IL CLIMA
Al centro del Mediterraneo, l'isola comprende quasi tutti i climi. Infatti, è possibile addentrarsi nel clima alpino favorito dall'altezza dell'Etna - che, tra l'altro, ha in sé ghiacciai perenni - ma anche in dune sabbiose tipiche di un clima equatoriale. Fra un estremo e l'altro domina il caratteristico clima mite mediterraneo.
Al centro del Mediterraneo, l'isola comprende quasi tutti i climi. Infatti, è possibile addentrarsi nel clima alpino favorito dall'altezza dell'Etna - che, tra l'altro, ha in sé ghiacciai perenni - ma anche in dune sabbiose tipiche di un clima equatoriale. Fra un estremo e l'altro domina il caratteristico clima mite mediterraneo.
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PATRIMONIO UNESCO
La Sicilia conta ben 9 patrimoni UNESCO. Si tratta di bellezze naturali come le Isole Eolie e il Monte Etna, ma anche di antiche costruzioni: la più conosciuta sarà di sicuro la Valle dei Templi e l'area archeologica di Agrigento. Tuttavia, va ricordato che due dei patrimoni dell'umanità sono beni immateriali: l'opera dei Pupi e la coltura della vite ad alberello di Pantelleria.(La Sicilia Patrimonio dell'Umanita)
La Sicilia conta ben 9 patrimoni UNESCO. Si tratta di bellezze naturali come le Isole Eolie e il Monte Etna, ma anche di antiche costruzioni: la più conosciuta sarà di sicuro la Valle dei Templi e l'area archeologica di Agrigento. Tuttavia, va ricordato che due dei patrimoni dell'umanità sono beni immateriali: l'opera dei Pupi e la coltura della vite ad alberello di Pantelleria.(La Sicilia Patrimonio dell'Umanita)
SANT'AGATA
La festa di Sant'Agata a Catania è uno degli eventi religiosi più importanti al mondo. Dal 3 al 5 febbraio la città si ferma e imbandisce una serie di processioni, tradizioni folkloristiche e religiose per tutta la città. L'evento attira devoti, ma anche semplicemente curiosi da ogni dove. Si contano circa un milione di persone. La festa può essere paragonata alla Settimana Santa a Siviglia e al Corpus Domini di Cuzco in Perù.(Catania e la sua Sant'Agata)
La festa di Sant'Agata a Catania è uno degli eventi religiosi più importanti al mondo. Dal 3 al 5 febbraio la città si ferma e imbandisce una serie di processioni, tradizioni folkloristiche e religiose per tutta la città. L'evento attira devoti, ma anche semplicemente curiosi da ogni dove. Si contano circa un milione di persone. La festa può essere paragonata alla Settimana Santa a Siviglia e al Corpus Domini di Cuzco in Perù.(Catania e la sua Sant'Agata)
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LA BANDIERA
La bandiera dell'isola è la più longeva del mondo. Rappresenta la trinacria, figura mitologica legata ad antichissimi culti siculi e minoici. Il rosso e il giallo, invece, sono i colori di Palermo e Corleone: la bandiera fu innalzata per la prima volta nel 1282 durante la Rivoluzione del Vespro. I siciliani si univano allora per scacciare dall'isola gli Angioini
La bandiera dell'isola è la più longeva del mondo. Rappresenta la trinacria, figura mitologica legata ad antichissimi culti siculi e minoici. Il rosso e il giallo, invece, sono i colori di Palermo e Corleone: la bandiera fu innalzata per la prima volta nel 1282 durante la Rivoluzione del Vespro. I siciliani si univano allora per scacciare dall'isola gli Angioini
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LA LINGUA
Il siciliano è una vera e propria lingua. Sebbene in Italia sia considerato un semplice dialetto, in realtà, è materia di studio in molte scuole e Università del mondo. Tra l'altro, va ricordato che il siciliano è, assieme al fiorentino, capostipite della lingua italiana.(Lingue di Sicilia)
Il siciliano è una vera e propria lingua. Sebbene in Italia sia considerato un semplice dialetto, in realtà, è materia di studio in molte scuole e Università del mondo. Tra l'altro, va ricordato che il siciliano è, assieme al fiorentino, capostipite della lingua italiana.(Lingue di Sicilia)
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IL CASTAGNO DEI CENTO CAVALLI
Il Castagno dei Cento Cavalli è un mix unico di patrimonio naturale e mito. Situato ai piedi dell'Etna, il grande albero sembrerebbe avere dai due ai quattromila anni, vantando il titolo di albero più longevo d'Italia. La leggenda narra che, intorno al 1400, la regina Giovanna d'Aragona, errando per una battuta di caccia con un seguito di cento cavalieri, fu sorpresa da un disastroso temporale. La comitiva trovò riparo, per tutta la notte, proprio tra le grandi fronde del Castagno. Da lì divenne il Castagno dei Cento Cavalli, riconosciuto come "Monumento Messaggero di Pace" dall'UNESCO.(Il Castagno dei Cento Cavalli)
Il Castagno dei Cento Cavalli è un mix unico di patrimonio naturale e mito. Situato ai piedi dell'Etna, il grande albero sembrerebbe avere dai due ai quattromila anni, vantando il titolo di albero più longevo d'Italia. La leggenda narra che, intorno al 1400, la regina Giovanna d'Aragona, errando per una battuta di caccia con un seguito di cento cavalieri, fu sorpresa da un disastroso temporale. La comitiva trovò riparo, per tutta la notte, proprio tra le grandi fronde del Castagno. Da lì divenne il Castagno dei Cento Cavalli, riconosciuto come "Monumento Messaggero di Pace" dall'UNESCO.(Il Castagno dei Cento Cavalli)
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tri peni di muriri.
Aspettare qualcuno che non viene, andare a tavola e non mangiare, andare a letto e non dormire sono tre pene da morire.
Attacca lu sceccu unni voli u patruni
Lega l'asino dove vuole il padrone.
Bon tempu e malu tempu, nun dura tuttu tempu.
(Buon tempo e brutto tempo non durano sempre)
Carciri, malatia e nicissità, si viri lu cori di l'amici.
(Nel carcere, nella malattia e nelle necessità, si vede il cuore degli amici)
@newseinfo
Aspettare qualcuno che non viene, andare a tavola e non mangiare, andare a letto e non dormire sono tre pene da morire.
Attacca lu sceccu unni voli u patruni
Lega l'asino dove vuole il padrone.
Bon tempu e malu tempu, nun dura tuttu tempu.
(Buon tempo e brutto tempo non durano sempre)
Carciri, malatia e nicissità, si viri lu cori di l'amici.
(Nel carcere, nella malattia e nelle necessità, si vede il cuore degli amici)
@newseinfo
Ccu amici e ccuparenti, 'un accattari e 'un vinniri nienti.
(Con gli amici e con i parenti, non comprare e non vendere niente)
Cu' è picciottu è riccu.
Chi è giovane è ricco
Chiddu ca fa p
Ciò che è utile per me non lo è per gli altri.
Cu avi lingua arriva a Roma
(Chi ha lingua arriva a Roma)
Cu bonu simina, megghiu arricogghi.
(Chi bene semina, meglio raccoglie)
Cu campa pava e cu mori è cunnutu.
(Chi vive paga, e chi muore "giace")
Cu campa vecchiu si fa’.
(Chi vive diventa vecchio)
Cu lassa a vecchia ppà nova peggiu s'attrova.
(Chi lascia la vecchia per la nuova si troverà male.)
Cu mancia fa muddichi.
Chi mangia fa briciole.
Questo è uno dei tanti insegnamenti che mi è stato trasmesso dai nonni. È un monito, un avvertimento, un'esortazione verso chi si sente furbo, a comportarsi bene.
Come nella maggior parte dei proverbi la spiegazione fa riferimento ad un esempio pratico: quando si mangia si fanno le briciole sulla tavola. Quindi qualunque cosa facciamo lascia una traccia.
Mia nonna per rafforzare il messaggio aggiungeva: “nenti fari, ca nenti si sapi”, “non fare nulla che nulla si saprà”, perché le azioni prima o dopo si vengono a scoprire e la Verità viene sempre a galla.
(Con gli amici e con i parenti, non comprare e non vendere niente)
Cu' è picciottu è riccu.
Chi è giovane è ricco
Chiddu ca fa p
i mo denti non fa pi me parenti.Ciò che è utile per me non lo è per gli altri.
Cu avi lingua arriva a Roma
(Chi ha lingua arriva a Roma)
Cu bonu simina, megghiu arricogghi.
(Chi bene semina, meglio raccoglie)
Cu campa pava e cu mori è cunnutu.
(Chi vive paga, e chi muore "giace")
Cu campa vecchiu si fa’.
(Chi vive diventa vecchio)
Cu lassa a vecchia ppà nova peggiu s'attrova.
(Chi lascia la vecchia per la nuova si troverà male.)
Cu mancia fa muddichi.
Chi mangia fa briciole.
Questo è uno dei tanti insegnamenti che mi è stato trasmesso dai nonni. È un monito, un avvertimento, un'esortazione verso chi si sente furbo, a comportarsi bene.
Come nella maggior parte dei proverbi la spiegazione fa riferimento ad un esempio pratico: quando si mangia si fanno le briciole sulla tavola. Quindi qualunque cosa facciamo lascia una traccia.
Mia nonna per rafforzare il messaggio aggiungeva: “nenti fari, ca nenti si sapi”, “non fare nulla che nulla si saprà”, perché le azioni prima o dopo si vengono a scoprire e la Verità viene sempre a galla.
Cu mania non pinia.
(Chi ha le mani in pasta sta bene)
Cu n'arrisica na' arrussica
(Chi non risica non rosica)
Cu' nesci, arrinesci.
(Chi esce, riesce)
Cu non fa nenti non sbagghia nenti.
Solo chi non fa niente non commette errori
Cu pava prima, mangia pisci fitusu.
(Chi paga prima, mangia pesce marcio)
Cu prima nun pensa all'uttimu suspira.
(Chi non pensa prima di agire, alla fine non gli resta che sospirare.)
(Proposto da Mario Iurzan)
Cu spatti avi a megghiu parti.
(Chi divide ha la parte migliore)
Cu sputa 'ncelu 'nfacci ci tonna.
(Chi sputa - bestemmia - in cielo, in faccia ci ritorna)
Cu voli u spassu s'accatta a signa.
(Chi vuole un passatempo si compra la scimmia)
Cui scippa vigna, e chianta vigna, mai vinnigna.
(Chi toglie la vigna, e ripianta vigna, mai raccoglie)
Cu nesci arrinesci
Chi si allontana dal suo ambiente viene a trovarsi in una condizione migliore.
Di marti nè si spusa nè si parti.
(Di martedì né si sposa né si parte)
Di
Da una rosa nasce una spina, da una spina nasce una rosa.
Dui su` i putenti, cu avi assai e cu non avi nenti.
Due sono i potenti, chi ha tanto e chi non ha niente.
Dura chiù na quartara ciaccata ca una sana
Fa' beni e scordatillu, fà mali e pensaci.
(Fai bene e dimenticalo, fai male e pensaci)
Fimmina barbuta, mancu di luntanu si saluta.
(Donna barbuta, neanche di lontano si saluta)
Fimmina pilusa bona vinturusa
(Donna pelosa è fortunata)
Geniu fa biddizza.
(Intelligenza fa bellezza)
(Chi ha le mani in pasta sta bene)
Cu n'arrisica na' arrussica
(Chi non risica non rosica)
Cu' nesci, arrinesci.
(Chi esce, riesce)
Cu non fa nenti non sbagghia nenti.
Solo chi non fa niente non commette errori
Cu pava prima, mangia pisci fitusu.
(Chi paga prima, mangia pesce marcio)
Cu prima nun pensa all'uttimu suspira.
(Chi non pensa prima di agire, alla fine non gli resta che sospirare.)
(Proposto da Mario Iurzan)
Cu spatti avi a megghiu parti.
(Chi divide ha la parte migliore)
Cu sputa 'ncelu 'nfacci ci tonna.
(Chi sputa - bestemmia - in cielo, in faccia ci ritorna)
Cu voli u spassu s'accatta a signa.
(Chi vuole un passatempo si compra la scimmia)
Cui scippa vigna, e chianta vigna, mai vinnigna.
(Chi toglie la vigna, e ripianta vigna, mai raccoglie)
Cu nesci arrinesci
Chi si allontana dal suo ambiente viene a trovarsi in una condizione migliore.
Di marti nè si spusa nè si parti.
(Di martedì né si sposa né si parte)
Di
na rosa nasci na spina. Di na spina nasci na rosa.Da una rosa nasce una spina, da una spina nasce una rosa.
Dui su` i putenti, cu avi assai e cu non avi nenti.
Due sono i potenti, chi ha tanto e chi non ha niente.
Dura chiù na quartara ciaccata ca una sana
Fa' beni e scordatillu, fà mali e pensaci.
(Fai bene e dimenticalo, fai male e pensaci)
Fimmina barbuta, mancu di luntanu si saluta.
(Donna barbuta, neanche di lontano si saluta)
Fimmina pilusa bona vinturusa
(Donna pelosa è fortunata)
Geniu fa biddizza.
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Estate 2020: alla scoperta dei borghi Siciliani e dei segreti dell'Isola - Newsicilia @newseinfo
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Estate 2020: alla scoperta dei borghi Siciliani e dei segreti dell'Isola - Newsicilia
MESSINA – La strana estate 2020 è ormai alle porte e questa, più di qualsiasi altra, sarà di certo diversa in ogni sua sfaccettatura. La crisi da cui l’Italia sta provando a uscire si è abbattuta violentemente sulle tasche degli italiani e di tutti i cittadini…