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🐘 L'elefante simbolo di Catania.
<< 'U Liotru>> , che sovrasta la fontana del Vaccarini in #piazzaDuomo e tutta la monumentale opera marmorea settecentesca sono stati restituiti alla città, dopo i lavori di restauro.
🎥 @comunecatania
👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
⚜#catania #arteecultura
⚜#benistoricoartistici
⚜#patrimoniodibellezzza
<< 'U Liotru>> , che sovrasta la fontana del Vaccarini in #piazzaDuomo e tutta la monumentale opera marmorea settecentesca sono stati restituiti alla città, dopo i lavori di restauro.
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➡️"Ogni città si riflette nella sua memoria, e l'elefante è un punto certo – ha detto il sindaco Enrico Trantino - . Non avrei pensato quanto potesse mancare il nostro Liotru ai catanesi se non avessi colto le richieste pressanti: ' ma quand'è che 'u scummigghiamu'.
E' la dimostrazione di come la città sia legata al nostro elefante che rappresenta tutto, da dove veniamo e soprattutto chi siamo, è la nostra resilienza rispetto agli eventi calamitosi e rispetto a tutto ciò che in passato è stato contro Catania.
Catania è l'unica città al mondo che annovera un arco di trionfo rispetto agli eventi naturali.
La porta Ferdinandea, cosiddetta porta del Fortino, è stata proprio eretta cento anni dopo l'eruzione dell'Etna per la sconfitta di quegli eventi, l'eruzione e il terremoto, che non ci hanno sconfitto e non ci potranno sconfiggere.
Come non ci potrà certamente sconfiggere il degrado, l'incuria, non ci potrà sconfiggere la brutta politica. Dobbiamo cercare di essere tutti proiettati verso la dimensione che oggi si riflette in questa straordinaria opera di restauro”.
👉Tantissimi i catanesi che insieme a diversi turisti e visitatori hanno assistito, nonostante il caldo torrido, al momento gioioso di "riapertura" della fontana, “Segno del profondo legame tra il monumento dell’Elefante e la città di Catania”, ha commentato il sindaco, rinfrescandosi infine il viso con l'acqua cristallina della fontana e refrigerando con alcuni zampilli anche chi gli stava vicino, in un siparietto che ha coivolto pure i giornalisti presenti.
👉@sicilianewseinfo
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E' la dimostrazione di come la città sia legata al nostro elefante che rappresenta tutto, da dove veniamo e soprattutto chi siamo, è la nostra resilienza rispetto agli eventi calamitosi e rispetto a tutto ciò che in passato è stato contro Catania.
Catania è l'unica città al mondo che annovera un arco di trionfo rispetto agli eventi naturali.
La porta Ferdinandea, cosiddetta porta del Fortino, è stata proprio eretta cento anni dopo l'eruzione dell'Etna per la sconfitta di quegli eventi, l'eruzione e il terremoto, che non ci hanno sconfitto e non ci potranno sconfiggere.
Come non ci potrà certamente sconfiggere il degrado, l'incuria, non ci potrà sconfiggere la brutta politica. Dobbiamo cercare di essere tutti proiettati verso la dimensione che oggi si riflette in questa straordinaria opera di restauro”.
👉Tantissimi i catanesi che insieme a diversi turisti e visitatori hanno assistito, nonostante il caldo torrido, al momento gioioso di "riapertura" della fontana, “Segno del profondo legame tra il monumento dell’Elefante e la città di Catania”, ha commentato il sindaco, rinfrescandosi infine il viso con l'acqua cristallina della fontana e refrigerando con alcuni zampilli anche chi gli stava vicino, in un siparietto che ha coivolto pure i giornalisti presenti.
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☀️Previsioni domenica 16 luglio 2023☀️
☀️Condizioni: il cielo si presenterà prevalentemente sereno su tutta la Regione per l'intera giornata.
🌡Temperature: in lieve aumento e su valori al di sopra delle medie del periodo. Saranno possibili picchi fino a +41°C/+42°C sulle coste del trapanese, sul nisseno e sull'entroterra agrigentino.
🌬Venti: molto deboli da direzione variabile o assenti di notte, al mattino e a sera. Nel corso delle ore centrali della giornata, la ventilazione si disporrà a regime di brezza con intensità debole.
🌊Mari: calmi o poco mossi tutti i bacini.
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☀️Condizioni: il cielo si presenterà prevalentemente sereno su tutta la Regione per l'intera giornata.
🌡Temperature: in lieve aumento e su valori al di sopra delle medie del periodo. Saranno possibili picchi fino a +41°C/+42°C sulle coste del trapanese, sul nisseno e sull'entroterra agrigentino.
🌬Venti: molto deboli da direzione variabile o assenti di notte, al mattino e a sera. Nel corso delle ore centrali della giornata, la ventilazione si disporrà a regime di brezza con intensità debole.
🌊Mari: calmi o poco mossi tutti i bacini.
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GRANITA SICILIANA
Granita, ristoru mi veni a dari,
sapuri e piaciri mi duni a mia,
cu t’assaggia ci voli riturnari,
e non finisci di vantari a tia,
la Sicilia la megghiu sapi fari,
e di lu vantu ci havi la so via,
li gusti sunu tutti d’assaggiari,
granita si musica e puisia.
🖋<<Giovanni >>
👉🏻📸©@sicil_iaterramia
👉@sicilianewseinfo
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🖋#poesia
🗣#dialettosiciliano
⚜#sicily
©#instagram
Granita, ristoru mi veni a dari,
sapuri e piaciri mi duni a mia,
cu t’assaggia ci voli riturnari,
e non finisci di vantari a tia,
la Sicilia la megghiu sapi fari,
e di lu vantu ci havi la so via,
li gusti sunu tutti d’assaggiari,
granita si musica e puisia.
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CANNOLU SICILIANU
Cannolu si di tutti prifiritu,
di la Sicilia ci hai lu so’ valuri,
chinu di ricotta veni sirvitu,
mi piaci e ti manciu cu fururi,
a li furasteri ci duni l‘nvitu,
offri la ducizza e lu to' sapuri,
cannolu Sicilianu si squisitu,
t’amu e vali quantu vali l’amuri.
🖋<<Giovanni>>
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di la Sicilia ci hai lu so’ valuri,
chinu di ricotta veni sirvitu,
mi piaci e ti manciu cu fururi,
a li furasteri ci duni l‘nvitu,
offri la ducizza e lu to' sapuri,
cannolu Sicilianu si squisitu,
t’amu e vali quantu vali l’amuri.
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☀️Previsioni lunedì 17 luglio 2023☀️
☀️Condizioni: il cielo si presenterà prevalentemente sereno su tutta la Regione per l'intera giornata.
🌡Temperature: in lieve ulteriore aumento e su valori al di sopra delle medie del periodo. Saranno possibili picchi fino a +41°C/+42°C sulle coste del trapanese, sul nisseno e sull'ennese e sulle aree di entroterra di catanese ed agrigentino.
🌬Venti: molto deboli da direzione variabile o assenti di notte, al mattino e a sera. Nel corso delle ore centrali della giornata, la ventilazione si disporrà a regime di brezza con intensità debole.
🌊Mari: calmi o poco mossi tutti i bacini.
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☀️Condizioni: il cielo si presenterà prevalentemente sereno su tutta la Regione per l'intera giornata.
🌡Temperature: in lieve ulteriore aumento e su valori al di sopra delle medie del periodo. Saranno possibili picchi fino a +41°C/+42°C sulle coste del trapanese, sul nisseno e sull'ennese e sulle aree di entroterra di catanese ed agrigentino.
🌬Venti: molto deboli da direzione variabile o assenti di notte, al mattino e a sera. Nel corso delle ore centrali della giornata, la ventilazione si disporrà a regime di brezza con intensità debole.
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Archeologia . Scoperto il porto di Selinunte, potrebbe cambiare la storia della città
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Archeologia . Scoperto il porto di Selinunte, potrebbe cambiare la storia della città
Le strutture emerse a Selinunte, potrebbero essere i resti di uno dei due porti della città - Ansa COMMENTA E CONDIVIDI Il sito archeologico di Selinunte ha svelato una nuova sorpresa: è stata casualmente scoperta una struttura lunga 15 metri e composta da…
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ARVULIDDU DI CIRASA
Arvuliddu cu amuri ju ti chiantai
na la virdi campia arretu a la casa,
criscisti forti e sempri ti vantai,
‘na maravigghia era la to’ cirasa.
Scurdari ju non pozzu lu' sapuri
‘nta la vucca la ducizza lassavi,
era lu vantu miu lu to’ culuri,
e ‘nta lu to' ramu la maturavi.
Arvuliddu di ummira e di frischizza,
‘nta la stati facevi a mia riparu,
pi tia chianciu e provu la tristizza,
e ‘nta lu cori lu duluri amaru.
'Na manu “disonesta” è ‘nvidijusa,
vosi fari la so' vili addumata,
chi lacrimi la cinniri piatusa
di l’amaru chiantu veni vagnata.
Arvuliddu ti luvaru la vita,
ti penzu e di gran collira mi pigghìu,
eri nicuzzu quantu ‘na matita,
e ti criscii comu si criscii un “figghiu” !
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Arvuliddu cu amuri ju ti chiantai
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criscisti forti e sempri ti vantai,
‘na maravigghia era la to’ cirasa.
Scurdari ju non pozzu lu' sapuri
‘nta la vucca la ducizza lassavi,
era lu vantu miu lu to’ culuri,
e ‘nta lu to' ramu la maturavi.
Arvuliddu di ummira e di frischizza,
‘nta la stati facevi a mia riparu,
pi tia chianciu e provu la tristizza,
e ‘nta lu cori lu duluri amaru.
'Na manu “disonesta” è ‘nvidijusa,
vosi fari la so' vili addumata,
chi lacrimi la cinniri piatusa
di l’amaru chiantu veni vagnata.
Arvuliddu ti luvaru la vita,
ti penzu e di gran collira mi pigghìu,
eri nicuzzu quantu ‘na matita,
e ti criscii comu si criscii un “figghiu” !
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La "lupa" avvolge lo Stretto di Messina.
Dall’alba di questa mattina la “lupa” ha avvolto lo Stretto di Messina.
E quell’inconsueta nebbia ha fatto praticamente scomparire la Calabria agli occhi dei messinesi.
Un fenomeno affascinante e assai noto tra le due sponde. A causarlo è la differenza di temperatura, con l’aria calda che entra in contatto con la superfice del mare, ben più fredda, formando uno strato di nubi che può superare anche i cento metri d’altezza e spingersi fino alla costa.
Solitamente la “lupa” si manifesta tra la fine dell’inverno e la primavera e la vera sorpresa è stata vederla in piena estate. E sui “social” c’è chi ha immortalato la “lupa” all’alba, come il messinese Nino Micali, che ha ironizzato anche su un tema parecchio discusso esprimendo il suo pensiero:
“La “lupa” ha divorato il Ponte sullo Stretto”. (Fabrizio Bertè)
👉@sicilianewseinfo
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⚜#strettodimessina
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Dall’alba di questa mattina la “lupa” ha avvolto lo Stretto di Messina.
E quell’inconsueta nebbia ha fatto praticamente scomparire la Calabria agli occhi dei messinesi.
Un fenomeno affascinante e assai noto tra le due sponde. A causarlo è la differenza di temperatura, con l’aria calda che entra in contatto con la superfice del mare, ben più fredda, formando uno strato di nubi che può superare anche i cento metri d’altezza e spingersi fino alla costa.
Solitamente la “lupa” si manifesta tra la fine dell’inverno e la primavera e la vera sorpresa è stata vederla in piena estate. E sui “social” c’è chi ha immortalato la “lupa” all’alba, come il messinese Nino Micali, che ha ironizzato anche su un tema parecchio discusso esprimendo il suo pensiero:
“La “lupa” ha divorato il Ponte sullo Stretto”. (Fabrizio Bertè)
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Andrea Calogero Camilleri è stato uno scrittore, sceneggiatore, regista teatrale, drammaturgo e docente universitario.
Nacque a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925.
E' a pieno titolo, uno dei più grandi e popolari scrittori. Le sue opere, tradotte in quaranta lingue, hanno venduto nel mondo oltre 10 milioni di copie, mentre in Italia hanno superato i 20 milioni.
La Sicilia, nei lavori di Camilleri, non è mai solo una cornice. Al contrario, l’autore prova in tutti i modi a descriverla nella sua interezza e intimità. Ne fa emergere gli aspetti più autentici: in questo senso è fondamentale l’uso che viene fatto del linguaggio siciliano.
Lo scrittore usa parole dialettali dotate di forza e significato, ma anche di quell’ambiguità o ambivalenza: caratteristiche che le loro omologhe italiane non hanno. Nonostante questo, quelle parole vengono perfettamente comprese dal lettore, anche quello che non conosce la lingua siciliana.
Camilleri, profondo conoscitore del dialetto siciliano, lo utilizza in tutte le sue forme e varietà, e lo inserisce all’interno delle frasi sfruttandone la musicalità per rendere il periodo maggiormente intuibile e godibile.
Un vero e proprio fenomeno letterario, confermato dal successo narrativo, e televisivo, del suo personaggio, il commissario Salvo Montalbano, in assoluto tra i più famosi ed amati di tutta la letteratura italiana.
Un mito ed un esempio per tanti giovani autori siciliani.
“ Essere orgogliosi delle proprie radici però non significa chiudersi e rifiutarsi di conoscere la grammatica italiana, ritenendo snob "quelli del nord" quando ci correggono. Anzi, utilizzare il proprio dialetto (più che dialetto è una lingua a tutti gli effetti) con consapevolezza, può soltanto arricchire ”.
<<Andrea Camilleri>>
Andrea Camilleri ci ha lasciati il 17 Luglio del 2019. Riposa nella Città Eterna, al cimitero Acattolico.
👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
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#limportanzadellamemoria #siciliacultura #letteraturasiciliana #storiadisicilia
#siciliastoria
Nacque a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925.
E' a pieno titolo, uno dei più grandi e popolari scrittori. Le sue opere, tradotte in quaranta lingue, hanno venduto nel mondo oltre 10 milioni di copie, mentre in Italia hanno superato i 20 milioni.
La Sicilia, nei lavori di Camilleri, non è mai solo una cornice. Al contrario, l’autore prova in tutti i modi a descriverla nella sua interezza e intimità. Ne fa emergere gli aspetti più autentici: in questo senso è fondamentale l’uso che viene fatto del linguaggio siciliano.
Lo scrittore usa parole dialettali dotate di forza e significato, ma anche di quell’ambiguità o ambivalenza: caratteristiche che le loro omologhe italiane non hanno. Nonostante questo, quelle parole vengono perfettamente comprese dal lettore, anche quello che non conosce la lingua siciliana.
Camilleri, profondo conoscitore del dialetto siciliano, lo utilizza in tutte le sue forme e varietà, e lo inserisce all’interno delle frasi sfruttandone la musicalità per rendere il periodo maggiormente intuibile e godibile.
Un vero e proprio fenomeno letterario, confermato dal successo narrativo, e televisivo, del suo personaggio, il commissario Salvo Montalbano, in assoluto tra i più famosi ed amati di tutta la letteratura italiana.
Un mito ed un esempio per tanti giovani autori siciliani.
“ Essere orgogliosi delle proprie radici però non significa chiudersi e rifiutarsi di conoscere la grammatica italiana, ritenendo snob "quelli del nord" quando ci correggono. Anzi, utilizzare il proprio dialetto (più che dialetto è una lingua a tutti gli effetti) con consapevolezza, può soltanto arricchire ”.
<<Andrea Camilleri>>
Andrea Camilleri ci ha lasciati il 17 Luglio del 2019. Riposa nella Città Eterna, al cimitero Acattolico.
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