🙎🏻Straordinario e poliedrico autodidatta, il modicano Tommaso Campailla coltivò i suoi studi nei campi più disparati: dalla filosofia alla teologia, dall'astronomia alla fisica ed alla medicina. Legatissimo alla sua città natale, nacque a pochi metri di distanza dal luogo in cui circa duecentocinquant'anni dopo vedrà la luce un altro celebre ed illustre concittadino, il Premio Nobel per la letteratura Salvatore Quasimodo.
👶🏻 Nato a Modica il 6 aprile 1668, dopo un'infanzia oziosa, all'età di sedici anni, Tommaso Campailla si trasferì a Catania al fine di studiare giurisprudenza presso la locale università. Tuttavia, l'improvvisa morte del padre lo indusse a tornare nella città natale, da cui non si spostò mai più. Con straordinaria vivacità intellettuale, tutta la sua vita successiva sarà dedicata allo studio.
🔭 In qualità di poeta e studioso di filosofia, teologia, fisica ed astronomia, Campailla approfondì un'amplissima gamma di tematiche, spaziando dallo studio di Aristotole e della Scolastica alle teorie di Cartesio fino ad una tentata confutazione delle ipotesi di Isaac Newton. Diede alle stampe numerosi poemi a carattere religioso, come il noto “L'Adamo, ovvero il Mondo Creato”, dedicato a Carlo VI d'Asburgo, con il quale fornì una sintesi del suo pensiero teologico e scientifico. Sempre in tema teologico mise in discussione le teorie della corrente quietista di Miguel Molinos.
🏫 Membro onorario di prestigiose accademie europee (da Urbino a Palermo, da Roma a Torino, da Parigi a Londra e Lipsia), Campailla godette di vasta celebrità pur non essendosi mai allontanato dalla sua Modica (come in seguito farà Immanuel Kant con Königsberg). Rifiutò persino importanti cattedre a Padova e Londra. In corrispondenza epistolare con il famoso Ludovico Antonio Muratori, Campailla destò anche l'interesse di uno dei principali filosofi britannici del diciottesimo secolo, George Berkeley, che desideroso di conoscerlo si recò a Modica nel 1718, informandolo delle recenti scoperte di Newton. A causa della sua ritrosia a viaggiare non si recò nemmeno nella più vicina Palermo, dove era stato invitato a presenziare alla cerimonia di incoronazione di Vittorio Amedeo di Savoia nel 1713.
🩺 Pur non essendo un medico professionista, Tommaso Campailla si dedicò anche agli studi di medicina, ideando le cosiddette “botti di Campailla”, utilizzate per curare la sifilide e non solo. Il successo di questa invenzione medica fu tale che la città di Modica acquisì notorietà in Europa per via dell'innovativo metodo di cura.
⚰️ Di salute sempre cagionevole, Campailla morì a Modica il 6 febbraio 1740, ucciso da un colpo apoplettico all'età di 72 anni. Nella sua “Biografia degli uomini illustri della Sicilia”, Giuseppe Emanuele Ortolani lo definirà il «nuovo Empedocle Siciliano».
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👶🏻 Nato a Modica il 6 aprile 1668, dopo un'infanzia oziosa, all'età di sedici anni, Tommaso Campailla si trasferì a Catania al fine di studiare giurisprudenza presso la locale università. Tuttavia, l'improvvisa morte del padre lo indusse a tornare nella città natale, da cui non si spostò mai più. Con straordinaria vivacità intellettuale, tutta la sua vita successiva sarà dedicata allo studio.
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🏫 Membro onorario di prestigiose accademie europee (da Urbino a Palermo, da Roma a Torino, da Parigi a Londra e Lipsia), Campailla godette di vasta celebrità pur non essendosi mai allontanato dalla sua Modica (come in seguito farà Immanuel Kant con Königsberg). Rifiutò persino importanti cattedre a Padova e Londra. In corrispondenza epistolare con il famoso Ludovico Antonio Muratori, Campailla destò anche l'interesse di uno dei principali filosofi britannici del diciottesimo secolo, George Berkeley, che desideroso di conoscerlo si recò a Modica nel 1718, informandolo delle recenti scoperte di Newton. A causa della sua ritrosia a viaggiare non si recò nemmeno nella più vicina Palermo, dove era stato invitato a presenziare alla cerimonia di incoronazione di Vittorio Amedeo di Savoia nel 1713.
🩺 Pur non essendo un medico professionista, Tommaso Campailla si dedicò anche agli studi di medicina, ideando le cosiddette “botti di Campailla”, utilizzate per curare la sifilide e non solo. Il successo di questa invenzione medica fu tale che la città di Modica acquisì notorietà in Europa per via dell'innovativo metodo di cura.
⚰️ Di salute sempre cagionevole, Campailla morì a Modica il 6 febbraio 1740, ucciso da un colpo apoplettico all'età di 72 anni. Nella sua “Biografia degli uomini illustri della Sicilia”, Giuseppe Emanuele Ortolani lo definirà il «nuovo Empedocle Siciliano».
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