💐Sanremo
🎤Un festival che profuma di Sicilia,ma quanta Sicilia c'è?
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Tra Selinunte e Templi, il Metaverso svela i tesori della Sicilia greca
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Telegraph
Tra Selinunte e Templi, il Metaverso svela i tesori della Sicilia greca
di Salvo Fallica Iniziativa digitale grazie alla collaborazione tra Regione siciliana e Università di Gorazde. Con la grafica tridimensionale alla scoperta dei dettagli della Valle dei Templi o del Satiro bronzeo Il Metaverso e il viaggio nella Sicilia greca.…
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Le città della Sicilia Occidentale sono tasselli di un mosaico unico ed eccezionale.
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🎊Scacciuni e Fimmini di Cattafi 🎊
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Gli “Scacciuni” sono la maschera tipica di Cattafi, la cui origine sembra collocarsi fra il 1500 e il 1600, quando orde di turchi imperversavano nei nostri mari, saccheggiando e depredando le località costiere.
Dopo la battaglia contro i saraceni, che si concluse con la vittoria dei Cattafesi, prese a usarsi il termine “SCACCIUNI” per indicare, appunto, l’uomo coraggioso, il paladino della giustizia.
In segno scaramantico, i vincitori presero ad indossare, in determinate occasioni, i costumi dei vinti: abiti variopinti costituiti da un gonnellino di stoffa pregiata indossato a ridosso di un pantalone corto, portato sopra il ginocchio, dello stesso tipo di stoffa, orlato da ricami di grande pregio; una camicia (perlopiù bianca) sulla quale incrociavano nastri multicolori; scarpe, lunghe calze e guanti bianchi.
Ma il particolare più interessante era costituito da un lunghissimo cappello a forma di cono, alto ben oltre il metro, dotato di un’anima di canna ricoperta di stoffa pregiata, ornato di pietre preziose, dalla cui sommità si dipannavano una miriade di lunghi nastri colorati.
Ed ancora oggi, nel giorno di Carnevale, questa figura unica nel suo genere, come per incanto fa la sua apparizione per le strade del paese
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Dopo la battaglia contro i saraceni, che si concluse con la vittoria dei Cattafesi, prese a usarsi il termine “SCACCIUNI” per indicare, appunto, l’uomo coraggioso, il paladino della giustizia.
In segno scaramantico, i vincitori presero ad indossare, in determinate occasioni, i costumi dei vinti: abiti variopinti costituiti da un gonnellino di stoffa pregiata indossato a ridosso di un pantalone corto, portato sopra il ginocchio, dello stesso tipo di stoffa, orlato da ricami di grande pregio; una camicia (perlopiù bianca) sulla quale incrociavano nastri multicolori; scarpe, lunghe calze e guanti bianchi.
Ma il particolare più interessante era costituito da un lunghissimo cappello a forma di cono, alto ben oltre il metro, dotato di un’anima di canna ricoperta di stoffa pregiata, ornato di pietre preziose, dalla cui sommità si dipannavano una miriade di lunghi nastri colorati.
Ed ancora oggi, nel giorno di Carnevale, questa figura unica nel suo genere, come per incanto fa la sua apparizione per le strade del paese
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I gruppi di antropologico2022 – Pro Loco Tricarico
Tricarico, le maschere e le sua storia
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Gli “Scacciuni” sono la maschera tipica di Cattafi, la cui origine sembra collocarsi fra il 1500 e il 1600, quando orde di turchi imperversavano nei nostri mari, saccheggiando e depredando le località costiere.
Dopo la battaglia contro i saraceni, che si concluse con la vittoria dei Cattafesi, prese a usarsi il termine “SCACCIUNI” per indicare, appunto, l’uomo coraggioso, il paladino della giustizia.
In segno scaramantico, i vincitori presero ad indossare, in determinate occasioni, i costumi dei vinti: abiti variopinti costituiti da un gonnellino di stoffa pregiata indossato a ridosso di un pantalone corto, portato sopra il ginocchio, dello stesso tipo di stoffa, orlato da ricami di grande pregio; una camicia (perlopiù bianca) sulla quale incrociavano nastri multicolori; scarpe, lunghe calze e guanti bianchi.
Ma il particolare più interessante era costituito da un lunghissimo cappello a forma di cono, alto ben oltre il metro, dotato di un’anima di canna ricoperta di stoffa pregiata, ornato di pietre preziose, dalla cui sommità si dipannavano una miriade di lunghi nastri colorati.
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In segno scaramantico, i vincitori presero ad indossare, in determinate occasioni, i costumi dei vinti: abiti variopinti costituiti da un gonnellino di stoffa pregiata indossato a ridosso di un pantalone corto, portato sopra il ginocchio, dello stesso tipo di stoffa, orlato da ricami di grande pregio; una camicia (perlopiù bianca) sulla quale incrociavano nastri multicolori; scarpe, lunghe calze e guanti bianchi.
Ma il particolare più interessante era costituito da un lunghissimo cappello a forma di cono, alto ben oltre il metro, dotato di un’anima di canna ricoperta di stoffa pregiata, ornato di pietre preziose, dalla cui sommità si dipannavano una miriade di lunghi nastri colorati.
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Tricarico, le maschere e le sua storia
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📍San Filippo del Mela, Messina
"Scacciuna"Una maschera simbolo di audacia e coraggio. Le sue origini sono antichissime e ci ricordano un evento leggendario nei giorni che si celebra nel periodo di Carnevale.
"Scacciuna"Una maschera simbolo di audacia e coraggio. Le sue origini sono antichissime e ci ricordano un evento leggendario nei giorni che si celebra nel periodo di Carnevale.
La sfilata degli "scacciuni" a Cattafi
"Cu passa di Cattàfi è tradizziùni cuntàri a stòria d’ì Scacciùni, nà storia vècchia tantu quàntu u munnu chi terra e mari la mmucciàri o funnu".
È una delle maschere siciliane più antiche, simbolo di audacia e coraggio.
Le sue origini ci ricordano un evento leggendario (che risale al 1544).
La storia raccontata che i turchi arrivarono a San Filippo del Mela, ma sulla via dell’antica strada Cucugghiàta, un gruppo di contadini di Cattafi, "armati" solo degli attrezzi di lavoro, riuscirono a cacciarli costringendoli a scappare.
Fu così che sembra si sia diffuso il sinonimo di scacciuni ovvero e uguale a coraggioso, valoroso.
U scacciùni ha un costume molto particolare il cui pezzo più importante e distintivo è un curioso lunghissimo cappello a forma di cono, addirittura alto più di un metro di tessuto arricchito con pietre preziose e sulla sommità lunghi nastri colorati.
Questo rito in Sicilia si ripete ormai da oltre 500 anni è detta anche “A Maschira“!
©@sicil_iaterramia
🎥Video realizzato da 👉🏻@puntocarni
👉@sicilianewseinfo
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"Cu passa di Cattàfi è tradizziùni cuntàri a stòria d’ì Scacciùni, nà storia vècchia tantu quàntu u munnu chi terra e mari la mmucciàri o funnu".
È una delle maschere siciliane più antiche, simbolo di audacia e coraggio.
Le sue origini ci ricordano un evento leggendario (che risale al 1544).
La storia raccontata che i turchi arrivarono a San Filippo del Mela, ma sulla via dell’antica strada Cucugghiàta, un gruppo di contadini di Cattafi, "armati" solo degli attrezzi di lavoro, riuscirono a cacciarli costringendoli a scappare.
Fu così che sembra si sia diffuso il sinonimo di scacciuni ovvero e uguale a coraggioso, valoroso.
U scacciùni ha un costume molto particolare il cui pezzo più importante e distintivo è un curioso lunghissimo cappello a forma di cono, addirittura alto più di un metro di tessuto arricchito con pietre preziose e sulla sommità lunghi nastri colorati.
Questo rito in Sicilia si ripete ormai da oltre 500 anni è detta anche “A Maschira“!
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