Otto Storie per l’8 Marzo 🌼 per ricordare le donne che con la loro arte e le loro lotte hanno cambiato la Sicilia (e l’Italia).
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Pasta con le sarde: le origini del piatto e la ricetta tradizionale
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Pasta con le sarde: le origini del piatto e la ricetta tradizionale
09 Mar 2023 FAQ Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui! UNISCITI
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Castelluccio di Gela risale al XIII sec,
di origini Sveve, poggia in cima ad una collina di gesso e domina il golfo a difesa della città. Purtroppo ad oggi non è visitabile, se non dall’esterno, ma la visita vale comunque la pena: godrete di un panorama mozzafiato che spazia su tutta la piana di Gela.
E poi il Castelluccio è animato da una serie di leggende. Si narra infatti che in tempi remoti il castello fosse abitato da una bellissima castellana dalla lunga chioma e tutti gli abitanti del luogo erano attratti dalla sua bellezza, ma chi osava avvicinarsi finiva per scomparire nel nulla.
Non solo: secondo i contadini tra le mura del castello si aggiravano strane ombre, forse fantasmi di epoche lontane, rimasti lì a protezione di un prezioso tesoro (a truvatura, come si chiama in buona parte della Sicilia). Nessuno è mai riuscito a trovare l’ambito forziere...
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E poi il Castelluccio è animato da una serie di leggende. Si narra infatti che in tempi remoti il castello fosse abitato da una bellissima castellana dalla lunga chioma e tutti gli abitanti del luogo erano attratti dalla sua bellezza, ma chi osava avvicinarsi finiva per scomparire nel nulla.
Non solo: secondo i contadini tra le mura del castello si aggiravano strane ombre, forse fantasmi di epoche lontane, rimasti lì a protezione di un prezioso tesoro (a truvatura, come si chiama in buona parte della Sicilia). Nessuno è mai riuscito a trovare l’ambito forziere...
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Castelli della Sicilia centrale - Visit Sicily
Abbondanza è la parola-chiave per comprendere la Sicilia nelle sue mille sfaccettature: da un versante all’altro dell’isola, sono infinite le soluzioni per itinerari di poche ore, giorni o settimane. Castelli della Sicilia centrale Itinerari Castelli della…
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Il mercato del Capo è uno dei quattro mercati storici di Palermo.
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L’accesso principale è rappresentato dall’antica Porta Carini, attraverso cui si susseguono bancarelle e bottegai che espongono le proprie merci, attirando abitanti e turisti che si soffermano a osservare, assaggiare, contrattare o acquistare.
Nei secoli, il Capo ha mantenuto il suo carattere popolare, con un aspetto davvero simile ai tipici Suk Orientali.
Ad attirare l’attenzione sono principalmente i generi alimentari: dal pesce alla carne, dallo street food palermitano ai buonissimo piatti della tradizione, dalla frutta alle spezie posizionate in ordine cromatico, i prodotti vengono ordinati quasi artisticamente creando un contesto inimitabile di colori, odori e sapori.
Caratteristiche sono anche le taverne collocate lungo le vie del mercato del Capo, dove è possibile sorseggiare un bicchiere di vino, gustando pesce fresco, sfincione, panelle e crocché.
All’interno del mercato sorgono anche tesori artistici e bellissime chiese che si possono ammirare passeggiando per la via principale.
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Caratteristiche sono anche le taverne collocate lungo le vie del mercato del Capo, dove è possibile sorseggiare un bicchiere di vino, gustando pesce fresco, sfincione, panelle e crocché.
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Alla caduta dell'Emirato di Sicilia l'edificio era poco più di una costruzione fortificata.
Al tempo del Gran Conte Ruggero I è documentato come opera maestosa e regale, che si prodigò a restaurarlo ed ingrandirlo ulteriormente erigendo le torri riquadrate e quella ottagonale provvista di scala a chiocciola, campana e pennone ove issare lo stendardo degli Altavilla.
Fra gli ospiti della struttura Riccardo I Cuor di Leone, fratello di Giovanna Plantageneto e cognato del Re di Sicilia Guglielmo II d'Altavilla. Quest'ultimi contrassero matrimonio il 10 febbraio 1177, Giovanna fu incoronata regina di Sicilia, nella Cattedrale di Palermo il 13 febbraio 1177.
La Rocca fu pertanto dimora durante i frequenti passaggi di Riccardo, specie durante la terza crociata, evento che determinò il soggiorno in città prima di continuare il suo viaggio verso la Terra Santa nell'arco temporale compreso fra settembre 1190 e aprile 1191.
Verosimilmente in attesa di proseguire verso il Santo Sepolcro, il re avrebbe edificato o comunque rinforzato la fortezza per tenere a freno i "Greci" messinesi che non vedevano di buon occhio la sua presenza in città per le ben note attività repressive, specie nei confronti degli ebrei e ancor più verso i seguaci dell'islam.
Al re è attribuito un aberrante massacro di cittadini messinesi nell'assoluta indifferenza di Filippo Augusto di Francia, anch'egli presente in città, e di Tancredi d'Altavilla, re di Sicilia, che si accontentò di diplomatiche scuse.
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Fra gli ospiti della struttura Riccardo I Cuor di Leone, fratello di Giovanna Plantageneto e cognato del Re di Sicilia Guglielmo II d'Altavilla. Quest'ultimi contrassero matrimonio il 10 febbraio 1177, Giovanna fu incoronata regina di Sicilia, nella Cattedrale di Palermo il 13 febbraio 1177.
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Verosimilmente in attesa di proseguire verso il Santo Sepolcro, il re avrebbe edificato o comunque rinforzato la fortezza per tenere a freno i "Greci" messinesi che non vedevano di buon occhio la sua presenza in città per le ben note attività repressive, specie nei confronti degli ebrei e ancor più verso i seguaci dell'islam.
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