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Il Castello di Venere
Venne costruito sui resti di un tempio dedicato inizialmente alla Dea madre della fecondità naturale, identificata dai Romani con Venere.
Le modifiche che hanno portato il castello all'aspetto attuale, sono opera dei Normanni che dominavano l'isola.
#siciliadavedere〽️
@siciliaterramia🔆
@sicilianewseinfo📌
© Francesco_girg
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Il Castello di Venere
Venne costruito sui resti di un tempio dedicato inizialmente alla Dea madre della fecondità naturale, identificata dai Romani con Venere.
Le modifiche che hanno portato il castello all'aspetto attuale, sono opera dei Normanni che dominavano l'isola.
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Peroni sceglie Siracusa per lo spot pubblicitario. La produzione: "La Sicilia potrebbe essere la California dell'Italia" - Siracusa News
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via www.siracusanews.it
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Telegraph
Peroni sceglie Siracusa per lo spot pubblicitario. La produzione: "La Sicilia potrebbe essere la California dell'Italia" - Siracusa…
Belli, sorridenti, sorseggiano birra fresca al sole siciliano. Sono gli attori e le comparse dell’ultimo spot della Peroni che è in fase di registrazione a Siracusa da lunedì. Questa mattina siamo andati a spiare le riprese in piazza Archimede e ci siamo…
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🚩Messina nel suo splendore
🎥 video ralizzato da @pioandreaperi
© @sicil_iaterramia
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Messina città di fondazione greca e ricca di storia ha purtroppo subito vari disastri che hanno attentato al patrimonio architettonico; soprattutto il crudele terremoto di Messina del 1908 che distrusse il 90% della città e causò la morte di oltre 85.000 persone. È stata anche insignita della Medaglia d'oro al valor militare.
Ha ben due cattedrali! Una di rito cristiano ed una di rito orientale
Il Sacrario del Cristo Re vanta la campana più grande d'Italia!
È la città della Scuola Siciliana! Qui sono nati molti poeti che animarono questa scuola attiva presso la colta corte palermitana di Federico II. La Scuola Siciliana riveste un importantissimo ruolo nell'evoluzione del volgare e nella nascita dell'italiano.
Fra i geni del Rinascimento europeo, il grande Antonello da Messina e Lo scienziato Alfonso Borrelli che scoprì che la traiettoria delle comete non è circolare, ma ellittica.
Qui sono nati gli arancini, diffusi un po' in tutta Italia sono icona della cucina siciliana!
Post di 👇🏻
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Ha ben due cattedrali! Una di rito cristiano ed una di rito orientale
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È la città della Scuola Siciliana! Qui sono nati molti poeti che animarono questa scuola attiva presso la colta corte palermitana di Federico II. La Scuola Siciliana riveste un importantissimo ruolo nell'evoluzione del volgare e nella nascita dell'italiano.
Fra i geni del Rinascimento europeo, il grande Antonello da Messina e Lo scienziato Alfonso Borrelli che scoprì che la traiettoria delle comete non è circolare, ma ellittica.
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Appunti e Curiosità su Messina (ME)
Curiosità su Messina. Parliamo di: La Scuola Siciliana e i poeti, lo stretto di Messina e i vortici, il terremoto e i bombardamenti, Antonello da Messina e il Rinascimento, la campana più grande d'Italia, Filippo Juvarra e i Savoia
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Baciamano siciliano, gesto di galanteria di “altri tempi”: storia e tradizione
Il baciamano siciliano, secondo la tradizione, è un gesto di cortesia e di rispetto. La redazione di LiveUnict è andata alla scoperta di questa lunga tradizione ormai centenaria.
✍🏻@sicilianewseinfo
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Il baciamano siciliano, secondo la tradizione, è un gesto di cortesia e di rispetto. La redazione di LiveUnict è andata alla scoperta di questa lunga tradizione ormai centenaria.
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Il baciamano è un gesto di cortesia, rispetto, ammirazione o anche devozione verso un’altra persona. Ma si tratta di una vera e propria tradizione siciliana dove il rispetto nei confronti di chi deteneva il potere si esternava anche attraverso gesti plateali di sottomissione, il decreto con cui Giuseppe Garibaldi, il 13 giugno del 1860, d’un colpo cancellava il titolo di “Eccellenza” e vietava il tradizionale “baciamano da uomo ad altro uomo”.
Questo decreto, come scrisse lo stesso Garibaldi esaltava “un popolo libero che deve distruggere qualsiasi usanza derivante del passato servaggio” .Se, dunque, sul piano formale quel decreto, che mai venne soppresso e che può essere ancora considerato in vigore, divenne anche il simbolo della rottura con una società carica di arcaismi e refrattaria alla modernità, non si può dire che abbia avuto effetti reali. Questa usanza, infatti, continuò fino ai giorni nostri.
Ad oggi, però, tale tradizione non è più praticata soprattutto tra i giovani. Infatti, non è comune salutarsi effettuando il Baciamano, ma gli uomini di altri tempi, invece, sono soliti a farlo per galanteria.
Come avviene il rito del Baciamano
Il rito del baciamano avviene con la persona che porge la mano con il palmo verso il basso ad un altra persona. O al contrario, può avvenire anche tramite una persona che si protende a prendere la mano dell’altra. La persona che bacia la mano si inchina di fronte all’altra e spesso le tocca le nocche con le labbra.
Secondo la tradizione moderna, ad ogni modo, le labbra non devono mai toccare la mano in quanto si ritiene che non sia adeguato. Il baciamano è divenuto famoso grazie al celebre film “Il padrino”.
Il baciamano è divenuto un gesto cavalleresco da parte di un uomo nei confronti di una donna. La pratica ha origini polacco-lituane passando poi alla corte spagnola. Tale gesto, sin dalle origini, si è diffuso velocemente anche in Austria, Ungheria, Slovacchia, Romania e Russia.
Tradizionalmente il rito del baciamano era iniziato dalla dama che porgeva all’uomo la propria mano. La dama era di rango equivalente o superiore rispetto all’uomo salutato. Era un gesto di cortesia e di estrema cortesia, al punto da essere considerato improprio rifiutarsi di offrire la mano o peggio ritirarla. Attualmente, la pratica è divenuta piuttosto rara ed è stata più spesso rimpiazzata da un bacio sulla guancia o da una stretta di mano.
Attualmente, il baciamano è considerato un gesto romantico, spesso iniziato da un uomo piuttosto che da una donna.
Esso ha però acquisito un connotato soprattutto improntato sull’attrazione personale piuttosto che un gesto di cortesia. Nel corso del XXI secolo il gesto è stato inoltre spesso travisato come una parodia o una presa in giro del gesto originario. Ad esempio, per un uomo dire buonanotte alla sua fidanzata tramite un baciamano è considerata una presa in giro in quanto è un’estremizzazione della pratica originaria.
Infatti, si potrebbe dire che ad oggi non è più praticato come lo era una volta e nella maggior parte dei casi, quando si vede effettuare tale pratica proviene da uomini di “altri tempi”.
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Questo decreto, come scrisse lo stesso Garibaldi esaltava “un popolo libero che deve distruggere qualsiasi usanza derivante del passato servaggio” .Se, dunque, sul piano formale quel decreto, che mai venne soppresso e che può essere ancora considerato in vigore, divenne anche il simbolo della rottura con una società carica di arcaismi e refrattaria alla modernità, non si può dire che abbia avuto effetti reali. Questa usanza, infatti, continuò fino ai giorni nostri.
Ad oggi, però, tale tradizione non è più praticata soprattutto tra i giovani. Infatti, non è comune salutarsi effettuando il Baciamano, ma gli uomini di altri tempi, invece, sono soliti a farlo per galanteria.
Come avviene il rito del Baciamano
Il rito del baciamano avviene con la persona che porge la mano con il palmo verso il basso ad un altra persona. O al contrario, può avvenire anche tramite una persona che si protende a prendere la mano dell’altra. La persona che bacia la mano si inchina di fronte all’altra e spesso le tocca le nocche con le labbra.
Secondo la tradizione moderna, ad ogni modo, le labbra non devono mai toccare la mano in quanto si ritiene che non sia adeguato. Il baciamano è divenuto famoso grazie al celebre film “Il padrino”.
Il baciamano è divenuto un gesto cavalleresco da parte di un uomo nei confronti di una donna. La pratica ha origini polacco-lituane passando poi alla corte spagnola. Tale gesto, sin dalle origini, si è diffuso velocemente anche in Austria, Ungheria, Slovacchia, Romania e Russia.
Tradizionalmente il rito del baciamano era iniziato dalla dama che porgeva all’uomo la propria mano. La dama era di rango equivalente o superiore rispetto all’uomo salutato. Era un gesto di cortesia e di estrema cortesia, al punto da essere considerato improprio rifiutarsi di offrire la mano o peggio ritirarla. Attualmente, la pratica è divenuta piuttosto rara ed è stata più spesso rimpiazzata da un bacio sulla guancia o da una stretta di mano.
Attualmente, il baciamano è considerato un gesto romantico, spesso iniziato da un uomo piuttosto che da una donna.
Esso ha però acquisito un connotato soprattutto improntato sull’attrazione personale piuttosto che un gesto di cortesia. Nel corso del XXI secolo il gesto è stato inoltre spesso travisato come una parodia o una presa in giro del gesto originario. Ad esempio, per un uomo dire buonanotte alla sua fidanzata tramite un baciamano è considerata una presa in giro in quanto è un’estremizzazione della pratica originaria.
Infatti, si potrebbe dire che ad oggi non è più praticato come lo era una volta e nella maggior parte dei casi, quando si vede effettuare tale pratica proviene da uomini di “altri tempi”.
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Baciamano siciliano, gesto di galanteria di “altri tempi”: storia e tradizione
Il baciamano siciliano, secondo la tradizione, è un gesto di cortesia e di rispetto. La redazione di LiveUnict è andata alla scoperta di questa lunga tradizione ormai centenaria.
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🌋Etna
Il 21 giugno 2013, la XXXVII sessione del Comitato UNESCO ha inserito l'Etna nell'elenco dei beni costituenti il Patrimonio dell'umanità.
🎥 video realizzato da
👉©@pioandreaperi
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🗞 In Sicilia il primo Master di Fashion & Luxury Management alla Lumsa
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In Sicilia il primo Master di Fashion & Luxury Management alla Lumsa
Si amplia l’offerta LUMSA a Palermo con un master per diventare manager della moda e del lusso e una partnership con industriali e con il distretto riconosciuto dalla Regione siciliana. E’ al via in Sicilia il primo Master di Fashion & Luxury Management nella…
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“Arristò cu l’occhi chini e i manu vacanti!”
“Rimase con gli occhi pieni e mani vuote” .
Avete mai sentito questo celebre modo di dire siciliano?
Per quanto riguarda il senso, il primo e più immediato, è quello secondo cui si è desiderato tanto qualcosa (o qualcuno), ma non si è riusciti ad averlo. È un po’ come rimanere con un pugno di mosche in mano, cioè senza avere nulla.
C’è anche un significato legato ad eventuali fregature: magari si pensava di aver fatto un affare e, invece, si è rimasti senza niente tra le mani.
Sicuramente le occasioni in cui utilizzare questo modo di dire siciliano non mancheranno!
✍🏻Fonte
✍🏻@sicilianewseinfo
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🗣#dettiedialetti
“Rimase con gli occhi pieni e mani vuote” .
Avete mai sentito questo celebre modo di dire siciliano?
Per quanto riguarda il senso, il primo e più immediato, è quello secondo cui si è desiderato tanto qualcosa (o qualcuno), ma non si è riusciti ad averlo. È un po’ come rimanere con un pugno di mosche in mano, cioè senza avere nulla.
C’è anche un significato legato ad eventuali fregature: magari si pensava di aver fatto un affare e, invece, si è rimasti senza niente tra le mani.
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La Sicilia è una ninfea nel Mediterraneo perciò facilmente vulnerabile e la storia riporta numerose invasioni anche piratesche che interessarono le nostre coste.
Le città storiche importanti come Palermo, Messina, Catania, avevano una cinta muraria che le proteggeva da eventuali attacchi dei nemici, ma esistevano anche piccole comunità dislocate fuori le mura delle città che non avevano alcuna protezione.
Il sistema delle torri di avvistamento aveva due finalità principali: una di osservazione e di allerta e una di difesa.
I torrari avevano il compito di avvisare con diversi modi, qualora avvistassero “legni nemici”, le torri limitrofe. Di giorno facevano segnali di fumo, oppure suonavano la “brogna” o la “buccina”, cioè tipi di conchiglie, mentre la notte accendevano dei fuochi detti “fani”.
La Torre di Capo Rama risale al 1405 ha una una circonferenza di circa 25m e a suo tempo era strategicamente collocata per la comunicazione con i fani.
✍🏻Fonte
Post di 👇🏻
© @sicil_iaterramia
✍🏻@sicilianewseinfo
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Le città storiche importanti come Palermo, Messina, Catania, avevano una cinta muraria che le proteggeva da eventuali attacchi dei nemici, ma esistevano anche piccole comunità dislocate fuori le mura delle città che non avevano alcuna protezione.
Il sistema delle torri di avvistamento aveva due finalità principali: una di osservazione e di allerta e una di difesa.
I torrari avevano il compito di avvisare con diversi modi, qualora avvistassero “legni nemici”, le torri limitrofe. Di giorno facevano segnali di fumo, oppure suonavano la “brogna” o la “buccina”, cioè tipi di conchiglie, mentre la notte accendevano dei fuochi detti “fani”.
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Wikipedia
Torre di Capo Rama
La Torre di Capo Rama è una torre di difesa costiera che faceva parte del sistema di Torri costiere della Sicilia, quale sistema difensivo di avvistamento dei navigli saraceni. Infatti le coste mediterranee erano tormentate dai corsari barbareschi, e dai…
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