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𝗦𝗼𝗿𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗮𝗹 𝗹𝗮𝗿𝗴𝗼 𝗱𝗶 𝗩𝘂𝗹𝗰𝗮𝗻𝗼, 𝘀𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗱𝘂𝗲 𝗰𝗮𝗽𝗼𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶 🐋
🚤Con la bella stagione il mare torna a regalare lo spettacolo della natura. L’ultimo incontro ravvicinato è avvenuto con due capodogli al largo di Vulcano.
📹 Nonostante l’avvicinarsi del natante, hanno fatto festa. «L’evento» è stata immortalato da Monica Blasi, biologa romana e presidente dell’associazione Filicudiconservation.
🎥L’immagine più bella è quella del suo cane Paciko che dalla barca sembra estasiato.
🎥 @giornaledisicilia
👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
🚤Con la bella stagione il mare torna a regalare lo spettacolo della natura. L’ultimo incontro ravvicinato è avvenuto con due capodogli al largo di Vulcano.
📹 Nonostante l’avvicinarsi del natante, hanno fatto festa. «L’evento» è stata immortalato da Monica Blasi, biologa romana e presidente dell’associazione Filicudiconservation.
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📍Palermo, dove il sole ancora brilla e la gente si emoziona.
Ricorderemo le avventure nel mercato notturno, l’asta del pesce mancata, la ricerca del bello in ogni angolo della città.
Ricorderemo che troppo spesso facciamo tutto con la testa e ci dimentichiamo della vita.
Grazie per i tuoi colori, ma soprattutto per le tue sfumature.
Grazie per le tue storie, che non cadranno nell’oblio se continueremo a raccontarle.
🎥 @ricordati.divivere
👉@sicilianewseinfo
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📆 Venerdì 10 Maggio, alle 18:30 verranno inaugurate due nuove opere d'arte a Librino!
Si tratta della "Sognatrice" e di "Amare", due sculture d'ombra firmate da Fabrizio Corneli, artista fiorentino.
Il progetto di trasformare l'intera Librino in un'opera d'arte continua!
🎥 @ioamolibrino
👉@sicilianewseinfo
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#librino #catania #sicilia #arte #fiumaradarte
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Leonardo Ximenes, gesuita, astronomo e ingegnere..L'uomo che con il suo ingegno stupì.
👉🏻@sicilianewseinfo
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💡@voglia_di_sapere
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👶🏻 Nasce a Trapani. Il suo cognome è legato alle origini spagnole della sua famiglia. A Trapani ha frequentato il collegio dei Gesuiti.
Ordinato nella compagnia di Gesù fu inviato a svolgere la sua missione nella provincia toscana nel 1731. In Toscana si articola la sua esperienza di noviziato e nel 1736 fu trasferito nella Provincia Romana.
🧑🏫 Insegnó lettere presso il Collegio di S.Giovannino a Firenze e a Roma per poi divenire istitutore dei figli del marchese Vincenzo Riccardi. Dopo le sue prime pubblicazioni in ambito scientifico gli venne affidata la cattedra di Geografia e affidato l'incarico di redigere la cartografia della Toscana.
🧑🔬Si occupó anche di ingegneria idraulica e civile dedicandosi alla bonifica del lago di Bientina. Fra le opere di ingegneria idraulica di un certo rilievo va ricordato un grande canale emissario dal lago all'Arno, un polo viario per facilitare commercio e comunicazioni tra l'interno e il mare. Unica testimonianza rimasta la Fabbrica delle Cateratte a via due ponti a San Giovanni alla Vena di Vicopisano, ma in degrado e abbandono: all'interno marchingegni di ingegneria idraulica del Settecento, in legno di quercia, unici in Italia.
⏳ Nel 1765 Ximenes si occupò della bonifica della Maremma Grossetana. Una Fabbrica di Cateratte, la Casa Rossa, simile a quella Pisana, ma isolata, è stata recuperata e valorizzata a osservatorio dell'ambiente palustre. Come ingegnere civile, la sua opera più riuscita fu la strada regia pistoiese, che collegava il Granducato con il Ducato di Modena; una delle più impegnative opere ingegneristiche del Settecento in Toscana e di particolare interesse per il governo, sia dal punto di vista economico sia da quello militare: facilitava infatti il passaggio di merci, ma metteva anche in collegamento diretto la Toscana con i possedimenti austriaci in Italia.
⚠️ Due piramidi ai lati del passo dell'Abetone ricordano l'imponente lavoro. Come astronomo si occupò dello studio dell'obliquità dell'eclittica e restaurò lo gnomone di Santa Maria del Fiore, scoprì l'influenza della luna sulle maree in un'epoca, 1755, ancora restia a riconoscere il valore delle osservazioni scientifiche, come era stato per Galileo.
🎓A Firenze insegnò all’università dove tenne corsi di ingegneria idraulica. Come scienziato idraulico Ximenes si occupò di strumenti per misurare la velocità delle acque, dimostrando fin da giovane grandi doti d'inventore. Gli strumenti più noti da lui inventati furono la ventola e la valvola idraulica, che gli consentirono di misurare la velocità puntuale della corrente.
✍🏻 Fra le numerose attività che si conoscono di Ximenes viè anche quella di scrittore e membro di numerose accademie internazionali (Verona, Siena, Parigi, Pietroburgo). Fu uno degli autori della rivista enciclopedica Storia letteraria d'Italia. In particolare, Ximenes collaborò alla redazione delle pagine dedicate alla scienza.
🔭 Nel 1756 fondò a Firenze l'osservatorio astronomico di "San Giovannino" (o Osservatorio Ximeniano), cui dedicò gli ultimi anni della sua vita e che pertanto porta il suo nome. È uno dei più importanti a livello europeo e vi è conservata la biblioteca di Ximenes.
🔬Il valore scientifico e intellettuale di Ximenes indusse il granduca di Toscana a sceglierlo come cartografie e ingegnere personale. Leonardo Ximenes morì il 3 maggio 1786 e nel suo testamento destinò la biblioteca, gli strumenti e le rendite dei suoi beni immobili siciliani alla costituzione delle cattedre di astronomia e di idraulica, da affidare ai padri scolopi Stanislao Canovai e Gaetano del Ricco. Le due cattedre rimarranno attive fino alla metà dell'Ottocento.
👤 In segno di gratitudine i Fiorentini gli erigeranno un busto marmoreo, collocato nell'osservatorio di S. Giovannino.
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Ordinato nella compagnia di Gesù fu inviato a svolgere la sua missione nella provincia toscana nel 1731. In Toscana si articola la sua esperienza di noviziato e nel 1736 fu trasferito nella Provincia Romana.
🧑🏫 Insegnó lettere presso il Collegio di S.Giovannino a Firenze e a Roma per poi divenire istitutore dei figli del marchese Vincenzo Riccardi. Dopo le sue prime pubblicazioni in ambito scientifico gli venne affidata la cattedra di Geografia e affidato l'incarico di redigere la cartografia della Toscana.
🧑🔬Si occupó anche di ingegneria idraulica e civile dedicandosi alla bonifica del lago di Bientina. Fra le opere di ingegneria idraulica di un certo rilievo va ricordato un grande canale emissario dal lago all'Arno, un polo viario per facilitare commercio e comunicazioni tra l'interno e il mare. Unica testimonianza rimasta la Fabbrica delle Cateratte a via due ponti a San Giovanni alla Vena di Vicopisano, ma in degrado e abbandono: all'interno marchingegni di ingegneria idraulica del Settecento, in legno di quercia, unici in Italia.
⏳ Nel 1765 Ximenes si occupò della bonifica della Maremma Grossetana. Una Fabbrica di Cateratte, la Casa Rossa, simile a quella Pisana, ma isolata, è stata recuperata e valorizzata a osservatorio dell'ambiente palustre. Come ingegnere civile, la sua opera più riuscita fu la strada regia pistoiese, che collegava il Granducato con il Ducato di Modena; una delle più impegnative opere ingegneristiche del Settecento in Toscana e di particolare interesse per il governo, sia dal punto di vista economico sia da quello militare: facilitava infatti il passaggio di merci, ma metteva anche in collegamento diretto la Toscana con i possedimenti austriaci in Italia.
⚠️ Due piramidi ai lati del passo dell'Abetone ricordano l'imponente lavoro. Come astronomo si occupò dello studio dell'obliquità dell'eclittica e restaurò lo gnomone di Santa Maria del Fiore, scoprì l'influenza della luna sulle maree in un'epoca, 1755, ancora restia a riconoscere il valore delle osservazioni scientifiche, come era stato per Galileo.
🎓A Firenze insegnò all’università dove tenne corsi di ingegneria idraulica. Come scienziato idraulico Ximenes si occupò di strumenti per misurare la velocità delle acque, dimostrando fin da giovane grandi doti d'inventore. Gli strumenti più noti da lui inventati furono la ventola e la valvola idraulica, che gli consentirono di misurare la velocità puntuale della corrente.
✍🏻 Fra le numerose attività che si conoscono di Ximenes viè anche quella di scrittore e membro di numerose accademie internazionali (Verona, Siena, Parigi, Pietroburgo). Fu uno degli autori della rivista enciclopedica Storia letteraria d'Italia. In particolare, Ximenes collaborò alla redazione delle pagine dedicate alla scienza.
🔭 Nel 1756 fondò a Firenze l'osservatorio astronomico di "San Giovannino" (o Osservatorio Ximeniano), cui dedicò gli ultimi anni della sua vita e che pertanto porta il suo nome. È uno dei più importanti a livello europeo e vi è conservata la biblioteca di Ximenes.
🔬Il valore scientifico e intellettuale di Ximenes indusse il granduca di Toscana a sceglierlo come cartografie e ingegnere personale. Leonardo Ximenes morì il 3 maggio 1786 e nel suo testamento destinò la biblioteca, gli strumenti e le rendite dei suoi beni immobili siciliani alla costituzione delle cattedre di astronomia e di idraulica, da affidare ai padri scolopi Stanislao Canovai e Gaetano del Ricco. Le due cattedre rimarranno attive fino alla metà dell'Ottocento.
👤 In segno di gratitudine i Fiorentini gli erigeranno un busto marmoreo, collocato nell'osservatorio di S. Giovannino.
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La pasta con le fave fresche alla siciliana è un gustoso primo piatto della tradizione popolare. Caratterizzata da tre ingredienti tipici e locali come le fave fresche, il finocchietto selvatico e la ricotta salata è una ricetta facile e gustosa.
🫛INGREDIENTI:
320 g di ditalini lisci
250 g di fave fresche (peso al netto degli scarti)
1 cipollotto
1 mazzetto di finocchietto selvatico fresco
ricotta salata grattugiata
olio extravergine di oliva
sale
pepe nero
🥣PREPARAZIONE:
✅Sgranate le fave eliminando anche la seconda buccia.
✅In un tegame fate appassire il trito di cipollotto con l’olio.
✅Unite le fave, salate e pepate e versate 1 tazza d’acqua; fate cuocere per circa 15 minuti a fuoco moderato.
✅Allungate tanta acqua quanto basta per cuocere la pasta e, appena bolle, versate la pasta che porterete a cottura.
✅Impiattate spolverizzando il piatto con pepe e pecorino grattugiato
Buon Appetito! 🍽🍷
Post di 👉🏻©@sicil_iaterramia postato ieri alle 13:31
👉🏻@sicilianewseinfo
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#fornellidisicilia #mangiasiciliano
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250 g di fave fresche (peso al netto degli scarti)
1 cipollotto
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sale
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🥣PREPARAZIONE:
✅Sgranate le fave eliminando anche la seconda buccia.
✅In un tegame fate appassire il trito di cipollotto con l’olio.
✅Unite le fave, salate e pepate e versate 1 tazza d’acqua; fate cuocere per circa 15 minuti a fuoco moderato.
✅Allungate tanta acqua quanto basta per cuocere la pasta e, appena bolle, versate la pasta che porterete a cottura.
✅Impiattate spolverizzando il piatto con pepe e pecorino grattugiato
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Dietro il Duomo di Catania, nel tunnel delle mura di Carlo V, si snoda il mercato del pesce, un po’ all’aperto e un po’ coperto.
Un luogo in cui ogni giorno sotto i grandi tendoni rossi e sui banchi bianchi di marmo, si ripete da tempi remoti il rituale della vendita del pesce, ma anche della carne e della frutta.
Le grida dei venditori, i banchetti fumanti dei peperoni arrostiti e la trippa venduta ai passanti, ne fanno uno dei luoghi più emblematici della città, il posto ideale per immergersi nella cultura popolare catanese e restarne affascinati.
Ma anche (e soprattutto!) per immergersi nello street food siciliano!
👉🏻©@sicil_iaterramia
👉🏻@sicilianewseinfo
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Un luogo in cui ogni giorno sotto i grandi tendoni rossi e sui banchi bianchi di marmo, si ripete da tempi remoti il rituale della vendita del pesce, ma anche della carne e della frutta.
Le grida dei venditori, i banchetti fumanti dei peperoni arrostiti e la trippa venduta ai passanti, ne fanno uno dei luoghi più emblematici della città, il posto ideale per immergersi nella cultura popolare catanese e restarne affascinati.
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🏛 IL TEMPIO DI APOLLO DI SIRACUSA
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