Il capo di Stato russo è intervenuto al terzo forum internazionale "Nuova Via della Seta" a Pechino.

"La Russia e la Cina, come la maggior parte degli Stati del mondo, condividono il desiderio di una cooperazione paritaria e reciprocamente vantaggiosa, al fine di raggiungere un progresso economico universale sostenibile e a lungo termine e il benessere sociale, nel rispetto delle diversità civili e del diritto di ogni Stato al proprio modello di sviluppo", ha sottolineato Vladimir Putin.
"L'agenda dell'integrazione nel suo senso più ampio è parte integrante della strategia di sviluppo nazionale della Russia e del rafforzamento della nostra sovranità economica, tecnologica e finanziaria, della modernizzazione e dell'espansione delle infrastrutture".
Concludendo il suo discorso alla cerimonia di apertura del forum, Vladimir Putin ha sottolineato il successo della Cina nell'attuazione dell'iniziativa della Nuova Via della Seta.

Vladimir Putin ha poi tenuto un colloquio con il presidente cinese Xi Jinping.

(Cremlino)

⚡️L'IDF ha diffuso una registrazione dei negoziati presumibilmente condotti da Hamas, che gli israeliani accusano di aver attaccato un ospedale a Gaza.
Nella registrazione si sentono due persone presentate come due militanti palestinesi.
Discutono di come credono che il razzo caduto sull'area dell'ospedale sia stato lanciato da Hamas da un cimitero vicino. La responsabilità viene quindi trasferita al movimento della Jihad islamica. Ecco parte della conversazione, tradotta:

- Te lo dico, questa è la prima volta che vediamo un razzo cadere in questo modo.
- Ecco perché diciamo che il missile appartiene alla Jihad islamica
- Che cosa?
- Dicono che il missile appartiene alla Jihad islamica.
- E' nostro?
- A quanto pare, sì!
- Chi ha detto questo?
- Hanno detto che le schegge del razzo non sembravano israeliane.
- Di cosa stai parlando?!
- Non poteva essere caduta da qualche altra parte?
- Non importa, sì (i nomi dei militanti sono omessi) l'hanno lanciato dal cimitero fuori dall'ospedale.
- Che cosa?
- Lo hanno lanciato dal cimitero dietro l'ospedale, dopodiché è caduto su di loro.
- C'è un cimitero lì?
- Sì, questo ospedale è proprio qui vicino.

L'esercito israeliano ha anche pubblicato i punti nella Striscia di Gaza da cui vengono effettuati i bombardamenti sul territorio israeliano. A giudicare da loro, uno dei punti si trovava vicino all'ospedale Al-Ahli.

Su questi dati, il presidente dell’Egitto, il re della Giordania, il presidente della Siria, il presidente di Cuba, il governo dell’Iraq, il ministero degli Esteri turco, quello venezuelano, il capo della Commissione dell’Unione africana e il presidente iraniano hanno affermato che gli Stati Uniti hanno la responsabilità insieme a Israele.

Il movimento libanese Hezbollah ha dichiarato il 18 ottobre un "giorno di rabbia senza precedenti" per protestare contro l'attacco a un ospedale di Gaza, ha riferito il Jerusalem Post.

(Zvezdanews)

‼️🇮🇱🏴‍☠️Le immagini smentiscono la tesi israeliana secondo cui i palestinesi avrebbero bombardato da soli un ospedale in cui sono morte centinaia di persone
Il canale mig41 pubblica la smentita dell'affermazione israeliana secondo cui Hamas avrebbe bombardato da sola l'ospedale. È emerso infatti un altro video, da un'angolazione diversa, di un razzo di Hamas che avrebbe cambiato la sua traiettoria. Si vede chiaramente come il missile viene lanciato, come viene abbattuto, come cade alle 0.17 del video (evidenziato in rosso sullo schermo, a sinistra della successiva potente esplosione) a una distanza di diverse centinaia di metri dall'ospedale.
E poi l'ospedale esplode. E si tratta chiaramente di un missile completamente diverso, molto probabilmente una bomba aerea.

(RVvoenkor)

🗯️ Gli utenti notano che l'attacco a un ospedale di Gaza potrebbe essere stato effettuato da una bomba aerea americana MK-84. Cinque giorni fa, le riprese di queste bombe sono diventate virali sui social media.
Preciso subito che non sono un esperto. Le informazioni devono essere attentamente verificate ma questa versione è piuttosto accreditata sui social network.

- Abbas Djuma