Messina è la città "Porta della Sicilia".
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Messina è la città "Porta della Sicilia".
Col suo porto a forma di falce, è sempre stata una città commerciale. È la città più vicina alla Penisola, e nonostante da tempo si parli di costruire un tunnel subaqueo o un ponte, mai realizzato, per collegare la città alla terraferma, superando lo Stretto di Messina, la città è comunque ottimamente collegata al resto d'Italia da un sistema di traghetti.
Fu fondata dai greci che le diedero il nome di "Zancle", che vuol dire "Falce", legato proprio alla forma del suo porto. In seguito la conquistarono i Romani, poi i Bizantini e quindi gli Arabi. Infine arrivarono i Normanni.
Il massimo splendore fu raggiunto da Messina quando, sotto il dominio di Svevi, Angioini ed Aragonesi divenne la capitale del Regno di Sicilia e soprattutto una delle città del Mediterraneo più fiorenti, grazie soprattutto al suo porto ed alla sua vocazione commerciale.
La città di oggi si sviluppa lungo tutta la costa ed è quasi totalmente moderna, soprattutto a causa dei violenti terremoti che l'hanno colpita più volte e dei bombardamenti che la città ha subito durante la Seconda Guerra Mondiale.
Gli edifici attuali si affacciano su vie molto larghe e sono relativamente bassi, proprio perché ricostruiti secondo le norme antisismiche, in modo da limitare i danni causati nel passato dai frequenti terremoti.
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Col suo porto a forma di falce, è sempre stata una città commerciale. È la città più vicina alla Penisola, e nonostante da tempo si parli di costruire un tunnel subaqueo o un ponte, mai realizzato, per collegare la città alla terraferma, superando lo Stretto di Messina, la città è comunque ottimamente collegata al resto d'Italia da un sistema di traghetti.
Fu fondata dai greci che le diedero il nome di "Zancle", che vuol dire "Falce", legato proprio alla forma del suo porto. In seguito la conquistarono i Romani, poi i Bizantini e quindi gli Arabi. Infine arrivarono i Normanni.
Il massimo splendore fu raggiunto da Messina quando, sotto il dominio di Svevi, Angioini ed Aragonesi divenne la capitale del Regno di Sicilia e soprattutto una delle città del Mediterraneo più fiorenti, grazie soprattutto al suo porto ed alla sua vocazione commerciale.
La città di oggi si sviluppa lungo tutta la costa ed è quasi totalmente moderna, soprattutto a causa dei violenti terremoti che l'hanno colpita più volte e dei bombardamenti che la città ha subito durante la Seconda Guerra Mondiale.
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San Martino ''castagne e vino'': origini ed eventi dell'11 novembre - L'Urlo | News e Lifestyle
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San Martino ''castagne e vino'': origini ed eventi dell'11 novembre - L'Urlo | News e Lifestyle
Dopo la notte di Halloween, il 31 ottobre, la Festa di Ognissanti l’1 novembre e la Festa dei Morti il 2 novembre, arriva anche la Festa di San Martino. Quali sono le sue origini? Come si festeggerà in Sicilia? Si sa, qui in Sicilia finita una festa se ne…
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CAPO MILAZZO - Messina
Capo Milazzo è sicuramente tra i siti paesaggistici e naturalistici più suggestivi della provincia di Messina, sia per la sua posizione geografica, che lo colloca sul mar Tirreno in direzione delle Isole Eolie, sia per la particolare interazione tra vegetazione mediterranea e ambiente marino-costiero.
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Capo Milazzo è sicuramente tra i siti paesaggistici e naturalistici più suggestivi della provincia di Messina, sia per la sua posizione geografica, che lo colloca sul mar Tirreno in direzione delle Isole Eolie, sia per la particolare interazione tra vegetazione mediterranea e ambiente marino-costiero.
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Pi San Martinu ogni mustu diventa vinu.
L'11 novembre si festeggia San Martino e, come tradizione, si assaggia il vino nuovo! In Sicilia questi giorni di festa trascorrono tra desgustazioni di vini, gastronomia e dolci tipici.
In Sicilia solitamente si mangiano i biscotti di San Martino,tipici biscotti siciliani secchi,duri, aromatizzati con semi di anice nero che si gustano insieme al marsala o a un buon vino moscato.
Vengono preparati in questo periodo in occasione dell’estate di San Martino,
c’è anche una variante morbida farcita con crema di ricotta.
Festa di San Martino
La festa che celebra il vescovo di Tours, noto come San Martino.
Proverbiali la sua umiltà e la sua carità che hanno dato vita ad alcune leggende, una delle quali legata alla cosiddetta estate di San Martino, la quale si manifesta, in senso meteorologico, all'inizio di novembre e dà luogo ad alcune tradizionali feste popolari.
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L'11 novembre si festeggia San Martino e, come tradizione, si assaggia il vino nuovo! In Sicilia questi giorni di festa trascorrono tra desgustazioni di vini, gastronomia e dolci tipici.
In Sicilia solitamente si mangiano i biscotti di San Martino,tipici biscotti siciliani secchi,duri, aromatizzati con semi di anice nero che si gustano insieme al marsala o a un buon vino moscato.
Vengono preparati in questo periodo in occasione dell’estate di San Martino,
c’è anche una variante morbida farcita con crema di ricotta.
Festa di San Martino
La festa che celebra il vescovo di Tours, noto come San Martino.
Proverbiali la sua umiltà e la sua carità che hanno dato vita ad alcune leggende, una delle quali legata alla cosiddetta estate di San Martino, la quale si manifesta, in senso meteorologico, all'inizio di novembre e dà luogo ad alcune tradizionali feste popolari.
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L'estate di San Martino
La leggenda narra che Martino, figlio di un ufficiale dell'esercito romano, a causa di un'ordinanza dell'epoca divenne anch'egli soldato romano e trovandosi, in una grigia giornata d’autunno, alle porte della città di Amiens con i suoi soldati incontrò un mendicante seminudo.
D'impulso tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendicante.
Miracolosamente il freddo si affievolì e comparve il sole: fu quella la prima estate di San Martino.
Le feste e la gastronomia in Sicilia
Questa data, simbolicamente associata alla maturazione del vino nuovo, è quindi un'occasione di ritrovo e festeggiamenti nei quali si brinda stappando il vino novello e molte cantine aprono le loro porte per le degustazioni.
Un altro proverbio, s'ammazza lu porcu e si sazza lu vinu, ci ricorda che in questa ricorrenza molte famiglie siciliane macellavano il maiale per farne prosciutti, salami e salsicce.
Questa tradizione è ancora viva in alcuni centri agricoli.
Le feste di San Martino in Sicilia sono l'occasione giusta per gustare le classiche caldarroste e il buon vino novello, ma anche il pane casereccio e i dolci tipici di questa ricorrenza, come i biscotti di San Martino.
Nel palermitano si mangia u viscottu di San Martino abbagnatu, biscotti rotondi aromatizzati con semi d’anice, che vengono gustati bagnati nel vino moscato. Ma i dolci tipici di San Martino sono tanti e diffusi in tutta la Sicilia: il tricotto (croccante e friabile perfetto per l’inzuppo), il rasco (pasta morbida, inzuppata di liquore, ripiena di crema di ricotta) e la versione del biscotto decorato (pasta morbida, scavato e riempito di conserva, glassato e merlettato con zucchero e decorato con un cioccolatino e frangette d’argento).
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La leggenda narra che Martino, figlio di un ufficiale dell'esercito romano, a causa di un'ordinanza dell'epoca divenne anch'egli soldato romano e trovandosi, in una grigia giornata d’autunno, alle porte della città di Amiens con i suoi soldati incontrò un mendicante seminudo.
D'impulso tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendicante.
Miracolosamente il freddo si affievolì e comparve il sole: fu quella la prima estate di San Martino.
Le feste e la gastronomia in Sicilia
Questa data, simbolicamente associata alla maturazione del vino nuovo, è quindi un'occasione di ritrovo e festeggiamenti nei quali si brinda stappando il vino novello e molte cantine aprono le loro porte per le degustazioni.
Un altro proverbio, s'ammazza lu porcu e si sazza lu vinu, ci ricorda che in questa ricorrenza molte famiglie siciliane macellavano il maiale per farne prosciutti, salami e salsicce.
Questa tradizione è ancora viva in alcuni centri agricoli.
Le feste di San Martino in Sicilia sono l'occasione giusta per gustare le classiche caldarroste e il buon vino novello, ma anche il pane casereccio e i dolci tipici di questa ricorrenza, come i biscotti di San Martino.
Nel palermitano si mangia u viscottu di San Martino abbagnatu, biscotti rotondi aromatizzati con semi d’anice, che vengono gustati bagnati nel vino moscato. Ma i dolci tipici di San Martino sono tanti e diffusi in tutta la Sicilia: il tricotto (croccante e friabile perfetto per l’inzuppo), il rasco (pasta morbida, inzuppata di liquore, ripiena di crema di ricotta) e la versione del biscotto decorato (pasta morbida, scavato e riempito di conserva, glassato e merlettato con zucchero e decorato con un cioccolatino e frangette d’argento).
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Sferracavallo (Pa): i trulli di Sicilia
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Sferracavallo (Pa): i trulli di Sicilia
Non tutti sanno che i Trulli, tipiche abitazioni della Puglia, si trovano, in versione ridotta, anche nel palermitano. Sferracavallo è un delizioso borgo marinaro che si trova nella riserva naturale orientata di Capo Gallo, posto magico e purtroppo poco conosciuto.…
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🗞🌋È catanese il miglior direttore di McDonald's del mondo: Santo Di Dio vince il Ray Kroc Award
At @paesietnei By Paesi Etnei News
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È catanese il miglior direttore di McDonald's del mondo: Santo Di Dio vince il Ray Kroc Award
È siciliano uno dei migliori direttori di un ristorante McDonald's al mondo. Il prestigioso riconoscimento è stato infatti assegnato a Santo Di Dio, responsabile dello store di Catania Tenutella: a lui va il premio Ray Kroc Award 2022, che prende il nome…
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È l'unica città in Europa che ha ancora tracce dei bombardamenti: Palermo e le sue macerie
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È l'unica città in Europa che ha ancora tracce dei bombardamenti: Palermo e le sue macerie
Con Domenico Michelon, ingegnere appassionato di storia, individuiamo alcuni punti chiave per comprendere meglio il periodo più duro per Palermo e l'Italia intera Tra i momenti storici che più hanno segnato il volto della città di Palermo di sicuro c’è quello…
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