Situato a circa 7 km a sud-ovest dal centro di Catania, è strategicamente posizionato per servire sia la città di Catania che altre destinazioni turistiche e commerciali della regione.
Inaugurato nel 1924, l’aeroporto ha subito numerosi sviluppi nel corso degli anni per soddisfare le crescenti esigenze del traffico aereo.
Con oltre 100 destinazioni servite in Europa e nel Mediterraneo, rappresenta un importante hub per i viaggiatori provenienti da e diretti verso varie parti del mondo. L’aeroporto è sede di diverse compagnie aeree nazionali e internazionali, offrendo una vasta gamma di opzioni di viaggio.
Catania-Fontanarossa (CTA) è noto per la sua efficienza operativa e i servizi di alta qualità offerti ai passeggeri. Dispone di due terminal moderni e ben organizzati, progettati per offrire un’esperienza di viaggio confortevole e conveniente ai passeggeri che transitano attraverso di essi.
Attualmente, l’aeroporto gestisce un flusso di passeggeri di oltre 10 milioni all’anno, rendendolo uno degli aeroporti più trafficati del sud Italia. La sua posizione strategica sull’isola lo rende un importante punto di accesso per il turismo e il commercio della Sicilia.
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Inaugurato nel 1924, l’aeroporto ha subito numerosi sviluppi nel corso degli anni per soddisfare le crescenti esigenze del traffico aereo.
Con oltre 100 destinazioni servite in Europa e nel Mediterraneo, rappresenta un importante hub per i viaggiatori provenienti da e diretti verso varie parti del mondo. L’aeroporto è sede di diverse compagnie aeree nazionali e internazionali, offrendo una vasta gamma di opzioni di viaggio.
Catania-Fontanarossa (CTA) è noto per la sua efficienza operativa e i servizi di alta qualità offerti ai passeggeri. Dispone di due terminal moderni e ben organizzati, progettati per offrire un’esperienza di viaggio confortevole e conveniente ai passeggeri che transitano attraverso di essi.
Attualmente, l’aeroporto gestisce un flusso di passeggeri di oltre 10 milioni all’anno, rendendolo uno degli aeroporti più trafficati del sud Italia. La sua posizione strategica sull’isola lo rende un importante punto di accesso per il turismo e il commercio della Sicilia.
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📍Palermo
Realizzata su progetto di Giovan Battista Filippo Basile nel 1863, al centro della piazza Marina, fu intitolata all’eroe nazionale Giuseppe Garibaldi proprio per celebrare la recentissima nascita della nazione Italiana.
Tra le tante piante esotiche che si trovano all’interno il ficus Magnoloides è sicuramente l’attrazione principale essendo considerato uno dei più vecchi e grandi d’Italia, con un’altezza di 30 metri, una circonferenza del tronco che supera i 21 metri ed una chioma con diametro di 50 metri.
🎥 @luca_drone_77
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Realizzata su progetto di Giovan Battista Filippo Basile nel 1863, al centro della piazza Marina, fu intitolata all’eroe nazionale Giuseppe Garibaldi proprio per celebrare la recentissima nascita della nazione Italiana.
Tra le tante piante esotiche che si trovano all’interno il ficus Magnoloides è sicuramente l’attrazione principale essendo considerato uno dei più vecchi e grandi d’Italia, con un’altezza di 30 metri, una circonferenza del tronco che supera i 21 metri ed una chioma con diametro di 50 metri.
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La Frittedda siciliana è uno dei contorni che più amo, perché si prepara in pochissimo tempo ed è fatto da tutti ingredienti che io, personalmente, amo.
Fave, piselli e carciofi, rigorosamente freschi, sono gli ingredienti principali per realizzare la Frittedda Siciliana.
Esiste sia una versione salata che una in agrodolce, io oggi ve le propongo entrambe.
La differrenza sostanziale tra Frittedda in Agrodlce e quella salata è che nella prima, gli ortaggi vegono fatti stufare con aceto e zucchero.
Nella versione salata, invece, si aggiunge del lardo per insaporire gli ortaggi, (Ahimè io non ne avevo e non l ho messo).
La frittedda siciliana molte volta viene utilizzata non solo come contorno ma anche come primo, servita con della pasta corta.
Vi consiglio di consumare la vostra frittedda da fredda, è più buona secondo me.
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👉🏻 ricetta
Fave, piselli e carciofi, rigorosamente freschi, sono gli ingredienti principali per realizzare la Frittedda Siciliana.
Esiste sia una versione salata che una in agrodolce, io oggi ve le propongo entrambe.
La differrenza sostanziale tra Frittedda in Agrodlce e quella salata è che nella prima, gli ortaggi vegono fatti stufare con aceto e zucchero.
Nella versione salata, invece, si aggiunge del lardo per insaporire gli ortaggi, (Ahimè io non ne avevo e non l ho messo).
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In Sicilia crescono questi fiori rarissimi: hanno un nome particolarissimo e sono tra i più ambiti | Il problema che puoi guardarli ma non toccarli - Teleradiosciacca.it
⚜#sicilia_da_vedere
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In Sicilia crescono questi fiori rarissimi: hanno un nome particolarissimo e sono tra i più ambiti | Il problema che puoi guardarli…
Forse non lo sai, ma in Sicilia crescono dei bellissimi fiori spontanei e molto rari. Ecco di quali si tratta, ma fai attenzione perché non puoi toccarli. La Sicilia, negli anni è stata – e continua ad essere ancora oggi – una delle mete più ambite per quanto…
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📆 Venerdì 10 Maggio, alle 18:30, inaugureremo "Sognatrice" e "Amare", le due opere di Fabrizio Corneli qui, a Librino.
🎥 @ioamolibrino
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𝗦𝗼𝗿𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗮𝗹 𝗹𝗮𝗿𝗴𝗼 𝗱𝗶 𝗩𝘂𝗹𝗰𝗮𝗻𝗼, 𝘀𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗱𝘂𝗲 𝗰𝗮𝗽𝗼𝗱𝗼𝗴𝗹𝗶 🐋
🚤Con la bella stagione il mare torna a regalare lo spettacolo della natura. L’ultimo incontro ravvicinato è avvenuto con due capodogli al largo di Vulcano.
📹 Nonostante l’avvicinarsi del natante, hanno fatto festa. «L’evento» è stata immortalato da Monica Blasi, biologa romana e presidente dell’associazione Filicudiconservation.
🎥L’immagine più bella è quella del suo cane Paciko che dalla barca sembra estasiato.
🎥 @giornaledisicilia
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📍Palermo, dove il sole ancora brilla e la gente si emoziona.
Ricorderemo le avventure nel mercato notturno, l’asta del pesce mancata, la ricerca del bello in ogni angolo della città.
Ricorderemo che troppo spesso facciamo tutto con la testa e ci dimentichiamo della vita.
Grazie per i tuoi colori, ma soprattutto per le tue sfumature.
Grazie per le tue storie, che non cadranno nell’oblio se continueremo a raccontarle.
🎥 @ricordati.divivere
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📆 Venerdì 10 Maggio, alle 18:30 verranno inaugurate due nuove opere d'arte a Librino!
Si tratta della "Sognatrice" e di "Amare", due sculture d'ombra firmate da Fabrizio Corneli, artista fiorentino.
Il progetto di trasformare l'intera Librino in un'opera d'arte continua!
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#librino #catania #sicilia #arte #fiumaradarte
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Leonardo Ximenes, gesuita, astronomo e ingegnere..L'uomo che con il suo ingegno stupì.
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👶🏻 Nasce a Trapani. Il suo cognome è legato alle origini spagnole della sua famiglia. A Trapani ha frequentato il collegio dei Gesuiti.
Ordinato nella compagnia di Gesù fu inviato a svolgere la sua missione nella provincia toscana nel 1731. In Toscana si articola la sua esperienza di noviziato e nel 1736 fu trasferito nella Provincia Romana.
🧑🏫 Insegnó lettere presso il Collegio di S.Giovannino a Firenze e a Roma per poi divenire istitutore dei figli del marchese Vincenzo Riccardi. Dopo le sue prime pubblicazioni in ambito scientifico gli venne affidata la cattedra di Geografia e affidato l'incarico di redigere la cartografia della Toscana.
🧑🔬Si occupó anche di ingegneria idraulica e civile dedicandosi alla bonifica del lago di Bientina. Fra le opere di ingegneria idraulica di un certo rilievo va ricordato un grande canale emissario dal lago all'Arno, un polo viario per facilitare commercio e comunicazioni tra l'interno e il mare. Unica testimonianza rimasta la Fabbrica delle Cateratte a via due ponti a San Giovanni alla Vena di Vicopisano, ma in degrado e abbandono: all'interno marchingegni di ingegneria idraulica del Settecento, in legno di quercia, unici in Italia.
⏳ Nel 1765 Ximenes si occupò della bonifica della Maremma Grossetana. Una Fabbrica di Cateratte, la Casa Rossa, simile a quella Pisana, ma isolata, è stata recuperata e valorizzata a osservatorio dell'ambiente palustre. Come ingegnere civile, la sua opera più riuscita fu la strada regia pistoiese, che collegava il Granducato con il Ducato di Modena; una delle più impegnative opere ingegneristiche del Settecento in Toscana e di particolare interesse per il governo, sia dal punto di vista economico sia da quello militare: facilitava infatti il passaggio di merci, ma metteva anche in collegamento diretto la Toscana con i possedimenti austriaci in Italia.
⚠️ Due piramidi ai lati del passo dell'Abetone ricordano l'imponente lavoro. Come astronomo si occupò dello studio dell'obliquità dell'eclittica e restaurò lo gnomone di Santa Maria del Fiore, scoprì l'influenza della luna sulle maree in un'epoca, 1755, ancora restia a riconoscere il valore delle osservazioni scientifiche, come era stato per Galileo.
🎓A Firenze insegnò all’università dove tenne corsi di ingegneria idraulica. Come scienziato idraulico Ximenes si occupò di strumenti per misurare la velocità delle acque, dimostrando fin da giovane grandi doti d'inventore. Gli strumenti più noti da lui inventati furono la ventola e la valvola idraulica, che gli consentirono di misurare la velocità puntuale della corrente.
✍🏻 Fra le numerose attività che si conoscono di Ximenes viè anche quella di scrittore e membro di numerose accademie internazionali (Verona, Siena, Parigi, Pietroburgo). Fu uno degli autori della rivista enciclopedica Storia letteraria d'Italia. In particolare, Ximenes collaborò alla redazione delle pagine dedicate alla scienza.
🔭 Nel 1756 fondò a Firenze l'osservatorio astronomico di "San Giovannino" (o Osservatorio Ximeniano), cui dedicò gli ultimi anni della sua vita e che pertanto porta il suo nome. È uno dei più importanti a livello europeo e vi è conservata la biblioteca di Ximenes.
🔬Il valore scientifico e intellettuale di Ximenes indusse il granduca di Toscana a sceglierlo come cartografie e ingegnere personale. Leonardo Ximenes morì il 3 maggio 1786 e nel suo testamento destinò la biblioteca, gli strumenti e le rendite dei suoi beni immobili siciliani alla costituzione delle cattedre di astronomia e di idraulica, da affidare ai padri scolopi Stanislao Canovai e Gaetano del Ricco. Le due cattedre rimarranno attive fino alla metà dell'Ottocento.
👤 In segno di gratitudine i Fiorentini gli erigeranno un busto marmoreo, collocato nell'osservatorio di S. Giovannino.
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🧑🏫 Insegnó lettere presso il Collegio di S.Giovannino a Firenze e a Roma per poi divenire istitutore dei figli del marchese Vincenzo Riccardi. Dopo le sue prime pubblicazioni in ambito scientifico gli venne affidata la cattedra di Geografia e affidato l'incarico di redigere la cartografia della Toscana.
🧑🔬Si occupó anche di ingegneria idraulica e civile dedicandosi alla bonifica del lago di Bientina. Fra le opere di ingegneria idraulica di un certo rilievo va ricordato un grande canale emissario dal lago all'Arno, un polo viario per facilitare commercio e comunicazioni tra l'interno e il mare. Unica testimonianza rimasta la Fabbrica delle Cateratte a via due ponti a San Giovanni alla Vena di Vicopisano, ma in degrado e abbandono: all'interno marchingegni di ingegneria idraulica del Settecento, in legno di quercia, unici in Italia.
⏳ Nel 1765 Ximenes si occupò della bonifica della Maremma Grossetana. Una Fabbrica di Cateratte, la Casa Rossa, simile a quella Pisana, ma isolata, è stata recuperata e valorizzata a osservatorio dell'ambiente palustre. Come ingegnere civile, la sua opera più riuscita fu la strada regia pistoiese, che collegava il Granducato con il Ducato di Modena; una delle più impegnative opere ingegneristiche del Settecento in Toscana e di particolare interesse per il governo, sia dal punto di vista economico sia da quello militare: facilitava infatti il passaggio di merci, ma metteva anche in collegamento diretto la Toscana con i possedimenti austriaci in Italia.
⚠️ Due piramidi ai lati del passo dell'Abetone ricordano l'imponente lavoro. Come astronomo si occupò dello studio dell'obliquità dell'eclittica e restaurò lo gnomone di Santa Maria del Fiore, scoprì l'influenza della luna sulle maree in un'epoca, 1755, ancora restia a riconoscere il valore delle osservazioni scientifiche, come era stato per Galileo.
🎓A Firenze insegnò all’università dove tenne corsi di ingegneria idraulica. Come scienziato idraulico Ximenes si occupò di strumenti per misurare la velocità delle acque, dimostrando fin da giovane grandi doti d'inventore. Gli strumenti più noti da lui inventati furono la ventola e la valvola idraulica, che gli consentirono di misurare la velocità puntuale della corrente.
✍🏻 Fra le numerose attività che si conoscono di Ximenes viè anche quella di scrittore e membro di numerose accademie internazionali (Verona, Siena, Parigi, Pietroburgo). Fu uno degli autori della rivista enciclopedica Storia letteraria d'Italia. In particolare, Ximenes collaborò alla redazione delle pagine dedicate alla scienza.
🔭 Nel 1756 fondò a Firenze l'osservatorio astronomico di "San Giovannino" (o Osservatorio Ximeniano), cui dedicò gli ultimi anni della sua vita e che pertanto porta il suo nome. È uno dei più importanti a livello europeo e vi è conservata la biblioteca di Ximenes.
🔬Il valore scientifico e intellettuale di Ximenes indusse il granduca di Toscana a sceglierlo come cartografie e ingegnere personale. Leonardo Ximenes morì il 3 maggio 1786 e nel suo testamento destinò la biblioteca, gli strumenti e le rendite dei suoi beni immobili siciliani alla costituzione delle cattedre di astronomia e di idraulica, da affidare ai padri scolopi Stanislao Canovai e Gaetano del Ricco. Le due cattedre rimarranno attive fino alla metà dell'Ottocento.
👤 In segno di gratitudine i Fiorentini gli erigeranno un busto marmoreo, collocato nell'osservatorio di S. Giovannino.
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