♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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La Valle dei Templi è un parco archeologico della Sicilia caratterizzato dall'eccezionale stato di conservazione e da una serie di importanti templi dorici del periodo ellenico. Corrisponde all'antica Akragas, monumentale nucleo originario della città di Agrigento. Dal 2000 è parco archeologico regionale.

Dal 1997 l'intera zona è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità redatta dall'UNESCO. È considerata un'ambita meta turistica, oltre ad essere il simbolo della città e uno dei principali di tutta l'isola. Il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, con i suoi 1300 ettari, è uno dei siti archeologici più grandi del Mediterraneo.

La maggior parte degli scavi e del restauro dei templi si deve all'operato dell'archeologo Domenico Antonio Lo Faso Pietrasanta (1783-1863), Duca di Serradifalco dal 1809 al 1812. Durante il XX secolo, gli scavi e i restauri vennero principalmente finanziati da Sir Alexander Hardcastle. Permise gli scavi archeologici all'interno del parco, tra cui il raddrizzamento delle otto colonne sul lato sud del tempio di Eracle. Per i suoi contributi all'archeologia è stato nominato cittadino onorario della città di Agrigento, con la concessione del grado di Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia.

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Lo sapevate che le pale di fico d’India sono commestibili?

Possono essere cucinare in svariati modi, oggi ne cito 2.

Fritte o nell’insalata.😊

🏷 Insalata: un’alternativa semplice e altrettanto gustosa è l’insalata di nopal (le pale vengono chiamate anche così): il mais precotto, la cipolla e il succo di limone non dovrebbero mancare, ma davvero ci si può sbizzarrire e personalizzare la portata come si desidera.

🏷 Frittelle: se avete voglia di un piatto più ricco, cimentatevi con le frittelle. Immergete i pezzetti di pale già bolliti nell’uovo sbattuto con una presa di sale, poi passateli nella farina e, se volete, anche nel pangrattato. A questo punto, friggete in abbondante olio di semi bollente. Prima di servirle, asciugate con la carta assorbente.

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Il 7 Settembre 1951 Nasceva
𝐆𝐈𝐔𝐍𝐈 𝐑𝐔𝐒𝐒𝐎!

Artista d'avanguardia, ha navigato tra vari generi musicali, tra jazz ed elettronica, tra blues e lirica, tra pop e classica e anche tra musica sacra e leggera.

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Il suo più grande successo discografico "un’estate al mareee... stile balneareee": l'abbiamo canticchiata tutti, anche quelli che non sanno che la voce nel nostro orecchio è quella di Giuni Russo, storica interprete del brano. Pseudonimo di Giuseppa Romeo, nacque a Palermo il 7 settembre 1951, 70 anni fa.

Cantautrice raffinata, era un’artista di ricerca, sperimentatrice che spaziava da jazz ad elettronica, tra blues e lirica, pop e classica, e persino alternando musica sacra a quella leggera.

Dotata di una duttilità vocale che facilmente le consentiva difficilissimi (per gli altri cantanti) cambi di registro, madre natura le aveva regalato un’estensione vocale che copriva quasi tre ottave, dono prezioso per chi, come lei, fin da bambina sognava di calcare il palcoscenico.

Mancata prematuramente, a soli 53 anni dopo una feroce malattia, nella sua carriera Giuni ha inciso brani in italiano ed in siciliano, ma anche in napoletano, inglese, francese, giapponese, spagnolo, arabo, e persino in greco e latino.

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Red Bull Racing Honda nel video lanciato alla vigilia del Gran Premio d’Italia, in programma a Monza domenica prossima, rende omaggio all’Italia, in particolare a Palermo. Nella clip, intitolata “Ciao Palermo, Monza is calling”, la monoposto di F1 RB7 guidata da Max Verstappen attraversa infatti il capoluogo siciliano, toccando i luoghi più rappresentativi e iconici della città in un’inedita e suggestiva cavalcata a quattro ruote.

Il Gp d’Italia è dietro l’angolo e il pilota, che si trova a Ballarò, deve affrettarsi per raggiungere il team che lo aspetta per partire alla volta di Monza. Con indosso la tuta da gara, sotto gli sguardi stupiti della gente, attraversa il coloratissimo e vociante mercato per recuperare a sorpresa la propria monoposto e partire a gran velocità fra gli stretti vicoli della città vecchia.

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La RB7 risale fino a Villa Bonanno e sfreccia poi attraverso il percorso seguito dalla processione di Santa Rosalia, in particolare via Vittorio Emanuele, che taglia il centro storico fiancheggiando le magnifiche architetture arabo-normanne della cattedrale. Arrivata ai Quattro Canti, la macchina compie quello che in gergo è detto un “donut”, ovvero gira su stessa per regalare una visione a 360° della piazza, facendo volare petali di rosa che ricordano l’analogo omaggio alla patrona della città, che avviene proprio in questo punto della processione.

Continuando nella sua corsa, la macchina arriva a Porta Felice, affacciata sul mare, per poi sfrecciare a tutta velocità lungo il Foro Italico, uno dei lungomare palermitani più suggestivi, caratterizzato da filari di palme, e scendere poi verso “la Cala”, la parte più antica della zona del porto, che ha una storia risalente addirittura ai primi insediamenti fenici.

Uscendo dal centro città, Max Verstappen arriva al Parco della Favorita, il parco urbano più grande d’Europa, vero polmone verde di Palermo situato alle falde del Monte Pellegrino, che con la sua alternanza di curve e rettilinei si trasforma in un autentico e spettacolare circuito cittadino.

Ultima tappa di questa inedita corsa è la spiaggia di Mondello, raggiunta dopo aver percorso viale Margherita di Savoia, impreziosito dalle tipiche architetture in stile Art Noveau delle sue ville e soprattutto dell’Antico Stabilimento Balneare. Il team della Scuderia Red Bull Racing Honda è sul molo, pronto ad attendere il pilota con un’incredibile sorpresa finale – anche questa una vera novità - con cui partire in direzione di Monza.

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