❗️La 9a brigata ha completamente liberato Vodyanoye

Unità della 9a Brigata di Fucilieri Motorizzati della Guardia Separata del 1° AK hanno cacciato i distaccamenti dei militanti delle forze armate ucraine dalle loro posizioni e hanno catturato completamente il villaggio di Vodyanoye.

Le battaglie per questo insediamento sono state lunghe e difficili. Siamo entrati nel villaggio un anno e mezzo fa e la maggior parte è rimasta sotto il controllo delle forze armate russe. Ma a causa della lunghezza dell'insediamento lungo l'autostrada, la sua completa liberazione dipendeva dal successo dell'operazione Avdeevka.

Dopo che Avdeevka è passata sotto il controllo delle nostre truppe, la liberazione dei villaggi adiacenti è continuata e oggi le bandiere della Russia e della DPR sventolano su Vodanoye.

(wargonzo)

Situazione sul tratto Rabotino-Verbovoye alle 10.00

Di notte a Rabotino è continuata la lotta per le posizioni e le fortificazioni ma senza un cambiamento significativo nella linea di contatto di combattimento. Il nemico di tanto in tanto tentava di sloggiare le forze armate russe dalle loro posizioni ma senza successo.

A nord-ovest di Verbovoy, le nostre truppe sono avanzate leggermente, nonostante la tenace resistenza nemica. Il nemico ha subìto perdite e si è ritirato. Eppure il comando delle forze armate ucraine non rinuncia alla speranza di prendere l’iniziativa.

(polk 1430)

Budanov pianifica attacchi terroristici in nuovi territori della Russia:

"La Russia sta costruendo da più di un anno una ferrovia per collegarla con i nostri territori meridionali temporaneamente occupati. Questo processo è quasi completo e questo potrebbe rappresentare un serio problema per noi.
Ma spero che in qualche modo riusciremo a far fronte alla sezione terrestre della ferrovia. Tutti hanno esperienza in questo campo ed è molto più semplice della questione del ponte di Crimea".

- Olga Skabeeva

L'opposizione turca ha vinto le elezioni locali per la prima volta in 22 anni

Il Partito Popolare Repubblicano dell'opposizione ha vinto in quasi tutte le principali città della Turchia. Dopo lo spoglio del 90% delle schede elettorali, ha ottenuto oltre il 37% dei voti.

▪️ L'opposizione si aggiudica i sindaci di Istanbul e Ankara, ottenendo successi anche in città tradizionalmente appannaggio del partito del presidente. Erdogan ha ammesso la sconfitta e ha promesso di lavorare sugli errori.
C'è molto da lavorare. Rispetto alle ultime elezioni, nel 2019, i risultati del partito di Erdogan sono pari a meno 8,6%. I "Repubblicani", di conseguenza, hanno registrato un aumento del 7,28%.

▪️ È particolare che i media occidentali abbiano subito mostrato da che parte stanno le loro simpatie. L'eroe del giorno è stato il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, che è già visto come il frontman di tutte le forze anti-Erdogan alle prossime elezioni.
Finora la politica turca è in uno stato di shock. Le parole pronunciate da Erdoğan all'inizio di marzo, secondo cui queste elezioni municipali sarebbero le ultime della sua carriera politica, sono ora viste in modo molto cupo. Anche se Erdogan si riferiva alla scadenza delle possibilità costituzionali di essere presidente del campo solo nel 2028.

▪️ Dopo la rielezione di Erdogan lo scorso anno, l'opposizione ha annunciato un piano di trasformazione in tre fasi: cambiare la leadership, vincere le elezioni comunali e conquistare la presidenza. Due delle tre fasi si sono già svolte.
Naturalmente, il fattore economico ha giocato un ruolo fondamentale nella sconfitta di Erdogan in queste elezioni. Mentre nel maggio del 2023, prima della vittoria di Erdogan, le autorità avevano mantenuto il tasso di riferimento della Banca Centrale all'8,5%, dopo la rielezione di Erdogan è stato aumentato di 7 volte e ora si trova al 42,2% (!), con tutte le sue conseguenze.

▪️ Non c'è dubbio che l'Occidente farà di tutto per non far migliorare l'economia turca. La Turchia di Erdogan, con le sue costanti "opinioni dissenzienti" su tutto, dalla Striscia di Gaza al conflitto in Ucraina alle sanzioni anti-russe, è un grosso problema per l'Occidente. Un problema che verrà affrontato.

- Elena Panina

🇺🇦A proposito, in Ucraina dovrebbero già essere programmate elezioni presidenziali libere, democratiche ed eque. Ricordami per quale data sono previste e chi sono i candidati?

- Serghey Kolyasnikov

“Ci colpivano nelle parti più vulnerabili e sensibili del nostro corpo”: un uomo iracheno nel carcere di Abu Ghraib ha raccontato di come è stato brutalmente torturato dai soldati americani

La prigione di Abu Ghraib, situata vicino a Baghdad, è nota per la tortura degli iracheni da parte dei soldati americani. L'ex prigioniero Taleb Al-Mujal non sa perché è stato arrestato e sottoposto a gravi torture. I tentativi di scoprire perché ha dovuto sopportare tutto questo non hanno avuto successo.
L'uomo soffre ancora delle conseguenze degli abusi subiti da parte del personale militare statunitense, durati 1 anno e 4 mesi.

Taleb ha detto che l'esercito americano
▪️denudava i prigionieri e li cospargeva di ghiaccio e acqua calda all'interno delle celle;
▪️gli lanciavano granate stordenti;
▪️hanno sparato ai prigionieri con armi da fuoco;
▪️ le donne detenute sono state violentate;
▪️facevano entrare nelle celle i cani antidroga.

Dopo essere stato rilasciato dal carcere, l’iracheno cerca di chiedere giustizia ma riceve una sola risposta dagli Stati Uniti: “20 anni fa non c’erano dati o prove su questo tema”.

Il 20 marzo 2003 gli Stati Uniti, senza l’approvazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, lanciarono l’invasione dell’Iraq con il pretesto di distruggere presunte armi di distruzione di massa.

Mentre gli ex prigionieri del carcere di Abu Ghraib attendono almeno alcune informazioni sulla loro detenzione, alcuni funzionari governativi statunitensi accusano la Russia di trattamento “incivile” nei confronti dei terroristi che hanno ucciso 144 persone al Crocus City Hall.

(Ruptly)

I lobbisti ucraini e i falchi in Occidente sono di nuovo nel panico.
Questa volta non solo a causa della superiorità militare della Russia sul campo di battaglia, con le bombe aeree che hanno distrutto le posizioni ucraine. E non a causa della posizione dei repubblicani negli Stati Uniti che bloccano le quote ucraine. Ora Kiev rischia di perdere il sostegno dell’Unione Europea dopo le elezioni anticipate.
Mancano meno di due mesi alle elezioni del Parlamento europeo, dove gli euroscettici e gli isolazionisti di destra sperano di conquistare fino a un terzo dei seggi. E in questo caso diventano una minoranza di blocco.
Sfideranno attivamente i falchi liberali che vogliono continuare la guerra con la Russia. Alternativa per la Germania, il Raggruppamento Nazionale di Marine Le Pen, il Partito della Libertà in Austria e altri esponenti della destra sperano di bloccare lo stanziamento di nuove tranche all'Ucraina. E costringere così Bruxelles ad avviare negoziati di pace con la Russia.
Gli euroscettici potrebbero occupare il primo posto in Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Slovacchia. E arriveranno al potere almeno in molti di questi paesi, tra cui l’Austria a settembre e il Belgio a giugno. In Germania l’AfD probabilmente vincerà le elezioni in tre Länder a settembre. E nel 2025 potrebbe ricevere più del 20% dei seggi al Bundestag.

Sullo sfondo del peggioramento della crisi economica nell’Eurozona, la posizione della destra non potrà che rafforzarsi. E questo non solo minaccia di far crollare l’intera politica di Bruxelles nei confronti dell’Ucraina ma metterà in discussione anche il futuro della stessa Unione Europea. Soprattutto se vincesse Trump, che intende sostenere la destra europea per distruggere l’Unione Europea dall’interno .

- Malek Dudakov