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Le città della Sicilia Occidentale sono tasselli di un mosaico unico ed eccezionale.
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🎊Scacciuni e Fimmini di Cattafi 🎊
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Gli “Scacciuni” sono la maschera tipica di Cattafi, la cui origine sembra collocarsi fra il 1500 e il 1600, quando orde di turchi imperversavano nei nostri mari, saccheggiando e depredando le località costiere.
Dopo la battaglia contro i saraceni, che si concluse con la vittoria dei Cattafesi, prese a usarsi il termine “SCACCIUNI” per indicare, appunto, l’uomo coraggioso, il paladino della giustizia.
In segno scaramantico, i vincitori presero ad indossare, in determinate occasioni, i costumi dei vinti: abiti variopinti costituiti da un gonnellino di stoffa pregiata indossato a ridosso di un pantalone corto, portato sopra il ginocchio, dello stesso tipo di stoffa, orlato da ricami di grande pregio; una camicia (perlopiù bianca) sulla quale incrociavano nastri multicolori; scarpe, lunghe calze e guanti bianchi.
Ma il particolare più interessante era costituito da un lunghissimo cappello a forma di cono, alto ben oltre il metro, dotato di un’anima di canna ricoperta di stoffa pregiata, ornato di pietre preziose, dalla cui sommità si dipannavano una miriade di lunghi nastri colorati.
Ed ancora oggi, nel giorno di Carnevale, questa figura unica nel suo genere, come per incanto fa la sua apparizione per le strade del paese
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Dopo la battaglia contro i saraceni, che si concluse con la vittoria dei Cattafesi, prese a usarsi il termine “SCACCIUNI” per indicare, appunto, l’uomo coraggioso, il paladino della giustizia.
In segno scaramantico, i vincitori presero ad indossare, in determinate occasioni, i costumi dei vinti: abiti variopinti costituiti da un gonnellino di stoffa pregiata indossato a ridosso di un pantalone corto, portato sopra il ginocchio, dello stesso tipo di stoffa, orlato da ricami di grande pregio; una camicia (perlopiù bianca) sulla quale incrociavano nastri multicolori; scarpe, lunghe calze e guanti bianchi.
Ma il particolare più interessante era costituito da un lunghissimo cappello a forma di cono, alto ben oltre il metro, dotato di un’anima di canna ricoperta di stoffa pregiata, ornato di pietre preziose, dalla cui sommità si dipannavano una miriade di lunghi nastri colorati.
Ed ancora oggi, nel giorno di Carnevale, questa figura unica nel suo genere, come per incanto fa la sua apparizione per le strade del paese
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www.prolocotricarico.it
I gruppi di antropologico2022 – Pro Loco Tricarico
Tricarico, le maschere e le sua storia
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🎊Scacciuni e Fimmini di Cattafi 🎊
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Gli “Scacciuni” sono la maschera tipica di Cattafi, la cui origine sembra collocarsi fra il 1500 e il 1600, quando orde di turchi imperversavano nei nostri mari, saccheggiando e depredando le località costiere.
Dopo la battaglia contro i saraceni, che si concluse con la vittoria dei Cattafesi, prese a usarsi il termine “SCACCIUNI” per indicare, appunto, l’uomo coraggioso, il paladino della giustizia.
In segno scaramantico, i vincitori presero ad indossare, in determinate occasioni, i costumi dei vinti: abiti variopinti costituiti da un gonnellino di stoffa pregiata indossato a ridosso di un pantalone corto, portato sopra il ginocchio, dello stesso tipo di stoffa, orlato da ricami di grande pregio; una camicia (perlopiù bianca) sulla quale incrociavano nastri multicolori; scarpe, lunghe calze e guanti bianchi.
Ma il particolare più interessante era costituito da un lunghissimo cappello a forma di cono, alto ben oltre il metro, dotato di un’anima di canna ricoperta di stoffa pregiata, ornato di pietre preziose, dalla cui sommità si dipannavano una miriade di lunghi nastri colorati.
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In segno scaramantico, i vincitori presero ad indossare, in determinate occasioni, i costumi dei vinti: abiti variopinti costituiti da un gonnellino di stoffa pregiata indossato a ridosso di un pantalone corto, portato sopra il ginocchio, dello stesso tipo di stoffa, orlato da ricami di grande pregio; una camicia (perlopiù bianca) sulla quale incrociavano nastri multicolori; scarpe, lunghe calze e guanti bianchi.
Ma il particolare più interessante era costituito da un lunghissimo cappello a forma di cono, alto ben oltre il metro, dotato di un’anima di canna ricoperta di stoffa pregiata, ornato di pietre preziose, dalla cui sommità si dipannavano una miriade di lunghi nastri colorati.
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Tricarico, le maschere e le sua storia
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📍San Filippo del Mela, Messina
"Scacciuna"Una maschera simbolo di audacia e coraggio. Le sue origini sono antichissime e ci ricordano un evento leggendario nei giorni che si celebra nel periodo di Carnevale.
"Scacciuna"Una maschera simbolo di audacia e coraggio. Le sue origini sono antichissime e ci ricordano un evento leggendario nei giorni che si celebra nel periodo di Carnevale.
La sfilata degli "scacciuni" a Cattafi
"Cu passa di Cattàfi è tradizziùni cuntàri a stòria d’ì Scacciùni, nà storia vècchia tantu quàntu u munnu chi terra e mari la mmucciàri o funnu".
È una delle maschere siciliane più antiche, simbolo di audacia e coraggio.
Le sue origini ci ricordano un evento leggendario (che risale al 1544).
La storia raccontata che i turchi arrivarono a San Filippo del Mela, ma sulla via dell’antica strada Cucugghiàta, un gruppo di contadini di Cattafi, "armati" solo degli attrezzi di lavoro, riuscirono a cacciarli costringendoli a scappare.
Fu così che sembra si sia diffuso il sinonimo di scacciuni ovvero e uguale a coraggioso, valoroso.
U scacciùni ha un costume molto particolare il cui pezzo più importante e distintivo è un curioso lunghissimo cappello a forma di cono, addirittura alto più di un metro di tessuto arricchito con pietre preziose e sulla sommità lunghi nastri colorati.
Questo rito in Sicilia si ripete ormai da oltre 500 anni è detta anche “A Maschira“!
©@sicil_iaterramia
🎥Video realizzato da 👉🏻@puntocarni
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"Cu passa di Cattàfi è tradizziùni cuntàri a stòria d’ì Scacciùni, nà storia vècchia tantu quàntu u munnu chi terra e mari la mmucciàri o funnu".
È una delle maschere siciliane più antiche, simbolo di audacia e coraggio.
Le sue origini ci ricordano un evento leggendario (che risale al 1544).
La storia raccontata che i turchi arrivarono a San Filippo del Mela, ma sulla via dell’antica strada Cucugghiàta, un gruppo di contadini di Cattafi, "armati" solo degli attrezzi di lavoro, riuscirono a cacciarli costringendoli a scappare.
Fu così che sembra si sia diffuso il sinonimo di scacciuni ovvero e uguale a coraggioso, valoroso.
U scacciùni ha un costume molto particolare il cui pezzo più importante e distintivo è un curioso lunghissimo cappello a forma di cono, addirittura alto più di un metro di tessuto arricchito con pietre preziose e sulla sommità lunghi nastri colorati.
Questo rito in Sicilia si ripete ormai da oltre 500 anni è detta anche “A Maschira“!
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🎭 Lo spettacolare carnevale di Lipari
Un corso colorato di gioia e di allegria tra giovani che ballano, che si abbracciano e che fanno festa tutti insieme dopo le fatiche di mesi per realizzare dei bellissimi carri.
Lipari si è riscoperta più che viva e unita che mai e in tempi di odio, spaccature e tensioni sociali è un gran bel segnale.
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🎥@cristina.sicilyguide
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Acireale: una storia incredibile che non conoscete.
Il nome di Acireale ha origine dalla mitologica greca.
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Un’origine che affonda nel mito.
Si narra, infatti, che il giovane pastore Aci si innamorò della bella ninfa Galatea. La gelosia del ciclope Polifemo, anch’esso innamorato di Galatea, finì per uccidere il povero giovane schiacciandolo sotto un masso. Dal sangue del povero pastore nacque un fiume chiamato Akis.
L’aggettivo “Reale” fu aggiunto nel 1642 da Filippo IV di Spagna per distinguerlo dagli altri comuni del circondario.
🎭Il Carnevale di Acireale, il Più Bel Carnevale di Sicilia, è una delle più antiche ricette di buonumore della nostra terra. Se avete un pizzico di allegria e la giusta predisposizione al sorriso, unitevi alla folla e sarete protagonisti di un teatro delle meraviglie: maschere, coriandoli, luci, arte, fiori, musica e soprattutto tanto calore umano.
👺Le stupende vie e piazze del centro storico di Acireale sono la cornice ideale per uno spettacolo che raggiunge il clou con le sfilate dei carri allegorici-grotteschi, attraverso i quali gli artigiani acesi esprimono la loro fantasia e bravura artistica!
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Si narra, infatti, che il giovane pastore Aci si innamorò della bella ninfa Galatea. La gelosia del ciclope Polifemo, anch’esso innamorato di Galatea, finì per uccidere il povero giovane schiacciandolo sotto un masso. Dal sangue del povero pastore nacque un fiume chiamato Akis.
L’aggettivo “Reale” fu aggiunto nel 1642 da Filippo IV di Spagna per distinguerlo dagli altri comuni del circondario.
🎭Il Carnevale di Acireale, il Più Bel Carnevale di Sicilia, è una delle più antiche ricette di buonumore della nostra terra. Se avete un pizzico di allegria e la giusta predisposizione al sorriso, unitevi alla folla e sarete protagonisti di un teatro delle meraviglie: maschere, coriandoli, luci, arte, fiori, musica e soprattutto tanto calore umano.
👺Le stupende vie e piazze del centro storico di Acireale sono la cornice ideale per uno spettacolo che raggiunge il clou con le sfilate dei carri allegorici-grotteschi, attraverso i quali gli artigiani acesi esprimono la loro fantasia e bravura artistica!
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Magazine - Sicilias
Acireale: una storia incredibile che non conoscete - Magazine - Sicilias
Un’origine che affonda nel mito. Si narra che Acireale, come le altre Aci, tragga origine da Xiphonia, misteriosa città greca, di cui oggi non si trovano
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"Il Carnevale Eoliano - L'Isola delle Maschere"
Documentario Cinematografico,in collaborazione con Sicilia Film Commission diretto da Francesco Cannavà scritto da Alberto bennava, Francesco cannavà, Fabio Sajeva.
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“Ogni uomo mente ma dategli una maschera e sarà sincero.” Oscar Wilde.
Così affermava Oscar Wilde ricordando che la maschera rivela la vera identità della persona, perché la maschera ha un potere, e questo potere è ottenuto da chi la indossa.
Le Isole Eolie possiedono il più importante corredo funerario di maschere greche presente al mondo. Sono state scoperte dall’archeologo Luigi Bernabo Brea nel 1948, gli scavi sono proseguiti fino al 1995, e sono conservate nel museo archeologico di Lipari.
Se oggi l’umanità conosce i tratti iconografici dei personaggi del teatro greco è grazie a queste maschere, l’unica testimonianza materiale, fino ad oggi scoperta, dei caratteri della Commedia e della Tragedia greca. Se gli antichi eoliani non avessero usato le maschere del teatro come corredo funerario, se non fossero state scoperte, oggi noi non conosceremmo visivamente le fattezze dei personaggi del teatro antico, perché non esiste al mondo un’altra testimonianza iconografica oltre questa.
Questo documentario racconta e svela le ragioni dell’antichissimo rapporto che lega il popolo delle Isole Eolie al culto della Maschera, dal quale si diramano nei secoli altri riti e cerimonie, dall’antico culto del dio Dioniso al più moderno Carnevale Eoliano.
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Così affermava Oscar Wilde ricordando che la maschera rivela la vera identità della persona, perché la maschera ha un potere, e questo potere è ottenuto da chi la indossa.
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Se oggi l’umanità conosce i tratti iconografici dei personaggi del teatro greco è grazie a queste maschere, l’unica testimonianza materiale, fino ad oggi scoperta, dei caratteri della Commedia e della Tragedia greca. Se gli antichi eoliani non avessero usato le maschere del teatro come corredo funerario, se non fossero state scoperte, oggi noi non conosceremmo visivamente le fattezze dei personaggi del teatro antico, perché non esiste al mondo un’altra testimonianza iconografica oltre questa.
Questo documentario racconta e svela le ragioni dell’antichissimo rapporto che lega il popolo delle Isole Eolie al culto della Maschera, dal quale si diramano nei secoli altri riti e cerimonie, dall’antico culto del dio Dioniso al più moderno Carnevale Eoliano.
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Il Giornale di Lipari | Notizie, Cronaca, News da Lipari - Isole Eolie
Il Carnevale eoliano, l’isola delle maschere | Il Giornale di Lipari
IL CARNEVALE EOLIANO, l’Isola delle Maschere DOCUMENTARIO CINEMATOGRAFICO una produzione B&B CINEMATOGRAFICA in collaborazione con SICILIA FILM COMMISSION diretto da FRANCESCO CANNAVA’, scritto da ALBERTO BERNAVA, FRANCESCO CANNAVA’, FABIO SAJEVA durata 52’00’’…
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Isola di Panarea sorvegliata speciale, INGV: "sembra un posto tranquillo ma non lo è"
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Isola di Panarea sorvegliata speciale, INGV: "sembra un posto tranquillo ma non lo è"
MeteoWeb I vulcani delle isole di Vulcano e Stromboli sono i più temuti, sempre sotto i riflettori. Non bisogna però dimenticare quello di Panarea. Da vent’anni, dal rilascio di gas nei fondali degli isolotti, alle recenti conoscenze sul sistema idrotermale…
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📍 Bagheria
Villa Valguarnera, il fascino della Sicilia incastonato in un monumento (1789)
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