💔 IL SANGUE DI VIA MAQUEDA
Nella tarda mattinata di giovedì 19 ottobre 1944, la centralissima #ViaMaqueda a #Palermo fece da scenario alla tragica “Strage del Pane” ad opera del Regio Esercito Italiano.
Quel giorno un numeroso corteo di persone richiedenti pane e lavoro, provate dalla guerra e dalle ingiustizie del mercato nero, aveva fatto tappa nei pressi di Palazzo Comitini, all’epoca sede della Prefettura. La tensione era alle stelle, ma il viceprefetto - massima autorità presente in città - anziché cercare di calmare gli animi della folla, decise di far intervenire l’esercito con la violenza.
La repressione costò la vita ad almeno 24 manifestanti, mentre i feriti furono oltre 150. Tra i morti molti giovani, se non addirittura giovanissimi. Nel 1947 il tribunale militare derubricò l’accusa nei confronti dei responsabili alla stregua di mero “eccesso di legittima difesa”.
A lungo dimenticata, la “Strage del Pane” diede un impulso decisivo alla crescita del consenso a favore del Movimento per l’Indipendenza della #Sicilia, nonché alla lotta armata separatista condotta dall’#EVIS fondato da Antonio Canepa.
Soltanto a partire dagli anni novanta il ricordo della strage ha cominciato a farsi largo a livello istituzionale, con l’apposizione di una targa nell’atrio di Palazzo Comitini nel 1994 e di un’altra, voluta dal Comune di Palermo, affissa in Vicolo Sant’Orsola nel 2015.
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✍🏻@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
💡@voglia_di_sapere
Nella tarda mattinata di giovedì 19 ottobre 1944, la centralissima #ViaMaqueda a #Palermo fece da scenario alla tragica “Strage del Pane” ad opera del Regio Esercito Italiano.
Quel giorno un numeroso corteo di persone richiedenti pane e lavoro, provate dalla guerra e dalle ingiustizie del mercato nero, aveva fatto tappa nei pressi di Palazzo Comitini, all’epoca sede della Prefettura. La tensione era alle stelle, ma il viceprefetto - massima autorità presente in città - anziché cercare di calmare gli animi della folla, decise di far intervenire l’esercito con la violenza.
La repressione costò la vita ad almeno 24 manifestanti, mentre i feriti furono oltre 150. Tra i morti molti giovani, se non addirittura giovanissimi. Nel 1947 il tribunale militare derubricò l’accusa nei confronti dei responsabili alla stregua di mero “eccesso di legittima difesa”.
A lungo dimenticata, la “Strage del Pane” diede un impulso decisivo alla crescita del consenso a favore del Movimento per l’Indipendenza della #Sicilia, nonché alla lotta armata separatista condotta dall’#EVIS fondato da Antonio Canepa.
Soltanto a partire dagli anni novanta il ricordo della strage ha cominciato a farsi largo a livello istituzionale, con l’apposizione di una targa nell’atrio di Palazzo Comitini nel 1994 e di un’altra, voluta dal Comune di Palermo, affissa in Vicolo Sant’Orsola nel 2015.
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