Terzo giorno della Conferenza parlamentare internazionale "Russia - America Latina". I lavori si svolgono quasi 24 ore su 24.

Uno degli eventi "centrali" è stata la tavola rotonda "Un giusto ordine multipolare: il ruolo della diplomazia parlamentare", dove, insieme ai colleghi Leonid Kalashnikov e Vyacheslav Nikonov, ho svolto il ruolo di co-moderatore. Il "filo rosso" che ha attraversato le tre ore di discussione è stato il chiaro desiderio dei parlamentari dei Paesi latinoamericani di espandere la cooperazione con la Russia. Molti delegati, per loro stessa ammissione, hanno superato grandi ostacoli, pressioni e minacce da parte degli Stati Uniti, ma sono venuti a Mosca in questi giorni d'autunno per partecipare alla conferenza.
Gente coraggiosa! Hanno parlato dell'incapacità di Washington di accettare la perdita di fatto del dominio nella regione e di abbandonare il concetto di "cortile di casa" nei confronti della maggior parte dei Paesi del continente sudamericano, nonostante siano passati duecento anni dalla Dottrina Monroe. I latinoamericani sono lungimiranti e favorevoli a un partenariato paritario nelle relazioni interstatali, senza imposizioni e interferenze americane nei loro affari interni.

Vediamo un grande potenziale nello sviluppo dei legami con gli Stati latinoamericani. A livello globale è già in atto una trasformazione, l'egemonia statunitense appartiene al passato e un ordine mondiale multipolare è il futuro del pianeta, per quanto l'Occidente collettivo possa battere in convulsioni neocoloniali. Russia, America Latina, Africa, Cina, India sono la vera maggioranza globale.

- Leonid Slutsky