⚜Città di Agira

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Agira è tra le città più belle del territorio di Enna, grazie agli splendidi paesaggi naturali della Riserva Naturale Vallone di Piano della Corte e ai monumenti sparsi in tutta la cittadina.

Ad Agira è possibile trovare uno dei quartieri arabi più antichi della Sicilia, oltre a numerose Chiese "quella principale l'Abbazia di San Filippo, intitolata al Santo Patrono, e la Chiesa del Santissimo Salvatore, che custodisce l’Aron di Agira"

La città di Agira gode di una storia millenaria davvero suggestiva " Museo Naturalistico Diodoro Siculo" sorgendo sui resti dell’antica città sicula Agyrion, la stessa che venne poi colonizzata dai greci al loro arrivo in Sicilia.

Gli elementi storici e mondani di Agira rendono questa località tra le più belle affascinanti del territorio siciliano.

Non perdetevi le eccezionali Cassatelle di Agira, il dolce tipico di questa città.

Sapevi che qui nacque Diodoro Siculo intorno al 90 a.C.?
Fu uno storico siceliota, ma ne parleremo nel prossimo post.

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Diodoro Siculo

Fu uno storico siceliota, autore di un’importante opera monumentale di storia universale, la “Bibliotheca historica”.

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Diodoro Siculo nato ad Agira intorno al 90 a.C., studioso che dal nome della regione di nascita fu indicato con la denominazione di “Siculo”, ma che, di fatto, di Siculo aveva ben poco, giacché trascorse la maggior parte della propria vita a Roma.

E proprio a Roma Diodoro Siculo scrisse la sua colossale opera dal titolo “Biblioteca Storica” composta da 40 volumi e scritta dal 60 al 30 a.C.

Il titolo dell'opera (Biblioteca), scelto dal suo autore, illustra perfettamente quali fossero le intenzioni di Diodoro: comporre un'opera che, raccogliendo sotto un unico sguardo di insieme i testi di numerosi storici, si facesse essa stessa "biblioteca".

L'opera di Diodoro è insomma un "libro di libri" formato dall'unione di diverse opere storiche.

La sua “Biblioteca Storica” riporta difatti varie fonti di libri, riletti e revisionati, di altri autori che lo precedettero come Ecateo, Ctesia di Cnido, Eforo, Teopompo, Duride, Ieronimo di Cardia, Evemero, Polibio, Posidonio, di vari annalisti romani, di Timeo di Tauromenio ed Eforo di Cuma.

La cosa particolare è che molte opere di questi autori, dopo la lettura da parte di Diodoro Siculo, andarono inspiegabilmente perdute, per cui si può pensare che la storia riportata da Diodoro Siculo fu fortemente condizionata dalla politica romana del I secolo a.C., tant’è che vi furono durissimi giudizi della critica dell’Ottocento nei suoi confronti, fino al punto di essere definito “il più miserabile degli scrittori” dal tedesco Schwartz.

Sull’attendibilità dell’opera riguardante il re dei Siculi Ducezio, va detto che nell’epoca in cui fu scritta, Roma aveva l’esigenza di minare l’attendibilità dei vari eroi Siculi del passato così da smorzare l’animo insurrezionale delle genti di Sicilia che si erano espresse con tutta una serie di conflitti contro i Romani (vedasi Euno, Salvio e Antenione) indicati come: “guerre servili”.

Nonostante ciò, Diodoro Siculo ci parla dei vari eroi Siculo/Sicani appresi dai testi di Timeo da Tauromenio e di Eforoh di Cuma.

Anche se purtroppo non possiamo visionare i testi di originali (perché dopo la lettura di Diodoro Siculo le opere su Ducezio di Timeo di Tauromenio e di Eforo di Cuma andarono perdute), ci ritroviamo a leggere che il grande re Siculo Ducezio, dopo avere combattuto la tirannia in Sicilia e dopo avere restituito la democrazia alle varie città Sicule e Siceliote formando una confederazione di città Sicule che fu denominata “Synteleia”, si trovò incomprensibilmente a combattere contro i suoi alleati Siracusani.

Inspiegabilmente sconfitto, si rese supplice a Siracusa e per avere salva la vita tradì il suo popolo usufruendo di un esilio dorato a Corinto.

Stessa cosa accadde ad altri eroi Siculi, tali Leuskapis, Pediacrates, Nuphonas, Glychatas, Bytaeas e Crytidas (Diod.Sic. IV, 23) che caddero inesorabilmente sotto i colpi di Eracle.

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☀️Previsioni Sabato 29 luglio 2023☀️

☀️Condizioni: Sin dal mattino e per il resto della giornata cielo sereno o poco nuvoloso su tutta l’isola.

🌊Mari: poco mossi, localmente mosso il Canale di Sicilia occidentale.

🌡Temperature in lieve aumento sia nei valori massimi che minimi, qualche grado oltre le medie stagionali, con punte di +38°C/+40°C nelle zone interne centro-orientali.

🌬Venti di debole intensità di direzione variabile, a regime di brezza lungo le aree costiere.

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"Palermo come Beirut", Cosa Nostra uccide Rocco Chinnici. Era il 29 luglio 1983 - Leccenews24 ​

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⚜Accaddeoggi

☀️Previsioni Martedi 1 Agosto 2023☀️

☀️Condizioni: Cielo sereno o poco nuvoloso ovunque, eccetto qualche addensamento nuvoloso a carattere pomeridiano lungo le aree interne ed i rilievi montuosi della Sicilia centro orientale, che renderanno il cielo temporaneamente nuvoloso con qualche isolato fenomeno lungo il comprensorio etneo.

🌊Mari: Mari calmi o poco mossi, localmente mosso potrà risultare il Canale di Sicilia.

🌡Temperature: Temperature senza grosse variazioni di rilievo con temperature comprese tra i +30°C/+32°C della fascia costiera Tirrenica, ed i +35°C/+37°C delle aree interne della Sicilia centro orientale.

🌬Venti Venti deboli di direzione variabile o a regime di brezza lungo le coste, salvo temporanei rinforzi di Maestrale lungo il settore occidentale e sud occidentale dell’isola.

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☀️ L'alba di oggi 📍Ortigia ❤️

“𝐎𝐠𝐧𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐥’𝐚𝐥𝐛𝐚 𝐜𝐢 𝐫𝐞𝐠𝐚𝐥𝐚 𝐮𝐧 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐫𝐚𝐝𝐢𝐨𝐬𝐨.”

Sicilia Terra Mia Buongiorno☀️

Grazie al nostro amico
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Una bellezza (siciliana) che cade a picco sul mare: il monte solitario dalla forma "buffa" ​

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📍Teatro Greco Romano di Catania

Il teatro romano di Catania è situato nel centro storico della città etnea, tra piazza S. Francesco, via Vittorio Emanuele, via Timeo e via Teatro greco.

Il suo aspetto attuale risale al II secolo ed è stato messo in luce a partire dalla fine del XIX secolo. A est confina con un teatro minore, detto odeon.

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Il Teatro antico di Catania insiste sulle estreme pendici meridionali della collina di Montevergine, l’acropoli della città antica, tra le odierne vie Vittorio Emanuele, Crociferi e Teatro greco. L’area presenta testimonianze di frequentazione dall’età preistorica e conserva tratti dell’edificio teatrale di età greca, verosimilmente collegato al santuario di Demetra e Kore individuato nell’attigua via Crociferi. L’attuale struttura risale all’età romana e presenta diverse fasi costruttive, la prima risalente al I secolo d.C.
 
Nel corso della seconda, databile al secolo successivo, il teatro assunse proporzioni maggiori e più fastose grazie alla costruzione di un ingresso monumentale, di una cavea più ampia e di un edificio scenico più articolato e riccamente decorato. Alla stessa fase risale la costruzione dell’attiguo Odeon, utilizzato per gare poetiche e musicali e per le prove degli spettacoli messi in scena nel teatro maggiore. Ulteriormente modificato e restaurato nel III e IV secolo d.C., tra V e VI secolo, dopo essere stato utilizzato per spettacoli acquatici, il teatro, come l’Odeon, venne abbandonato e progressivamente coperto da edifici. Due abitazioni (Casa Pandolfo – Casa Liberti), preservate dalla demolizione, fungono oggi da Antiquarium ed espongono le testimonianze più significative prodotte dalle indagini archeologiche.
 
In Via Vittorio Emanuele, 270 e in Via Teatro greco, 7 sono presenti gli accessi per i disabili.

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