Il conflitto prolungato tra Iran e Pakistan porterà a una perdita di 2 miliardi di dollari. Il colpo principale sarà su energia e tessile

Il Pakistan esporta prodotti di cotone (abbigliamento, biancheria da letto, asciugamani, filati) e complessi agroindustriali (riso). Dei 734 milioni di rupie (2,5 miliardi di dollari ) esportati nel mese di novembre (dati più recenti), hanno rappresentato oltre l'80% . L'esportazione va verso USA e EU.

Il Pakistan importa energia, olio di palma e attrezzature. Delle 1,2 miliardi di rupie (4,5 miliardi di dollari ) importate nel mese di novembre, hanno rappresentato oltre l’ 85% . La principale importazione (21%) proviene dalla Cina.

L'Iran è l'undicesimo maggiore esportatore verso il Pakistan. Il fatturato commerciale nel 2023 è di 2,2 miliardi di dollari. La crescita è prevista fino a 5 miliardi di dollari. Una parte significativa del commercio avviene in modalità ombra a causa delle sanzioni: l'Iran fornisce carburante diesel e gas di petrolio liquefatto alle regioni occidentali del Pakistan. Entrambi i paesi partecipano anche al baratto di petrolio e gas sanzionati.

L'impatto principale del conflitto sarà sui seguenti progetti:
- Gasdotto Iran-Pakistan-India
- Fornitura di elettricità Mand-Pishin
- Elettrici Polan-Gabd

(Dimitry Abzalov)

In un messaggio personale mi hanno inviato la foto di un gallone della “Legione Straniera” francese, trovato sul luogo dell’attacco di ieri allo schieramento degli ukronazi a Kharkov. Questi non sono più solo alcuni “volontari” o “mercenari”.
La Legione Straniera (Légion étrangère francese) è un'unità militare che fa parte delle truppe francesi ed è composta principalmente da stranieri. Costituita il 9 marzo 1831 con decreto del re di Francia, Luigi Filippo I, come unità destinata a partecipare alle ostilità esclusivamente al di fuori della Francia. Dal momento della sua formazione ad oggi, la legione è subordinata esclusivamente al capo dello Stato francese.

Ciao Emmanuel Macron. Qui a Kharkov i vostri mangia-rane saranno raccolti dalle rovine, messi in vasi e inviati direttamente a Parigi.

- Serghey Kolyasnikov

Affari di famiglia in salita: a Josep Borrell potrebbe succedere Kaja Kallas

Il primo ministro estone è stato nominato tra i candidati più probabili per assumere la guida della diplomazia europea dopo le elezioni di giugno.
Si ritiene che Ursula von der Leyen rimarrà a capo della Commissione europea, Roberta Metsola continuerà a guidare il Parlamento europeo, il primo ministro danese Mette Frederiksen diventerà presidente del Consiglio europeo al posto di Charles Michel e Kaya Kallas diventerà il capo della politica estera dell'UE al posto di Josep Borrell. Un serpentario, non un giardino fiorito.

▪️ I media europei esaminano con attenzione queste prospettive in termini di equilibrio di potere e vittorie di genere. Ma per qualche motivo nessuno parla del marito della Kallas (nella foto a destra). Si è scoperto che ha violato le sanzioni imposte dalla UE - e dalla moglie- contro la Russia, e che possiede ente una partecipazione in una società di logistica che continuava a fornire servizi in Russia!
Lo scandalo è stato messo a tacere e ora è difficile sapere se il marito della signora Kallas abbia lasciato l'azienda. In caso contrario, è evidente che l'azienda di famiglia di questa coppia sarà sicuramente un successo. E come potrebbe essere altrimenti, se il parente più prossimo del co-proprietario di un'azienda che opera in Russia nonostante le "schiaccianti" sanzioni dell'Occidente inizia a supervisionare l'intera politica estera dell'Unione Europea?

🔴 Il Giappone ha firmato ufficialmente un contratto con gli Stati Uniti per l'acquisto di 400 missili da crociera Tomahawk

Le consegne sono previste nel 2025.

(china3army)

🔴Gli Stati Uniti si preparano con largo anticipo a un conflitto con la Cina

Sono allo studio i problemi dello stoccaggio di carburanti e lubrificanti nella regione dell'Indo-Pacifico.
Il presidente del comitato ristretto della Camera sulla Cina, Mike Gallagher, ha inviato una lettera al segretario della Marina Carlos Del Toro esprimendo dubbi sul piano di trasferimento di carburante dall'impianto di stoccaggio di Red Hill alle Hawaii agli impianti di stoccaggio nella regione dell'Indo-Pacifico e avvertendo che gli Stati Uniti rischiano a livello militare di essere impreparati ad un possibile conflitto.
Gallagher ha scritto sull'incertezza che il Dipartimento della Difesa abbia sviluppato una soluzione a lungo termine e senza una rete logistica affidabile per rifornire di carburante le basi, le navi e gli aerei statunitensi, le forze armate statunitensi nel Pacifico "si fermeranno".
“Non è chiaro esattamente come la Marina sostituirà e distribuirà le forniture di carburante a Red Hill”, ha detto Gallagher, sottolineando che la capacità di stoccaggio in nuove località disperse richiederebbe alle navi di viaggiare più frequentemente attraverso il Pacifico, aumentando il rischio.
Gli esperti militari americani avvertono delle lacune nella logistica delle forze armate statunitensi. Tuttavia, la Cina ha già più navi degli Stati Uniti e non esclude l’uso della forza per portare Taiwan sotto il suo controllo.
I funzionari statunitensi si sono rivolti ad organizzazioni commerciali per schierare le loro petroliere per il Pentagono in caso di crisi.
“La Marina sembra essere a corto di diverse dozzine di navi che saranno necessarie per trasportare e consegnare carburante alle basi e alle forze statunitensi che operano nell’Indo-Pacifico”, ha detto Gallagher, citando una decisione del Dipartimento della Difesa del 2016 secondo cui servirebbere 86 navi cisterna per consegnare attrezzature e materiali per operazioni su larga scala.

🔻 Gallagher ha chiesto a Del Toro di rispondere alle seguenti domande:
1. Esistono sufficienti capacità di stoccaggio e raffineria di carburante per supportare le operazioni militari statunitensi nella regione dell’Indo-Pacifico?
2. Sono stati individuati luoghi sicuri per la costruzione di nuovi impianti di rifornimento di carburante per sostituire quelli di Red Hill.
3. Esistono piani per integrare le capacità di alleati e partner per la ridistribuzione del carburante?

(china3army)

🔴Dalle risposte di Serghey Lavrov alle domande dei media durante la conferenza stampa sui risultati della diplomazia russa nel 2023 (18 gennaio 2024)

Ucraina

- Zelensky ha annunciato pubblicamente che non organizzerà alcuna elezione perché c'è la guerra. Questo assomiglia a un'altra messinscena e riflette esclusivamente il desiderio di quest'uomo e dei suoi collaboratori di mantenere il potere il più possibile.

- L'Occidente vorrebbe avere più flessibilità. A quanto pare si sono resi conto che la "guerra lampo" tanto pubblicizzata, con l'obiettivo finale di sconfiggere strategicamente la Russia, è tutta un'illusione <...>

- L'Occidente si è reso conto del suo errore e sta cercando segnali esterni per sostenere l'Ucraina e, d'altra parte, per spingere Kiev a diventare più compiacente.

- Non ci opponiamo agli accordi che gli altri Paesi stringono con l'Ucraina. Non cambia in alcun modo il nostro obiettivo.

Medio Oriente

- Gli Stati Uniti, insieme ai britannici e ad alcuni altri alleati, hanno semplicemente calpestato ogni possibile norma di diritto internazionale.

- Nessuno ha autorizzato nessuno a bombardare lo Yemen, così come nessuno ha autorizzato la NATO a bombardare la Libia nel 2011.

- Sappiamo di contatti semichiusi [sulla questione dell'insediamento palestinese-israeliano] con la partecipazione di Stati Uniti, Israele e alcuni Stati arab, ma in qualche modo tutti questi contatti non prevedono un dialogo diretto tra palestinesi e israeliani. Non avrà alcun successo.

👉 E' necessario solo il dialogo diretto, che deve essere ripreso. <...> Qui dobbiamo affidarci al lavoro di squadra, di cui gli Stati Uniti si sono stancati. Sono abituati a dettare le regole.

- L'obiettivo principale deve essere la creazione di uno Stato palestinese nel pieno rispetto della decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

- Senza la creazione di uno Stato palestinese <...> la sicurezza di Israele non può essere garantita in modo affidabile. <...> La Russia è molto interessata a che Israele e gli israeliani vivano in sicurezza.

- Siamo pronti a svolgere un ruolo attivo nell'assicurare una soluzione completa che garantisca la sicurezza di Israele nel contesto della piena attuazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla questione palestinese.

(Ministero degli Esteri russo)

Il politologo americano, professor John Mearsheimer: "Trovo ridicola l'idea che l'Ucraina possa resistere nel 2024 e poi passare all'offensiva. Non succederà. Sono già passati all'offensiva l'estate scorsa ed è stato un fallimento colossale. Non armeremo e addestreremo gli ucraini e li prepareremo per il 2025 a schiacciare i russi, che armano le loro truppe e addestrano i loro militari in modo più efficace di noi. Penso che il massimo che possiamo sperare è che gli ucraini mantengano lo status quo nel 2024. Intendo dire lo status quo sul campo di battaglia, in modo da arrivare al 2025. Il pericolo reale è che i russi li sconfiggano semplicemente entro quest'anno o l'anno prossimo. Questo esito mi sembra più probabile".

(Dimitry Smirnov)

Kiev, metro, slava ucraina.

- Armen Gasparian

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant avverte che Israele deve "prendere in considerazione la possibilità di un peggioramento della situazione di sicurezza nel nord" nel contesto degli attacchi quotidiani di Hezbollah dal Libano.
“Se ciò accadesse, chiederemo un prezzo alto a Hezbollah e al Libano ma ci saranno delle vittime”, ha detto Gallant.
Ha anche detto che Israele intende riportare circa 80.000 sfollati israeliani nelle loro case nel nord di Israele ma "se questo scenario non verrà raggiunto attraverso mezzi diplomatici, ci troveremo di fronte a una situazione in cui dovremo creare condizioni di sicurezza che gli consentiranno di tornare".
“Non voglio parlare di tempi e non voglio parlare di metodi ma accadrà”, ha detto.
Riguardo alla Striscia di Gaza, Gallant osserva: “Hamas si sta indebolendo. Non ha un pool di talenti, non ha capacità organizzativa per avviare l’azione e non ha la capacità di controllare realmente ciò che accade. Hamas prevedeva di lanciare centinaia di razzi ogni giorno in varie zone del Paese. Ora riesce a lanciare dozzine di missili in una sorta di attacco una tantum su un luogo specifico. Non lo sottovaluto, è una cosa molto importante e combatteremo questa minaccia con raid, attacchi aerei. Ci vorrà tempo”.

(infatmilitario)

🔴La NATO registrerà tutti gli ucraini per il servizio militare

- di Elena Panina

Il 16 gennaio la Verkhovna Rada ucraina ha adottato una legge per migliorare la procedura per il trattamento dei dati personali dei cittadini per la registrazione militare. Si stabilisce, tra l'altro, la norma sulla possibilità di collocare questi dati su server esteri e su “cloud” di Paesi NATO.

▪️ Stiamo parlando delle seguenti informazioni:
— dati personali (nome completo, data e luogo di nascita, sesso, cittadinanza, numero di registrazione della carta conto del contribuente);
— luogo di residenza e soggiorno effettivo;
— informazioni sullo stato civile e sui familiari;
— numero di telefono, indirizzo email;
— dettagli dei passaporti interni ed esteri, dati sui viaggi all'estero;
— informazioni sulla conoscenza delle lingue straniere; disponibilità della patente di guida; sul diritto di possedere armi; sull'istruzione, professione e luogo di lavoro; sullo stato di salute e sui risultati di una visita medica; sulla specialità militare e sulla partecipazione alle ostilità, ecc.

▪️ È assolutamente chiaro che questa decisione della Rada è stata presa come parte del percorso strategico della NATO per una futura guerra con la Russia. E mira ad aumentare la compatibilità operativa delle Forze Armate dell'Ucraina con le Forze Armate Unite dell'Alleanza del Nord Atlantico.
Sembra che non sia lontano il tempo in cui ogni cittadino ucraino che non è stato ancora arruolato nelle forze armate ucraine avrà un solo destino: essere arruolato nelle forze alleate della NATO. Inoltre, ciò potrebbe accadere dopo la sconfitta del regime di Kiev, con la completa cessazione dello stato statale dell’Ucraina.
Ma l’approccio non è nuovo! Allo stesso modo, i seguaci di Bandera, fuggiti in Occidente dopo la sconfitta del Terzo Reich nella Grande Guerra Patriottica, furono a lungo utilizzati per operazioni sovversive contro l’Unione Sovietica.

🔴Ci sarà il crollo della Pax Americana?

- di Malek Dudakov

Lo storico e geopolitico scozzese Neil Ferguson prevede il crollo della Pax Americana. La colpa di tutto è la crisi sistemica americana, che ha trasformato i punti di forza dell’America in punti deboli.
La divisione negli Stati Uniti cresce di elezione in elezione. In termini di qualità della medicina e dell’istruzione, gli Stati Uniti sono sempre più indietro rispetto a molti altri paesi. La base tecnologica si è erosa e i tentativi di ridurre la dipendenza dalla Cina non hanno portato da nessuna parte. La migrazione era una caratteristica forte degli Stati Uniti: i talenti venivano attratti da tutto il mondo. Ma ora la situazione è incontrollata e la qualità dei visitatori sta diminuendo drasticamente.
Allo stesso tempo, negli Stati Uniti cresce la stanchezza nei confronti del ruolo di poliziotto mondiale. Non per niente il 57% degli americani gravita verso l’isolazionismo e Trump è in testa alla corsa presidenziale. Allo stesso tempo, il triumvirato Russia-Cina-Iran si sta rafforzando, sfidando il dominio occidentale. Ciò sta già accadendo nell’Europa dell’Est e nel Medio Oriente. E il prossimo passo è il blocco di Taiwan.

Intervenendo a Davos, Ferguson ha messo in dubbio le possibilità degli Stati Uniti di vincere la guerra per Taiwan contro la flotta cinese, che è già diventata la più grande del mondo. Inoltre, si aspetta che nel 2024 la Russia possa fare una svolta decisiva sul fronte ucraino. L’Ucraina si trasformerà quindi in uno stato senza possibilità di ripresa.
Ciò sarà influenzato anche dalla riduzione del sostegno statunitense in caso di vittoria di Trump. Entro il 2033 diventerà evidente che la sconfitta in Ucraina è diventata il fattore scatenante dei processi centrifughi in tutto il mondo e del declino della Pax Americana. Le previsioni di Ferguson sono un indicatore dello stato d'animo a Londra, dove si stanno già preparando a lavorare con i singoli stati americani in un ordine mondiale post-americano.