Le tradizioni popolari e religiose sono state strettamente connesse alla realtà sociale ed economica dei nostri luoghi. L'Ascensione in Sicilia assieme alle novene, le processioni, i pellegrinaggi è una delle tradizioni e delle manifestazioni del sentimento di religiosità popolare ancora vivo nella cultura sicliana.
In alcune regioni le tradizioni sono state tramandate da un secolo all’altro, sono rimaste intatte.
Il passato non è morto ma vive e accompagna le generazioni nelle feste, nei giochi, nelle ricorrenze sociali e religiose, nei riti e nelle tradizioni, ovunque vive e parla. Ogni festa diventa un evento. Il passato rivive nei simboli : il grano, l’alloro, i dolci, le palme, il pane, i ceri, i fiori.
In altre regioni invece molte tradizioni sono già sbiadite e pian piano tendono a scomparire .
E’ bello andare a recuperare le antiche tradizioni del passato con tutte le loro ricchezze.
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#tradizionipopolarisiciliane
In alcune regioni le tradizioni sono state tramandate da un secolo all’altro, sono rimaste intatte.
Il passato non è morto ma vive e accompagna le generazioni nelle feste, nei giochi, nelle ricorrenze sociali e religiose, nei riti e nelle tradizioni, ovunque vive e parla. Ogni festa diventa un evento. Il passato rivive nei simboli : il grano, l’alloro, i dolci, le palme, il pane, i ceri, i fiori.
In altre regioni invece molte tradizioni sono già sbiadite e pian piano tendono a scomparire .
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Oggi vi proponiamo un'antica tradizione Siciliana
"L'Ascensione"
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L'Ascensione"
Domenica 16 Maggio si festeggia l'Ascensione di Gesù, la sua salita al cielo dopo la risurrezione.
L’evangelista Luca ci racconta: “Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo.
Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio.”
Se vi capita di passare per le vie siciliane al crepuscolo, potrete ammirare nei balconi, alle finestre e nei giardini delle bacinelle e contenitori vari con tante rose immerse nell’acqua.
Si tratta di una bella e delicata tradizione siciliana, ma forse anche di altre regioni.
La notte che precede la festa dell’Ascensione si colgono le rose più belle e più varie. Chi ne ha tante nel proprio giardino ne regala a chi non ne ha.
Si preparano delle bacinelle piene d’acqua e vi si immergono i petali delle rose.
In qualche zona si aggiunge anche della menta profumata e del biancospino.
Le bacinelle poi si espongono sui balconi, nei davanzali delle finestre e nei giardini e si tengono fuori tutta la notte, in omaggio a Gesù che sale al cielo.
La tradizione vuole che Gesù, salendo al cielo, benedica questi fiori e le persone che con amore li hanno messi in suo onore.
La mattina tutti corrono a bagnarsi il viso con l’acqua profumata e benedetta, con gran soddisfazione e piacere.
Le origini della festa risalgono al XIX secolo quando, per l'Ascensione, i contadini conducevano il bestiame al Santuario di Tagliavia, a Corleone, per ottenere la benedizione degli animali.
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Domenica 16 Maggio si festeggia l'Ascensione di Gesù, la sua salita al cielo dopo la risurrezione.
L’evangelista Luca ci racconta: “Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo.
Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio.”
Se vi capita di passare per le vie siciliane al crepuscolo, potrete ammirare nei balconi, alle finestre e nei giardini delle bacinelle e contenitori vari con tante rose immerse nell’acqua.
Si tratta di una bella e delicata tradizione siciliana, ma forse anche di altre regioni.
La notte che precede la festa dell’Ascensione si colgono le rose più belle e più varie. Chi ne ha tante nel proprio giardino ne regala a chi non ne ha.
Si preparano delle bacinelle piene d’acqua e vi si immergono i petali delle rose.
In qualche zona si aggiunge anche della menta profumata e del biancospino.
Le bacinelle poi si espongono sui balconi, nei davanzali delle finestre e nei giardini e si tengono fuori tutta la notte, in omaggio a Gesù che sale al cielo.
La tradizione vuole che Gesù, salendo al cielo, benedica questi fiori e le persone che con amore li hanno messi in suo onore.
La mattina tutti corrono a bagnarsi il viso con l’acqua profumata e benedetta, con gran soddisfazione e piacere.
Le origini della festa risalgono al XIX secolo quando, per l'Ascensione, i contadini conducevano il bestiame al Santuario di Tagliavia, a Corleone, per ottenere la benedizione degli animali.
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Forwarded from 🎶 #Musica Varia (👑🇶 🇺 🇪 🇪 🇳👑)
√ Colapesce e Dimartino:la prima volta che cantarono insieme,dieci anni fa.
Fu nell'agosto del 2011 a Mazara del Vallo in Sicilia la prima volta che Colapesce e Dimartino cantarono insieme,in occasione del festival Rock the Casbah.Lo hanno raccontato loro nelle varie interviste uscite a ridosso della partecipazione al Festival di Sanremo 2021 e dopo il successo di "Musica leggerissima",fenomeno nelle classifiche.E lo testimonia questo video ancora su YouTube,la cui esistenza era nota ai vecchi fan dei due cantautori siciliani,a differenza di quelli che hanno scoperto Lorenzo Urciullo e Antonio Di Martino - questi i veri nomi dei cantautori - solo grazie a "Musica leggerissima".
Nella clip,girata la sera di una delle giornate del Rock the Casbah (Colapesce,che all'epoca si era appena sganciato dagli Albanopower,il gruppo con cui aveva esordito,apriva i concerti dei Dimartino),i due fanno un mash up tra "Grazie dei fiori bis" e "Ma la notte" di Renzo Arbore e Nino Frassica.
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🇮🇹Radio Italy 3 Sun's Music
Fu nell'agosto del 2011 a Mazara del Vallo in Sicilia la prima volta che Colapesce e Dimartino cantarono insieme,in occasione del festival Rock the Casbah.Lo hanno raccontato loro nelle varie interviste uscite a ridosso della partecipazione al Festival di Sanremo 2021 e dopo il successo di "Musica leggerissima",fenomeno nelle classifiche.E lo testimonia questo video ancora su YouTube,la cui esistenza era nota ai vecchi fan dei due cantautori siciliani,a differenza di quelli che hanno scoperto Lorenzo Urciullo e Antonio Di Martino - questi i veri nomi dei cantautori - solo grazie a "Musica leggerissima".
Nella clip,girata la sera di una delle giornate del Rock the Casbah (Colapesce,che all'epoca si era appena sganciato dagli Albanopower,il gruppo con cui aveva esordito,apriva i concerti dei Dimartino),i due fanno un mash up tra "Grazie dei fiori bis" e "Ma la notte" di Renzo Arbore e Nino Frassica.
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ANTONIO DI MARTINO (Dimartino) & LORENZO URCIULLO (Colapesce, Albanopower) | "Ma La Notte No"
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Musica leggerissima (Official Video - Sanremo 2021)
Colapesce, Dimartino
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Cerami (Cirami in siciliano) è un comune situato nel Parco dei Nebrodi di 1 870 abitanti del libero consorzio comunale di Enna in Sicilia.
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Il nome ha origine dal greco kèramos, κέραμος, il cui significato è argilla cotta, o anche da kerma, macigno. Secondo un'altra ipotesi l'origine potrebbe anche trovarsi nel ricordo di una cittadina greca dell'Asia Minore, di nome Kerme, che sorgeva sulle rive del golfo omonimo. I Keramei era un popolo dell'Attica che si insediarono nella Sicilia meridionale. Un alto feudatario di Ruggero il Normanno, si chiamava Theophanes Kerameus, progettista, forse, della Cappella Palatina di Palermo.
Le origini del borgo sono antiche, e con ogni probabilità risalgono ai greci. I reperti archeologici venuti alla luce nei saggi di scavi effettuati in via Roma nel 1971 fanno collocare le origini di Cerami tra il IV ed il V secolo a.C. La carenza di fonti impedisce la ricostruzione della storia delle origini di Cerami.
Dobbiamo arrivare ai Normanni. Ed è dei normanni l'impronta più duratura, con riflessi giunti fino ai nostri giorni. Una via del paese porta il nome di Serlone, e, una tradizione locale vuole che essa sia stata percorsa dall'eroe nel giorno della sua tragica fine.
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Le origini del borgo sono antiche, e con ogni probabilità risalgono ai greci. I reperti archeologici venuti alla luce nei saggi di scavi effettuati in via Roma nel 1971 fanno collocare le origini di Cerami tra il IV ed il V secolo a.C. La carenza di fonti impedisce la ricostruzione della storia delle origini di Cerami.
Dobbiamo arrivare ai Normanni. Ed è dei normanni l'impronta più duratura, con riflessi giunti fino ai nostri giorni. Una via del paese porta il nome di Serlone, e, una tradizione locale vuole che essa sia stata percorsa dall'eroe nel giorno della sua tragica fine.
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Le donne sicule gli piacevano assai: l'irrequieto D'Annunzio e la principessa di Cruyllas
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Le donne sicule gli piacevano assai: l'irrequieto D'Annunzio e la principessa di Cruyllas
Vi raccontiamo le conquiste dannunziane. La storia comincia con un talismano che il poeta aveva creato, un portaritratti – reliquario dove da un lato c'era la foto dell'amata (ufficiale) e dall'altro un suo "pelo" Immagine di D'Annunzio tratta dal trailer…
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Ustica, recuperate due anfore di epoca romana. I reperti sono stati estratti da un relitto sommerso @sicilianewseinfo
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Ustica, recuperate due anfore di epoca romana. I reperti sono stati estratti da un relitto sommerso
Due anfore di epoca romana sono state recuperate nel mare di Ustica. I reperti di tipo Dressel 1 - dal nome di Henrich Dressel, primo studioso a occuparsi della classificazione delle anfore - sono stati estratti dal relitto di una nave situata a 80 metri…
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Sicilia quanto sei bella? ❤️
Quest’estate vacanze Made in Sicily
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