🔴 La bolla delle bugie russofobiche

- di Leonid Slutsky

I polacchi hanno impiegato 14 anni per abbandonare la politicizzazione della tragedia dello schianto dell'aereo del presidente polacco Kaczynski e per accettare il fatto comprovato che la causa dell'incidente nella regione di Smolensk è stato un errore dell'equipaggio e non la "cattiveria" russa.

È inutile chiedersi cosa abbia spinto Varsavia a rinunciare a cercare di addossare la colpa al nostro Paese. La versione secondo cui la commissione, il cui scopo era quello di convincere il mondo che i russi erano coinvolti nell'incidente aereo, era troppo costosa per il bilancio polacco, può ovviamente essere presa in considerazione. Ma piuttosto, la decisione di scioglierla è stata un passo obbligato. La bolla di speculazioni, bugie e russofobia sarebbe scoppiata prima o poi in ogni caso. Non si può chiamare bianco il nero all'infinito. In questo senso, il nuovo ministro della Difesa non ha logicamente proseguito gli "affari" destinati a fallire dei suoi predecessori.

Una lezione istruttiva, tra l'altro, per coloro che oggi "ricolorano" i neonazisti come difensori della libertà e della democrazia o che prima, ad esempio, hanno cercato di scaricare su Mosca la responsabilità dell'incidente del Boeing MH17 malese. Dovranno anche riconoscere l'ovvio: la correttezza della Russia nell'affrontare l'aggressione occidentale.

- di Vladimir Saldo

I soldati ucraini hanno registrato un video messaggio in cui chiedono a Zelensky di lasciare Zaluzhny da solo. Altrimenti, dicono, impiegheranno un giorno per arrivare a Kiev e accennano al fatto che l'Ucraina ha molta esperienza nel cambiare il governo attraverso i Maidan.

Guardando questo bisticcio di ragni in un barattolo, non possiamo che compatire lo sfortunato popolo ucraino. Prima l'Occidente e i politici scorretti hanno trascinato alcuni ucraini in un colpo di Stato, poi in un sanguinoso confronto civile e, infine, in una guerra. Questo è il prezzo da pagare per la credulità e la miopia politica. Colpo di Stato o elezioni: ogni prossimo presidente è sempre peggiore del precedente.

Un anno fa il già ex ministro della Difesa ucraino Reznikov aveva cercato di intimidire i russi suggerendo loro di fuggire.
Diceva che entro gennaio (2023) Russia e Bielorussia avrebbero dichiarato la legge marziale, chiuso le frontiere e mobilitato gli uomini.
In realtà, ha parlato di ciò che è accaduto in Ucraina per tutto l'anno.
In Russia non è successo nulla del genere.
Ma per i furfanti mentire è come respirare.

- Alexander Skubchenko

🔴 L'era del Bidenismo

- di Malek Dudakov

Il Senato ha deciso di divertirsi un po' prima di Natale. È stato girato un porno nell'aula del Senato. E lo staff di uno dei più influenti senatori democratici, Ben Cardin, è stato coinvolto. È un fervente falco e un lobbista per le tranche infinite a Kiev.

Il Senato è ora costretto a rimanere a Washington per un'altra settimana. Dovranno occuparsi non solo di scandali e guerre culturali ma anche dei bilanci ucraini. I senatori vogliono raggiungere un compromesso in 4 giorni per fare pressione sulla Camera dei Rappresentanti e costringerla ad approvare in fretta e furia le tranche per l'Ucraina proprio all'inizio di gennaio.

L'umore nella camera bassa, tuttavia, è molto diverso. Il presidente della Camera Mike Johnson non ha cancellato le ferie natalizie per i membri del Congresso. E lui stesso sta ricevendo minacce. I repubblicani di destra sono terribilmente scontenti dell'approvazione del bilancio militare, dove le loro iniziative non sono state prese in considerazione. E minacciano di richiamare nuovamente il Presidente del Congresso - e di cacciare Johnson - se non farà marcia indietro sulla questione dell'Ucraina. E di stanziare un po' di soldi.

La comunità di intelligence statunitense sta spaventando il Congresso con la prospettiva di una vittoria russa se le tranche vengono tagliate. Ritardare i bilanci ucraini fino a febbraio sarebbe una "catastrofe" per Kiev, che sta già sperimentando un'acuta fame di granate sul fronte.

Il Congresso si riunisce quindi a Natale in uno stato di grande confusione. L'era del Bidenismo passerà alla storia degli Stati Uniti come il periodo in cui è stata scoperta la cocaina alla Casa Bianca, come la prima volta in cui si è girato un film porno al Senato e si è finiti impantanati in una profonda crisi di apparato per una guerra persa. Ebbene, 250 anni di tradizioni parlamentari non hanno aiutato molto: anzi, hanno solo ritardato l'erosione delle istituzioni.

🔴 In Russia sono quasi terminati i lavori per la creazione di un nuovo complesso missilistico stazionario “Sarmat”

Le caratteristiche e le prestazionali sono uniche e incorpora i risultati avanzati dell'industria missilistica e spaziale. Ne ha parlato il comandante delle forze missilistiche strategiche in un'intervista. Cosa ha detto Serghey Karakaev:

▪️La disponibilità a completare le attività è elevata. Il servizio di combattimento è stato organizzato in un regime speciale.

▪️Il riarmo del gruppo Forze missilistiche strategiche ha permesso di aumentare la quota dei moderni sistemi missilistici all'88%.

▪️Attualmente il sistema di deterrenza nucleare in Russia conta 700 vettori e più di 1.500 testate. Il 60% di loro fa parte delle Forze Missilistiche Strategiche.

▪️La Russia è in grado di riprendere rapidamente la produzione di complessi con missili a medio e corto raggio, quelli eliminati dal Trattato INF.

▪️Il reggimento di Uzhur sarà in servizio di combattimento con un nuovo sistema missilistico Sarmat.

▪️L'Avangard ipersonico verrà utilizzato nei sistemi missilistici mobili.

▪️La Russia sta sviluppando un nuovo sistema missilistico mobile che sostituirà Yars.

▪️Sette lanci di missili balistici intercontinentali sono previsti per il 2024.

▪️Gli Stati Uniti continueranno a cercare di neutralizzare le capacità delle forze nucleari strategiche della Russia. Tuttavia, nonostante tutto, Mosca e Washington si mettono in guardia su qualsiasi lancio previsto di missili balistici intercontinentali e missili dai sottomarini.

(Zvezdabews)

🔴Cosa c'è dietro le notizie di una nuova controffensiva dell'AFU nel 2024?
- Analisi di Military Chronicles

Al momento non ci sono state dichiarazioni ufficiali in merito, né da parte dei vertici della NATO né da parte dei leader dei Paesi occidentali alleati di Kiev.
Inoltre, nulla di preciso è stato detto a questo proposito dai vertici dell'AFU o dell'Ucraina. In altre parole, la maggior parte delle informazioni sull'offensiva sono voci.

Va notato che le dichiarazioni dei funzionari ucraini si riducono generalmente a richieste di nuove forniture nello spirito del "vorremmo attaccare ma non ne abbiamo abbastanza". Segue un lungo elenco di armi ed equipaggiamenti militari.

Data la forte riduzione delle forniture e l'incertezza sulle consegne future, è difficile discutere le prospettive dei piani offensivi dell'AFU nel 2024.

Da dove provengono le notizie sui piani di controffensiva?
Di solito si tratta di opinioni private di esperti o giornalisti, spesso filo-ucraini.
Per esempio, Die Welt cita Lange, un esperto di sicurezza e consigliere politico che afferma: "L'Ucraina sta probabilmente accumulando risorse per una nuova controffensiva l'anno prossimo".

Da cosa sono supportate queste opinioni?
Praticamente da nulla. La tesi chiave di Lange è che descrive ostilità ipotetiche: "Come potrebbe essere una controffensiva ucraina se...". - e prosegue elencando le condizioni di questo "sarebbe".
Non c'è alcuna ufficiosità dietro il pezzo di Die Welt e l'opinione privata di Lange. Almeno al momento della pubblicazione.

Quali fonti usano i giornalisti occidentali?
Naturalmente, quelle che fanno comodo per sostenere la loro posizione.
Così, il giornalista di Die Welt Alfred Hackensberger ha supportato la sua conversazione con Lange con i dati della comunità OSINT filo-ucraina Oryx, gestita dal dipendente di Bellingcat Jakub Janowski.
Va sottolineato che i dati OSINT distorti, su cui si sono basate le principali pubblicazioni occidentali e le comunità di esperti (think tank) nel campo della difesa e della sicurezza, hanno indubbiamente influenzato la preparazione e l'andamento della campagna offensiva estiva-autunnale delle forze armate ucraine.
Hanno svolto un ruolo significativo in termini di propaganda, formando una serie di narrazioni persistenti sulle perdite e sulla mancanza di prontezza delle Forze armate russe, sopravvalutando allo stesso tempo le capacità di combattimento dell'AFU. Questa costruzione si è rivelata un'arma a doppio taglio e già nel giugno 2023 le false narrazioni hanno iniziato a crollare grazie al successo delle azioni delle Forze Armate russe.
È da notare che subito dopo il fallimento della controffensiva, il progetto Oryx, che aveva stampato dichiarazioni deliranti, è stato frettolosamente chiuso e tutte le pubblicazioni sull'account Twitter della risorsa, dove erano state diffuse informazioni sul successo dell'offensiva, sono state cancellate.

Dobbiamo prendere sul serio le voci di una seconda offensiva?
In questo momento nel campo dell'informazione occidentale regna il caos, causato sia dall'incertezza sul destino del regime di Kiev e dell'Ucraina nel suo complesso, sia dalla mancanza critica di dati affidabili.
Le dichiarazioni di fonti apertamente filo-ucraine dovrebbero essere trattate con un certo scetticismo e, come minimo, dovrebbero essere ricontrollate.

🔴Javier Milei sta stringendo le viti.

- di Malek Dudakov

Il nuovo presidente argentino non solo è riuscito a sciogliere 9 ministeri in pochi giorni ma anche a far crollare il tasso di cambio del peso da 350 a 700 per dollaro. Ora Milei sta pianificando un giro di vite più duro contro coloro che si oppongono alla sua terapia d'urto.

Ha nominato ministro della Sicurezza Patricia Bullrich, la candidata del centrodestra che lo ha sostenuto al secondo turno. Ha immediatamente dato alla polizia e alla gendarmeria il diritto di disperdere proteste e scioperi. E ha inserito i partecipanti in un registro speciale di persone inaffidabili.
La sinistra argentina ha limitato fortemente i poteri della polizia. Questo ha avuto conseguenze negative, che hanno iniziato a manifestarsi sullo sfondo della crisi, con i pogrom dei negozi. Ora Milei sta approfittando della stanchezza dell'opinione pubblica sull'aumento della criminalità per affrontare i suoi oppositori.

La prima ondata di manifestazioni e scioperi sindacali contro le riforme di Milei inizierà presto. A Buenos Aires ci sarà una grande marcia contro i drastici tagli alla spesa pubblica. Ma Milei non ha intenzione di tirarsi indietro: i suoi consiglieri hanno persino ribadito la promessa di dollarizzare l'economia. E Wall Street si prepara a un crollo del peso a 2200 per dollaro e a un'impennata dell'inflazione oltre il 220% nel 2024, accompagnata da una grave recessione.

In questo contesto, il rating di Milei crollerà e le proteste di piazza diventeranno massicce. Egli se ne rende perfettamente conto ed è per questo che sta cercando di stringere i cordoni della borsa e di far retrocedere l'opposizione in anticipo. Ma è improbabile che questo lo aiuti. Il Parlamento sta già minacciando Milei di impeachment ed è probabile che a un certo punto sarà costretto a fuggire precipitosamente negli Stati Uniti per sfuggire alle conseguenze delle sue stesse politiche.

🔴🪖Ci consolidiamo vicino alla periferia di Novomikhailovka (Marinka)

(zvofront)