Sferracavallo (Pa): i trulli di Sicilia
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Sferracavallo (Pa): i trulli di Sicilia
Non tutti sanno che i Trulli, tipiche abitazioni della Puglia, si trovano, in versione ridotta, anche nel palermitano. Sferracavallo è un delizioso borgo marinaro che si trova nella riserva naturale orientata di Capo Gallo, posto magico e purtroppo poco conosciuto.…
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🗞🌋È catanese il miglior direttore di McDonald's del mondo: Santo Di Dio vince il Ray Kroc Award
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È catanese il miglior direttore di McDonald's del mondo: Santo Di Dio vince il Ray Kroc Award
È siciliano uno dei migliori direttori di un ristorante McDonald's al mondo. Il prestigioso riconoscimento è stato infatti assegnato a Santo Di Dio, responsabile dello store di Catania Tenutella: a lui va il premio Ray Kroc Award 2022, che prende il nome…
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È l'unica città in Europa che ha ancora tracce dei bombardamenti: Palermo e le sue macerie
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È l'unica città in Europa che ha ancora tracce dei bombardamenti: Palermo e le sue macerie
Con Domenico Michelon, ingegnere appassionato di storia, individuiamo alcuni punti chiave per comprendere meglio il periodo più duro per Palermo e l'Italia intera Tra i momenti storici che più hanno segnato il volto della città di Palermo di sicuro c’è quello…
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Castelvecchio "Messina"
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Borgo di Castelvecchio È un piccolo centro fondato in epoca bizantina dai monaci provenienti dalla Siria e dall’Egitto, con il nome di Palachorìon che significa vecchio (palaion) casale (korion). Il paese, che conserva alcuni tratti urbanistici islamici, offre diversi punti panoramici di straordinaria suggestione.
Nel cuore dell’abitato sorge la settecentesca chiesa Madre dedicata a Sant’Onofrio, all’interno della quale è possibile ammirare un artistico soffitto a cassettoni, una Epifania del Camarda (1626) e un pregevole altare marmoreo. Nella canonica è allestito un piccolo museo che custodisce fra l’altro una bella pala d’altare del 1497 con San Nicolò in cattedra.
Interessanti sono anche le chiese di San Nicolò, dell’Annunziata e di San Teodoro con l’annesso convento degli Agostiniani Scalzi.
Il borgo si caratterizza anche per la presenza di numerose sorgive e fontane storiche come l’Acqua Ruggia del XII secolo.
A breve distanza dal paese si trova uno dei più importanti monumenti siciliani di epoca bizantina: la chiesa basiliana dei SS Pietro e Paolo d’Agrò.
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Nel cuore dell’abitato sorge la settecentesca chiesa Madre dedicata a Sant’Onofrio, all’interno della quale è possibile ammirare un artistico soffitto a cassettoni, una Epifania del Camarda (1626) e un pregevole altare marmoreo. Nella canonica è allestito un piccolo museo che custodisce fra l’altro una bella pala d’altare del 1497 con San Nicolò in cattedra.
Interessanti sono anche le chiese di San Nicolò, dell’Annunziata e di San Teodoro con l’annesso convento degli Agostiniani Scalzi.
Il borgo si caratterizza anche per la presenza di numerose sorgive e fontane storiche come l’Acqua Ruggia del XII secolo.
A breve distanza dal paese si trova uno dei più importanti monumenti siciliani di epoca bizantina: la chiesa basiliana dei SS Pietro e Paolo d’Agrò.
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Due gemelle catanesi tra i 33 eroi del quotidiano premiati da Mattarella
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Due gemelle catanesi tra i 33 eroi del quotidiano premiati da Mattarella
Dall’immigrato somalo che trova un portafoglio con cinquemila euro dentro e lo restituisce al proprietario alla carabiniera che salva una donna che vuole togliersi la vita; dal novantunenne che lascia il posto per la vaccinazione Covid alla mamma di un ragazzo…
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A Siracusa, all'interno del bellissimo Parco Archeologico della Neapolis, potrete ammirare i resti del più grande altare sacrificale greco finora rinvenuto!🤩
È il cd. Altare di Ierone, costruito in onore di Zeus, nel III secolo a.C., per volere del tiranno siracusano Ierone II.
Restano visibili solo i ruderi del basamento lungo, pensate, ben 198 metri!🤓
Storici antichi narrano di sacrifici con 450 tori fatti qui, in quest'area sacra, in onore di Zeus...🗡🐂😮
Lo sapevate? L'avete già visto? Salvate il post e seguitemi, se non siete ancora stati nella mia Siracusa!🏛
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È il cd. Altare di Ierone, costruito in onore di Zeus, nel III secolo a.C., per volere del tiranno siracusano Ierone II.
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Anfiteatro romano di Catania, via alla riqualificazione: come cambierà
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Anfiteatro romano di Catania, via alla riqualificazione: come cambierà
La riqualificazione dell’Anfiteatro romano di Piazza Stesicoro, a Catania, ha finalmente preso piede. Proprio questa mattina Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana, e Alberto Samonà, assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana hanno proceduto…
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Il 15 Novembre 1920 nasce a Comiso Gesualdo Bufalino.
È stato uno scrittore, poeta e aforista.
Per gran parte della vita insegnante, si è rivelato tardivamente, nel 1981, all'età di 61 anni, con il romanzo “Diceria dell'untore”, grazie all'incoraggiamento di Leonardo Sciascia ed Elvira Sellerio; l'opera gli valse nello stesso anno il prestigioso Premio Campiello.
Con il romanzo “Le menzogne della notte “vinse nel 1988 il Premio Strega.
Si rese famoso per il suo stile ricercato, ricco e in alcuni casi "anticheggiante", nonché per la sua abilità linguistica e la vasta cultura. Amico di Leonardo Sciascia, trascorse la maggior parte della sua vita a Comiso, mantenendo un'esistenza ritirata e discreta.
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È stato uno scrittore, poeta e aforista.
Per gran parte della vita insegnante, si è rivelato tardivamente, nel 1981, all'età di 61 anni, con il romanzo “Diceria dell'untore”, grazie all'incoraggiamento di Leonardo Sciascia ed Elvira Sellerio; l'opera gli valse nello stesso anno il prestigioso Premio Campiello.
Con il romanzo “Le menzogne della notte “vinse nel 1988 il Premio Strega.
Si rese famoso per il suo stile ricercato, ricco e in alcuni casi "anticheggiante", nonché per la sua abilità linguistica e la vasta cultura. Amico di Leonardo Sciascia, trascorse la maggior parte della sua vita a Comiso, mantenendo un'esistenza ritirata e discreta.
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✈️𝗜𝗹 𝗿𝗶𝗳𝘂𝗴𝗶𝗼 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗮𝗲𝗿𝗲𝗼 𝗻𝗲𝗶 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮𝗻𝗲𝗶 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝗹𝗮𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗔𝗾𝘂𝗶𝗹𝗲🦅
A Palermo, sotto Piazza Pretoria, con ingresso da “Palazzo Pretorio” si trova un rifugio antiaereo sotterraneo che risale alla seconda guerra mondiale.
Una rete di tunnel sotterranei costruita alla fine degli anni trenta che poteva contenere circa 250 persone, ma che anche in 600 riuscirono ad entrarci, stretti stretti come sardine perché non tutti avevano un posto a sedere, quindi tanti restavano in piedi per ore e spesso facevano a turno per sedersi.
In quel rifugio vi restavano per delle giornate intere ascoltando i boati delle esplosioni aspettando fino al suono delle sirene che annunciava la cessazione dei bombardamenti.
Palermo subì ben 70 attacchi aerei.
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👉@iodicotudicieglidice🖋
A Palermo, sotto Piazza Pretoria, con ingresso da “Palazzo Pretorio” si trova un rifugio antiaereo sotterraneo che risale alla seconda guerra mondiale.
Una rete di tunnel sotterranei costruita alla fine degli anni trenta che poteva contenere circa 250 persone, ma che anche in 600 riuscirono ad entrarci, stretti stretti come sardine perché non tutti avevano un posto a sedere, quindi tanti restavano in piedi per ore e spesso facevano a turno per sedersi.
In quel rifugio vi restavano per delle giornate intere ascoltando i boati delle esplosioni aspettando fino al suono delle sirene che annunciava la cessazione dei bombardamenti.
Palermo subì ben 70 attacchi aerei.
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