"La scalinata della memoria", Castrofilippo si colora di ricordi e legalità, da don Pino Puglisi fino a Peppino Impastato, passando per Falcone e Borsellino.
L’hanno chiamata la “Scalinata della memoria” e si trova a Castrofilippo.
Un angolo di paese trasformato in vero memoriale dedicato sia all’appuntato dei carabinieri, Salvatore Bartolotta, ma anche a tutte le vittime di mafia.
Castrofilippo si dedica una scalinata bella, che lancia un messaggio chiaro: la città non dimentica chi ha sacrificato la propria vita per servire il Paese. Il tricolore sulle scale si trova in via Brodolini, tra gli autori dell’iniziativa anche Tatiana Pletto.
Questa idea appartiene a una giovane avvocatessa che da circa un anno è diventata assessore al Comune di Castrofilippo facendo di questa sua idea una realtà. Falcone, Borsellino ma anche Peppino Impastato, nomi importanti scalfiti nei cuori della gente e adesso anche in una scalinata di superba bellezza in quel di Castrofilippo.
✍🏻@sicilianewseinfo
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L’hanno chiamata la “Scalinata della memoria” e si trova a Castrofilippo.
Un angolo di paese trasformato in vero memoriale dedicato sia all’appuntato dei carabinieri, Salvatore Bartolotta, ma anche a tutte le vittime di mafia.
Castrofilippo si dedica una scalinata bella, che lancia un messaggio chiaro: la città non dimentica chi ha sacrificato la propria vita per servire il Paese. Il tricolore sulle scale si trova in via Brodolini, tra gli autori dell’iniziativa anche Tatiana Pletto.
Questa idea appartiene a una giovane avvocatessa che da circa un anno è diventata assessore al Comune di Castrofilippo facendo di questa sua idea una realtà. Falcone, Borsellino ma anche Peppino Impastato, nomi importanti scalfiti nei cuori della gente e adesso anche in una scalinata di superba bellezza in quel di Castrofilippo.
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Archeologia: rinasce a Palermo il giardino dei Chiaramonte - Sicilia
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Archeologia: rinasce a Palermo il giardino dei Chiaramonte - Sicilia
(ANSA) - PALERMO, 20 LUG - Rinasce a Palermo il celebre giardino dei Chiaramonte, la potente dinastia siciliana del Trecento. Le sue tracce sono state riprese nell'ambito di un programma di restauro e di recupero delle strutture più importanti del complesso…
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Torre Faro (Messina) Sicily
Quando sei in pace totalmente con te stesso,niente può scuoterti.
Buona notte ✨💋
Cit. -Sun-
📸@Femminacomelaguerra
👉@iodicotudicieglidice🖋
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Si laurea a 89 anni, Ateneo Palermo si congratula - Sicilia
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Si laurea a 89 anni, Ateneo Palermo si congratula - Sicilia
(ANSA) - PALERMO, 22 LUG - Con la tesi "Tutela ambientale e gestione dei rifiuti", un nonno di 89 anni, Angelo Censoplano ha conseguito la laurea magistrale in "Compliance, Sviluppo aziendale e prevenzione del crimine" del Dipartimento di Scienze Politiche…
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La storia millenaria della Sicilia ha lasciato un'eredità molto ricca.
Mare, sole, natura, arte ma anche piatti tipici.
La Sicilia invita per le mille pietanze da gustare al tavolo o per strada.
Dal dolce al salato per tutti i gusti dal più fine al più coraggioso.
Non resta che provare.
🎥 @vivo_sicilia
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In volo sul Castello Utveggio 🏰
Il castello Utveggio è un imponente palazzo in stile neogotico simile ad un castello dal caratteristico colore rosa pallido, posto sul promontorio del monte Pellegrino (parte integrante e caratterizzante del "più bel promontorio del mondo", come Goethe definì monte Pellegrino nel suo celebre Viaggio in Italia) a 346 m sul livello del mare, con vista sulla città di Palermo.
🎥 @markus.spatola
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Il castello Utveggio è un imponente palazzo in stile neogotico simile ad un castello dal caratteristico colore rosa pallido, posto sul promontorio del monte Pellegrino (parte integrante e caratterizzante del "più bel promontorio del mondo", come Goethe definì monte Pellegrino nel suo celebre Viaggio in Italia) a 346 m sul livello del mare, con vista sulla città di Palermo.
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Il palazzo non ebbe mai una funzione militare, infatti la costruzione dell'edificio iniziò nel 1928, venne ultimato nel 1933 ed inaugurato l'anno successivo. Il progetto era dell'architetto Giovan Battista Santangelo, professore della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Palermo, che lo eseguì per volere del cavaliere Michele Utveggio. Il cavaliere, che aveva acquistato nel 1927 i terreni dal comune di Palermo, finanziò l'intera opera, compresa la strada di collegamento e il sistema di approvvigionamento idrico.
L'edificio venne quindi adibito ad albergo di lusso, al quale venne dato il nome di Grand Hotel Utveggio. La posizione fu scelta per sfruttare l'invidiabile vista sul golfo di Palermo e sull'intera città e, allo stesso tempo, emulare l'hotel Villa Igiea costruito nelle vicinanze.
Nel 1984 venne acquistato e restaurato dalla Regione Siciliana ed affidato nel 1988 ad un ente con personalità giuridica per la realizzazione di una scuola manageriale, il Cerisdi, centro ricerche e studi direzionali, centro di alta formazione non più operante[2]. In questa occasione vennero aggiornati gli interni originali e furono adeguati gli impianti idraulici, elettrici ed informatici per rendere la struttura moderna.
Dopo ventisei anni di attività – fu diretto, fra gli altri, da padre Ennio Pintacuda, Calogero Mannino e Adelfio Elio Cardinale (quest'ultimo in carica dal 2009 e al 2013) –, il centro controllato dall'Assessorato alle Attività Produttive, è stato chiuso definitivamente dall'IRCA il 23 marzo 2016. Nel 2019 Striscia la notizia ha annunciato in un servizio l'imminente recupero della struttura a nuovo centro di formazione per la pubblica amministrazione regionale e per le autonomie locali.
Ai piedi dell'altura viveva Paolo Borsellino, che aveva raccomandato alla moglie Agnese "di tenere abbassate in casa le tende delle finestre perché temeva di essere osservato dai servizi segreti che avevano una postazione al castello Utveggio di Palermo"
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L'edificio venne quindi adibito ad albergo di lusso, al quale venne dato il nome di Grand Hotel Utveggio. La posizione fu scelta per sfruttare l'invidiabile vista sul golfo di Palermo e sull'intera città e, allo stesso tempo, emulare l'hotel Villa Igiea costruito nelle vicinanze.
Nel 1984 venne acquistato e restaurato dalla Regione Siciliana ed affidato nel 1988 ad un ente con personalità giuridica per la realizzazione di una scuola manageriale, il Cerisdi, centro ricerche e studi direzionali, centro di alta formazione non più operante[2]. In questa occasione vennero aggiornati gli interni originali e furono adeguati gli impianti idraulici, elettrici ed informatici per rendere la struttura moderna.
Dopo ventisei anni di attività – fu diretto, fra gli altri, da padre Ennio Pintacuda, Calogero Mannino e Adelfio Elio Cardinale (quest'ultimo in carica dal 2009 e al 2013) –, il centro controllato dall'Assessorato alle Attività Produttive, è stato chiuso definitivamente dall'IRCA il 23 marzo 2016. Nel 2019 Striscia la notizia ha annunciato in un servizio l'imminente recupero della struttura a nuovo centro di formazione per la pubblica amministrazione regionale e per le autonomie locali.
Ai piedi dell'altura viveva Paolo Borsellino, che aveva raccomandato alla moglie Agnese "di tenere abbassate in casa le tende delle finestre perché temeva di essere osservato dai servizi segreti che avevano una postazione al castello Utveggio di Palermo"
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Cunicoli, tombe e anche una stanza "sacra": il percorso sotterraneo nell'isola di Ortigia
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Cunicoli, tombe e anche una stanza "sacra": il percorso sotterraneo nell'isola di Ortigia
Dalla Cattedrale alle mura della Marina, vi portiamo alla scoperta di un vero e proprio itinerario sotterraneo fatto di gallerie, cisterne pozzi e acquedotti e tanto altro Una delle tante gallerie sotterranee dell'Ipogeo di Siracusa Il massiccio roccioso…
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Torre Faro (Messina) Sicily
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Piazza Università: La sua esistenza risale almeno al 1696 quando, sul lato ovest, venne edificato il palazzo dell'Università dopo le distruzioni causate dall'evento sismico del 1693. Il palazzo venne edificato su progetto di diversi architetti fra i quali Francesco e Antonino Battaglia e Giovanni Battista Vaccarini. Sul lato est, di fronte al palazzo dell'Università, si trova il palazzo San Giuliano costruito nel 1738, per i Paternò Castello marchesi di San Giuliano, su progetto dell'architetto Giovan Battista Vaccarini.
A sud della piazza sono situati il lato posteriore di palazzo degli Elefanti, sede del municipio, e palazzo Cilestri risalente alla seconda metà del Settecento. Il lato nord, che conclude la piazza, ospita il palazzo Gioeni d'Angiò, coevo dei precedenti a nord-est e il palazzo La Piana a nord-ovest.
Nella piazza sono presenti quattro candelabri artistici in bronzo, realizzati nel 1957 dagli scultori catanesi Mimì Maria Lazzaro e Domenico Tudisco, su progetto dell'architetto Vincenzo Corsaro, rappresentanti quattro antiche leggende catanesi: Gammazita, il Paladino Uzeda, i fratelli Pii e Colapesce.
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A sud della piazza sono situati il lato posteriore di palazzo degli Elefanti, sede del municipio, e palazzo Cilestri risalente alla seconda metà del Settecento. Il lato nord, che conclude la piazza, ospita il palazzo Gioeni d'Angiò, coevo dei precedenti a nord-est e il palazzo La Piana a nord-ovest.
Nella piazza sono presenti quattro candelabri artistici in bronzo, realizzati nel 1957 dagli scultori catanesi Mimì Maria Lazzaro e Domenico Tudisco, su progetto dell'architetto Vincenzo Corsaro, rappresentanti quattro antiche leggende catanesi: Gammazita, il Paladino Uzeda, i fratelli Pii e Colapesce.
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