla

🎥Riccardo Messina

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Per raggiungerla, venendo da Palermo, basta percorrere il tratto di autostrada Palermo-Catania fino all’uscita di Altavilla Milicia e poi proseguire sulla Statale 113.

Non dovremmo mai dimenticare di stupirci davanti alle meraviglie di Sicilia. Specie quando ce le ritroviamo a portata di gambe e di cuore. Grotta Mazzamuto, che vediamo nel video realizzato da Riccardo Messina, si trova all’interno della Riserva Naturale Orientata di "Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto", una tra le più importanti aree protette della Provincia di Palermo, istituita nel 2000.

Per raggiungerla, venendo da Palermo, basta percorrere il tratto di autostrada A19 (Pa-Ct) fino all’uscita di Altavilla Milicia e poi proseguire sulla Settentrionale Sicula 113: appena imboccata la Statale in direzione Messina, si trovano súbito diverse indicazioni che vi conducono agli ingressi della Riserva (la si raggiunge anche da una stradella sulla S.S.113, al chilometro 234,5).

«La grotta Mazzamuto si apre nei calcari Mesozoici e la sua forma denota la natura sia carsica sia marina legata all’azione erosiva del moto ondoso - ci spiega Claudio Scaletta, geólogo e guida Aigae -. Al suo interno sono stati rinvenuti resti paleontologici di quella fauna quaternaria costituita da elefanti nani, ippopotami, cervi, iene. Oltre alla presenza umana rappresentata da strumenti litici e datata al Paleolitico.»

La riserva, dentro cui si trova la grotta Mazzamuto, ricade nei territori dei comuni di Altavilla Milicia, Trabia, Ventimiglia di Sicilia, Caccamo, Baucina, Casteldaccia. Un luogo certamente da andare a vedere in una bella giornata di sole.

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