LA LINGUA
Il siciliano è una vera e propria lingua. Sebbene in Italia sia considerato un semplice dialetto, in realtà, è materia di studio in molte scuole e Università del mondo. Tra l'altro, va ricordato che il siciliano è, assieme al fiorentino, capostipite della lingua italiana.(Lingue di Sicilia)
Il siciliano è una vera e propria lingua. Sebbene in Italia sia considerato un semplice dialetto, in realtà, è materia di studio in molte scuole e Università del mondo. Tra l'altro, va ricordato che il siciliano è, assieme al fiorentino, capostipite della lingua italiana.(Lingue di Sicilia)
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IL CASTAGNO DEI CENTO CAVALLI
Il Castagno dei Cento Cavalli è un mix unico di patrimonio naturale e mito. Situato ai piedi dell'Etna, il grande albero sembrerebbe avere dai due ai quattromila anni, vantando il titolo di albero più longevo d'Italia. La leggenda narra che, intorno al 1400, la regina Giovanna d'Aragona, errando per una battuta di caccia con un seguito di cento cavalieri, fu sorpresa da un disastroso temporale. La comitiva trovò riparo, per tutta la notte, proprio tra le grandi fronde del Castagno. Da lì divenne il Castagno dei Cento Cavalli, riconosciuto come "Monumento Messaggero di Pace" dall'UNESCO.(Il Castagno dei Cento Cavalli)
Il Castagno dei Cento Cavalli è un mix unico di patrimonio naturale e mito. Situato ai piedi dell'Etna, il grande albero sembrerebbe avere dai due ai quattromila anni, vantando il titolo di albero più longevo d'Italia. La leggenda narra che, intorno al 1400, la regina Giovanna d'Aragona, errando per una battuta di caccia con un seguito di cento cavalieri, fu sorpresa da un disastroso temporale. La comitiva trovò riparo, per tutta la notte, proprio tra le grandi fronde del Castagno. Da lì divenne il Castagno dei Cento Cavalli, riconosciuto come "Monumento Messaggero di Pace" dall'UNESCO.(Il Castagno dei Cento Cavalli)
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tri peni di muriri.
Aspettare qualcuno che non viene, andare a tavola e non mangiare, andare a letto e non dormire sono tre pene da morire.
Attacca lu sceccu unni voli u patruni
Lega l'asino dove vuole il padrone.
Bon tempu e malu tempu, nun dura tuttu tempu.
(Buon tempo e brutto tempo non durano sempre)
Carciri, malatia e nicissità, si viri lu cori di l'amici.
(Nel carcere, nella malattia e nelle necessità, si vede il cuore degli amici)
@newseinfo
Aspettare qualcuno che non viene, andare a tavola e non mangiare, andare a letto e non dormire sono tre pene da morire.
Attacca lu sceccu unni voli u patruni
Lega l'asino dove vuole il padrone.
Bon tempu e malu tempu, nun dura tuttu tempu.
(Buon tempo e brutto tempo non durano sempre)
Carciri, malatia e nicissità, si viri lu cori di l'amici.
(Nel carcere, nella malattia e nelle necessità, si vede il cuore degli amici)
@newseinfo
Ccu amici e ccuparenti, 'un accattari e 'un vinniri nienti.
(Con gli amici e con i parenti, non comprare e non vendere niente)
Cu' è picciottu è riccu.
Chi è giovane è ricco
Chiddu ca fa p
Ciò che è utile per me non lo è per gli altri.
Cu avi lingua arriva a Roma
(Chi ha lingua arriva a Roma)
Cu bonu simina, megghiu arricogghi.
(Chi bene semina, meglio raccoglie)
Cu campa pava e cu mori è cunnutu.
(Chi vive paga, e chi muore "giace")
Cu campa vecchiu si fa’.
(Chi vive diventa vecchio)
Cu lassa a vecchia ppà nova peggiu s'attrova.
(Chi lascia la vecchia per la nuova si troverà male.)
Cu mancia fa muddichi.
Chi mangia fa briciole.
Questo è uno dei tanti insegnamenti che mi è stato trasmesso dai nonni. È un monito, un avvertimento, un'esortazione verso chi si sente furbo, a comportarsi bene.
Come nella maggior parte dei proverbi la spiegazione fa riferimento ad un esempio pratico: quando si mangia si fanno le briciole sulla tavola. Quindi qualunque cosa facciamo lascia una traccia.
Mia nonna per rafforzare il messaggio aggiungeva: “nenti fari, ca nenti si sapi”, “non fare nulla che nulla si saprà”, perché le azioni prima o dopo si vengono a scoprire e la Verità viene sempre a galla.
(Con gli amici e con i parenti, non comprare e non vendere niente)
Cu' è picciottu è riccu.
Chi è giovane è ricco
Chiddu ca fa p
i mo denti non fa pi me parenti.Ciò che è utile per me non lo è per gli altri.
Cu avi lingua arriva a Roma
(Chi ha lingua arriva a Roma)
Cu bonu simina, megghiu arricogghi.
(Chi bene semina, meglio raccoglie)
Cu campa pava e cu mori è cunnutu.
(Chi vive paga, e chi muore "giace")
Cu campa vecchiu si fa’.
(Chi vive diventa vecchio)
Cu lassa a vecchia ppà nova peggiu s'attrova.
(Chi lascia la vecchia per la nuova si troverà male.)
Cu mancia fa muddichi.
Chi mangia fa briciole.
Questo è uno dei tanti insegnamenti che mi è stato trasmesso dai nonni. È un monito, un avvertimento, un'esortazione verso chi si sente furbo, a comportarsi bene.
Come nella maggior parte dei proverbi la spiegazione fa riferimento ad un esempio pratico: quando si mangia si fanno le briciole sulla tavola. Quindi qualunque cosa facciamo lascia una traccia.
Mia nonna per rafforzare il messaggio aggiungeva: “nenti fari, ca nenti si sapi”, “non fare nulla che nulla si saprà”, perché le azioni prima o dopo si vengono a scoprire e la Verità viene sempre a galla.
Cu mania non pinia.
(Chi ha le mani in pasta sta bene)
Cu n'arrisica na' arrussica
(Chi non risica non rosica)
Cu' nesci, arrinesci.
(Chi esce, riesce)
Cu non fa nenti non sbagghia nenti.
Solo chi non fa niente non commette errori
Cu pava prima, mangia pisci fitusu.
(Chi paga prima, mangia pesce marcio)
Cu prima nun pensa all'uttimu suspira.
(Chi non pensa prima di agire, alla fine non gli resta che sospirare.)
(Proposto da Mario Iurzan)
Cu spatti avi a megghiu parti.
(Chi divide ha la parte migliore)
Cu sputa 'ncelu 'nfacci ci tonna.
(Chi sputa - bestemmia - in cielo, in faccia ci ritorna)
Cu voli u spassu s'accatta a signa.
(Chi vuole un passatempo si compra la scimmia)
Cui scippa vigna, e chianta vigna, mai vinnigna.
(Chi toglie la vigna, e ripianta vigna, mai raccoglie)
Cu nesci arrinesci
Chi si allontana dal suo ambiente viene a trovarsi in una condizione migliore.
Di marti nè si spusa nè si parti.
(Di martedì né si sposa né si parte)
Di
Da una rosa nasce una spina, da una spina nasce una rosa.
Dui su` i putenti, cu avi assai e cu non avi nenti.
Due sono i potenti, chi ha tanto e chi non ha niente.
Dura chiù na quartara ciaccata ca una sana
Fa' beni e scordatillu, fà mali e pensaci.
(Fai bene e dimenticalo, fai male e pensaci)
Fimmina barbuta, mancu di luntanu si saluta.
(Donna barbuta, neanche di lontano si saluta)
Fimmina pilusa bona vinturusa
(Donna pelosa è fortunata)
Geniu fa biddizza.
(Intelligenza fa bellezza)
(Chi ha le mani in pasta sta bene)
Cu n'arrisica na' arrussica
(Chi non risica non rosica)
Cu' nesci, arrinesci.
(Chi esce, riesce)
Cu non fa nenti non sbagghia nenti.
Solo chi non fa niente non commette errori
Cu pava prima, mangia pisci fitusu.
(Chi paga prima, mangia pesce marcio)
Cu prima nun pensa all'uttimu suspira.
(Chi non pensa prima di agire, alla fine non gli resta che sospirare.)
(Proposto da Mario Iurzan)
Cu spatti avi a megghiu parti.
(Chi divide ha la parte migliore)
Cu sputa 'ncelu 'nfacci ci tonna.
(Chi sputa - bestemmia - in cielo, in faccia ci ritorna)
Cu voli u spassu s'accatta a signa.
(Chi vuole un passatempo si compra la scimmia)
Cui scippa vigna, e chianta vigna, mai vinnigna.
(Chi toglie la vigna, e ripianta vigna, mai raccoglie)
Cu nesci arrinesci
Chi si allontana dal suo ambiente viene a trovarsi in una condizione migliore.
Di marti nè si spusa nè si parti.
(Di martedì né si sposa né si parte)
Di
na rosa nasci na spina. Di na spina nasci na rosa.Da una rosa nasce una spina, da una spina nasce una rosa.
Dui su` i putenti, cu avi assai e cu non avi nenti.
Due sono i potenti, chi ha tanto e chi non ha niente.
Dura chiù na quartara ciaccata ca una sana
Fa' beni e scordatillu, fà mali e pensaci.
(Fai bene e dimenticalo, fai male e pensaci)
Fimmina barbuta, mancu di luntanu si saluta.
(Donna barbuta, neanche di lontano si saluta)
Fimmina pilusa bona vinturusa
(Donna pelosa è fortunata)
Geniu fa biddizza.
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Estate 2020: alla scoperta dei borghi Siciliani e dei segreti dell'Isola - Newsicilia @newseinfo
#goodnews 〽️
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Estate 2020: alla scoperta dei borghi Siciliani e dei segreti dell'Isola - Newsicilia
MESSINA – La strana estate 2020 è ormai alle porte e questa, più di qualsiasi altra, sarà di certo diversa in ogni sua sfaccettatura. La crisi da cui l’Italia sta provando a uscire si è abbattuta violentemente sulle tasche degli italiani e di tutti i cittadini…
La nostra è un’isola delle meraviglie. Lo sa bene Giovanni Castellana, uno youtuber che ha realizzato un video virale sulle notizie più sorprendenti in merito alla Sicilia. Il video, naturalmente, è stato condiviso centinaia di volte (orgoglio siciliano!). Ecco alcune di queste perle…
Messina è tra le città al mondo più distrutte dei terremoti: con catastrofi che distrussero fino al 90% del tessuto urbano si è sempre tirata su. Grazie alla forza d’animo dei siciliani.
La Sicilia racchiude in sé quasi tutti i climi presenti nel continente europeo: dal clima alpino con ghiacciai perenni (sull’Etna), alle dune sabbiose come quella del Sahara.
La Sicilia è la regione d’Italia con il maggior numero di patrimoni dell’umanità:da sola infatti rappresenta quasi la metà degli splendori di tutta l’Italia.
Il Regno di Sicilia è stato uno dei più lunghi d’Europa:fu uno “Stato” indipendente per 686 anni.
Il siciliano è trattata come materia di studio in alcune università del mondo, per esempio quella di Tunisi. @newseinfo
Messina è tra le città al mondo più distrutte dei terremoti: con catastrofi che distrussero fino al 90% del tessuto urbano si è sempre tirata su. Grazie alla forza d’animo dei siciliani.
La Sicilia racchiude in sé quasi tutti i climi presenti nel continente europeo: dal clima alpino con ghiacciai perenni (sull’Etna), alle dune sabbiose come quella del Sahara.
La Sicilia è la regione d’Italia con il maggior numero di patrimoni dell’umanità:da sola infatti rappresenta quasi la metà degli splendori di tutta l’Italia.
Il Regno di Sicilia è stato uno dei più lunghi d’Europa:fu uno “Stato” indipendente per 686 anni.
Il siciliano è trattata come materia di studio in alcune università del mondo, per esempio quella di Tunisi. @newseinfo
Curiosità sulla Sicilia: ecco alcuni luoghi che (forse) non conoscevi
La Sicilia, si sa, è un luogo affascinante sotto diversi aspetti; culturale, artistico, gastronomico. Basti pensare alle dominazioni ostrogote, bizantine, islamiche che si sono succedute nel corso dei secoli e che le hanno conferito una multiculturalità unica. Terra immersa nella storia, la bella Isola è conosciuta in tutto il mondo per monumenti quali la Valle dei Templi, il Teatro Antico di Taormina oppure il Teatro Massimo di Palermo.
La Sicilia però non è solo questo. Sono infatti numerosi i luoghi sconosciuti, ma che celano realtà misteriose e veri e propri capolavori.
Scopriamo insieme alcune curiosità sulla Sicilia!
@newseinfo
La Sicilia, si sa, è un luogo affascinante sotto diversi aspetti; culturale, artistico, gastronomico. Basti pensare alle dominazioni ostrogote, bizantine, islamiche che si sono succedute nel corso dei secoli e che le hanno conferito una multiculturalità unica. Terra immersa nella storia, la bella Isola è conosciuta in tutto il mondo per monumenti quali la Valle dei Templi, il Teatro Antico di Taormina oppure il Teatro Massimo di Palermo.
La Sicilia però non è solo questo. Sono infatti numerosi i luoghi sconosciuti, ma che celano realtà misteriose e veri e propri capolavori.
Scopriamo insieme alcune curiosità sulla Sicilia!
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Ci troviamo a Sciacca, provincia di Agrigento, nota per il suo Carnevale con carri allegorici e sfilate con costumi ogni anno diversi che sorprendono grandi e piccoli. Ma diamo uno sguardo ad un altro aspetto meno conosciuto, un luogo misterioso ovvero il Giardino incantato o Castello Incantato, opera dell’artista Filippo Bentivegna. Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto caratterizzato da teste scolpite in ogni dove. Filippo Bentivegna, soprannominato “Filippo di li testi”, è l’autore di queste opere create al seguito di un incidente avvenuto in America a causa di una rissa gli recò gravi danni al cranio; motivo per il quale gli fu detto di non poter più lavorare. Caratterizzato da una vita tormentata, l’artista fu costretto ad emigrare in America per problemi di natura economica, ma non ebbe sorte neppure in quel caso. In seguito alla grande delusione subita a causa dell’ incidente che gli impedì di realizzarsi professionalmente, l’artista si reinventò e cominciò a scolpire volti di ogni genere: tristi, allegri, malinconici, persi nel vuoto, gente comune e personaggi noti, visi che rappresentano la realtà o la fantasia. L’artista non faceva parte di nessuna accademia d’arte, né scuola di pensiero; pertanto le sue opere sono frutto della sua fantasia e sono raggruppate oggi in un percorso che porta alla dimora in cui viveva.
La sua arte verrà apprezzata in seguito al suo decesso da un assistente di JeanDubuffet, fondatore del concetto di Art Brut (arte grezza) che chiese alla famiglia dell’artista la donazione di alcune sue opere che sono oggi esposte al museo di Art Brut di Losanna
La sua arte verrà apprezzata in seguito al suo decesso da un assistente di JeanDubuffet, fondatore del concetto di Art Brut (arte grezza) che chiese alla famiglia dell’artista la donazione di alcune sue opere che sono oggi esposte al museo di Art Brut di Losanna
Mai sentito parlare della Palazzina Cinese di Palermo? Si tratta di un’opera realizzata alle fine del 1700 e caratterizzata da uno stile tipicamente orientale, motivo di diversi interrogativi sul possibile passaggio di popoli orientali dal capoluogo. La risposta è negativa. Le caratteristiche del palazzo sono il frutto di una passione per l’arte orientale che si era diffusa in quel periodo in Europa e che spingeva le famiglie nobiliari a decorare le proprie abitazioni con questo stampo tipicamente orientale.
La Palazzina Cinese si sviluppa su 4 livelli: la prima sala è dedicata agli incontri del re con le altre delegazioni. Su questo piano sono presenti scritte in diverse lingue e raffigurazioni di vita quotidiana di personaggi cinesi che conferiscono una nota internazionale a questa parte della struttura. Sullo stesso piano troviamo la sala da pranzo con la tavola matematica che tramite un particolare sistema permetteva di trasportare le bevande dalla cucina, un sistema allora molto frequente soprattutto nelle famiglie reali. Salendo al primo piano vi sono le stanze di dame e cavalieri che sono suddivise per sesso. La parte più particolare si trova però sul secondo piano, dedicato alla regina, caratterizzato da diversi stili quali Impero e neoclassico che si fondono creando un mix molto particolare. Altra curiosità: i servizi si trovano accanto la sala da ballo in quanto i musicisti suonavano anche mentre i reali facevano il bagno.
La Palazzina Cinese si sviluppa su 4 livelli: la prima sala è dedicata agli incontri del re con le altre delegazioni. Su questo piano sono presenti scritte in diverse lingue e raffigurazioni di vita quotidiana di personaggi cinesi che conferiscono una nota internazionale a questa parte della struttura. Sullo stesso piano troviamo la sala da pranzo con la tavola matematica che tramite un particolare sistema permetteva di trasportare le bevande dalla cucina, un sistema allora molto frequente soprattutto nelle famiglie reali. Salendo al primo piano vi sono le stanze di dame e cavalieri che sono suddivise per sesso. La parte più particolare si trova però sul secondo piano, dedicato alla regina, caratterizzato da diversi stili quali Impero e neoclassico che si fondono creando un mix molto particolare. Altra curiosità: i servizi si trovano accanto la sala da ballo in quanto i musicisti suonavano anche mentre i reali facevano il bagno.