♡ Sicilia Terra Mia ♡
790 subscribers
3.93K photos
981 videos
2.58K links
La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

Canale👉 @sicil_iaterramia

Aggiungi👉 @MKforwardbot al tuo gruppo

👉discuti https://t.me/c/1099356382/1651287
Download Telegram
Caratteristiche del Carciofo Violetto Ramacchese
Si tratta del carciofo siciliano più famoso al mondo. Ha la forma cilindrica , con forti sfumature violacee, ed è senza spine. E’ divenuto emblema di eccellenza. La forma arrotondata lo rende del tutto simile a un fiore carnoso. Il suo sapore è dolce, delicato, anche se leggermente amarognolo. Si consuma da novembre fino a maggio. Ha foglie molto scure all’esterno e chiare all’interno.
Tante sono le sue proprietà: è digestivo, diuretico, consigliato nelle diete perché povero di grassi e ricco di carboidrati e potassio. Ha azione depurativa e aiuta il buon funzionamento dell’intestino e del fegato, favorendo la rigenerazione delle cellule. Abbassa il colesterolo, migliora l’attività cardiovascolare e ha proprietà antiossidanti. Inoltre è ricco in vitamine, sali minerali, di calcio e ferro. Si consiglia il consumo anche ai diabetici. E’ usato anche in erboristeria. Tutto ciò concorre a renderlo uno degli ortaggi più prestigiosi, prelibati e ricercati della Sicilia, grazie al particolare clima e alle condizioni del terreno. Questo magnifico prodotto attende ancora la certificazione IGP.

@sicilianewseinfo
@siciliaterramia
Ricette e usi
Questo ortaggio è molto diffuso nella cucina catanese e non solo. Si trova largamente usato dai primi, a secondi, ai contorni, fino al dolce. Si gusta nelle tradizionali caponate, risotti, pasta al forno, si preparano polpettine di carciofi, scacciate, focacce e addirittura pizze con carciofi. Sono usati come contorno anche carciofini sott’olio, sott’aceto, crema di carciofi, fino ad arrivare ai liquori. Il carciofo si cucina bollito, condito con formaggio, aglio e prezzemolo o arrostito direttamente sulla brace, condito col tradizionale pinzimonio che ne fa sprigionare l’avvolgente e irresistibile odore. Si mangia preferibilmente la domenica o in occasione delle feste. Non mancano in città angoli dove si trovano venditori di carciofi arrustuti.

@sicilianewseinfo
@siciliaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Curiosità

Il carciofo non solo si presta a molte ricette ma ha anche una larga e variegata tradizione metaforica, grazie ai suoi tanti e ricchi significati. Chi di voi non ha mai sentito o addirittura adoperato l’espressione: “si senti cacociula” per definire un individuo presuntuoso che, come il carciofo sempre presente nel banco tra gli altri ortaggi, vuole primeggiare sugli altri. O espressioni come: “haiu sta cacocilla na panza“, per esemplificare il fatto di smaltire difficilmente un’offesa subita. O ancora frasi come: “avi na cacociula na testa“, per indicare un individuo molto riccioluto e capellone. Queste sono alcune delle espressioni tipiche più largamente usate a Catania. Il carciofo, come i suoi tanti petali, ha anche tanti modi diversi di chiamarsi, da una parte all’altra dell’Isola, cambiando addirittura genere. ecco alcune delle sue denominazioni più conosciute: carciofu, cacuorciulu, carcioffulla, carciofaia, caquorcila, cacuccila, capozzula.

@sicilianewseinfo
@siciliaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Gesso (Ibbisu in dialetto messinese) è una frazione di Messina, di circa 600 abitanti, facente parte della Circoscrizione VI, situata 16 km a nord-ovest dal centro città.

Situata nella parte tirrenica della città di Messina, disposta lungo un crinale dei Peloritani, Gesso si trova al centro di zona agricola a un'altezza di 265 m s.l.m., in posizione panoramica su Etna, Vulcano e Stromboli oltre a Capo Milazzo.

Si trova a una distanza di 16 km dal centro cittadino messinese e a soli 3 km dalla vicina cittadina di Villafranca Tirrena. Della frazione di Gesso fa parte anche contrada Locanda, che si trova a circa tre chilometri da Portella San Rizzo, le cosiddette Quattro Strade di Messina, e a circa due chilometri e mezzo dal centro di Gesso.

@sicilianewseinfo
@siciliaterramia
Origini del nome

Il nome deriva dal minerale (in latino Gypsum e in greco Gypsos, Γύψος) che veniva estratto da numerose cave esistenti nella zona, attività cessata negli anni sessanta del secolo scorso. Ibbisu è il corrispondente termine dialettale con cui viene identificato tale minerale.

Nonostante le origini di Gesso siano sicuramente anteriori alla venuta dei Normanni, i suoi edifici più antichi sono chiese e conventi successivi al Concilio di Trento: la chiesa parrocchiale di Sant'Antonio abate del XVII secolo, il convento di S. Francesco da Paola, il convento dei Cappuccini con l'annessa chiesa dell'Immacolata. La chiesa di Sant'Antonio è stata inaugurata il 17 gennaio 1612, come peraltro si può evincere da un'iscrizione posta nell'angolo ove ha sede la sacrestia della chiesa. Di epoca precedente ai menzionati conventi erano sicuramente due e forse più monasteri dei Basiliani: San Gregorio, San Biagio, forse San Nicola ed addirittura anche un monastero femminile detto della Badia.

Il paese è balzato agli onori della cronaca a seguito dell'elezione a Presidente degli Stati Uniti d'America di Joe Biden. Il nonno paterno della moglie, Jill Jacobs, nacque a Gesso nel 1898, a contrada Locanda, a due chilometri dal paese. Il suo nome era Domenico Giacoppo, ma venne trasformato in Dominic Jacobs, per evitare storpiature, quando all'età di due anni emigrò negli USA con la sua famiglia.

@sicilianewseinfo
@siciliaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Le immagini mozzafiato sui fondali dello Stretto di Messina

@sicilianewseinfo
@siciliaterramia
#gazzettadelsud
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
📍Mondello - Pa-

📸 Jorge Nuno 〽️
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Il lago di Santa Rosalia è un bacino artificiale
della Sicilia. È ubicato in una cava tra i Monti Iblei in provincia di Ragusa. Creato negli anni 50/60. Il lago è formato dalle acque del fiume Irminio per mezzo di una diga che interrompe il corso del fiume Irminio e lo raccoglie ai piedi dei monti Iblei. Si trova in un contesto naturalistico di grande suggestione con sponde che sono molto frastagliate all’interno di un’area boschiva. E’ abitato da varie specie animali e vegetali, tra cui il Corvo imperiale, il Gheppio e il Nibbio reale.
Le zone di pesca sono facilmente raggiungibili. La pesca più praticata è quella del persico-trota . La specie più diffusa è la carpa.

@sicilianewseinfo
@siciliaterramia
#siciliasi