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Palazzo Manganelli e il suo giardino nascosto.
Pochi conoscono questo palazzo, molti si chiedono quando passano da via San Giuliano cosa cela quel misterioso edificio dal giardino sul tetto...
Perciò oggi ho deciso di farvelo conoscere, iniziando dalla sua storia:
L'edificio nasce nel XIV sec.ad opera dei Tornabene, per passare poi nel 1505 ad Alvaro e Isabella baroni di Sigona.
Con il terremoto del 1693 l'edificio si danneggiò e necessitò di interventi di ripristino.
Gli architetti Alonzo di Benedetto e Felice Palazzotto si occuparono dell'intervento di ampliamento e risistemazione nel 1694.
Nel 1870 si procedette alle decorazioni dei saloni, ad opera di Giuseppe Sciuti e Ernesto Bellandi (colui che affrescò il teatro Massimo).
L'edificio possiede molte stanze tra cui: la stanza grottesca, la stanza del mosaico.
La stanza del risorgimento: famoso il quadro dove viene siglata la nascita dell'università di Catania da parte di Alfonso d'Aragona nel 1434.
La stanza degli antenati: in cui è raffigurata Angela Torrisi colei che incitò la modifica del palazzo.
La sala degli specchi o salone da ballo che insieme alla stanza da pranzo si affacciavano sul giardino, al fine di incitare gli ospiti ad ammirarlo.
La stanza delle donne: decorata con colori pastello, cigni e elementi floreali.
Curiosità:
Qui sorge il primo giardino pensile di Catania ed è stato realizzato interamente sulle vecchie mura della città, si trova su due livelli collegato da una scalinata e due fontane.
Luchino Visconti si innamorò del Palazzo Manganelli e lo scelse per girare alcune scene del film " Il Gattopardo".
Attualmente l'edificio appartiene a gli eredi di Angela Paternò principessa di Sperlinga e Don Flavio Principe Borghese principe di Sulmona, che lo utilizzano come dimora.
Si può visitare solo in occasione delle Vie dei tesori o durante dei ricevimenti.
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
Pochi conoscono questo palazzo, molti si chiedono quando passano da via San Giuliano cosa cela quel misterioso edificio dal giardino sul tetto...
Perciò oggi ho deciso di farvelo conoscere, iniziando dalla sua storia:
L'edificio nasce nel XIV sec.ad opera dei Tornabene, per passare poi nel 1505 ad Alvaro e Isabella baroni di Sigona.
Con il terremoto del 1693 l'edificio si danneggiò e necessitò di interventi di ripristino.
Gli architetti Alonzo di Benedetto e Felice Palazzotto si occuparono dell'intervento di ampliamento e risistemazione nel 1694.
Nel 1870 si procedette alle decorazioni dei saloni, ad opera di Giuseppe Sciuti e Ernesto Bellandi (colui che affrescò il teatro Massimo).
L'edificio possiede molte stanze tra cui: la stanza grottesca, la stanza del mosaico.
La stanza del risorgimento: famoso il quadro dove viene siglata la nascita dell'università di Catania da parte di Alfonso d'Aragona nel 1434.
La stanza degli antenati: in cui è raffigurata Angela Torrisi colei che incitò la modifica del palazzo.
La sala degli specchi o salone da ballo che insieme alla stanza da pranzo si affacciavano sul giardino, al fine di incitare gli ospiti ad ammirarlo.
La stanza delle donne: decorata con colori pastello, cigni e elementi floreali.
Curiosità:
Qui sorge il primo giardino pensile di Catania ed è stato realizzato interamente sulle vecchie mura della città, si trova su due livelli collegato da una scalinata e due fontane.
Luchino Visconti si innamorò del Palazzo Manganelli e lo scelse per girare alcune scene del film " Il Gattopardo".
Attualmente l'edificio appartiene a gli eredi di Angela Paternò principessa di Sperlinga e Don Flavio Principe Borghese principe di Sulmona, che lo utilizzano come dimora.
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Le Saline di Marsala: dove vedere il tramonto più bello della Sicilia
via www.zingarate.com
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Le Saline di Marsala: dove vedere il tramonto più bello della Sicilia
Ecco perché devi visitarle assolutamente Dune bianche, specchi d'acqua e mulini caratterizzano un angolo della Sicilia che proprio non può mancare nella lista delle cose da vedere. Nel tratto di strada che da Trapani raggiunge Marsala, le Saline dello Stagnone…
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Spiagge italiane, la top 10 del 2021 - Sicilia al 2° posto
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Spiagge italiane, la top 10 del 2021 - Sicilia al 2° posto
Non è certo un mistero che l'Italia sia piena di splendide spiagge. Il motore di ricerca per case vacanza Holidu.it ha condotto uno studio al fine di scoprire quali siano secondo gli utenti le migliori spiagge italiane nel 2021. Per stilare la classifica…
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Il fiume Assinos.
Quando i Greci giunsero in Sicilia veniva chiamato Assinos, poi divenne l'arabo Alcantara.
Ma fu sempre il fiume che attraversando la valle e la pianura dette vita al territorio di Naxos e poi di Tauromenion.
Un fiume per due città. Acqua gelida tra le sue gole.
📸 @this_is_sicily_too
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Quando i Greci giunsero in Sicilia veniva chiamato Assinos, poi divenne l'arabo Alcantara.
Ma fu sempre il fiume che attraversando la valle e la pianura dette vita al territorio di Naxos e poi di Tauromenion.
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Macalda di Scaletta fu dama di compagnia e cortigiana nella Sicilia angioina e aragonese. Descritta come una donna bella, affascinante e ambiziosa, educata anche alle armi, pare tentò di sedurre perfino Pietro III di Aragona, per diventare la "favorita" del re, sebbene fosse già sposata.
Secondo alcune fonti nacque intorno al 1240 a Scaletta Zanclea, piccolo comune di Messina, dall'unione di una nobildonna siciliana con un rispettabile studioso di diritto. Grazie al nonno, soldato nel castello di Scaletta, Macalda fece un buon matrimonio con Guglielmo De Amicis che la rese Baronessa di Ficarra. L'unione durò poco ed una volta "libera", Macalda iniziò a viaggiare, fuori dalla Sicilia, travestita da frate francescano. Tornata in Sicilia sposò in seconde nozze Alaimo da Lentini, uno dei protagonisti dei vespri siciliani; ed infatti nel 1282, durante la rivolta Macalda combattè, travestita da cavaliere. Tuttavia la fortuna di Alaimo presso la corte aragonese, anche a causa degli intrighi della moglie, andò diminuendo e, sospettato di congiura, egli venne poi ucciso nel 1287.
Nel frattempo a Messina, nel 1285, Macalda fu imprigionata nella fortezza di Matagrifone, dove impressionò i carcerieri per la sua abilità nel gioco degli scacchi, una dote non comune per le donne siciliane dell'epoca. Non si hanno molte notizie successive alla prigionia, ma si suppone che Macalda morì a Messina intorno al 1308.
La maggioranza dei contemporanei non vedeva di buon occhio una donna così emancipata, qualcuno però ne descrive l'intelligenza, la determinazione, l'abilità nell'uso delle armi come ulteriori pregi da aggiungere alla sua bellezza.
✍🏻@sicilianewseinfo
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💻Pilloledistoria
Secondo alcune fonti nacque intorno al 1240 a Scaletta Zanclea, piccolo comune di Messina, dall'unione di una nobildonna siciliana con un rispettabile studioso di diritto. Grazie al nonno, soldato nel castello di Scaletta, Macalda fece un buon matrimonio con Guglielmo De Amicis che la rese Baronessa di Ficarra. L'unione durò poco ed una volta "libera", Macalda iniziò a viaggiare, fuori dalla Sicilia, travestita da frate francescano. Tornata in Sicilia sposò in seconde nozze Alaimo da Lentini, uno dei protagonisti dei vespri siciliani; ed infatti nel 1282, durante la rivolta Macalda combattè, travestita da cavaliere. Tuttavia la fortuna di Alaimo presso la corte aragonese, anche a causa degli intrighi della moglie, andò diminuendo e, sospettato di congiura, egli venne poi ucciso nel 1287.
Nel frattempo a Messina, nel 1285, Macalda fu imprigionata nella fortezza di Matagrifone, dove impressionò i carcerieri per la sua abilità nel gioco degli scacchi, una dote non comune per le donne siciliane dell'epoca. Non si hanno molte notizie successive alla prigionia, ma si suppone che Macalda morì a Messina intorno al 1308.
La maggioranza dei contemporanei non vedeva di buon occhio una donna così emancipata, qualcuno però ne descrive l'intelligenza, la determinazione, l'abilità nell'uso delle armi come ulteriori pregi da aggiungere alla sua bellezza.
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Fu distrutta per due volte, ma è ancora lì a raccontarci la storia: vicino Siracusa c'è un'antica città da scoprire
via www.siciliafan.it
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Fu distrutta per due volte, ma è ancora lì a raccontarci la storia: vicino Siracusa c'è un'antica città da scoprire
08 Mar 2021 Aree archeologiche Megara Hyblaea, area archeologica da scoprire. Questo sito archeologico di Augusta, in provincia di Siracusa, è davvero prezioso. Si tratta del modello più completo al mondo di città arcaica ancora esistente. Megara è chiamata…
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