♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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🗓️ 15 Febbraio‌‌

📖Proverbiu du jionnu

"Pani schittu e cassaru"

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✍️ IL TRADUTTORE DI ORAZIO

Il 15 febbraio 1843 moriva a #Siracusa, sua città natale, il poeta e traduttore classico Tommaso Gargallo, considerato il più importante traduttore del poeta romano Orazio.

Nato nella città aretusea il 25 settembre 1760, Gargallo viene considerato appartenente al filone dell’illuminismo siciliano e meridionale e fu un aperto avversario del romanticismo.

Personaggio di primo piano nella storia moderna di Siracusa, Tommaso Gargallo pubblicò nel 1791 un’opera intitolata “Memorie Patrie per lo ristoro della città di Siracusa”, con la quale formulò delle proposte per la rinascita dell’antica città.

Proprio per l’importanza avuta nella storia di Siracusa, persino la prima squadra di calcio della città aretusea, fondata nel 1924 e da cui discende l’odierno Siracusa Calcio, prese il nome di Circolo Sportivo Tommaso Gargallo.

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"Cu’ vecchiu voli campari, a bbon’ura voli accuminzari".

"Chi fino alla vecchiaia vuol campare, di buon’ora, presto, deve cominciare".

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🗓️ 16 Febbraio

📖Proverbiu du jionnu

"Diu a cu voli beni, manna cruci e peni".

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✍️ TRA ROMANZO E CINEMA

Il 16 febbraio 1903 nasceva a #Catania lo scrittore, giornalista e sceneggiatore Ercole Patti, più volte finalista al Premio Strega ed autore legato a grandi nomi del cinema italiano come Mario Soldati, Vittorio De Sica, Alessandro Blasetti, Mario Camerini, Dino Risi e Mauro Bolognini.

Sceneggiatore di diversi film diretti da Mario Camerini negli anni trenta, Patti giunse alla notorietà nazionale grazie al romanzo “Quartieri alti” (1940), che 5 anni dopo verrà trasposto al cinema da Mario Soldati.

Più volte finalista allo Strega negli anni cinquanta, Ercole Patti diede alle stampe nel 1967 quello che è considerato il suo capolavoro, “Un bellissimo novembre”, trasposto cinematograficamente due anni dopo da Mario Bolognini. Con “Diario Siciliano” (1971) lo scrittore catanese si aggiudicò anche il Premio Campiello.

Cinque anni dopo, il 15 novembre 1976, Ercole Patti morirà a #Roma a causa di un tumore.

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Chi le mangia "un mori mai": in Sicilia è un elisir di lunga vita e un (noto) modo di dire

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Telo Quaresimale – Basilica di Sant’Agata - Montemaggiore Belsito (PA)

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Risalente alla prima metà del 1700 e attribuito a Filippo Randazzo, è stato ritrovato nel 2017 in un baule nei locali adiacenti alla Basilica del paese.

L’opera, che rappresenta la Deposizione dalla Croce, è eseguita su una tela di lino che misura m 15×9.

La Croce, ormai senza il Cristo, figura altissima tra uno squarcio di nubi. Ai suoi piedi, in una delicata ed armonica composizione, figurano i personaggi della narrazione evangelica.

L’Addolorata tiene in grembo il corpo esanime del Figlio adagiato su un telo; accanto, la Maddalena e la Veronica.

A sinistra e alle spalle della Madonna, Giuseppe d’Arimatea e Giovanni; sullo sfondo la città di Gerusalemme. A destra, un olivo simbolo di pace e, a terra, rametti sparsi.

In basso: i trre chiodi distorti, il martello e la corona di spine, simboli del sacrificio della Crocifissione.

E ancora, un bacile con un panno per tergere la Salma e un unguentario per cospargerla prima di avvolgerla nel Sudario per la sepoltura.

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🗓️ 19 Febbraio

📖Proverbiu du jionnu

"U pisci fedi da testa"

📜 UN TRATTATO RIMASTO CARTA

Il 19 febbraio 1291 Alfonso III d'#Aragona e Carlo II d'#Angiò stipularono il Trattato di #Tarascona, che avrebbe dovuto condurre all'abbandono della #Sicilia da parte della dinastia aragonese.

L'accordo rimase comunque inapplicato e nel 1295 il successore di Alfonso, Giacomo, stipulerà ad #Anagni un altro patto con gli angioini. Ad esso tuttavia si opporrà la resistenza dei siciliani, che eleggeranno Re di Sicilia Federico III.

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Archivio storico comunale di Palermo

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Post del 18/02/2024 14:15
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L'archivio storico comunale di Palermo è un edificio che conserva gli archivi dell'amministrazione comunale di Palermo, che contengono documenti a partire dalla fine del XIII secolo fino al 1957

La struttura si trova nell'ex convento Agostiniano della chiesa di San Nicolò da Tolentino, edificato nel XVII secolo e situato al civico 157 di via Maqueda, a Palermo

Nel 1866 l'edificio venne adibito all'uso di vari uffici e istituzioni, tra cui l'archivio comunale, che venne inizialmente collocato prima nella Sala degli Abbaini e nella Sala Rettangolare. Il primo archivista fu Fedele Pollaci Nuccio (dal 1866 fino alla sua morte nel 1901).

Il nucleo centrale dell'archivio è costituito dalla sala Damiani Almeyda, progettata nel 1881, e terminata nel 1885 dall'architetto Giuseppe Damiani Almeyda, già progettista del Teatro Politeama, e considerata un capolavoro di ingegneria per la sua struttura ricavata nel complesso di un antico convento. Per isolarla dall'umidità, creata da una vena d'acqua che scorre nelle sue fondamenta, il progettista realizzò delle intercapedini.

L'ampia sala, supportata da grandi pilastri, ha un'altezza di 17,50 metri, un soffitto a cassettoni e le sue pareti hanno una superficie di oltre 7.000 m2 e sono rivestire interamente da scaffalature in legno contenenti documenti storici, dagli inizi del XIV secolo alla metà del XIX, riguardanti la storia della città di Palermo, libri e corrispondenze di uomini illustri che hanno legato la loro attività alla città. L'accesso alle scaffalature avviene tramite una scala a chiocciola che raggiunge le balconate, disposte tutto intorno alle scaffalature a vari livelli, consentendo la consultazione dei documenti in esse contenuti. Sulle balconate, delimitate da inferriate in artistico ferro battuto, sono anche presenti dei leggii per agevolare la consultazione dei documenti.

La lettura può anche essere fatta nella cosiddetta Sala di studio che consente una lettura della documentazione in un ambiente silenzioso e raccolto. In questo caso si possono utilizzare dei montacarichi che consentono di portare i documenti al piano terra.

Dal 1996 l'archivio comunale è diretto da Eliana Calandra.

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La collezione dell'archivio comprende documenti di storia locale di Palermo dalla fine del XIII secolo fino alla metà del XX secolo, per un totale di circa 15.290 unità archivistiche comprese tra l'anno 1295 e il 1957.

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Post del 18/02/2024 14:16
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Questi includono le pergamene (certificati) del Tabularium con cui papi e re concessero alla città privilegi, benefici e diritti; inoltre vi sono atti del Senato, appalti, liste di inventario, regolamenti del Consiglio, Cerimoniali, precauzioni, statuti delle corporazioni, l'elenco universale dei beni urbani, cimeli del Risorgimento e documenti successivi all'unità d'Italia.

Fra i documenti più rari si possono citare rari manoscritti medievali (tra cui un registro di controllo degli Angiovini del 1274 e una raccolta di imbreviature del 1298/1299 del notaio Adamo de Citella), lettere autografe di personaggi del risorgimento italiano, come il Re Umberto I di Savoia, il generale Giuseppe Garibaldi e il politico Francesco Crispi, oltre a documenti sulla storia politica ed economica di Palermo.

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