La bellissima Fontana Di Orione che sorge in piazza Duomo (Messina)
Realizzata dallo scultore Giovanni Angelo Montorsoli nel 1553
Realizzata dallo scultore Giovanni Angelo Montorsoli nel 1553
La bellissima Fontana Di Orione che sorge in piazza Duomo (Messina)
Realizzata dallo scultore Giovanni Angelo Montorsoli nel 1553
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Premio Mondello, ecco chi sono i vincitori: a novembre la cerimonia online @sicilianewseinfo
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Premio Mondello, ecco chi sono i vincitori: a novembre la cerimonia online
Sono stati proclamati i vincitori della 46esima edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello presieduto da Giovanni Puglisi. A causa delle difficoltà legate al Covid, la cerimonia di premiazione si terrà online a novembre; per le stesse ragioni…
LA BIBLIOTECA E PINACOTECA ZELANTEA (ACIREALE)
Un posto, forse poco conosciuto ma che merita assolutamente di essere visitato, è la Biblioteca e Pinacoteca Zelantea che si trova ad Acireale (Catania).
È stata fondata nel 1671 ed è in stile barocco.
È una sorta di "camera delle meraviglie" dove, oltre alle sale in legno antico in cui da secoli riposano i libri, trovate cimeli, carrozze, statue, quadri, reperti archeologici.
@sicilianewseinfo
Un posto, forse poco conosciuto ma che merita assolutamente di essere visitato, è la Biblioteca e Pinacoteca Zelantea che si trova ad Acireale (Catania).
È stata fondata nel 1671 ed è in stile barocco.
È una sorta di "camera delle meraviglie" dove, oltre alle sale in legno antico in cui da secoli riposano i libri, trovate cimeli, carrozze, statue, quadri, reperti archeologici.
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Il Duomo di Acireale, anche conosciuto come Cattedrale di Maria Santissima Annunziata, fu fondato nel 1889 ed é di stile barocco.
Fu dichiarato sede del vescovo di Acireale nel 1870.
L’attuale edificio fu costruito in origine come una semplice chiesa parrocchiale tra il 1597 e il 1618, ma poi fu notevolmente ampliata pochi anni dopo quando ricevette le reliquie di Santa Venera, ovvero l’attuale santa protettrice della città.
Nel 1668 venne realizzato dallo scultore messinese Placido Blandamonte il portale d’ingresso avente come tema l’Annunciazione.
A partire dal 1683 furono avviati i lavori per la costruzione, all’interno della basilica, di una cappella che doveva custodire le sacre reliquie ed il prezioso simulacro della Santa.
L’11 gennaio del 1693 un terribile sisma devastò la Sicilia sud-orientale distruggendone gran parte del patrimonio storico-artistico; la struttura subì numerosi danni e l’attuale duomo è un edificio del XVII secolo con importanti aggiunte di ogni secolo successivo.
Di particolare rilievo sono il portale barocco raffigurante l’Annunciazione di Placido Blandamonte di Messina, risalente al 1668, combinato con un frontone occidentale neogotico di Giovanni Battista realizzato da Filippo Basile e completato dopo la sua morte nel 1891.
Il portale è arricchito da una lapide, nella quale si legge che Aci ha dedicato questa chiesa a Maria Annunziata, e da uno degli stemmi più antichi della città.
Il prospetto meridionale, in stile neoclassico, presenta un portale in pietra bianca costituito da quattro colonne corinzie e da un timpano triangolare e una lapide nella quale sono riportate la data dell’istituzione del collegio dei canonici nel 1691, la consacrazione del tempio sacro nel 1721 e il restauro del 1797.
Il prospetto settentrionale è arricchito da un portale in pietra lavica realizzato probabilmente nel ‘600.
L’interno del duomo è del XVII secolo ed è in stile barocco, le cui decorazioni comprendono dipinti di artisti del calibro di Giuseppe Sciuti, Francesco Mancini Ardizzone e Pietro Paolo Vasta.
Un altro elemento del Duomo di Acireale che non passa inosservato è la facciata in stile neogotico bicolore di Giovanni Battista Basile, padre di Ernesto Basile e maestro dello stile liberty italiano, noto come architettura Liberty.
I due campanili, in stile manierista, incorniciano la cattedrale con delle guglie coperte di maioliche.
Sebbene siano identici nell’aspetto, sono stati costruiti in epoche diverse: quello a sud è datato 1655, così come la cupola, mentre quello a nord, così come il rosone, risale al 1890.
Altra particolarità del Duomo di Acireale è che la sua struttura è attraversata del meridiano progettato e costruito nel 1843 dall’astronomo danese Frederik Christian Peters.
La piazza, chiamata in precedenza Piazza del Cinque d’Oro in riferimento alle carte da gioco, è pavimentata con pietre bianche e nere che formano una particolare trama circolare che fa da sfondo agli edifici barocchi che conferiscono fascino al luogo.
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Fu dichiarato sede del vescovo di Acireale nel 1870.
L’attuale edificio fu costruito in origine come una semplice chiesa parrocchiale tra il 1597 e il 1618, ma poi fu notevolmente ampliata pochi anni dopo quando ricevette le reliquie di Santa Venera, ovvero l’attuale santa protettrice della città.
Nel 1668 venne realizzato dallo scultore messinese Placido Blandamonte il portale d’ingresso avente come tema l’Annunciazione.
A partire dal 1683 furono avviati i lavori per la costruzione, all’interno della basilica, di una cappella che doveva custodire le sacre reliquie ed il prezioso simulacro della Santa.
L’11 gennaio del 1693 un terribile sisma devastò la Sicilia sud-orientale distruggendone gran parte del patrimonio storico-artistico; la struttura subì numerosi danni e l’attuale duomo è un edificio del XVII secolo con importanti aggiunte di ogni secolo successivo.
Di particolare rilievo sono il portale barocco raffigurante l’Annunciazione di Placido Blandamonte di Messina, risalente al 1668, combinato con un frontone occidentale neogotico di Giovanni Battista realizzato da Filippo Basile e completato dopo la sua morte nel 1891.
Il portale è arricchito da una lapide, nella quale si legge che Aci ha dedicato questa chiesa a Maria Annunziata, e da uno degli stemmi più antichi della città.
Il prospetto meridionale, in stile neoclassico, presenta un portale in pietra bianca costituito da quattro colonne corinzie e da un timpano triangolare e una lapide nella quale sono riportate la data dell’istituzione del collegio dei canonici nel 1691, la consacrazione del tempio sacro nel 1721 e il restauro del 1797.
Il prospetto settentrionale è arricchito da un portale in pietra lavica realizzato probabilmente nel ‘600.
L’interno del duomo è del XVII secolo ed è in stile barocco, le cui decorazioni comprendono dipinti di artisti del calibro di Giuseppe Sciuti, Francesco Mancini Ardizzone e Pietro Paolo Vasta.
Un altro elemento del Duomo di Acireale che non passa inosservato è la facciata in stile neogotico bicolore di Giovanni Battista Basile, padre di Ernesto Basile e maestro dello stile liberty italiano, noto come architettura Liberty.
I due campanili, in stile manierista, incorniciano la cattedrale con delle guglie coperte di maioliche.
Sebbene siano identici nell’aspetto, sono stati costruiti in epoche diverse: quello a sud è datato 1655, così come la cupola, mentre quello a nord, così come il rosone, risale al 1890.
Altra particolarità del Duomo di Acireale è che la sua struttura è attraversata del meridiano progettato e costruito nel 1843 dall’astronomo danese Frederik Christian Peters.
La piazza, chiamata in precedenza Piazza del Cinque d’Oro in riferimento alle carte da gioco, è pavimentata con pietre bianche e nere che formano una particolare trama circolare che fa da sfondo agli edifici barocchi che conferiscono fascino al luogo.
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Come si fa a spiegare la SICILIA a chi non ci è nato? "Ci alziamo la mattina e appena usciamo fuori troviamo il sole. Sempre. D'estate e d'inverno.
Il sole ti scalda, l'anima. Ti viene il sorriso anche se non ti va. Poi vai in strada, trovi quello che vende la frutta, la verdura. Trovi le pesche di tutti i tipi, l'anguria "con la prova". Tutto profuma. Attraversi la strada e vedi il mare. Tu ci sei cresciuto col rumore delle onde, è come la ninna nanna. Lo guardi e ti innamori. Sempre. È come una mamma che ami ma devi sempre rispettare. Lo osservi e un senso di pace ti attraversa. Si può vivere senza? Poi sali al bar e trovi le persone che fanno a gara per pagarti il caffè. E si offendono se non lo accetti. "Vieni qui prenditi quello che vuoi" come se il bar te lo dovessero acquistare.
Se non ci vediamo per più di un giorno ci salutiamo con due baci.
Qui tutto è più lento. Forse ci mancano un po' di cose. Ma sono decisamente di più quelle che abbiamo. Se vuoi spiegare la SICILIA a chi non è siciliano digli semplicemente: vieni qui ed innamorati anche tu."
@sicilianewseinfo
Il sole ti scalda, l'anima. Ti viene il sorriso anche se non ti va. Poi vai in strada, trovi quello che vende la frutta, la verdura. Trovi le pesche di tutti i tipi, l'anguria "con la prova". Tutto profuma. Attraversi la strada e vedi il mare. Tu ci sei cresciuto col rumore delle onde, è come la ninna nanna. Lo guardi e ti innamori. Sempre. È come una mamma che ami ma devi sempre rispettare. Lo osservi e un senso di pace ti attraversa. Si può vivere senza? Poi sali al bar e trovi le persone che fanno a gara per pagarti il caffè. E si offendono se non lo accetti. "Vieni qui prenditi quello che vuoi" come se il bar te lo dovessero acquistare.
Se non ci vediamo per più di un giorno ci salutiamo con due baci.
Qui tutto è più lento. Forse ci mancano un po' di cose. Ma sono decisamente di più quelle che abbiamo. Se vuoi spiegare la SICILIA a chi non è siciliano digli semplicemente: vieni qui ed innamorati anche tu."
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