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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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Birra Messina Cristalli di Sale - Spot 2019

Birra Messina, spot d'autore per una straordinaria storia di coraggio e orgoglio siciliano.

Nata a Messina nel 1923, icona di una regione e di una città che ne rappresenta la porta d'ingresso, la birra Messina racconta una storia di orgoglio siciliano e di successo imprenditoriale.

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#messina
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Margarita Rosalia: è il migliore del mondo e si fa in Sicilia

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Come fu che il Margarita dell’anno sia nato a Palermo e si chiami Rosalia, ce lo può spiegare soltanto Chiara Mascellaro. La quale, appunto con il suo Rosalia, ha vinto Patrón Perfectionists Margarita of the year, la competition che si svolge dal 2015 e premia il miglior twist sul Margarita. A decretarne il successo, i “discerning drinkers” che hanno votato il cocktail su Difford’s Guide, una delle pagine dedicate ai cocktail più prestigiose del pianeta.

Il Margarita perfetto di Chiara Mascellaro

Trent’ anni, una decina dei quali a lavorare nei locali della sua città, nel suo Margarita Chiara ha messo “la passione per i grandi classici, equilibrati con pochi ingredienti e quella per certi prodotti che qui in Sicilia facciamo in casa come il liquore all’alloro o all’arancia. Proprio un allorino è la prima cosa che ho preparato, ero bambina…”. Lei spera che il suo successo possa essere un contributo per trasformare Palermo “in un città in cui si va anche per fare il bar tour, come Milano o Roma”.

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La miscela speciale

E così, il Rosalia è un twist del Margarita con uno sciroppo di rose preparato dalla stessa Chiara, anche se per Patrón Perfectionists, da regolamento, ha utilizzato un sciroppo commerciale. Per provare il Rosalia, si aggiungono a uno shaker pieno di ghiaccio 40 ml di Patrón Silver, 10 ml di Martini Riserva Speciale Bitter, 10 ml di succo di limone e 15 ml di sciroppo di rose. Si agita bene e si scola in una coppa bordeggiata di sale dell'Himalaya. Guarnizione, un piccolo garofano bianco.

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Cunti quantu 'u du' di coppi
quannu 'a briscula è a mazzi

"conti meno di nulla"

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📚Proverbi Siciliani
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Il mondo si è del tutto rivoluzionato. Negli ultimi anni compie passi da gigante. Immaginate in un secolo quante cose sono cambiate! È il motivo per cui i nostri nonni non riescono ad avere grande dimestichezza con il computer. Ho anche la nuova generazione di ragazzi smanetta con grande facilità smartphone e tablet,facendo un tuffo nel passato, ti racconterò degli antichi mestieri, svelandoti tutte le curiosità della Sicilia che forse molti di voi non conoscevate.

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Storie di resistenza quotidiana di Giuseppe Romano,89 anni.Da 77 anni fa il lustrascarpe a Caltanissetta.

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🎥Enzo Piglionica ed Edoardo Pivi
Curiosità sulla Sicilia: antichi mestieri femminili

Innanzitutto distinguiamo tra antichi mestieri maschili e femminili. Vediamo qualche mestiere svolto dalle donne:

Lavannera: (Lavandaia): altro che lavatrice e asciugatrice! La lavandaia era un mestiere che svolgevano soprattutto le donne. Queste lavoravano nelle case di agricoltori, professionisti e commercianti. La lavandaia raggruppava i panni della famiglia da lavare, li portava in zone vicino ai corsi d’acqua e ai fiumi e sfregava in maniera energica la biancheria sul lavatoio.
Penso che fosse il mestiere più faticoso che una donna potesse sopportare.

Ricamatrici: questa figura svolgeva la tradizionale arte del ricamo. Le donne venivano istruite già dalla tenera età e realizzavano soprattutto corredi per matrimoni. Le ricamatrici più grandi insegnavano alle più piccole soprattutto nei mesi estivi sull’uscio dei pianterreni. Il lavoro che svolgevano le ricamatrici era principalmente l’uncinetto, un lavoro così complicato ma che purtroppo rendeva poco denaro ai tempi.

Conza ossa: (Aggiusta ossa): questa figura poteva essere sia femminile che maschile in realtà. Ella veniva chiamata nei casi di slogature e per tutti i problemi a livello osseo-muscolare. Interveniva facendo un massaggio per far “scrucchiari” (rilassare, sbloccare) le ossa, appunto. A volte assolvevano a oneri più seri, come fratture e lussazioni.

Pilucchera: (Pettinatrice): si occupava di pettinare la chioma delle donne, di creare acconciature, in particolare trecce e tuppo. Per non far annoiare le clienti, la pilucchera raccontava i fatti appresi in altre case, diventando così la pettegola di quartiere.

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Curiosità sulla Sicilia: antichi mestieri maschili

Adesso ecco una serie dei mestieri maschili più famosi dopo aver conosciuto il Lustrascarpe (dal video)

Maniscalcu: (Maniscalco): questa figura si occupava di battere il ferro di cavallo, per quei cavalli che venivano utilizzati come mezzo di trasporto. Oltre a conoscere alla perfezione l’arte del ferro battuto, spesso il maniscalco era anche un ottimo osservatore del comportamento equino. Egli riusciva a riconoscere se il cavallo aveva qualche problema di salute.

Carrittiri: (Carrettiere): colui che guidava il carretto o il carro. Questi infatti erano i mezzi di trasporto che si occupavano del trasporto merci. Il Carrettiere lavorava principalmente per conto di terzi.

Panararu:(Cestaio): si occupava di intrecciare verghe di olivo, castagno e vimini per realizzare ceste, panieri e simili. Queste ceste venivano utilizzate per trasportare frutta e gli attrezzi con cui venivano realizzate era pochi: un punteruolo, un falchetto e un coltello.
Questa figura per fortuna esiste ancora in qualche paese, per esempio a Cefalù. Mi ricordo sempre di un signore che in estate sta seduto su una sedia a svolgere il suo lavoro mentre la gente che passeggia per quel vicoletto lo ammira.

Puparu: (Chi muove i pupi): era l’artista-artigiano proprietario dei teatro dei pupi o colui che li muoveva durante lo spettacolo dell’Opra de’ Pupi.

Vanniaturi o abbanniàturi: (Strillatore): un tempo non esistevano telegiornali in tv o notizie in tempo reale sullo smartphone! Per questo motivo era fondamentale la figura del Vanniaturi, colui che con una tromba o un tamburo richiamava con le sue grida da ogni angolo della strada la gente per comunicare un’ordinanza, uno spettacolo o un evento. Dopo un rullo di tamburi di solito esordiva a gran voce “Sintiti….Sintiti…”.

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Il più divertente antico mestiere maschile è..

Ruffianu: (Intermediario di fatti amorosi): u ruffianu si occupava di fare da intermediario per favorire i rapporti amorosi. Egli era dotato di un abile dote accattivante, in grado di combinare fidanzamenti tra un uomo e una donna o addirittura matrimoni.

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